Che l'Universo non sia davvero come lo vediamo neppure con i più sofisticati strumenti astronomici, non è una novità. C'è chi, come Guido Tonelli, ritiene che per comprendere davvero l'universo occorra una nuova matematica, ancor prima di raccogliere le osservazioni, perchè la matematica che usiamo ora è adatta per comprendere eventi e fatti ripetibili di un universo "non perturbato", mentre invece la regola del cosmo (cosmos in greco = ordine), è la compresenza di chaos e cosmos, di ordine e disordine(e quindi servirebbe una matematica che riesca a comprendere in sè sia cosmos che caos). In effetti la tesi di Tonelli è che, essendoci noi evoluti in un'epoca priva di eventi caotici (sulla terra l'ultimo è avvenuto 65 milioni di anni fa), abbiamo forgiato gli strumenti matematici e matematico-sperimentali come se la regola dell'universo fosse fondata sull'ordine. Fa una metafora molto illuminante, in questo senso: l'universo è paragonabile ad un grande teatro dove l'uomo paragonato ad una pulce, vede un microbo, e valuta quel teatro come un luogo per microbi, senza riuscire a vedere tutto il resto del teatro.
https://www.youtube.com/watch?v=DjiW-HA_VRE
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