Tutti gli anni che torna Natale si apre un conflitto dentro di me. Il Natale cristiano, quello VERO, quello che parla di Cristo che viene a farsi ammazzare per salvare noialtri è quasi interamente ignorato e sostituito da riti pagani e umani che nulla hanno a che fare con lo Spirito. E' la festa della famiglia quando va bene. Ma, più frequentemente, è la festa del consumo. Il dio consumo, in tutte le salse e a tutte le latitudini, viene adorato. E gli auguri, le mangiate (sempre tristi perché si pensa a chi non c'è più e si pasteggia in situazioni spesso artificiose), i patetici scambi di regali inutili quando non dannosi: stantii e folcloristici usi e costumi ridondanti e fastidiosi. Non serve aggiungere altre parole perché è sotto gli occhi di tutti la realtà che ho sinteticamente esposto.
Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?
Comprenderei una sola piccola eccezione: Babbo Natale per i bimbi. Oramai è troppo radicato in tutti noi e mi sentirei il Grinch a negarlo......
E poi in questo caso qualcosina di vicino all'essenziale lo si può ritrovare......
Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?
Comprenderei una sola piccola eccezione: Babbo Natale per i bimbi. Oramai è troppo radicato in tutti noi e mi sentirei il Grinch a negarlo......

