Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Duc in altum!

#826
**  scritto da acquario69:
CitazioneLa certezza "E" (esiste) non e' individuale ma universale e lo testimoniano la concomitanza di tutte le Tradizioni nonostante lontane tra di loro nei tempi e nei luoghi .. e per conoscerla non bisogna aspettare il post mortem, come se questa fosse solo una scommessa.
Anche per me "E" speranza certa adesso, solo che non tutti giungiamo a essa, e non tutti vi giungiamo allo stesso tempo, l'esperienza è personalissima, quindi il post-mortem e la scommessa sono i mezzi per farmi comprendere da chi non ha la mia stessa fede cattolica.

Pace & Bene
#827
**  scritto da jsebastianB:
Citazioneil Mono-teismo (tutti e tre !) è quello che ha sparso piu' sangue nel mondo !!
E i 100 milioni di morti provocati dai "regimi atei" in soli 70 anni del XX° secolo? ...ma mi faccia il piacere! (cit. Totò)

Il problema del sangue nel mondo, gentile @jsebastianB, è oltre la tua personale interpretazione del mono-teismo; non c'è differenza nell'uccidere in nome di Dio o per ragioni dell'Io.
#828
**  scritto da CVC:
CitazioneNon so da quali premesse giungi a questa conclusione, ma il senso del presente cui alludo è quello di vivere serenamente il tempo che ci è dato liberi dalle preoccupazioni angoscianti del futuro o perlomeno, se non si possono evitare tutte, congedandoci almeno da quelle non strettamente necessarie e - se e quando possibile - nella misura in cui  non siano eccessivamente invasive sull'oggi.
Qui ci sarebbe il tema della precarietà dell'esistenza che è, a mio avviso, una sorta di equilibrio. Nel senso che se si avverte troppa precarietà si vive nell'ansia, ma se si pretende di annullarla completamente ci si allontana dalla realtà che ha sempre un qualche grado di incertezza. Questione di equilibrio che, in un'ottica sbilanciata sul futuro, manca perchè manca la cura spirituale, perchè se usciamo dal presente usciamo dalla spiritualità che esiste in funzione del presente.
Ti ringrazio perché hai risposto da solo alla domanda che mi hai posto: perchè manca la cura spirituale.

Senza la cura spirituale (meditazione seria, sincera introspezione, preghiera profonda, autentica auto-valutazione del nostro comportamento sociale e individuale) il mors tua vita mea non solo esiste nel male che si vede quotidianamente, ma si sta propagando, in maniera irreversibile, secondo me, soprattutto per il bene che non facciamo.

Senza dimenticare che saranno sempre di più le persone povere, affamate (di tutto) ed emarginate, quindi che sapranno sempre meno cosa significa trascorrere del tempo spensieratamente o serenamente.
#829
**  scritto da Eretiko:
CitazioneGiusto, il "perché delle cose" esula dal dominio di indagine della scienza, ma il non conoscere il "perché" non tarla la scienza in sé stessa ma l'animo individuale dell'uomo, e visto che da millenni cerchiamo i "perché" senza trovarli forse dovremmo arrivare alla conclusione che essi non esistono, e che forse continuare a chiedersi "perché" come fanno i bambini è privo di senso.
Come non tarla la scienza, basta osservare come la bio-etica credente in altro che Dio, impone le proprie convinzioni senza conoscere il perché; impazzendo, giacché per sfortuna o grazie a Dio non può che fallire (per adesso), nel ricercare risposte plausibili senza dover ricorrere alla fede che davvero sia così.
E questo non comporta la disgregazione solo dell'Occidente, ma lo smarrimento sempre più accentuato in ogni essere umano (ecco perché non condivido il pensiero che sia solo l'Occidente a sgretolarsi, ma il pianeta intero) di coordinate salde nella condivisione del Tutto, giacché confuso dalla religione del relativismo, dall'ideologia dell'autodeterminazione, e dal conformarsi con i personaggi líder fallaci, facendo divenire, per le generazioni presenti e future, l'ipocrisia e l'opportunismo virtù da applaudire.

CitazioneFermo restando che ognuno, individualmente, può continuare a farsi quella domanda, e può trovare la risposta che più lo soddisfa, sia anche in roveti ardenti o voci interne, ma con la consapevolezza che non possono essere risposte universali proprio perché individuali e non riproducibili da chiunque e in ogni luogo.
E' inevitabile non farsi quella domanda, poiché dalla risposta ognuno sceglie e decide, e mai il contrario; anche essendo consapevoli che la certezza assoluta si conoscerà solo post-mortem, ma nel frattempo sopravviviamo pensando che sia universalmente vera, altrimenti non attueremmo in conseguenza a essa (alla risposta che abbiamo preferito).

CitazioneE aggiungo che la pretesa di estendere universalmente tali risposte individuali, se pur in un primo momento ha agito da collante e da elemento identitario, alla lunga ha mostrato il suo limite intrinseco, ed ecco perché quello che a ad alcuni oggi appare come una "disgregazione" a me sembra una "decostruzione" in una società che sta appunto cercando di trovare nuovi punti fermi, uno dei quali potrebbe appunto essere la "cultura scientifica" in quanto, almeno quella, può chiamarsi "cattolica".
Ma non c'è bisogno di estenderle universalmente, è la propria coscienza che ci convince o ci persuade che sia così. E qui si stoppa la scienza, che può portare cultura, ma non pace e allegria costanti; per conseguire queste oggettive ricchezze esistenziali (per adesso) i punti fermi, nuovi o antichi, sono solo la speranza e la fiducia nella metafisica, nel trascendente, nella spiritualità.
#830
**  scritto da CVC:
CitazioneDunque, questa nostra concentrazione tesa al futuro sfuggente potrebbe essere la nostra vera maledizione, dove le stime future sul pil e quelle dei rating, basate sul futuro incerto, si riflettono in catastrofi certe nel presente. Così quando il futuro incerto partorisce disgrazie inattese (vedi terremoti e slavine) non abbiamo i mezzi per fronteggiarle. Perchè questa morboso e paranoica tensione al futuro si riflette sul presente in tagli delle risorse che impediscono di far fronte alle catastrofi imminenti,.

Occorre recuperare il senso del presente, anche per essere più preveggenti.
Ma il senso del presente esiste: mors tua, vita mea ...o sarà che lo noto solo io?
#831
**  scritto da Eretiko:
CitazionePoi io farei attenzione all'uso della parola "credere": la scienza non è un atto di fede, le sue piccole verità possono essere verificate da chiunque abbia gli strumenti per poterlo fare, e se permetti è ben diverso dal "credere" ai roveti che parlano alle persone.
Infatti, la scienza non crea la verità ma la scopre; pertanto, prima di essere scoperta, essa esiste in sé (cit. Agostino d'Ippona), dunque la scienza può solo dirci il come, ma, per adesso, mai il perché delle cose, quindi è più che logico che non può sostituire, per adesso, il roveto ardente individuale che ognuno s'inventa, inevitabilmente, per colmare quel perché che quotidianamente tarla la scienza umana.
#832
Attualità / Re:A proposito di Donald Trump
13 Febbraio 2017, 12:02:34 PM
**  scritto da Sariputra:
CitazioneIl problema , cara Fharenight, è che in Occidente quasi più nessuno crede nella tradizione giudaico-cristiana , ma si è convertito in massa  al relativismo e non ha più nessuna voglia di morire per ideali in cui non crede più,
Impeccabile come sempre @Sariputra, come non essere d'accordo con questa tua riflessione.
Aggiungo, per rafforzare quello che ho già scritto in altre discussioni, non è l'Occidente che si sta disgregando o il cristianesimo che perde i colpi, ma bensì che le persone, raggiungendo una sempre più elevata facoltà di scegliere, optano per il diofaidate: il relativismo, che conduce, a chi prima e a chi dopo, all'equazione: felicità = soddisfare il piacere e l'esigenza pratica personale e autodeterminarsi a ogni costo.

L'ardimentosa habituè @Fharenight, da quel che leggo, pensa (spero di non essermi equivocato) che ri-ponendo come legge giuridica i fondamenti morali e spirituali delle radici giudaico-cristiane, si possa arrestare questa disgregazione o riacquistare quella serenità e allegria della società "occidentale, sempre più cadaverica, beh, io sono di un parere diverso, non c'è e non ci sarà nessuna marcia indietro o ritorno al passato.
Si salvi chi può, ma non nel senso: mors tua vita mea, ma proprio nell'accezione evangelica di salvarsi per grazia divina.
Primo perché la radice giuridica ebraica non è quella cristiana, quindi ci dovrebbe essere un'ulteriore discernimento e susseguente scissione, e secondo perché gli stessi paladini politici di questi fondamenti morali, in Europa, negli USA o dove sia, nel momento stesso che li imponessero (almeno per quelli cristiani) dichiarerebbero la loro stessa invalidità (la morale si trasmette non s'impone).
C'è una tale confusione sul principio di cosa significhi davvero "Io credo" - che ha raggiunto il top con il famoso ossimoro di Renzi:"Io sono un cattolico ma quando faccio politica la faccio da laico: HO GIURATO SULLA COSTITUZIONE E NON SUL VANGELO" - che anche chi (vedi Trump, Putin Grillo Le Pen, Salvini, Grillo, Putin, ecc. ecc.) in buonafede pensa di servire una verità di pace, di empatia sociale, e di considerazione dell'altro per un progresso unitario, non si rende più conto di essere "scivolato" nel relativismo e non ha più nessuna voglia di morire per ideali in cui non crede più!

Pace & Bene
#833
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneNo, il relativismo non può negare l'esistenza della realtà e della verità, altrimenti sarebbe anch'esso una metafisica che avanza certezze. Il relativismo avanza dubbi, sospetti e il problema è che a questi dubbi non vengono date risposte.
"Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le proprie voglie". - (Ratzinger)
#834
**  scritto da Eretiko:
Citazioneaccettare che i principi e i valori stanno proprio in noi stessi, e non ci provengono da qualche entita' trascendente (e questo non e' individualismo).
E come puoi accettarlo senza fede, visto che non ci sono prove accertate? E' da un paio di riflessioni che provo a dirtelo, essendo in tematiche culturali e sociali, di non comporre esempi metafisici, poiché la fede è inevitabile, poi, per trarre conclusioni.

CitazioneMa io sarei piu' radicale: il cristianesimo ha scoperto che esiste la legge di caduta libera.
La caduta libera (nel senso voluta grazie al personale libero arbitrio) esiste solo per chi non s'accorge (pseudo-cristianesimo incluso) che il mondo gira, gira e gira sempre più veloce, mentre l'unica cosa fissa, resta sempre quella croce.
#835
**  scritto da Eretiko:
CitazioneIo non ho mai usato la parola "casuale": ho detto che il determinismo e' conseguenza delle leggi di natura che sono CAUSALI, non "casuali".
Benissimo, lo so che tu non hai detto casuali, questo l'ho aggiunto io, ma era soltanto per meglio confutare il fatto di ritenere obsoleto il libero arbitrio, poiché credere che il determinismo sia davvero il fondamento delle leggi naturali, senza avere anch'esso una causa o un effetto principale, è lo stesso che credere che le stesse leggi siano volute o accidentali. Ciò che cambia è il "soggetto" basilare.

Inoltre non è che l'occidente si sta disgregando, è la "dimensione umana terrestre" che si sta uniformando per adempiere alle leggi esoteriche delle sacre scritture: non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
#836
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneUna volta che qualsiasi discorso è inesorabilmente inquinato da soggetti che vi entrano da ogni direzione, come possiamo pensare di parlare di una verità indipendente da noi?
Perché abbiamo la stessa origine, respiriamo lo stesso ossigeno, e desideriamo con la stessa fede e la stessa speranza.
#837
**  scritto da donquixote:
CitazioneLe leggi dovrebbero gestire le eccezioni, e la "normalità", in una comunità degna di tal nome, dovrebbe essere garantita dalla cultura, dai principi e dai valori che si condividono e dai quali si deduce naturalmente e conformemente l'organizzazione sociale e il comportamento da adottare da parte dei cittadini, che si comportano in un certo modo perchè sono convinti che sia buono e giusto farlo (e per un sacco di altre buone ragioni)  e non per paura della guardia che viene a bussare.
Il problema è che quei valori e principi differenziano da l'organizzazione sociale e il comportamento adottato dai cittadini in conformità con la fede personale, ecco perché senza un valore e principio extraterrestre non ci omogeneizzeremo mai politicamente o eticamente. Le persone si lamentano di Trump o di Assad, ma perché è civile quello che sta accadendo politicamente, da 4 anni, nella pseudo-democrazia italiana? Eppure: ma che ce frega, ma che ce 'mporta...
#838
**  scritto da Eretiko:
CitazioneNessuna metafisica: il determinismo e' legato alla causalita' delle leggi di natura, e noi siamo composti dagli stessi elementi che compongono l'universo (ma ovviamente nessuno e' cosi' ingenuo da pensare che le nostrte azioni sono semplicemente predeterminate), fatto che ha dato l'inizio alla discussione sul libero arbitrio (sia a livello filosofico che biologico).
E' proprio questo che cercavo di dire: non è scritto da nessuna parte che le leggi causali della natura siano casuali, forse, chissà. Quindi oggi, in terra, la legge non ammette ignoranza, e giudica il libero arbitrio, che determina ogni fenomeno umano, anche la disgregazione dell'occidente, come se l'oriente, il sud o il nord, poi, non si starebbero smantellando.
#839
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneQuest'inevitabile intromissione rende ogni affermazione relativa, cioè relativa al soggetto.
Sì, ma questa realtà non elimina il fatto che all'origine dell'affermazione, del verbo, del logos, della filosofia, della metafisica, nella notte, nottissima dei tempi, la verità è una, unica e universale  ...e qualcuno, che diamine, dovrà pur avvicinarsi a essa, se non centrarla a pieno!
#840
**  scritto da Eretiko:
CitazioneAd esempio il libero arbitrio, messo in crisi da una parte dal meccaniscismo deterministico, a dall'altra dalle "sensate esperienze" che hanno dimostrato che il 90% delle nostre azioni e' inconscio.
Penso, secondo me, che sia meglio che si facciano esempi, per questa discussione, senza chiamare in causa la metafisica, giacché fin quando il determinismo e l'inconscio che dirige le nostre azioni saranno nient'altro che supposte ipotesi possibili, ma niente di sicuro, il libero, arbitrio, per accidente o per volere divino, sarà sempre ciò che determina chi siamo e chi desideriamo essere, ed eventualmente (in un discorso spirituale) l'unica nostra facoltà a dover essere giudicata.