Citazione di: Donalduck il 14 Luglio 2018, 02:40:00 AMCARLO
Carlo Pierini:CitazioneInsomma, per malafede o per ignoranza, la stragrande maggioranza degli scienziati ha finito per identificare il paradigma scientifico con quello materialista, come se i postulati del materialismo fossero delle verità scientifiche comprovate e non quei dogmi della fede che realmente sono.DONALDUCK
Si tratta di un'autentica piaga ideologica che però, fortunatamente, è diffusa più nel sottobosco scientifico e nella versione scolastico-accademica della scienza (e di conseguenza, ahimé, nella gran maggioranza degli scolarizzati) che tra i veri scienziati di un certo livello.
<<Veri scienziati di un certo livello>>? Il dogma materialista non risparmia nemmeno i grandi scienziati. Leggi, per esempio, cosa dice un grande fisico come Hawking a proposito del "problema Dio":
<<...Il ruolo svolto dal tempo all'inizio dell'Universo, cioè nel Big Bang, è decisivo per cancellare la necessità di un Creatore e rivelare in che modo l'Universo creò se stesso. (...) Non c'è un "prima" del Big Bang. Ecco: abbiamo trovato qualcosa che non ha una causa perché non c'era un tempo in cui quella causa potesse esistere. Questo significa che non c'è spazio per un creatore perché non c'è un tempo in cui quel creatore potesse esistere. Poiché il tempo stesso ebbe inizio nel Big Bang, questo fu un evento che non avrebbe potuto essere causato o creato da niente e da nessuno.
Così, la scienza ci ha dato la risposta alla domanda iniziale (Dio ha creato l'Universo?). Una risposta che ha richiesto più di tremila anni di impegno umano. Le leggi della natura hanno dato vita a un processo che ha portato fino a noi che ce ne stiamo qui, su questo pianeta, SODDISFATTI DI AVER RISOLTO L'ENIGMA>>. [Dal documentario "Dio ha creato l'Universo?" di S. Hawking]
Quasi mi vergogno che delle coglionate come questa siano state scritte da quella che è considerata una delle menti più brillanti del nostro tempo. Persino i bambini del catechismo sanno che il principale attributo della divinità è la sua TRASCENDENZA spazio-temporale e che, pertanto, qualunque sia il significato preciso di "trascendenza", l'ipotetica assenza di un "prima del Big Bang", se mai, conferma l'idea Dio, piuttosto che contraddirla. ...E invece lui crede di aver dimostrato l'inesistenza di Dio, dimostrando, invece, una abissale puerilità di pensiero oltreché un'ignoranza sconcertante delle più elementari problematiche dell'epistemologia e, in particolare della teologia. Spazio e tempo restano i grandi misteri della fisica e finché non ne sapremo qualcosa di più, ogni speculazione sulla loro natura essenziale non porterà a nulla.
Hawking avrebbe dovuto dare retta a Wittgenstein: <<Ciò di cui non si può parlare è meglio tacere>>!
DONALDUCK
In fisica, le teorie relativistiche e quantistiche hanno praticamente estinto il concetto di materia che sta alla base del materialismo, rendendo sempre più evidente la sua natura informazionale e relazionale, sgretolando l'idea insensata di una "realtà oggettiva esistente di per sé" indipendentemente da qualunque osservatore.
CARLO
Cerchiamo di non passare da un estremismo all'altro. La fisica moderna non ha affatto <<estinto>> la distinzione tra soggetto e oggetto, ma ha portato alla luce una essenziale problematicità, cioè, la necessità di conoscere anche il soggetto (di renderlo oggetto di conoscenza) nonché il ruolo che esso riveste nel processo conoscitivo, dal momento che fino ad Heisenberg era considerato una sorta di deus ex machina di fronte ad un oggetto considerato assoluto, cioè tale da non rendere necessaria alcuna conoscenza del soggetto stesso. Si tratta cioè di un problema appena aperto e non ancora risolto, e dal quale, quindi, non possiamo trarre alcuna conclusione; meno ancora la conclusione di una <<estinzione>> del soggetto e dell'oggetto e di una loro indistinguibilità di principio.
Del resto, come ho già accennato altrove, con Keplero-Newton ci eravamo già accorti che l'oggetto che si osserva direttamente e non-mediatamente (il moto degli astri) può non essere l'oggetto assoluto (geocentrismo) e che è necessario l'apporto soggettivo del paradigma interpretativo adeguato (il paradigma eliocentrico) per pervenire ad una compiuta (non "assoluta") oggettività dei fatti.
DONALDUCK
Da notare che informazione e relazione sono concetti che presuppongono la mente e la coscienza, che hanno significato solo in relazione ad esse. Basta riflettere sulla inscindibilità concettuale di oggetto e soggetto, di realtà e osservazione della realtà.
CARLO
Questo valeva anche per il problema del geocentrismo appena citato e, come abbiamo visto, il fatto che "l'oggetto tolemaico" fosse "inquinato" da una componente soggettiva non implica necessariamente <<l'inscindibilità concettuale di oggetto e soggetto, di realtà e osservazione della realtà>>, cioè, non dimostra la mancanza di significato compiuto (non "assoluto") dei concetti di soggetto e oggetto, checché ne dicano certi filosofi parolai come Hume, Berkley, Kant, Feyerabend, ecc.. La mente e la coscienza non sono di legno, ma possono giungere ad una compiuta e sensata oggettività dei fatti grazie alla loro capacità di COMPARARE punti di vista soggettivi diversi. E' questo il senso della non-assolutezza dell'oggettività. Ed è questo ciò che ci dimostra la più efficace e rivoluzionaria forma di conoscenza che l'uomo abbia mai prodotto: la scienza. Quindi non scapicolliamoci in conclusioni affrettate come <<...l'estinzione del soggetto e dell'oggetto>>, <<...la fallibilità o relatività di ogni possibile conoscenza>>, o in pippe mentali sulla conoscenza <<...della mappa ma non del territorio>>, <<...delle idee sulle cose ma non delle cose in sé>>, ecc., perché non esistono ragioni fondate per giungere a tali conclusioni. Molto probabilmente anche per la fisica moderna, come successe al geocentrismo, per scindere soggetto e oggetto si tratta di trovare il paradigma di interpretazione adeguato. Solo dei "filosofi" che contemplano il proprio ombellico e che ignorano la storia della conoscenza si sentono legittimati ad annunciare stupidamente "la vanità di ogni sapere".
A proposito "di mappa e territorio" si legga quanto scrivevo nel 3d:
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/e'-una-fortuna-(per-la-conoscenza)-che-la-mappa-non-sia-il-territorio/msg15098/#msg15098
DONALDUCK
In sostanza il materialismo asserisce che la realtà sarebbe "l'applauso di una mano sola" o una medaglia con un solo lato.
CARLO
Infatti NON ESISTE né <<l'applauso di una mano sola>> né <<una medaglia con un solo lato>>. Queste sono sciocchezze da "filosofi", non da materialisti. Le sciocchezze del materialismo sono altrove.
CARLO
Per quanto riguarda il darwinismo, bisogna precisare che c'è stato fin dall'inizio della sua affermazione nella comunità scientifica, una sua difesa ad oltranza con ogni mezzo, lecito e illecito, con un violento ostracismo verso chiunque osasse metterlo in discussione. Questo ha fatto sì che il (neo)darwinismo si sia talmente radicato nella "coscienza collettiva" scientifico-sociale, che anche pensatori di tutto rispetto e tutt'altro che inclini ad abbracciare un rozzo materialismo si rifiutano o evitano di metterlo in discussione (senza peraltro mai fornire motivazioni valide). Un po' come è successo (in maniera molto più violenta e generalizzata) per le religioni, alle cui assurdità nessuno avrebbe mai creduto senza l'ausilio di lavaggi sistematici del cervello, roghi, torture e persecuzioni di ogni genere per gli increduli o gli eretici, ma che ora annoverano tra i loro seguaci persone tutt'altro che prive d'intelligenza e cultura.
CARLO
Sono d'accordo. Anche se direi: <<...come è successo (in maniera molto più violenta e generalizzata) per le SUPERSTIZIONI RELIGIOSE, alle cui assurdità nessuno avrebbe mai creduto senza l'ausilio di lavaggi sistematici del cervello>>, distinguendo gli aspetti autentici della religione dagli aspetti superstiziosi. Per quanto spesso i contenuti superstiziosi possano prevalere su quelli autenticamente religiosi, le due componenti non sono inscindibili, proprio come non lo sono soggetto e oggetto.
VIVALDI: Laetatus sum, RV607 Cantata
https://youtu.be/GPWlaqaySGs