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Messaggi - InVerno

#826
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
03 Aprile 2024, 18:17:40 PM
Non riusciamo neanche a produrre un terzo del munizionamento che i russi riescono a sfornare\comprare e la Russia ha praticamente il GDP della Germania e quattro alleati, inteso che a pieno regime basterebbe la sola Germania per rifornire parimenti gli Ucraini, invece neanche trentadue paesi sanno gestire questa domanda per un pezzo, la munizione di artiglieria,  fondamentale in un invasione. Questo dato riflette perfettamente chi avesse nel decennio precedente coltivato intenzioni belligeranti e con propositi di invasione, tutta la discussione su chi è l'aggressore e chi è il difensore diventa perfettamente triviale una volta esaminata le disparità di munizionamento, che stramente solo uno dei due contendenti, e uno da solo contro trentadue aggregati, riesce a mettere in campo. Sparano artiglieria come fossero caramelle della pentolaccia, radono al suolo e avanzano. I "complimenti" ai risultati russi nel conflitto sono solamente un ulteriore riprova non di abilità, ma di premeditazione militare e strategica. Gli aiuti militari sono fermi al congresso, lo dicevano che era una sfida tra democrazia e autoritarismi, Putin non ha un congresso ha una segreteria e ha messo mani anche alle riserve d'oro, perchè le nuove valute alternative al dollaro (spoiler) stanno andando benissimo. La sottile capacità degli americani è di saper fare e disfare, questi "nuovi egemoni" che arrivano sembrano specializzati nel disfare, ma a fare qualcosa più complicato di una bomba, poco o niente.
#827
Alcuni di noi, quando si era presentata la guerra in Europa, avevano avvocato per una risposta ferma, rigida e unilaterale di negazione della guerra come strumento per ottenere un qualsiasi beneficio territoriale, questo necessitava la massima capacità di concertazione politica e militare nel rendere inefficiente lo sforzo russo. L'opposizione a questa "prospettiva intransigente" che veniva considerata guerrafondaia e cinica, anempatica e "realista", è riuscita non a bloccare gli sforzi ma a rallentarli a sufficienza perchè la guerra diventati uno status quo in Europa. Più rimane così, più si infiltrerà in ogni aspetto del mondano e ci porterà tutti dentro ad una situazione dove le dottrine militari sostituiranno lo stato di diritto, la guerra è un mostro sociale che si espande, ma ha un nucleo, delle radici, e fintanto che si fa la pace con le radici, la guerra con le foglie sarà inevitabile.
#828
Storia / Re: "Nazioni" ed "Imperi"
29 Marzo 2024, 13:32:49 PM
Citazione di: Eutidemo il 29 Marzo 2024, 09:27:03 AMCOROLLARIO
Come avevo ben chiarito nel mio quarto paragrafo, i raffronti tra diverse situazioni "storiche", "geografiche" e "geopolitiche", sono da effettuare con "estrema cautela"; soprattutto per non dar luogo ad "esiziali equivoci" (soprattutto tra "Imperi" ed "Imperialismi"), generati da ottenebranti visioni di tipo ideologico.
Quando le rotte dei cacciatori di pelle si spostarono verso nord, e Mosca nacque e acquisì la sua importanza, i cacciatori che si spingevano fino in Siberia erano al 99,99% analfabeti o intagliavano cortecce, cronache e diari sono praticamente inesistenti (a differenza della colonizzazione del nordamerica) fintanto che i coloni tedeschi non documentarono qualcosa nell'800. Ad un certo punto le regioni transuraliche appaiono popolate da russi, questo aumenta la sensazione che siano "storicamente russe" perchè la storia non registra il periodo precedente. Tuttavia ho osservato lo sforzo di catalogare un centanaio di  lingue delle aree siberiane, molte delle quali non mutualmente intellegibili, che ancora raccontano la tessitura sociale precedente. In libreria vanno di moda gli aforismi di Toro Seduto ma tirano poco quelli di Orso Sdraiato. Molti dei massacri o veri e propri genocidi attuati da parte dei russi nei confronti di queste popolazioni, sono ignoti in occidente, specialmente al pubblico, intendo dire che tempo addietro avevo una lista di una novantina di stragi e massacri contro minoranze etniche, e mi pare che la metà non avessero riferimenti nell'internet anglofono. Sono maggiormente conosciuti quelli nell'area turcofona e caucasica, ma intendo per uno storico, sono raramente oggetto di film libri discussioni o qualsiasi altra forma di divulgazione, manca il JohnWayne della Tunguska.

Per quanto possa essere affascinante o spaventosa l'idea di una disgregazione totale dell'impero Russo, bisogna comunque constatare che i centri principali sull'arteria transiberiana che arriva a Vladivostok sono etnicamente in maggioranza russi, così come spesso lo sono i loro amministratori. Peraltro, con le riforme centraliste di Putin, praticamente ha il potere di nominare ogni governatore e dragare tutte le tasse regionali. Escluderei che i motivi etnici o tradizionali possano portare ad un collasso dell'impero perchè la russificazione li ha resi minoritari, e la sovietizzazione li ha addolciti. TUTTAVIA Il rubinetto è solo uno per tutti, si chiama Mosca, e se il flusso di capitale diminuisce non tutti sono ugualmente contenti, la disgregazione Russa, se avverrà, lo farà principalmente per motivi economici e civili, non etnici.

#829
Attualità / Re: Il nuovo kippur
27 Marzo 2024, 11:23:59 AM
Citazione di: niko il 27 Marzo 2024, 00:58:54 AMLa bava alla bocca ce l'avrai te, gli studenti delle universita' italiane in lotta chiedono semplicemente la fine della collaborazione dell'universita' italiana con lo stato genocida di Israele; se tu li chiami "comunisti antisemiti" sei solo, come al solito, ridicolo: l'antisionismo non e' antisemitismo, ma lotta e boicottaggio contro una invasione colonialista e genocida.
Ma cosa volete boiccottare se a tremila chilometri di distanza molti di voi stanno apertamente dalla parte dell'impero coloniale, che nega la sovranità altrui e considera "non popolo" gli altri. Da quale pulpito arriva la predica, e perchè arriva solo dalla valle
dei templi, siete forse dei bigotti religiosi? La credibilità chiede coerenza, e l'unica coerenza qui non è l'anticolonialismo che è un concetto che viene usato in tutta la duttilità di iperonimi come "colonia" o "impero" per farne vuota retorica, ma l'antioccidentalismo borghese, sempre alla ricerca di una colpa da espiare col cilicio in ecopelle.
#830
Citazione di: niko il 20 Marzo 2024, 13:21:05 PMPer non parlare, poi, della umile e dimessa bellezza dei posti in cui e' arrivata la "nostra" guerra e la "nostra" occupazione militare. Fatti un giro per il Kossovo, e poi sappimi dire.
Le "democrazie povere" vanno confrontate con dittature altrettanto povere, le condizioni di alcune democrazie può farti ribrezzo in confronto ai tuoi standard, ma devi guardare al "vicino" (statistico) col mafioso al governo. Sovranità fa rima con povertà, far prevalere i propri interessi in maniera unilaterale restringe le amicizie, il paese con il massimo grado di sovranità è la Korea del Nord, il paese con il minimo grado di sovranità è il Lussemburgo, vedi te, è una libera scelta, basta presentarla in tutte le sue sfacettature. La repressione politica si aggiunge  semplicemente alla sperequazione economica, tu le metti in opposizione dicendo che si equivalgono, in realtà sono due cose diverse, e si sommano non si sottraggono, puoi avere la sperequazione economica con o senza repressione politica, non ci sono casi di repressione politica senza sperequazione economica.

E' incredibilmente banale, e infatti non spenderò altro tempo a difenderlo, sostenere che nelle democrazie i poveri vivano meglio che nelle dittature. C'è però la scappatoia, ovvero che il leader in questione ti prometta e ti spergiuri di avercela coi "poteri forti" e che sta per "fargliela pagare". E' una trappola per allocchi, e a dimostrazione del fatto c'è che tra i suoi proponenti ci siano Trump e Putin, solo dei disperati cronici di contrarismo vedrebbero in questi due dei leader contro i poteri forti economici.

P.s. Ho fatto in giro in Kosovo, mi ha fatto molto ridere che alcuni bambini si chiamano Klinton.
#831
Citazione di: niko il 20 Marzo 2024, 11:52:08 AMScusa, non si capisce, ma questi che hai postato sono i dati dell'affluenza, estera, o del voto a Putin sulla percentuale totale dei votanti, di ogni singolo stato estero?

E' comunque incredibile, che i russi in grecia e in italia sono andati a votare molto di piu', di tutti gli altri russi esteri, o, se ho capito bene, che hanno votato specificamente per Putin, molto piu' di tutti gli altri russi esteri... una sproporzione cosi' grande che ci deve essere un motivo...

E' la percentuale dei voti, espressi ad exitpoll, a Putin tra i russi all'estero che si sono presentati alle ambasciate a votare (molte condizioni). Chiaramente i più "putinisti" sono al parcheggio degli yacht russi, Grecia e Italia. Pensa, la repressione russa è così forte (altro che la dimensione delle celle) che persino gli espatriati, che stando agli exit poll sono al 90% antiputin, non hanno mai organizzato una manifestazione pure in terra occidentale. Il motivo è presto detto, il regime russo se la prende anche coi tuoi familiari rimasti in patria, manda una perquisizione, ti sfascia la casa, ti arresta il padre per l'evasione di un rublo, e si pigliano collane e contanti come prova del reato, è successo ad un mio amico, e come dice il detto fascista "punirne uno per educarne cento". E tu vorresti fare paragoni? Non entrare nella terra del ridicolo, ne esci come in malafede o ignorante.

Che la rivoluzioni ridistribuiscano le risorse è un fatto, ma è un fatto estemporaneo, quando le acque si calmano e il regime si instaura, non esiste un singolo caso che tu possa portare di paese senza elezioni dove i "proletari" abbiano migliori condizioni che nelle democrazie, anche quelle povere.
#832
Citazione di: Ipazia il 20 Marzo 2024, 06:38:35 AMDove la politica non conta nulla e il potere effettivo sta in mano alle oligarchie economiche è facile mettere in piedi un teatrino di partiti che simulano una parvenza di democrazia. Salvo poi gestire con guerre e golpe sanguinari quelle realtà politiche che prendono troppo sul serio l'autonomia della politica.
Hai ragione, nelle dittature cambiare leader vuol dire mettere in palio molto più che il governo, anche tu, da sbadata forumista potresti aspettarti uno sconto di pena o che la tua famiglia venga pestata, essendo che il diritto è emanzione del dittatore, tante cose cambiano. Il problema è che avevamo già testato queste forme di governo, per quasi tutto il tempo che ci è stato dato sulla terra, e avevamo tratto alcune semplici conclusioni per cui eravamo (mi pare di ricordare) giunti alla conclusione che fosse sbagliato dare così tanto potere nelle mani di una persona, e perciò avere delle elezioni. Ma non per tutti! Purtroppo essendo il movimento dei monarchisti e degli estimatori feudali è morto e sepolto direi, gli unici che avvocano come positivi sistemi senza contropoteri sono i fascisti, almeno di loro qualcuno è rimasto e puoi trovare buona compagnia nel discutere se il mausoleo del prossimo leader sarà fatto a punta o a sfera. Di certo non potrai dire che lo fai per i "proletari" visto che la loro condizione è sistematicamente peggiore in tutte le dittature del mondo in tutta la storia, e neanche per le donne, in quanto la dittatura è un patriarcato istituzionalizzato, e neanche le minoranze etniche, e neanche e neanche.. niente di niente di sinistra, devi semplicemente ammettere (a te stessa, non a me) di essere fascista.

Nel frattempo sono arrivati gli exit poll del voto all'estero, sembra che il 10% che manca a Putin in Russia sia emigrato, specialmente da noi.

-🇳🇱Netherlands, The Hague. 2%
-🇵🇱Poland, Warsaw. 3%
-🇷🇸Serbia, Belgrade. 3%
-🇲🇪Montenegro, Podgorica. 3%
-🇱🇹Lithuania, Vilnius. 4%
-🇨🇿Czechia, Prague. 4%
-🇹🇷Turkyie, Istanbul. 5%
-🇬🇧United Kingdom, London. 6%
-🇦🇹Austria, Vienna. 7%
-🇮🇪Ireland, Dublin. 7%
-🇸🇰Slovakia, Bratislava. 7%
-🇦🇲Armenia, Yerevan. 8%
-🇩🇰Denmark, Copenhagen. 8%
-🇪🇪Estonia, Tallinn. 8%
-🇰🇿Kazakhstan, Almaty. 9%
-🇵🇹Portugal, Lisbon. 9%
-🇩🇪Germany, Berlin. 10%
-🇫🇮Finland, Helsinki. 10%
-🇪🇦Spain, Madrid. 11%
-🇫🇷France, Paris. 11%
-🇳🇿New Zealand, Wellington 11%
-🇱🇺Luxembourg. 13%
-🇧🇻Norway, Oslo. 13%
-🇭🇺Hungary, Budapest. 14%
-🇭🇷Croatia, Zagreb. 14%
-🇸🇪Sweden, Stockholm. 14%
-🇨🇦Canada, Toronto. 15%
-🇺🇸USA, New York. 15%
-🇨🇭Switzerland, Bern. 16%
-🇯🇵Japan, Tokyo. 16%
-🇮🇱Israel, Tel-Aviv. 16%
-🇦🇺Australia, Sydney. 18%
-🇨🇾Cyprus, Nicosia. 22%
-🇧🇪Belgium, Brussels. 23%
-🇲🇩Moldova, Chisinau. 25%
-🇮🇹Italy, Rome. 38%
-🇬🇷Greece, Athens 59% 
#833
Citazione di: niko il 19 Marzo 2024, 21:38:28 PMLa polizia tortura e uccide pure nei regimi democratici occidentali. A quelli che pensano che i regimi democratici occidentali siano "i migliori regimi politici esistenti" consiglio la visione delle immaggini dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Di Capua Vetere. Si trovano facilmente su google. I cosidetti "diritti", umani, sono piu' che altro privilegi di chi non e' carcerato, o non e' immigrato, o non e' in altro modo "avversario politico" dei regimi democratici stessi.
Tu saresti in prigione per quello che scrivi sul forum,  e anche Ipazia, e per davvero non per scherzo, con una foto di Putin sul muro di un cubo 1x1. Di cosa stai parlando? Sono equivalenze che si reggono in piedi solo grazie a  retorica e nessun sguardo d'insieme, il fatto di cronaca, la parte per il tutto e via la battutina.
Citazione di: niko il 19 Marzo 2024, 21:38:28 PMA parte la polizia, che tortura e uccide ovunque, i "regimi occidentali" hanno in piu' la messinscena delle elezioni: pagliacciate in cui non esiste una reale alernativa, in cui l'astenzione e' sempre piu' alta, e in cui la politica in generale, e' talmente eterodiretta da svuotare del tutto il significato dell'andare a votare ogni tot anni.
Non esisterà alternativa valida per te, ma esiste alternativa al governo in carica. Anche di quello americano, sarà zuppa o pagnato pagnato per te, ma non sapresti predire il risultato della prossima elezione americana, perchè sono tutto sommato libere. Vuoi scommettere sulle elezioni americane? Io scommetto che sbagli.
Citazione di: niko il 19 Marzo 2024, 21:38:28 PMComunque, e' tutta una situazione tragica e complessa, in cui l'occidente non puo' dare lezioni di democrazia a nessuno. Soprattutto dopo la seconda guerra all'iraq, scatenata per pretesti nulli, e ridicoli.
Cosa vuol dire "dare lezioni?" In un mondo multipolare non c'è un unica ragione che da lezioni, ci sono diverse angolazioni, a volte sbagli tu e te lo dico io, a volte sbaglio io e me lo dici tu,  e insieme andiamo verso il mondo migliore. Anche la Russia può "dare lezioni" se vuole, nei temi in cui eccelle, come la frode elettorale. Come si fanno? Non è che se uno è più bravo deve essere timido.
#834
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
19 Marzo 2024, 18:50:21 PM
Secondo me è difendibilissimo sostenere che fintanto che l'amministrazione Putin sarà al governo nessun negoziato sarà credibile. Questo non preclude automaticamente l'idea di intentarne, al massimo segnala la necessità di forti garanzie. La bugia patologica di Putin non è un opinione politica, è una nota biografica perchè appartiene alla cultura del KGB, non cambierà in questo, è un dato di fatto. Ma tra le persone che sua divinità considera "consoni al suo lignaggio" ha ancora una parola che vale qualcosa, nota biografica è anche il suo essere mafioso, e intendere la politica come una serie di rapporti personali, di promesse bisbigliate a Gorbaciov, sguardi con Bush, etc.

Pacifisti sono una cosa ma in verità sono pochi (se non si considerano i semplicemente apolitici\apatici) e sopratutto silenziosi, pacifinti sono quelli che della pace non gli interessa niente, gli interessa semplicemente che perda la parte protetta dagli americani, è tutto lì, sopratutto in Italia. Guardano con  sospetto atavico i paesi dell'europa dell'est, un pò perchè assorbivano propaganda russa, un pò perchè da sempre considerati rei di aver fatto cadere il velo sull'URSS. Sono realisti, e quindi non danno alcun valore all'Ucraina e preferirebbero si arrendesse e scomparisse. Nel nome della pace perciò si nascondono dei collaborazionisti fascisti, e non sono neanche difficili da riconoscere. Anche Putin vuole la pace, il problema è essere d'accordo con le sue condizioni.

Io non credo che attualmente ci siano le condizioni per un negoziato, perchè ci sono molte elezioni in molti paesi garanti, io penso che se la situazione attuale viene considerata ragionevolmente stabile è giusto giungere ad un cessate il fuoco. Tuttavia mi sembra sbagliato dire che le morti dell'ultimo anno sono state inutili, la fase controffensiva Ucraina ha avuto un momento positivo ed un momento negativo, difficile sapere queste cose in anticipo, anche per un generale. Sta di fatto che quando la guerra è iniziata le mire di Putin erano quelle di "riportare la NATO ai confini '91", ogni morto Ucraino ha portato le pretese di Putin fino alle trincee  attuali, che ora sarebbe intenzionato a consolidare in un "negoziato" per dire poi di aver "vinto", ma ci è arrivato a quel punto, morto dopo morto, non ci è partito.
#835
Io non banalizzo la capacità degli imprenditori di commodificare la tecnologia, e non nego che questo "pull" possa portare a dei risultati positivi, nego la loro capacità di produrne di fondamentale, perchè di solito i costi della ricerca importante inabissano i profitti. E non ci sarebbe assolutamente niente di male se il capitalista ridesse indietro alla comunità le risorse che hanno permesso il suo profitto sufficienti per mantenere la situazione in equilibrio o di progresso, ma è assodato che da qualche decennio i soldi evaporano verso l'alto e non ci sono piogge che li riportino verso il basso. E' inutile continuare a lamentarsi dei populismi, perchè come puoi vedere benissimo nel resto del mondo, ad alte concentrazioni di capitale coicidono alte concentrazioni di potere, quasi sempre di natura autoritaria. Il nesso tra democrazia e l'esistenza di una cosidetta "classe media" è assodato, l'ineguaglianza americana sta raggiungendo livelli russi e anche la loro politica. Mi sembra molto chiaro quale dovrebbero essere le priorità di un liberale, che non abbia come mi addebiti una visione materialistica ed economicistica della politica, ma si interessi di salvaguardare della società nel suo intero anche al costo di ridurre l'efficienza economica nazionale.
#836
Un detto sovietico recitava "abbiamo le votazioni ma non le elezioni", quello che fanno i russi tradizionalmente è "votare" cioè partecipano ad un rito della religione civile dove manifestano la propria presenza facendo parte dell'affluenza, vidimando la propria genuflessione alla pantomima con una scheda. Pur essendo certo che i dati, sia di affluenza che di consenso, sono fortemente manipolati, rimani certo il fatto che essendo da solo avrebbe vinto anche un calamaro al posto di Putin, e forse proprio per questo i dati sono stati manipolati a ribasso, non servono grandi brogli quando all'opposizione c'è geranio e una banana, magari ha preso più del 90% ma l'hanno abbassato per modestia. Va da se, che anche se ci fosse una democrazia perfetta, poche nazioni sceglierebbero di cambiare il fantino a metà corsa, fortunatamente per Putin ci sono sempre corse da fare nei paesi limitrofi. Ipazia, vergognati a citare la Politovskaja mentre sbavi retorica sul mandante del suo assassinio.
#837
Citazione di: anthonyi il 17 Marzo 2024, 13:44:37 PMDilla più chiara, inverno, la tecnologia si sviluppa quando un sistema di mercato permette ad un privato di trarne profitto. Solo che a differenza di te questa affermazione per me non ha nulla di scandaloso. Non so se sai che nella Cina del IX secolo D. C. apparve una figura abbastanza simile al nostro Leonardo da Vinci, uno che si divertiva a inventare macchine, che usavano la forza dell'acqua, e che preparava tanti giochi per l'imperatore.
Queste macchine non hanno avuto sviluppo perché in quel mondo non c'era un mercato dove potessero svilupparsi.
Inventare la tecnologia é una cosa, svilupparla é un'altra, e per fare quest'ultima cosa c'é bisogno di un mercato e di un privato interessato a guadagnarci sopra. Se poi i privati sono tanti, allora si fanno concorrenza e così la tecnologia diventa disponibile per tutti a costo basso. Alla fin fine ci hanno guadagnato tutti, compreso lo stato che da questo sviluppo incassa più tasse,
per cui allo stato conviene finanziare la ricerca tecnologica, anche quando in relazione ad essa ci sono profitti privati.
No, la tecnologia si sviluppa quando alcuni ricercatori, quasi sempre pagati dal pubblico anche se per vie tortuose, hanno un idea e le possibilità di esplorarla e portare a compimento uno studio, dopo arriva il privato che forse se è capace riuscirà a commerciarla e a metterci dei fiocchetti. Per esempio nel 1960 la NASA riuscì a far atterrare un razzo  in verticale, rendendo possibile "riutilizzare il razzo". Tuttavia alla NASA, vista la frequenza scarsissima dei lanci, conveniva usarne uno nuovo anzichè riutilizzare i vecchi. La tecnologia è rimasta lì dormiente per mezzo secolo, finchè non è arrivato un genio, il più premiato dal mercato, che ha deciso che a lui la "riutilizzibilità" dei razzi poteva servire per fare "turismo spaziale", ha preso la tecnologia della NASA, l'ha aggiorna con dei fiocchetti, e se l'è rivenduta come un idea sua conla quale fare la sua linea di "taxi spaziali" . Indubbiamente, se quello che proprio ci mancava erano i taxi spaziali, senza il genio privato questa tecnologia non sarebbe potuta arrivare a commercializzazione, ma questo non significa che sia stata originata grazie alla sua commodificazione, al contrario, fu originata nell'impresa più antieconomica nella storia umana, l'allunaggio non porta nessun profitto e giganteschi costi. A me non mi fa nessun orrore che il privato voglia farci profitto, l'egoismo deve essere incanalato non censurato. Mi fa orrore che non ripaghi alla società i costi sostenuti dalla stessa per sviluppare quel profitto che genera (altro "culto del genio") e nel caso della tecnologia parlo delle spese sostenute dall'educazione e dalla creazione di un ambiente favorevole al progresso scientifico, che condivido con te l'idea debba essere un ambiente socialmente dinamico ed economicamente libero, quale infatti non è più, grazie all'accentramento dei capitali e all'evasione delle tasse che impoverisce le società. I dati che dimostrano questo accentramento delle risorse senza precedenti sono scientifici, non puoi eluderli, io sostengo che sia tossico per la società perchè la deruba di quelle risorse che gli servono per riprodursi sostenibilmente, e sia anche illiberale.
#838
La tecnologia non nasce dal desiderio di ridurre la fatica, nasce quando la fatica non può più essere svolta gratuitamente, generalmente un grosso passo in avanti di questo è l'abolizione della schiavitù, le civiltà che hanno mantenuto la schiavitù hanno sviluppato meno tecnologia. Mentre la popolazione mondiale va riducendosi, e quella che sopravvive in media chiede condizioni di vita piuttosto elevate, la tecnologia è ampiamente promossa per risolvere il problema della forza lavoro.  Il problema è che quasi sempre questa tecnologia è prodotta dai costi pubblici, perchè l'educazione le infrastrutture e tutto il resto sono finanziati dalle tasse, e poi i privati si prendono il laureato bello che fatto (in america lo importano con una greencard, brain drain) e mettono un succoso brevetto sull'idea di "tripla fotocamera montata a triangolo" che non inventa nulla, ma brevetta i profitti al privato che al massimo avrà investito un corso di aggiornamento. A mio avviso questo furto si basa sull'idea del "genio", quello che (spesso con poca fatica) "inventa" qualcosa di cui può disporre intellettualmente e metterci un nome, anzichè riconoscere di appoggiarsi sulle "spalle dei giganti" della società, che gli fornisce praticamente tutti i mezzi per concepire quell'idea che poi svenderà ad un privato. Sabin e poche altre eccezzioni. La fatica può anche essere amore, se ami quello che fai non fai fatica, ami il tuo tempo, ma in una condizione illiberale di persone che non possono fare quello che amano, la fatica è l'unica cosa che rimane. Non c'è compensazione monetaria che possa trasformare un lavoro che non ami in qualcos'altro, i soldi non fanno scomparire la fatica, la compensano.
#839
Certo, andrà tutto a ramengo e finalmente tutti si accorgeranno che Niko aveva ragione sin dall'inizio, era il comunismo che mancava alla società per farla funzionare, serve certamente un evento apocalittico per la rivelazione del vangelo marxista, e tutti vivremo nel paradiso dove nessuno fa profitto perchè sono tutti in perdita. Tu più che eurasiano mi sembri narcisista, sacrificheresti il mondo per una vaga speranza di rivincita ideologica ,ragioni come un agente del caos, non un fascista come Putin, sei più un Trumpiano.. Non è un caso che da motivazioni così spurie nascano morali bislacche dove da una parte versi lacrime di coccodrillo per i palestinesi e poi ti auguri altre Mariupol. La mia speranza è che anche quelli come te, intelligenti ma un pò persi nei propri barbecue mentali, abbiano oggi l'occasione di risvegliarsi. Io non ho le certezze che hai tu nel valutare gli ucraini, ho detto che è quello che farei io se fossi il presidente ucraino messo a quel bivio, sicuramente sono dei fantocci, teleguidati, si svenderanno per due carote, buttano giù le statue di Lenin, da gente così cosa ti puoi aspettare, vedrai faranno  tutto quelli che speri, e se non lo fanno "ops mi sono sbagliato".. io personalmente sono per non correre quel rischio, sono per la pace, solo che indico anche come penso si possa fare, non mi limito a pensarci forte e pregare.
#840
@niko, certo che hai difficoltà nel seguirmi, mi metti in bocca cose che non ho mai detto e pretendi che le difenda, tu hai sostenuto che io vedo come fascista tutto ciò che non è occidentale, affermazione che non saprei come seguire, non solo perchè credo che il fascismo sia un fenomeno prettamente occidentale, ma anche che la Russia è un paese occidentale ed europeo. Le due cose stanno benissimo insieme, sei tu che mi addebiti l'idea che per me siano contradditorie. Mai detto neanche che sia il migliore dei mondi possibili, semplicemente di quelli esistenti, seguendo vari parametri econometrici, alcuni a te cari come la distribuzione egualitaria delle risorse, e seguendo anche le rotte migratorie.

La maggior parte delle persone è preoccupata, giustamente, di quello che potrebbe fare la Russia se costretta in un "angolo" esistenziale, poco importa se hanno esteso la loro "esistenzialità" in territori che nessuno riconosce come loro, ma va bene così, giusta prudenza. Pochi si chiedono di quello che potrebbe fare l'Ucraina in caso di rischio esistenziale, la vulgata degli "esperti" è quella che le "piccole nazioni" non hanno esistenzialità, sono pedine che seguono gli ordini, alzino bandiera bianca prima di farsi troppo male. Son gli stessi esperti che hanno perso tutte le guerre sottovalutando l'esistenzialità degli altri, dal Vietnam all'Afganistan, ma sempre esperti sono.

Se io fossi il presidente ucraino, e vedessi che non arrivano più munizioni, e vedessi che l'unica prospettiva è quella di un negoziato senza garanzie e pacche sulle spalle che preparerebbe ad un invasione futura, direi che chiaramente la mia esistenzialità sarebbe piuttosto a rischio, e sarei pronto a strategie meno convenzionali. Comincerei a far ritirare l'esercito, kilometro per kilometro, scegliendo gli ingaggi e salvando le truppe, non parteciperei a negoziati, non ci parteciperebbero per i primi i russi che vedendo che stanno guadagnando terreno deciderebbero di avanzare anzichè trattare. A un certo punto si arriverebbe ai grandi centri abitati, che cosa se ne fanno i russi di un popolo che non li vuole? Ne fanno Mariupol, e fanno Bucha dei centri più piccoli, le foto arrivano, l'indignazione sale, l'idea di trattare con chi commette certi atti si affievolisce. Dal fronte attuale fino a Kiev, ogni peggioramento del fronte ucraino è una chances in più di far intervenire le potenze occidentali, l'unica chances che mi è rimasta per liberare l'Ucraina. Insomma, se io fossi il presidente ucraino, se sentissi forte il pericolo esistenziale, proverei a iniziare la terza guerra mondiale pur non di sparire dalla mappa, ma dei pericoli esistenziali ucraini non si interessa nessuna, sono piccoli, figurati se gli interessa così tanto esistere, solo i palestinesi sanno usare il proprio massacro politicamente... sarà, sarà, oppure non sarà, e quando le meccaniche dell'escalation si mettono in moto, mi raccomando, tutti in piazza a chiedere la pace eh.