Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 15 Aprile 2023, 09:59:00 AMBuongiorno, io credo che un po' tutti stiamo perdendo la capacità di porre domande. Di fronte a gesti o parole che non ci piacciono, anziché chiedere spiegazioni, puntiamo il dito accusatore contro chi ha compiuto tali gesti o ha pronunciato tali parole. Eppure sarebbe così semplice, di fronte a ciò che non capiamo, chiedere "Perché?" Penso al Dalai Lama che chiede al bambino di succhiargli la lingua o al politico dell'Europarlamento secondo cui le donne italiane non avrebbero voglia di lavorare, preferendo stare a casa a fare le casalinghe e accudire i figli. In entrambi i casi io avrei chiesto il perché. Voi?
Ciao, visto che hai l'umiltà di definirti aspirante filosofo, dall'alto della mia superbia ti dirò che è sempre giusto chiedere "perché?" quando lo si ritenga necessario, ma l'aspirante filosofo, a mio modesto parere, dopo avere chiesto dovrebbe prendere atto della risposta e in successione chiedere a sé stesso il motivo per il quale le risposte di solito non soddisfino alla propria aspettativa, perché è questo che di solito accade in certe vicende. La speranza di venire a capo di tali vari e insoddisfacenti "perché?" si attuerebbe da lì in avanti attraverso un onesto percorso di ricerca che si svolge all'interno di un monologo dialogico che può innescare successivi "perché?" ancora sconosciuti all'aspirante filosofo. Un saluto