Citazione di: HollyFabius il 23 Maggio 2017, 08:58:38 AMCitazione di: Apeiron il 22 Maggio 2017, 09:27:06 AMAccolgo la tua obiezione. Forse il mio problema è che la mia concezione di "arte" non è più "arte". Forse il vero problema è che non si può davvero definire arte, nel senso che di norma diamo nome a molte cose come "arte" a cose che hanno solo qualcosa in comune. Forse è come dare lo stesso nome a persone appartenenti alla stessa famiglia "dimenticandosi" della differenza individuale. In ogni caso quello che volevo dire io è che anche la manutenzione della motocicletta (immagine presa da "Lo Zen e l'Arte della Manutenzione della Motocicletta"), la costruzione di una casa, il disegno di un software possono essere considerate arte. Forse il problema è che ormai la parola "arte" è stata "ab-usata" e ora non riusciamo più a definirla.Certo non esiste una definizione chiara e condivisa di arte. Però le pratiche artigianali non sono, nella cultura occidentale, Arte in senso elevato. Se vuoi possiamo parlare di arti minori. Nel '900 è avvenuto lo spostamento del focus dell'Arte dall'estetica (dalla ricerca del bello in senso stretto) al linguaggio (alla ricerca del bello nel messaggio). Questo spostamento è coinciso con un diverso atteggiamento dell'uomo occidentale con la realtà spirituale. E' certo un discorso lungo e complesso. Però il punto sul quale voglio insistere è che se non diamo importanza alla identità nell'arte (alla singolarità espressiva) nella sostanza togliamo ogni valore alla storia dell'arte. Parlando di cubismo noi pensiamo a Braque e Picasso e parlando di Braque e Picasso pensiamo al cubismo. Poi ci concentriamo sul senso e le intenzione del cubismo e lo collochiamo all'interno della storia dell'arte per questo e quel motivo (non è qui importante). Certo analizzeremo il Picasso (o il Braque) pre-cubista per comprendere la sua strada, il suo percorso, ecc. ecc.. La cosa importante da comprendere è che 'prima' del cubismo le idee del cubismo non erano pienamente esplicite e dopo il cubismo sono diventate realtà e patrimonio comune. Questo significa identità e originalità, arricchimento della storia dell'arte. Che oggi un artista si metta a fare dipinti cubisti è possibile ma non ha un valore per la storia dell'arte, può essere un esercizio accademico, tecnico, o se vogliamo una produzione di taglio artigianale. Tutto oggi è più complicato e le ragioni sono molte, potremmo parlarne per mesi.Citazione di: Apeiron il 22 Maggio 2017, 09:27:06 AMPer spiegare quanto dicevo prima, pensa all'etica. Io posso ad esempio "non rubare" perch lo dice la legge ma posso "non rubare" perchè sento che è sbagliato. Allo stesso modo io posso fare un bellissimo quadro prenendo spunto da uno di Michelangelo ma senza voler dare un senso all'opera e controvoglia (e magari mi riesce bene perchè ho talento e lo faccio perchè mi hanno costretto), viceversa posso fare un quadro mediocre ricco di significati che magari esistono solo nella mia mente e lo faccio con passione. Ritengo il primo caso una sorta di "lavoro mercenario" mentre il secondo mi sembra più "artistico". Chiaro che magari non piacerà a nessuno, non farà successo, verrà deriso da tutti e nessuno lo considera "arte". E magari il primo i critici vedranno più significati di quelli che ci sono.Le intenzioni e motivazioni dell'artista sono effettivamente importanti e sono un altro aspetto dell'arte da considerare, anche in questo caso se ne potrebbe parlare per mesi. Certo è che esistono aspetti obiettivamente analizzabili dall'esterno e altri (soggettivi) di più difficile lettura e comprensione. Non bastano però le motivazioni personali per realizzare opere di valore e senso generale.
Sono d'accordo con te che è giusto fare una gerarchia dell'arte. Se era questo che intendevi perdonami l'equivoco. Avevo capito che tu "dividessi" l'arte da ciò che non è arte, ossia vedessi le cose in bianco e i nero. Fatta questa premessa in linea generale sono d'accordo con te. Sulla motivazione: sì se di nuovo la pensi in campo etico non basta "voler fare il bravo" se non ci metti nemmeno l'impegno e non basta l'impegno per essere "bravo"
