Citazione di: baylham il 02 Novembre 2018, 18:09:48 PM
Ipazia stai difendendo una teoria del valore-lavoro che logicamente e matematicamente non sta in piedi, ti consiglio di approfondire il problema irresolubile della trasformazione del valore-lavoro in prezzi della teoria marxiana.
Oltretutto nella tua difesa introduci elementi che sono in chiara contraddizione con la teoria del valore lavoro: il "lavoro passato fatto di conoscenze e materiali esclusivi" spiega la rendita, che non ha origine e spiegazione dalla quantità di lavoro ed è una categoria reddituale ben diversa dal salario e dal profitto.
I prezzi sono decisi dal mercato, che oggi è ancora più pilotato che ai tempi di Marx. Per cui è evidente che non c'è corrispondenza biunivoca tra valore (economico) e prezzo (politico).
Però quello che a me preme affermare è la natura ontologica del valore economico che contiene solo due elementi: natura e lavoro. Tutto il resto, compresa l'impresa capitalistica e l'imprenditore è sovrastruttura. Modificabile a piacimento. Mentre non è modificabile la componente strutturale natura-lavoro. L'automazione non modifica questo dato strutturale essendo comunque necessario un "umano" produttore, manutentore e programmatore delle macchine. Lo modificherà soltanto quando le macchine garantiranno un ciclo di lavoro completo, dalla produzione alla distribuzione, senza intervento dell'uomo. La vedo lunga.
Il lavoro passato fatto di conoscenze e materiali esclusivi non è rendita, ma capitale fisso incorporato nel know-how e nella selezione delle materie prime di un'azienda o di un'area produttiva. Chi ha una miniera di diamanti nel suo territorio e la sfrutta non vive di rendita, ma di attività estrattiva di carattere esclusivo. Chi ha un know-how particolare non vive di rendita, ma sfrutta la sua conoscenza esclusiva nella sua attività produttiva. Così è per chi produce il parmigiano nelle aree che producono quel tipo di latte.

anzi, credo proprio che a volte sia vero anche negli altri animali...
Anche la grande distribuzione ha scoperto il made in Italy e quindi non c'è nulla di certo. Io mi faccio mandare l'olio direttamente da un piccolo olivicoltore calabrese attraverso un collega di là. Costa 8 euro al litro ed è sublime (per il mio palato, che ha anche un vissuto bromatologico). Il costo varia in più o meno, ma di poco, secondo le annate.
d'altronde a volte certi istinti o desideri sopravanzano l'istinto di sopravvivenza (o anche quello di "non farsi male")