La risposta alla domanda è, ovviamente, sì! La storia può insegnare qualcosa ma, a quanto pare, gli studenti (ossia gli esseri umani) sono spesso distratti, hanno poca voglia di studiare e preferiscono fare altro.
Io credo che la causa delle guerre sia dentro ogni essere umano, diviso al suo interno. In altre parole, le guerre, ancor prima di essere interpersonali, sono intrapersonali. Un essere umano diviso al suo interno, non può sperare in alcun modo di far cessare le guerre esterne, se prima non risolve quelle interne.
Ogni guerra esteriore inizia sempre con un pretesto: Caino è invidioso di Abele e lo uccide; i rappresentanti e/o i fedeli di una religione, per paura che i loro omologhi di altre religioni (o chi afferma di non seguire alcuna religione) riescano a raccogliere maggiori consensi, si inventano le guerre di religione: è stato o è così tra cattolici e musulmani, tra cattolici e protestanti (in Irlanda del nord), ecc... ecc...
Si è sempre trovato un pretesto per alimentare le guerre: dal colore della pelle (le segregazioni razziali dei neri o quelle dei pellerossa, per esempio). La Russia di Putin che invade l'Ucraina non è diversa dalla Germania nazista che invase la Polonia. Prima dell'invasione, in entrambi i casi, forse poteva sussistere qualche dubbio su chi avesse ragione e chi torto, mentre è chiaro, lampante, che gli invasori hanno sempre torto!
I fondamentalisti islamici di oggi non sono diversi da quelli cattolici dei secoli scorsi, che bruciavano vivo chi era considerato eretico; che in Spagna, nei secoli scorsi perseguitavano gli ebrei a meno che non si convertissero al cristianesimo, salvo poi non considerarli realmente cristiani perché si erano convertiti per non essere perseguitati, ecc...
Anche gli inglesi (anglicani) che andarono in America a massacrare i nativi o a ucciderli con l'inganno, fingendosi filantropi, regalando loro delle coperte (imbevute del virus del vaiolo) oppure bottiglie di whisky per ubriacarli tutti e farli fuori più facilmente...
Poi, mettiamoci anche i regimi totalitari, rovesciati da altri regimi anch'essi totalitari (la Russia degli zar, rovesciata dai bolscevichi, per esempio), ecc.. ecc...
Insomma gli esempi di cattivi scolari della storia sono molteplici e nascono tutti dall'interno dell'essere umano. Forse, per essere tutti dei bravi scolari della storia, e apprendere veramente i suoi insegnamenti, dovremmo iniziare a risolvere le nostre guerre interiore (ognuno la propria), non lasciandoci tentare in alcun modo da falsi miti ed esempi fuorvianti. Spesso siamo attratti da chi ha più soldi, più potere, più fama, ecc... mentre dovremmo focalizzare la nostra attenzione su chi prova dolore, è povero di soldi e altri beni materiali, soffre, e nonostante tutto riesce ad andare avanti, non di certo per invidiarlo, quanto semmai per apprendere attraverso questa persona gli insegnamenti della storia.
Io credo che la causa delle guerre sia dentro ogni essere umano, diviso al suo interno. In altre parole, le guerre, ancor prima di essere interpersonali, sono intrapersonali. Un essere umano diviso al suo interno, non può sperare in alcun modo di far cessare le guerre esterne, se prima non risolve quelle interne.
Ogni guerra esteriore inizia sempre con un pretesto: Caino è invidioso di Abele e lo uccide; i rappresentanti e/o i fedeli di una religione, per paura che i loro omologhi di altre religioni (o chi afferma di non seguire alcuna religione) riescano a raccogliere maggiori consensi, si inventano le guerre di religione: è stato o è così tra cattolici e musulmani, tra cattolici e protestanti (in Irlanda del nord), ecc... ecc...
Si è sempre trovato un pretesto per alimentare le guerre: dal colore della pelle (le segregazioni razziali dei neri o quelle dei pellerossa, per esempio). La Russia di Putin che invade l'Ucraina non è diversa dalla Germania nazista che invase la Polonia. Prima dell'invasione, in entrambi i casi, forse poteva sussistere qualche dubbio su chi avesse ragione e chi torto, mentre è chiaro, lampante, che gli invasori hanno sempre torto!
I fondamentalisti islamici di oggi non sono diversi da quelli cattolici dei secoli scorsi, che bruciavano vivo chi era considerato eretico; che in Spagna, nei secoli scorsi perseguitavano gli ebrei a meno che non si convertissero al cristianesimo, salvo poi non considerarli realmente cristiani perché si erano convertiti per non essere perseguitati, ecc...
Anche gli inglesi (anglicani) che andarono in America a massacrare i nativi o a ucciderli con l'inganno, fingendosi filantropi, regalando loro delle coperte (imbevute del virus del vaiolo) oppure bottiglie di whisky per ubriacarli tutti e farli fuori più facilmente...
Poi, mettiamoci anche i regimi totalitari, rovesciati da altri regimi anch'essi totalitari (la Russia degli zar, rovesciata dai bolscevichi, per esempio), ecc.. ecc...
Insomma gli esempi di cattivi scolari della storia sono molteplici e nascono tutti dall'interno dell'essere umano. Forse, per essere tutti dei bravi scolari della storia, e apprendere veramente i suoi insegnamenti, dovremmo iniziare a risolvere le nostre guerre interiore (ognuno la propria), non lasciandoci tentare in alcun modo da falsi miti ed esempi fuorvianti. Spesso siamo attratti da chi ha più soldi, più potere, più fama, ecc... mentre dovremmo focalizzare la nostra attenzione su chi prova dolore, è povero di soldi e altri beni materiali, soffre, e nonostante tutto riesce ad andare avanti, non di certo per invidiarlo, quanto semmai per apprendere attraverso questa persona gli insegnamenti della storia.