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Messaggi - Ipazia

#8176
Citazione di: paul11 il 24 Ottobre 2018, 12:56:43 PM
non mi convince Ipazia, un tempo forse ero propenso, ma non mi ha mai convinto.
Perchè dalle cure parentali nasce la territorialità e il possesso, perchè il clan animale è  migliore nel difensivo contro gli aggressori ed economico nella caccia, il singolo individuo  vi spende meno energie nella strategia di gruppo.. Rispondono più all'istinto di sopravvivenza
Ritorna semmai l'utilità e l'opportunità, ma non la morale che può essere addirittura contro-natura.
Dalle cure parentali nascono anche l'affettività, la solidarietà, il gioco. Che rispondono all'istinto di godersi la vita, ingrediente base di ogni umanesimo. E dell'etica che esso produce.
#8177
L'interpretazione di Semeraro è puramente linguistico-filologica, come da link da me postato. Non contrappone, o combina, metafisicamente, terra e infinito, ma una etimologia di apeiron all'altra.
#8178
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
24 Ottobre 2018, 12:18:42 PM
Citazione di: viator il 23 Ottobre 2018, 21:56:23 PM
E' incredibile come il concetto di bene astratto manchi completamente dalla mente della maggioranza !
Ma anche no. E' credibilissimo perchè il concetto di bene può essere (e)(a)stratto solo dal bene concreto a cui rimanda rispecchiandosi. La tua definizione va bene finchè non si definisce qualcuno insieme a qualcun altro. Il leone insieme alla gazzella. In quel momento ogni astrazione sul concetto di bene ha il fiato corto e rimane solo il gioco metafisico. Utile pure lui, perchè rende trasparente il suo carattere "astratto" al di là di ogni velleità filo-sofica.
#8179
In Europa le donne continuano a lottare per avere accesso a posizioni di potere senza essere falcidiate dalla scelta tra lavoro (con i risvolti di potere connessi) e procreazione (sostanzialmente ancora tutta a carico loro). Altro che inversione di ruoli di dominanza  >:(  Il movimento di cui si parla non è una giusta reazione alle intemperanze femminste femminili, ma la versione impotente e infantile del maschilismo di sempre, che interpreta la donna come un giocattolo a disposizione. Nel momento in cui il giocattolo rivela inusitate facoltà di azione e giudizio l'incantesimo si rompe e il maschilista regredisce a livello infantile: non gioco più con le femminuccie, ma solo coi miei amichetti maschi. Invece un maschio adulto è sempre più consapevole che tutta la questione non è uomo vs. donna, ma uomo e donna.
#8180
@ sgiombo:
La tesi è il neoplatonismo "geometrico" galileiano (e di molti metafisici), non il fatto che "universo" sia una matafora del mondo (che essi, metafisicamente, ritengono scritto in linguaggio matematico).

Sul perdere tempo scherzavo. Il testo del Saggiatore è talmente trasparente da evitarci qualsiasi sforzo ermeneutico.
#8181
Citazione di: paul11 il 23 Ottobre 2018, 22:54:32 PM

quindi tutti gli animali sociali  sarebbero morali?
Quindi la natura è morale?
Gli animali hanno una coscienza?
1) Certamente, a modo loro, come specie e come individui.
2) E' produttiva di comportamenti morali nelle specie di animali sociali. Come noi.
3) A modo loro sì, ma ne sappiamo poco. Gli etologi ne sanno qualcosa di più.

Rammento che etica ed etologia hanno la stessa radice semantica.
Invece gusto/opinione ed etica, no.
#8182
Citazione di: paul11 il 23 Ottobre 2018, 13:27:55 PM
Dammi un fondativo della morale  e smettiamola di mischiarlo con gli istinti, perchè gli animali non hanno morali, ma regole naturali, e Nietzsche in questo ,ribadisco , è l'unico coerente a crederlo, infatti nega totalmente la morale. Non può esservi un criterio giustificativo nè di bene  e nemmeno di male. a quel punto  "i pruriti di coscienza",nell'ambito nitzscheano,  sono metafore culturali divenute inibizioni condizionanti della natura umana, così come quando addomestichiamo un animale selvatico, perdendo la sua naturalità.

Il fondativo della morale è la solidarietà del branco, e riguarda tutti gli animali sociali. FN ignorava l'etologia e aveva pruriti enormi contro la morale cristiana. Che non è l'unica possibile. Un cane non perde la sua naturalità identificando il padrone umano nel suo capobranco. La sua affettività dice molto in termini di pulsione morale radicata a livello istintivo. Così come l'abraccio torinese di FN ad un cavallo dice molto della morale del grande "immoralista". Tra istinto e coscienza non vi è soluzione di continuità, ma costante feedback.
#8183
Citazione di: 0xdeadbeef il 23 Ottobre 2018, 19:29:47 PM
A Paul ed Ipazia
...

Se, infatti, guardiamo un attimo all'attualità, vediamo che questo primato dell'economia è rivendicato su di un piano che più culturale non potrebbe essere: quello della scienza. Ma è davvero così?
In realtà è quello della tecnica, di cui la scienza si fa pretesto, ancella calcolante.

Citazione
Beh, direi di no, visto che il primato dell'economia è il primato del più forte (questo, del resto, dice in ultima istanza la legge del mercato, che è la legge del più forte) laddove, beninteso, della stuttura dell'antica "oikos" dovesse venir ripresa la sola "parte" inerente la forza (cioè obliando la restante "parte" che fa del forte una "autorità"). Ciò che intendo dire è che, nell'economia moderna, a differenza di quella antica, non v'è "padre"...
un saluto ad entrambi
... e nemmeno "madre". La tecnocrazia capitalistica è impersonale. Essa ha abrogato lo schema di potere patriarcale, del tutto inidoneo a gestire un'economia globalizzata - oikos in essere - in gran parte neppure più amministrata da umani, ma da intelligenze artificiali. Il luogo del "sacer" resta confinato nelle borse e nelle banche centrali. Con miriadi di tecnici officianti.
#8184
sgiombo, perchè mi fai perdere tempo a navigare ?

"La filosofia naturale è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi, io dico l'universo, ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua e conoscer i caratteri nei quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto." Il Saggiatore, Galileo Galilei (1564-1642)
#8185
Concordo pienamente con la replica di baylham su tutti i punti. Quel movimento è maschilista infantilista: il giocattolo femminile si è rotto; non gioco più  :'(
#8186
Citazione di: sgiombo il 22 Ottobre 2018, 11:21:01 AM
Però Galileo parlava metaforicamente.
Mica tanto. Galileo viene da quel covo di neoplatonici che fu la corte medicea di Firenze. Il "disegno divino" geometrico lo intendeva alla lettera ed era sicuramente più presentabile del disegno inquisitorio e feroce della curia romana. Gli do atto di ciò e fu anche un modo elegante per liberare la scienza dai ceppi rendendola accettabile alla teocrazia. All'epoca non funzionò, ma seminò quello che avrebbero raccolto gli illuministi un secolo dopo. E che continua a circolare, postneoplatonicamente, anche in questo forum.
#8187
Citazione di: 0xdeadbeef il 19 Ottobre 2018, 11:07:40 AM
...
Abbiamo quindi già tutti gli elementi per capire come il termine "tecnocrazia" (il potere della "techné") sia
un ossimoro; perchè non vi può essere "kratos", potere, della "techné" senza che vi siano o si instaurino
ex-novo rapporti di potere chiari e definiti.
E qui casca l'asino...
Perchè quello che ci dicono è appunto NON che si deve governare la "polis" con lo strumento della "techné" (come
è nel precipuo significato di "politica"); ma che si deve governare la "polis" con lo strumento del potere della
"technè", cioè con la tecnocrazia (quindi non con la "technè" ma con il "kratos" della "techné").
Il quadro è allora chiarissimo (almeno spero...): se, come avviene, è l'economia a dettare le regole alla politica
questo vuol dire che sarà l'economia a trasportare sul piano politico i suoi rapporti di potere (rapporti che,
chiaramente, non essendo radicati nella tradizione si stabiliscono ex-novo, sulla "naturale" base di chi possiede
più ricchezze).
Dunque comanda chi ha più soldi (persino banale dirlo...). Sì, banale, ma importante è, ritengo, capire che questo
potere non deriva dalla "technè", come ci darebbero ad intendere raccontando la favoletta della "razionalità
economica", ma dalla trasposizione alla "polis" delle strutture necessarie dell'"oikos".
Il potere, ovvero, non è mai economico, ma solo e sempre politico.
saluti

Tecnocrazia quindi come tecnica al quadrato di potere che fa scomparire la polis, come un orpello inutile. Ma più che un ossimoro è l'affermazione coerente della legge del Mercato, che nel suo trionfale incedere si sta liberando di tutto ciò che non è funzionale alla sua fisiologia produttiva e accumulativa. Come la polis. Ormai governata da enti economici globali. Appunto tecnocratici.
#8188
Citazione di: cvc il 20 Ottobre 2018, 20:49:54 PM
Dire il più grande non penso sia possibile. I più grandi sono stati quelli che hanno fatto discutere di più, che hanno sollevato grandi temi e grandi critiche e dispute. Poi ci sono le preferenze personali, per cui il filosofo migliore a volte rischia di essere quello che dice ciò che vogliamo sentirci dire......
Concordo. La mia predilezione è per gli antichi cultori della filosofia naturale, prima dello scisma dei saperi. E per i filosofi che nel tempo hanno saputo ridurre la frattura.
#8189
Il divenire, dopo essere divenuto, è sempre dicibile. Il presente non è dicibile perchè appena lo dici non è più presente. Anche il futuro è dicibile, nell'intenzione, profezia o predizione. Quindi il problema si riduce all'ineffabilità e inafferrabilità del presente. Fortunatamente molte cose, così per vivere, sono persistenti nel tempo, e fissano il presente rendendolo dicibile. C'est la vie, Eraclitò.
#8190
Il linguaggio, in tutte le sue forme fenomenologiche, è il medium della specificità dell'evoluzione umana.