In questa pagina governativa, dopo aver contato quasi 7000 decessi (non 13000) viene spiegato in grassetto che «Reports of adverse events to VAERS following vaccination, including deaths, do not necessarily mean that a vaccine caused a health problem»(cit.) ovvero che gli eventi avversi riportati nel database VAERS (la fonte citata nell'articolo che hai postato), incluse le morti, avvengono dopo il vaccino ma non viene verificato che l'effettiva causa di tali eventi sia realmente il vaccino, come anticipato nelle "condizioni di utilizzo" del database VAERS (e come spiegato qui e qui); notoriamente non tutto ciò che segue un evento ne è causato (come ci insegna la superstizione); ovviamente non viene messo affatto in discussione che ci siano stati realmente eventi avversi a seguito del vaccino, ma non sono i numeri del VAERS, per sua stessa ammissione, a dirci la cifra esatta.
Riguardo al confronto con i dati degli altri vaccini (x volte meno letali): paragonare un vaccino ad mRna, ancora in corso di sperimentazione, con un numero di vaccinati degno di una pandemia, con vaccini non ad mRna, ormai ben collaudati e meno impiegati, sarebbe secondo me un confronto poco sensato, sia statisticamente che logicamente. Ciò nonostante, pare che la mortalità americana sarebbe in linea con le dichiarazioni italiche: «I dati constano di 598.999 segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini registrate negli USA dal 01/01/2021 fino al 09/08/2021 [...] tra i sintomi la "morte" è presente 2.756 volte, che, su 352.000.000 circa di dosi somministrate al 09/08, è una percentuale di 7,83 morti per milione di dosi. Al fine di confrontare il dato con quello italiano, ho fatto riferimento al settimo Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19 (periodo 27/12/2020 – 26/07/2021), dove a fronte di 65.926.591 dosi somministrate sono stati rilevati 498 decessi, con una percentuale di 7,55 morti per milione di dosi» (fonte).
P.s.
In fondo, seppur ci fosse una sostanziosa divergenza statistica fra i dati percentuali di eventi avversi post-vaccino in due paesi, ci ritroveremmo nella tragicomica situazione in cui il Paese1 guarda i dati del Paese2 e sospetta che i propri dati siano sbagliati, parziali o manipolati, intanto il Paese2, guardando i dati del Paese1, giunge alla medesima diffidenza sospettosa; "dati e buoi dei paesi tuoi", diranno i nonni del futuro...
Riguardo al confronto con i dati degli altri vaccini (x volte meno letali): paragonare un vaccino ad mRna, ancora in corso di sperimentazione, con un numero di vaccinati degno di una pandemia, con vaccini non ad mRna, ormai ben collaudati e meno impiegati, sarebbe secondo me un confronto poco sensato, sia statisticamente che logicamente. Ciò nonostante, pare che la mortalità americana sarebbe in linea con le dichiarazioni italiche: «I dati constano di 598.999 segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini registrate negli USA dal 01/01/2021 fino al 09/08/2021 [...] tra i sintomi la "morte" è presente 2.756 volte, che, su 352.000.000 circa di dosi somministrate al 09/08, è una percentuale di 7,83 morti per milione di dosi. Al fine di confrontare il dato con quello italiano, ho fatto riferimento al settimo Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19 (periodo 27/12/2020 – 26/07/2021), dove a fronte di 65.926.591 dosi somministrate sono stati rilevati 498 decessi, con una percentuale di 7,55 morti per milione di dosi» (fonte).
P.s.
In fondo, seppur ci fosse una sostanziosa divergenza statistica fra i dati percentuali di eventi avversi post-vaccino in due paesi, ci ritroveremmo nella tragicomica situazione in cui il Paese1 guarda i dati del Paese2 e sospetta che i propri dati siano sbagliati, parziali o manipolati, intanto il Paese2, guardando i dati del Paese1, giunge alla medesima diffidenza sospettosa; "dati e buoi dei paesi tuoi", diranno i nonni del futuro...