Citazione di: Lou il 03 Maggio 2020, 09:57:47 AMBuongiorno Lou, sono pienamente d'accordo con te. Tuttavia, io penso che da domani 4 maggio anche gli adolescenti potranno trovarsi, opportunamente distanziati, fuori dalle case di abitazione. Vale a dire: non si potrà andare a trovare l'amico, ma potremo tutti, adolescenti compresi, incontrarci al di fuori delle "carceri" di residenza con conoscenti e amici, adottando le elementari prescrizioni (delle quali alcune rimangono, a mio avviso, risibili, vedi il metro di distanziamento o il poter viaggiare in 2 sulla stessa auto, uno davanti e uno dietro). Il fatto è che, probabilmente, mentre ci sarà chi tenderà ad accalcarsi, ci sarà anche chi, per il terrore del virus e/o per la paura di essere ancora sanzionato, prolungherà, a questo punto per decisione personale, il lock down finchè ce la farà. Ai nostri figli dobbiamo solo provare a insegnare, se già non lo abbiamo fatto, la conspaevolezza della situazione. Io penso che, già dopo le prime 2 settimane, la popolazione fosse abbastanza responsabilizzata, ovviamente con le inevitabili eccezioni (sanzionabili, invece di chiudere in casa tutti), ma evidentemente i nostri governanti e i medici hanno ritenuto e ritengono che nemmeno 2 mesi di assedio, senza peraltro che il contagio si sia fermato, siano stati sufficienti. Ai nostri figli dobbiamo dire di uscire, altrimenti temo saranno preda della depressione.
Volevo aprire un nuovo topic per l'argomento che intendo trattare, invece posto qui in quanto trovo che ciò che vorrei esprimere sia attinente a questa misura della fase 2 o fase 1.2 o che dir si voglia in particola, ma più in generale a ogni phase e ogni misura e comunicazione che gli eventi pandemici hanno causato.
Trovo indecente, lo dico sia con il cuore, che con la testa e, sì, da coinvolta, come gli adolescenti siano stati trattati come una generazione fantasma. Quasi mai citati. Ci sono gli adulti, i bambini, gli anziani, i bisogni dei cani, quelli sì. Lo scrivo perchè è da due mesi che i nostri ragazzi, oltre ad essere privati della relazionalità e socializzazione scolastica, visto e considerato che la scuola è prima di ogni cosa un luogo da vivere in cui la componente sociale è un ingrediente essenziale e coinvolto esso stesso nelle dinamiche di apprendimento, non possono dopo 2 mesi vedere nemmeno la/il migliore amica/o. Io lo trovo scandaloso. Non so voi.
In una età così delicata e decisiva per gli adulti che diventeranno, dove gli affetti amicali sono dirimenti più degli altri nella costruzione della propria emotività e identità, dove si sperimentano le prime autonomie rispetto all'autorità genitoriale, che esiste, dove si assiste a una forma più o meno marcata di ribellione verso regole e divieti, per misurarsi con sè stessi, ma anche per provare ad affermare e costruire il proprio carattere e la propria personalità, non concedere loro la possibilità di ritrovarsi dopo 2 mesi di reclusione con un'amica/un'amico è sconcertante - provo rabbia, delusione, tristezza e un profondo e pervasivo senso di disgusto.