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Messaggi - Ipazia

#8161
Mettere i baffetti hitleriani sui baffoni di Nietzsche è altrettanto scorretto che mettere i baffi di Stalin sulla barba di Marx  8)

Anti-Antisemitismo di F.Nietzsche
#8162
Bauman ha azzeccato la liquefazione della contrapposizione tra apocalittici e integrati. Poi c'è vissuto di rendita spalmando la liquidità urbi et orbi. (Gli ultimi libri sono mere marchette editoriali, minestra riscaldata, condita con un umanitarismo acritico incapace di cogliere le nuove metamorfosi del capitale). Ora a vestire i panni degli apocalittici sono i postintegrati di un (declinante) mondo del sapere che ha prodotto l'apocalisse digitale e ci ha pascolato assai. Già nel 1964 Eco coglieva l'eccesso da una parte e dall'altra. Personalmente non mi spaventa il social networking e ritengo meno pericoloso questo sociodarwinismo delle idee (e delle bufale) che quello dei soldi. Alla fine sopravviveranno i più idonei, come in natura. Felicissima se saranno pure i più "esperti". Investitura che, fin dai tempi della AAA di Lehman Brothers al momento del crollo, mi dà sempre uno sgradevole brivido alla schiena, prima di razionalizzarne il concetto e vagliarne il merito.
#8163
Citazione di: Socrate78 il 28 Ottobre 2018, 16:56:38 PM
Comunque mi sembra che in questo forum ma in generale nel mondo della filosofia Nietzsche sia una specie di sapiente intoccabile, una sorta di guru che anche quando dice cose molto discutibili va difeso anche distorcendo le idee che lui stesso con forza affermava, come se si volesse alla fine nascondere il fatto che quelle idee sono quantomeno scomode, imbarazzanti.
Probabilmente perchè:

1) FN incarna, e non solo metaforicamente, la crisi tuttora irrisolta della filosofia: il senso del mondo e della vita umana dopo la morte di Dio

2) In questa Krisis FN riesce, nell'arco intero della sua vita, a dire tutto e il contrario di tutto, usando un linguaggio asistematico (quindi difficilmente aggredibile), aforistico, buono a tutti gli usi e consumi. Peraltro con riflessioni di rara efficacia ed eleganza.

3) L'inattualità della sua ricetta finita in follia (ancor più quando la si volle far marciare sui cingolati), non chiude la questione del punto 1 e il suo pensiero rimane un punto di riferimento importante su cosa fare e non fare. Sul ripensare il transumanare in termini diversi, ma pressanti tanto quanto egli li aveva individuati. Ammesso sia possibile. Ma questo è il compito della filosofia. E della sua prassi.
#8164
Citazione di: Sariputra il 27 Ottobre 2018, 19:12:12 PM
...per Popper se il "mondo uno (A)" designa il mondo delle entità fisiche e il "mondo due (B)" il mondo dell'esperienza soggettiva, ossia la sfera dei pensieri e dei sentimenti, il "mondo tre" (C) è il mondo costituito dai prodotti, oggettivi e invariabili, del pensiero umano, quindi dai risultati del "mondo due" (B).
Ecco il disegno che penso diversi di voi lettori avrete studiato "a scola":
...
I piani sono invertiti rispetto alla mia fantasmagorica teoria e viene a mancare il mondo spirituale (ho dei sospetti sul motivo...) che viene collocato nel mondo 2 (B) come generico stato mentale presumo.

Sospetti fondati, ritengo: il mondo spirituale delle varie rivelazioni non è falsificabile e quindi non può essere incluso nel livello 3 della conoscenza, ma rimane nel 2 come soggettivo stato mentale. La trilogia popperiana, sviluppando coerentemente la visione del mondo umanistica, attribuisce alla (cono)scienza un carattere trascendentale. L'unico disponibile, che ingloba anche la dantesca virtute (gemellata nell'invocazione del suo Ulisse), in un unico dominio "spirituale". Lo spirito dell'umanesimo.
#8165
Citazione di: everlost il 27 Ottobre 2018, 18:00:49 PM
Al posto vostro non mi preoccuperei della scarsa partecipazione attiva. E' normale. Siete troppo colti, troppo primi della classe! :P
Siete  unici e inarrivabili.  Anche nelle...inevitabili stramberie.  ???
Però credetemi, non si può discutere di filosofia con voi senza averla studiata all'università o quanto meno benissimo al liceo classico, e senza amarla in particolar modo, il che restringe enormemente la platea dei partecipanti. Oltre alla quantità di tempo e di pazienza necessarie per leggere e poter rispondere in maniera accettabile (e qui si dimezza il numero dei possibili candidati)...
Fossi in te non mi farei troppi riguardi. Anche nella sezione filosofica vedo che le discussioni riguardano prevalentemente argomenti generali su cui chiunque qualche idea se l'è fatta. Arriva sempre un'età in cui uno sente il bisogno di filosofare in proprio. Questo forum mi pare il posto giusto per testare le proprie convinzioni. Se capita qualche inghippo libresco si gugla e se la discussione interessa si va avanti.  ;) 
#8166
Andava meglio ai tempi del Libro Unico, della Ragion di Stato, dell'informazione (e formazione soprattutto) eterodiretta di regime (di qualsiasi genere esso fosse) ?

La storia è una gran burlona: un bel mattino ci si risveglia è si scoprono legioni di integrati trasformati in apocalittici. La cosa è così fuorviante che i buoni apocalittici doc di una volta non sanno più a che santo votarsi. Fossi religiosa, direi che è un brutto segno: Dio confonde prima chi vuole perdere (quos vult Iupiter perdere, dementat prius)
#8167
Citazione di: Kobayashi il 27 Ottobre 2018, 13:24:06 PM

Per quanto riguarda IA si tratta di capire come la si intende. Io la distinguo dalla pura simulazione del ragionamento fondata su immense capacità di calcolo e disponibilità di informazioni quasi infinita.
E infatti fatico a capire come si possa arrivare a creare una forma di vita (basata sul silicio) capace di prendere autentiche decisioni. Solo in questo caso si può parlare di intelligenza vera e propria, e non di una sofisticata simulazione.

E' la grande scommessa dello scientismo che da qualche tempo occupa sornione, ma stabilmente, il piano C. Solo che non lo fa cercando di dimostrare la spiritualità delle macchine, ma la biomeccanicità degli umani. Oggi gli strumenti di tale dimostrazione sono molto più sofisticati di quelli dei meccanici illuministi. Da un lato le neuroscienze, dall'altro si parte dai quadri e dalla musica e si arriva a Blade runner. Pensarlo possibile o impossibile a questo punto rimane solo una scommessa.

Qualcuno obietterà che questa è una falsificazione del piano C, ma l'eziologia delle credenze ha già rispedito molti fenomeni "spirituali" ai piani inferiori. Non resta che continuare a dimostrare che, malgrado la potenza crescente dell'IA, rimane sempre un gap incolmabile tra noi e loro. Ardua impresa, vedendo all'opera il meraviglioso mondo della, mi si scusi il termine datato ma ancora efficace, psicologia di massa.
#8168
Citazione di: viator il 25 Ottobre 2018, 22:51:01 PM

Io sono assai più portato alla statistica (la sintesi) che alla masturbazione (l'analisi). Non potrò accontentarti.

Da chimica non posso che discordare. L'analisi ha spalancato le vie della (cono)scienza. Ma leggendo certi commenti sono costretta ad ammettere che la sintesi è una grande virtù  :-[
#8169
Citazione di: bobmax il 27 Ottobre 2018, 08:30:40 AM
...
Ma a mio avviso l'aspetto maggiormente negativo è che i contributi alla discussione sembrano spesso più motivati dal desiderio di esprimersi di per sè (certamente legittimo) piuttosto che dalla ricerca della Verità.

Probabilmente questi ostacoli sono difficilmente superabili. Perché tipici della nostra società.
Esiste un'autoreferenzialità puramente narcisistica/prevaricante e un legittimo desiderio di filosofare in proprio esponendo le proprie tesi all'altrui critica. Quest'ultimo modo, indipendentemente da quanti veli di Maya riesca a rimuovere, lo trovo particolarmente stimolante alla partecipazione alle discussioni. Personalmente ritengo la Verità l'ennesimo velo di Maya, ma sono entusiasta nel discutere con chi crede il contrario. E magari a farmi convincere che ha ragione lui. O trovare un compromesso dialettico che salvi la verità dopo averle tolto la maiuscola davanti.
#8170
Citazione di: viator il 25 Ottobre 2018, 23:22:17 PM
Salve. Non ho mai capito le dispute intorno alle relazioni tra uomo e donna.
Forse perché dal mio punto di vista le donne non esistono. Io mi relaziono solo con persone o femmine.
Purtroppo invece l'Uomo esiste, e occupa uno spazio tra la persona e il maschio così ampia da definire non solo il maschio, ma anche l'intera specie.
#8171
@ apeiron

Anche in campo artistico, la scoperta delle regole della prospettiva e l'approfondimento delle relazioni numeriche tra i suoni nell'armonia musicale (il padre di Galileo, Vincenzo, era un insigne teorico musicale), riconfermavano l'idea platonica del carattere universale normativo della matematica.
#8172
Citazione di: Sariputra il 25 Ottobre 2018, 17:22:03 PM

...ma più seriamente perchè 3 sono le dimensioni dello spazio; tre sono le persone della Trinità divina; tre sono gli dei della Trimurti hindu; tutta la realtà è trinitaria (Dio-uomo-mondo) secondo Panikkar (perichoresis cosmoteandrica); tre erano gli appesi alle croci; tre è il primo numero dispari, poiché l'uno non è considerato un numero, il 3 è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. Infatti tanto il Due separa quanto il Tre riunisce. La sua espressione geometrica è il Triangolo, simbolo esemplare del ritorno del multiplo all'unità: due punti separati nello spazio, si assemblano e si riuniscono in un terzo punto situato più in alto. Inoltre il rapporto della triade con l'unità può essere espresso da un triangolo equilatero, ovvero dall'identità del 3. Qui, in ognuno dei tre angoli diversamente indicati è data ogni volta la triade intera. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Per queste e molte altre ragioni (di tipo esoterico... 8) ) ho preferito scegliere il tre .
Ma anche il 4 dopo che Einstein ha unificato lo spazio e il tempo nello spaziotempo. Numero più adeguato al tetragono mondo moderno che nella tetralogia wagneriana trova l'apice del suo spiritualismo funereo, come colse un trinitario inguaribile che passò, restando coerentemente tale, da cammello-leone-fanciullo a serpente-aquila-superuomo.

Concordo con l'idea che lo spirituale si sia logorato a forza di fallire la sua missione salvifica e consolatoria. Ma poichè la psicologia umana ha orrore del vuoto quella scacchiera non poteva restare a lungo vuota, pena il dissesto dell'equilibrio antropoligico, per cui hanno provveduto i primi due livelli a ripopolare lo spirituale col misticismo tecnologico che funziona con vecchi e giovani, colti e incolti (l'apprendistato è breve e ben tutorato), idealisti e materialisti. Epilogo inevitabile in una specie animale intelligente che deve alla tecnica, e non certo alla prestanza fisica, il suo successo evolutivo.
#8173
Citazione di: 0xdeadbeef il 25 Ottobre 2018, 14:18:00 PM
Ma, scusami Ipazia, ti è mai venuto in mente che spesso coloro che reputano la donna un "giocattolo" siano PRIMA piagnucolosi e POI violentissimi?
...
Questa, cara Ipazia, è la nostra "natura", e dobbiamo combattervi non poco per tenerla a bada.
....
Ciò che, da donna, volevo chiederti è insomma questo: hai mai avuto l'impressione che il maschio "piagnucoloso" nascondesse, sotto le lacrime, il mostro?
Questa è la "natura" che vi fa più comodo, ma come ogni "natura" è modificabile dalla mano e dalla ragione umana. Sì, ci sono donne sedute su una polveriera maschile. La rivoluzione di genere serve anche a salvarle.

@ cvc

Se il superamento del modello antropologico patriarcale non è una rivoluzione, che cosa mai lo è ?

Rivoluzione sociale e culturale, tutta racchiusa in un lasso di tempo che è 1/100 di quello maturato dal modello di vita patriarcale. Questo rapidissimo tsunami epocale dà ragione del caos attuale, ma, come dice il filosofo, "Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante".

L'avebbe mai detto quel misogino che l'oltreuomo passa anche attraverso la rivoluzione dei generi (non solo femminili) ?  ;D

@ Sariputra

Se facciamo la gara sulla lunghezza del "cahier de doleance" femminile, non c'è proprio partita.
#8174
Citazione di: 0xdeadbeef il 25 Ottobre 2018, 13:38:56 PM
.... (esempi, che naturalmente, il testo di Pinkert non riporta, visto che per lui il termine "violenza" ha presumibilmente un solo ed assoluto significato...).
Chiaramente, non avendo mai letto né integralmente né parti dell'opera di Pinkert posso dire qualcosa solo così, a naso (a differenza di Ipazia, la quale credo l'abbia letta, visto che dice di Pinkert: "argomenta assai bene la sua tesi, numeri alla mano").
Il naso è un senso formidabile (il presumere meno), ma non può sostituire la ratio.
Un approccio rapido alle tesi di Steven Pinker sulla violenza è qui:

https://www.ted.com/talks/steven_pinker_on_the_myth_of_violence?language=it

(non mi pare un "solo e assoluto significato" ma un corollario di diversità ben esplicitate nelle cause finali della sua riduzione)
#8175
Banale la rivoluzione femminile ? :o Tutta ancora da compiere in gran parte del mondo dove vige una semischiavitù femminile ! E incompleta nei suoi aspetti culturali ed economici laddove è stata attuata ?!

Qui di liquido c'è solo il piagnisteo della parte più retriva del maschio occidentale, invidioso di quello orientale che gli ricorda i bei tempi andati, quando le donne si ripudiavano senza gravame alcuno e, come raccomanda S.Paolo, se ne stavano zitte e obbedienti di fronte al padre-marito-fratello-figlio padrone. Ammetto che nelle rivoluzioni succede di tutto e di più e non sono certo a favore di atteggiamenti femministi esagitati che finiscono col portare acqua al mulino della reazione maschilista. Ma da qui a minimizzare la questione ce ne vuole. Massimizzando quella delle separazioni conflittuali che non sono certo la maggioranza. Consiglio anch'io alle donne un WGTOW: ma sul lavoro e l'autosufficienza economica, non sugli affetti. E riguardo alla prole: oneri e onori fifty-fifty. Fin dalla nascita. Non con la bigenitorialità per decreto da stato etico dei talebani cattolici.