Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Duc in altum!

#811
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneÈ ciò che ho cercato di dire sin dall'inizio: la metafisica non può avanzare pretese di affermare alcunché di indubitabile, universale, non soggettivo, né sotto forma di conoscenze a posteriori, né sotto forma affermazioni a priori.
Ma niente e nessuno non può avanzare pretese di affermare alcunché di indubitabile, universale, non soggettivo, né sotto forma di conoscenze a posteriori, né sotto forma affermazioni a priori.
Altrimenti, nel caso esistesse Dio, come potremmo essere giudicabili sulla fede?
Quindi tu puoi essere ex quello che ti pare e piace, ma mai ex/fede, ossia, poter esentarti di essere senza fede.
#812
Tematiche Filosofiche / Re:Buddhismo
18 Febbraio 2017, 20:56:41 PM
** scritto da Apeiron:
CitazioneLa grossa differenza è che nel cristianesimo l'obbiettivo di tale lotta è la salvezza del proprio e dell'altrui "io" mentre nel buddismo mahayana l'obbiettivo è la salvezza propria e altrui dall'io. 

Conosco poco il buddismo, e quel poco che conosco non mi permette di argomentare sui suoi obiettivi o lotte, ma posso affermare che il cristiano non ha nessun obiettivo di salvezza, nel senso che essa è merito di Gesù, noi non abbiamo nessun merito, se non quello di credere (con tutto) che già è così.
Per meglio intenderci l'obiettivo del cristianesimo già è stato raggiunto: il Messia già è venuto, Gesù già ci ha redenti (ha pagato, con e per amore, un riscatto ai nostri sequestratori col suo sangue) dal peccato, il Cristo già ha sconfitto la morte, che obiettivo ulteriore potrebbe annettere l'uomo?
#813
**  scritto da acquario69:
Citazione"Dove sei quando non sei presente a te stesso?"

Dormendo meravigliosamente ...o innamorandomi della mia eternità!  ;D
#814
**  scritto da Eretiko:
CitazioneVedi, io non discuto sul fatto che tu trovi la ragione della tua moralità nella fede, ognuno segue le sue strade e ritengo che questa diversità sia una delle meraviglie del mondo. Però trovo insopportabile questo giudizio secco che tu dai, come se la strada da te scelta sia l'unica possibile, e trovo insopportabile che tu indirettamente dai un voto di "moralità" a chi non ha la (tua) fede.
Non discuti perché non ci sono argomentazioni valide se non un'altra ragione di fede che genera una morale differente. Purtroppo non tutti vivono senza certezze: "...sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno..." (Vg)- ecco perché non riesci a tollerare un giudizio secco, forse anche questo potrebbe essere un motivo della disgregazione.
#815
**  scritto da Eretiko:
CitazioneSpero veramente che tu non sia convinto di questa affermazione, anche perché è indimostrabile oltre che pretestuosa.
Perché è forse dimostrabile che l'uomo da solo, soprattutto nel suo privato, non è moralmente disgregato? Quindi non è un pretesto, ma una ragione di fede.
#816
Tematiche Filosofiche / Re:Buddhismo
16 Febbraio 2017, 13:39:00 PM
**  scritto da acquario69:
Citazionesi ma cosa distingue il fine dai mezzi?.. sono forse da ritenersi la stessa cosa? ..e sono davvero soltanto le umane scelte quotidiane a fare la distinzione?

La scelta rende a colori ciò che era in bianco e nero (o in sfumature di grigio, visti i tempi). Il fine è centrare il bersaglio, può essere una vita piena o una duratura, o quel che uno intende col realizzarsi esistenzialmente, tanto il desiderio che attiva i mezzi: la spiritualità, la metafisica, il relativismo o la religione, è sempre lo stesso.
#817
"I politici greci, che vivevano in un governo popolare, riconoscevano nella virtù l'unica forza capace di sostenerlo. I politici d'oggi ci parlano solo di manifatture, di commercio, di finanze, di ricchezze, perfino di lusso. Quando viene a cessare questa virtù, entra l'ambizione nei cuori pronti a riceverla, e l'avidità di tutti. I desideri mutano d'oggetto: ciò che una volta si amava, non lo si ama più; si era liberi con le leggi, lo si vuole essere contro di esse. Ogni cittadino pare uno schiavo fuggito dalla casa del padrone."
~ Montesquieu, "Lo spirito delle leggi", III, 3
#818
**  scritto da Angelo Cannata;
CitazioneIl relativismo è una critica della metafisica.
Ma sia il relativismo che la metafisica sono nient'altro che mezzi e non il fine dell'esistenza: le scelte quotidiane.
#819
**  scritto da Sariputra:
CitazioneSi potrebbe anche dire: è come agisci e non quello che dici, che parla per te. Su questo sono perfettamente d'accordo
Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va' oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?".

Questo esempio ci dimostra che le chiacchiere dei buoni propositi nei nostri bip mentali, innanzi all'inevitabilità della scelta, se le porta il vento, quello che resta è l'operato in virtù della volontà.
Innanzi a una scelta o a una decisione, il dubbio si ridimensiona, il relativismo scompare, giacché l'azione è qualcosa di assoluto in quel momento.
#820
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneIl relativismo, per come lo vedo io, è la massima esaltazione della libertà umana, quindi non vedo come dovrebbe porre divieti di alcun genere ad alcuno.
Quindi essere liberi significa non condividere nessun valore con nessun individuo, giacché solo ciò che io ritengo sia un valore è la pura verità.
Più che esaltazione della libertà io ci vedo una venerazione all'anarchia totale, un'idolatria al disordine, dunque in piena coerenza con l'etica sociale odierna.

CitazioneA questo punto la vera questione non è più se essere relativisti o no e in che modo esserlo, ma ci troviamo in una questione diversa che per me è il camminare: ognuno ha il suo camminare personale e può essere giudicato solo in relazione a tale cammino.
Sì, ma bisogna decidere se uno se lo sceglie il cammino o se è anche destinato a quel cammino, perché è lì che potremmo essere giudicati.
#821
**  scritto da Eretiko:
CitazioneCosa accadrà quando la scienza dimostrerà che anche i processi cerebrali alla base delle facoltà intellettive, compresa la coscienza e il libero arbitrio, sono spiegabili con leggi fisiche? Non lo dico perché sono contento che sia così, o perché faccio il tifoso, o per arroganza ateista, ma stiamo scoprendo che questo è, e una riflessione sulle implicazioni etiche la dobbiamo fare, in modo costruttivo e senza demonizzazioni.
Ossia, cosa accadrà quando (forse è più appropriato un se...) la scienza dimostrerà, incontrovertibilmente, al 100%, senza nessun margine di errore, che non siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio? Nulla, giacché la stragrande maggioranza degli abitanti terrestri già vivono, volenti o nolenti, in questo evento.

Questo è il vero motivo della disgregazione della dignità umana, non solo di quella occidentale: senza Dio tutto è permesso.
#822
**  scritto da Eretiko:
CitazioneTesi finale: loro fanno i terroristi a casa nostra perché ci odiano, mica per via della religione. E perché è il loro modo di fare la guerra, visto che non possono certo sfidarci in campo aperto con le armi desuete e scadenti che gli abbiamo venduto.
Condivido questa tua tesi.
#823
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneMa perché non accontentarsi di affermazioni modeste, approssimative, aperte alla ricerca, come sono quelle della scienza? Perché questa voglia di onnipotenza?
Perché la scienza, da sola, come la metafisica, non rende felice nessuno, e perché nessuno può dimostrare che non siamo parte di una onnipotenza. Quindi speranza per speranza ognuno, inevitabilmente, fa la sua scelta.
#824
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneOra se la Timoteo citata da Inverno non è di Saulo - tuttavia l' avversione contro la donna era tipica in quel determinato periodo storico e infatti proprio nello scritto autentico del Tarso si riscontra quella stessa veemenza "virile"  nei confronti della donna rimarcata dall' anonimo:
Esatto: in quel determinato periodo storico che per gli ebrei e i musulmani non è avanzato, sono rimasti nel paleolitico del rispetto e della dignità umana, considerano, ancora oggi, la donna come una cosa e una cosa che si dispone come personale proprietà.
Tu hai una certa cultura, una sviluppata facoltà intellettiva, lascia che questa luce illumini la tua fede accecata come quella di Saulo che ancora spirava minacce e strage contro i discepoli del Signore (cit. At 9,1) sulla via per Damasco, e ritorna al futuro, anzi, nel nostro 2017 presente.

Certo la Chiesa non è stata da meno nei confronti del genere femminile, ma come in tutto, e in tutta la sua storia (grazie al Suo direttore d'orchestra): Ecclesia semper reformanda; una su tutte è la creazione della commissione sul diaconato femminile (l'80% dei fedeli presenti alla Messa, dei catechisti, delle persone che aiutano nelle faccende parrocchiali, ecc. ecc. è donna, quindi in un battibaleno dovrebbero di nuovo costruire chiese se le dessero, anche burocraticamente, di nuovo quel ruolo che la Santissima Trinità da sempre ha loro riservato) e l'istituzione della totale riabilitazione di Maria la Maddalena (che mai fu prostituta o adultera, ma posseduta da 7 demòni), attestata dalla celebrazione di santa Maria Maddalena che è stata elevata al grado di festa nel Calendario Romano e, data la peculiarità della Santa (:Apostola degli Apostoli, giacché è essa, una donna e non un uomo, a proclamare per prima il Vangelo), è stata arricchita di un prefazio proprio da inserire nel Missale Romanum al 22 di luglio.  Entrambe realizzazioni volute nel 2016 da Papa Francesco.

Come potrebbe sopravvivere, nel 2017, un ebraismo che chieda perdono per quello che stanno facendo a Betlemme o un islamismo che permetta a una femmina di entrare in moschea in abiti succinti? Forse è più facile immaginarsi la Parusia.

Pace & Bene
#825
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneAllora mi chiedo: dove sta depositata la definizione esatta del valore oggettivo della vita? Nel nostro cuore? Nella filosofia di qualcuno? Se tale definizione non è per niente chiara, né chiarificabile, una volta che ogni chiarificazione avrebbe bisogno a sua volta di essere chiarificata, cos'è allora questo valore oggettivo della vita?
Il valore oggettivo della vita è il Mistero della vita che nessuno può svelare totalmente (per volere divino secondo me, purtroppo per gli altri), ma che ognuno sperimenta in corpo e coscienza, e sta depositato in ciò che tu con la tua fede definisci essere l'amore; e che, metafisico o anti-metafisico, dirige le tue scelte etiche e, soprattutto, morali.
Hai voglia ad auto-ritenerti anti-tutto, ma da come e perché svolgi il tuo lavoro, da come e perché relazioni con gli altri, da come e perché leggi dei libri anziché altri, da come e perché hai speranza in quella determinata utopia, già sei diventato un valore oggettivo della vita, secondo la tua personale opinione.
Qual è la tua posizione sulla creazione dell'Universo e della vita? ...qual è la tua idea di benessere sociale? ...qual è la tua opinione sul testamento biologico? ...che posizione hai preso all'ultimo referendum? ...qual è il motivo che ti ha fatto decidere di recidere burocraticamente il tuo sacerdozio? Ecco, dentro di te c'è un filo rosso che collega tutte le tue personali risposte e le conseguenti decisioni pratiche: quello è il valore oggettivo della vita secondo te, ed è quello che definisce l'esistenza e l'essere di @Angelo Cannata, anche se anarchicamente.