Citazione di: Jacopus il 04 Ottobre 2018, 10:43:34 AM
Il peccato originale della scienza e della scienza applicata (tecnologia) è stato quello di realizzare dei miglioramenti straordinari della condizione umana attraverso il trasferimento dell'uso di energia/conoscenza dai sistemi biologici a quelli meccanico/informatici.
Alla luce di questo passaggio epocale, anche le dottrine politiche si sono adeguate. Da Hobbes in poi si è assistito a un florilegio di teorie e dottrine, alcune delle quali si dichiaravano strettamente connesse proprio alla scienza (positivismo, marxismo Ma anche il nazionalsocialismo e il fascismo).
Ma mentre il percorso scientifico ha mantenuto il suo sviluppo, in politica si registra una serie infinita di resistenze, repressioni, usi demagogici e protervi del binomio scienza-politica.
Le giustificazioni di questo scollamento sono molteplici. Voi cosa ne pensate?
Che non c'è scollamento. Semmai è la religione istituzionalizzata, e la politica ad essa legata, ad essere sempre più scollegata e responsabile di resistenze e repressioni. Che ci sia una diacronia tra scoperte scientifiche e dottrina/prassi politica è nella logica delle cose, perché la scienza, contrariamente alla buona politica, ignora l'etica. Ma alla fine la politica continua ad aver bisogno degli ingegneri per costruire i ponti. E gli ingegneri di una buona politica per non essere uccisi, derubati o ridotti in schiavitù.

) e sull'attività fisica open air. Che i battiti del cuore siano contati mi è nuova. Ma anche fosse vero l'attività fisica regolare ne diminuisce la frequenza e abbassa la pressione, per cui l'esito è proprio il contrario.