Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - viator

#826
Salve sapa. Per me invece è spiegabilissimo. I cuccioli o gli adulti immaturi di qualsiasi specie sviluppano i comportamenti gregari per tutelarsi (in via istintiva se cuccioli, in via psicologica se già svezzati) dagli aspetti negativi e dalla vulnerabilità ai quali l'individuo risulta esposto nel caso non si aggreghi ad una qualche maggioranza o comunque consorteria esistente nell'ambiente in cui si trovi a vivere.

E' un problema di "difetto si autonomia interiore" che affligge per ragioni biologico-anagrafiche od insufficiente evoluzione mental-intellettuale.

La fede (quale che sia il suo tema) permette di trasformare punti di debolezza individuale in ragioni di forza collettiva. Se sono da solo a pensare o sentire una cosa, ovvio che io venga assalito da dubbio circa ciò che penso o sento. Cercherò quindi conferma e sicurezza attraverso la condivisione il più possibile numerosa di ciò che penso, trasformando il dubbio in un valore. Saluti.
#827
Salve. Ma il costo economico è una bazzeccola di fronte alla profonda diseducatività di un qualsiasi fanatismo di massa, uno dei quali è appunto il calcio. Il calcio per i latini rappresenta ciò che l'Islam è per gli arabi. A livello individuale esso potrà pure essere un intrattenimento piacevole, ma collettivamente, socialmente, rappresenta il fanatismo di un eccesso.



Il calcio è il parente popolaresco di un altro genere di fanatismo mostruosamente negativo : quello espresso dalla cosiddetta cultura e "sportività" motoristica.Centinaia di miliardi e centinaia di morti (calcolando quindi solo il cosiddetto "motorismo sportivo") dovuti al fatto che ai bimbi fuori età piace tanto tanto tanto "vedere correre le automobiline". Saluti.
#828
 Salve anthonyi. Citandoti : "Comunque dai, ammetterai che il tifo cal.cistico è un ottimo oppiaceo, ti fa sentire felice senza effetti collaterali, non per nulla l'ha inventato lui"


Riflessione, la tua, di profondissimo spessore sociale. Tipicamente italiota.C'è un aspetto che accomuna calcio e religione : si chiama fede. Evidentemente a te interessa solo l'appagamento di ciò che ti soddisfa............mentre il costo socioeconomico di tali oppiacei può e deve restare a carico dell'intera società........vero ?. Sarebbe stato meglio se tu fossi nato in Argentina, meraviglioso Paese quasi gemello del nostro con il quale abbiamo avuto in comune passate epoche dittatoriali, passati e,  presenti dissesti finanziari, eroi della pedata di nome Maradona (Mano de Dios !!), luminoso pontificato italo-argentino.............Saluti

#829
 Salve Federico Mey2. Ma anche se noi due riuscissimo a metterci d'accordo sull'interpretazione di "spirito"..................sarebbe inutile stare a spiegarlo alle moltitudini, le quali continueranno a nuotare pigramente (o lietamente, o disperatamente) nella materialità.




Lo spirito non è altro che "un'anima corredata di una volontà". A sua volta l'anima non è che la forma intrinseca (l'insieme delle relazioni, delle istruzioni intrinseche che permettono ad un certo software di esistere anche senza venir svolto) di ciò che possiede appunto una forma, una struttura.




L'anima può essere semplicissima (la struttura cristallina di un minerale) oppure complicatissima (il sistema nervoso di Einstein opure di un mistico) ma resta sempre – in sè – una FORMA, la quale non serve a nulla in mancanza di uno spirito. L'anima è solo la geometria (se preferisci, la logica software) che rende diversa una cosa (o un vivente, o una persona) dall'altra.




Per funzionare all'interno del mondo, quindi per relazionarsi con esso e per permettare alla ANIMA-STRUTTURA di avere uno SCOPO, l'anima ha bisogno di uno spirito.




Lo spirito è appunto la volontà – espressa da una coscienza – di voler far comunicare la nostra anima con altre anime.




Una anima umana ospitata dentro un corpo che dorma, che sia in coma, che risulti decerebrata......risulterà incosciente e quindi priva del poter esprimere la volontà di comunicare........perciò tale anima risulterà ugualmente impossibilitata allo svolgimento di ogni attività spirituale.




Infatti per realizzare le funzioni dello spirito occorrerà :



       
  • appartenere alla specie umana (l'unica in possesso di coscienza)
  • possedere integre o comunque sufficienti facoltà psichiche e mentali (che permettano di comunicare COSCIENTEMENTE)
  • VOLER comunicare con qualcuno (Dio, i convenuti ad una seduta spiritica, i trapassati, gli alieni etc.etc.

E' infatti notevole come lo spiritualismo venga utilizzato quasi esclusivamente per la comunicazione misticheggiante od esoterica, accomunando – all'interno della sua propria dimensione - sia appunto gli SPIRITI (fantasmi etc.) che le DIVINITA' che gli UMANI. Saluti.

#830
Salve Federeico Mey2. Citandoti : "Ci si allontana così dall'autoconsapevolezza e dalla strada dell'elevazione spirituale dell'umanità,........".Ma, secondo te, quante sono le persone che, intervistate per strada, riuscirebbero a fornire una ragionevole e sensata definizione del termine "spirito"?. Io penso che potrebbero essere intorno al 3 per mille e non di più, inclusi filosofi, plurilaureati e sacerdoti.Come si fa ad attendersi che la gente si avvicini a ciò che è neppure il grado di spiegare cosa sià ?. Saluti.
#831
Salve Feerico Mey2, e ben tornato. Citandoti :"Per quanto mi sembra i partecipanti a questo forum sono dei supportatori delle discussioni teoriche filosofiche (che io definisco inutili, per l'umanità)".

Parlando a titolo personale, io la penso all'opposto di te poichè trovo che il filosofare sia semplicemente una specie di ginnastica utile mantenere tonico il "muscolo" cerebrale.Poi ci sono alcuni (vedi tu tra gli amici che scrivono qui dentro) che usano tale "muscolo" per più o meno pittoresche "tenzoni" con gli altrui muscoli.........oppure si limitano a fare sfoggio del volume di tale "muscolo" (i culturisti cerebrali).

L'utilità collettiva della filosofia secondo me è pari a zero, perciò appunto essa è non solo materialmente improduttiva per le società. ma rappresenta solamente lo sfogo di energie e risorse "extra" una volta che tale società abbia raggiunto un grado di opulenza che le permetta di mantere certe minoranze (artisti, clero e filosofi, ad esempio) le quali affermano di star lavorando (mentre invece sono solo dei "mangia a ufo") per il bene dell'umanità........utilizzando un "muscolo" che consuma energia alimentare (la pancia sempre piena) senza produrre alcun lavoro fisicamente muscolare.

Perciò oggi (come ieri e come domani) la filosofia come stile di vita secondo me è altamente consigliabile per chi ricerchi - da un lato - la propria realizzazione intellettual-esistenziale.......mentre dall'altro abbia la propensione e la possibilità di campare unicamente di immateriale ginnastica mentale.

Detto questo, ti confermo che a me la speculazione filosofica piace assai poichè ho abbastanza tempo libero e mi permette di soddisfare la mia implacabile vocazione all'ironia ed al paradosso, ma l'ultima cosa che penso è che essa possa risultare utile al miglioramento degli umani destini. Saluti.
#832
Salve. Propongo l'introduzione della sezione "psicologia" e di quella "religione" (la quale è ben altra cosa che la spiritualità).

Propongo poi l'eliminazione (per scarsa frequentazione ed eccessiva soggettività di interesse) di "ultimo libro letto", i cui interventi potrebbero trovar posto in "arte" o "esperienze.......". Saluti.
#833
Citazione di: Jacopus il 09 Luglio 2021, 17:24:34 PM
Viator. Ma davvero pensi che allevare ed educare dei figli sia solo un fatto economico? Certo può essere un grande aiuto ma ti assicuro, sulla base della mia esperienza lavorativa che esistono famiglie ricche senza figli, famiglie ricche con figli trascurati, famiglie povere senza figli e famiglie povere dove i figli sono molto amati. Non è la povertà a creare problemi quanto trattamenti disuguali fra fratelli o peggio. Tra l'altro la tua ipotesi è ampiamente disconfermata dalla realtà, visto che è proprio laddove che ci sono più garanzie alle famiglie che si fanno meno figli. Il problema tragico dell'Italia è il decremento demografico, un problema molto serio, anche alla luce della cultura retrograda media degli italiani a proposito dei migranti.
jacopus : ma tu pensi che io abbia aperto questo ed altri topics perchè volevo conversare di sentimenti, affetti, etica, morale, tuoi, miei o di qualcun altro in particolare dotato di nome, cognome e codice fiscale ? Ma, visto che continui a parlare di migranti..............dimmi, quanti ne alloggi e mantieni a casa tua ?. Saluti.
#834
 Salve. Una breve riflessione sulle implicazioni della celeberrima massima "A ciascuno secondo i propri bisogni.....da ciascuno secondo le proprie capacità" che ha rappresentato e rappresenta il vessillo di centinaia di milioni di idealisti.




Lasciando perdere l'analisi storico-filosofica e socio-economica, nonchè la concreta realizzabilità di tale proclama, vorrei soffermarmi unicamente sulle sue implicazioni demografiche.




In una società egualitaristica planetaria che si instaurasse secondo tali principi (governata da leggi che tutti osservassero rigidamente e che riuscissero a stabilire infallibilmente sia i "bisogni" che le "capacità" di ciascuno)............la demografia come funzionerebbe ?.




Penso non sarebbe possibile lasciare la riproduzione umana all'interno delle facoltative scelte individuali, di coppia, di gruppo. E' esistito, in proposito, il pallido esempio delle leggi cinesi di fine secolo scorso (tassazione delle nascite considerate in eccesso).




Lasciando la riproduzione nella facoltà dei cittadini, avremmo appunto dei gravi problemi per i quali, da una parte......................





       
  • essendo per legge garantiti i bisogni di tutti, cadrebbero le remore economiche che oggi frenano la eccessiva fertilità (diamoci dentro, tanto poi ci pensa lo Stato!);


       
  • dall'altra parte – pur restando stabile la quantità di bisogni del singolo – la popolazione aumenterebbe ed altrettando dovrebbe accadere per la produzione di beni (ovviamente il lavoro diventerebbe un obbligo per tutti i "non inadatti");


       
  • l'aumento della produzione potrebbe venir realizzato aumentando l'efficienza (come avviene da sempre nel mondo capitalistico) ma purtroppo ciò potrebbe avvenire solamente a discapito della piena occupazione (mentre il lavoro per tutti sarebbe un diritto-obbligo per tutti!).........oppure - correttamente in ottica e legalità marxian-egualitaristica – lasciando languire l'efficienza perchè bisognerebbe assicurare lavoro alle nuove leve demografiche.


       
  • L'aspetto notevole – secondo me – e che in entrambi i casi soprastanti la produzione – cioè il consumo delle risorse planetarie – aumenterebbe comunque (certo senza raggiungere gli odierni forsennati estremi liberal-capitalistici), ma condannando comunque il pianeta ad uno sfruttamento privo di limiti sistematici.

A questo punto credo proprio che una società egualitaria planetaria (ma ovviamente anche ogni altro tipo di società planetaria) possa trovare un eventuale equilibrio ecologico solo ricorrendo al riciclo combinato con il controllo delle nascite.




Nessuno dei due provvedimenti sarà secondo me isolatamente sufficiente ma, ovviamente, gli umani sono furbi come le volpi, le quali preferiscono dedicarsi ai grappoli di facile raggiungibilità (quelli ecologici) piuttosto che ai grappoli-tabù (la politica demografica costrittiva). Saluti.



#835
Attualità / Il valore della libertà
08 Luglio 2021, 16:56:01 PM
Salve. Eh...........che si vuole ? Siamo di fronte alla decadenza della religiosità occidentale, quindi il sistema di potere basato sul cristianesimo (La chiesa ha sempre preferito delegare l'ufficialità (e non certo la sostanza) del proprio potere alla casta intermedia dei nobili) pian piano si laicizza, sostituendo all'aristocrazia (emblema troppo sfacciato) la finta democrazia supportata dai nuovi padroni laici, i capitalisti, la cui strategia consiste nel togliere al popolo le sue speranze immateriali (abbi fede e spera) per sostituirle con più concrete risorse di consumo (il Paradiso è qui ed ora, abbi soldi e consuma).

Purtroppo, cara Ipazia, i tuoi sogni di vero e sincero egualitarismo tra persone diversamente dotate di intelligenza, malizia e fortuna..............resteranno appunto sogni. Saluti.
#836
Attualità / Il valore della libertà
08 Luglio 2021, 14:00:31 PM
Salve daniele22. Citandoti : "La gente non è così sciocca o pecorona come si crede e quando l'acqua arriverà alla gola saprà cosa fare".

Scusami, ma se la gente si ridurrà a ribellarsi od a darsi da fare solamente quando avrà l'acqua alla gola........................secondo me questa sarebbe appunto la lampante dimostrazione della sua sciocca ovinità. Le pecore si fanno condurre, intruppare, tosare, rinchiudere................poi solo quando è il tempo del macello (troppo tardi) prendono ad agitarsi.

Io invece sono convinto che ci sarà un massacro sociale i cui responsabili - almeno da noi - o son morti già da assai tempo o comunque riusciranno a svignarsela. Saluti.
#837
Salve socrate78. Citandoti : "Ma se la divinità o la coscienza superiore si identica con la natura, e nella natura è presente il male nelle sue diverse forme (sopraffazione, sofferenza, competizione, morte, ecc.) allora il male stesso diventa espressione della divinità".


Ma che dici ?? Nella natura sono presenti i contenuti naturali i quali sono semplicemente strumentali alla sopravvivenza (permanenza della diversificazione) della natura stessa.
Che poi arrivi quel povero infantile imbecille di un uomo e si metta a frignare che "........no! questo non va bene, non mi piace, non mi fa comodo, è tanto tanto male!"...........oppure : "che bellò! farei sempre questo e nient'altro......tanto io sono immortale.........chiamiamolo "bene"!!".

E' proprio per questo che l'uomo ha inventato le religioni : per disporre di un pretesto e di una speranza che gli permetta di sognare l'eternità continuando a sguazzare in quello che l'uomo stesso trova benefico. Saluti.
#838
Salve kobayashi. Grazie pure a te. Citandoti : "Io metto in questione il fatto che si possa stabilire se un atto d'amore è disinteressato oppure no. Comè possibile giudicare una cosa del genere?".



       
  • Un atto d'amore, o qualsiasi altro atto da noi intrapreso in assenza di costrizione.......è evidentemente facoltativo;
  • Scegliere secondo facoltà significa decidere di fare ciò che più ci piace o che meno ci dispiace;
  • Ciò che più ci piace o che meno ci dispiace........è ciò che viene scelto in chiave di autosoddisfazione o - al limite - di autotutela;
  • La autosoddisfazione e l'autotutela sono pulsioni beneficamente egoistiche;
  • Chiunque è libero di trovare soddisfazione oppure autotutela all'interno di propri comportamenti altruistici. Resta il fatto che avrà scelto l'altruismo quale soddisfacente modalità - sempre facoltativa - di adempiere alla soddisfazione del proprio egoismo.
Questa per me si chiama logica e realtà psicologica del profondo. Il resto io lo chiamo desiderio, sogno, auspicio, esortazione, volemose bene...........................Saluti.
#839
Salve iano. Citandoti : "Se andiamo ad analizzare con obiettività  i veri vantaggi.che il singolo riceve dal suo comportamento egoistico, quali sarebbero questi vantaggi?
Questi vantaggi sono solo un alibi per giustificare il suo naturale egoismo".


Ti prego, non fare casino parlando di "naturale" egoismo..........poichè, dando per "naturale" (quindi privo di umana malizia e speculazione) un qualsiasi egoismo........ti troverai a dare ragione al mio punto di vista. E comunque, di fronte ad un egoismo naturale, l'uomo non ne sarebbe responsabile e non dovrebbe quindi giustificare alcunchè.


Inoltre : "..............quali sarebbero questi vantaggi? Questi vantaggi sono solo un alibi per giustificare il suo naturale egoismo"..................quindi consisterebbero appunto in un alibi per continuare a godere di un qualche egoistico vantaggio. Saluti.


#840
Attualità / Il valore della libertà
06 Luglio 2021, 13:01:30 PM
Salve Andrea Molino. Tesi suggestiva ma catastrofica,la tua.Citandoti: "Il mondo, secondo me ha un estremo bisogno di persone che ragionano in modo diverso, per esempio considera che TUTTI i progressi in qualsiasi campo, sono il frutto del lavoro di chi non voleva fare le cose come gli altri".

Io correggerei il tiro : il mondo ha un estremo bisogno che le persone che ragionano in modo diverso siano e restino una minoranza. Diversamente non riuscirebbero ad esprimere quel "meglio" che tu auspichi.

Una maggioranza di persone che pensano ciascuna diversamente dall'altra.........sai come si chiama ? "Casino all'italiana"