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Messaggi - niko

#841
Attualità / Re: Le presidenziali USA
07 Agosto 2024, 00:15:15 AM
Citazione di: InVerno il 06 Agosto 2024, 19:57:29 PMSono "sparito" da molto prima, ma con la funzione cerca potrai trovare facilmente che sin dai primi mesi ho sostenuto che se l'Ucraina mantiene la sua indipendenza (capitale+accesso al mare) e il supporto occidentale, a mio avviso i russi hanno "perso" perciò non capisco perché ti aspetti che ora io sia deluso o mi stia nascondendo, non ho mai appoggiato reconquiste crimeane. Putin non voleva un baluardo occidentale alle porte e ora ce l'ha(+Svezia, Finlandia etc).. le politiche americane sull'Ucraina non cambieranno perché l'America non ha perso nulla in questo conflitto, Putin è riuscito a "vincere" senza che il "vero nemico" perda niente, i "perdenti" ora sono fornitori di gas europeo al posto dei russi ....


L'Ucraina cessera' di esistere.

L' ex ucraina si smembrera' in un protettorato russo da una parte, e in un protettorato nazioccidentale dall'altra.

Tu chiami questo "vittoria", e "indipendenza".

Ognuno, ha le vittorie, e le indipendenze, che vuole.

Io dico solo che quando due cani in lotta tirano troppo, l'osso si spezza.


#842
Attualità / Re: Le presidenziali USA
06 Agosto 2024, 18:36:16 PM
Citazione di: anthonyi il 06 Agosto 2024, 18:28:26 PMHai ragione niko, mi sono dimenticato di celebrare l'arrivo degli F16, solo che aspettavo che facessero qualche colpaccio che non hanno ancora fatto. In compenso gli ucraini, con dei semplici droni, hanno messo a ferro e fuoco l'aeroporto di Rostov sul Don, 

Eh si', giusto sul Don le possono sfogare certe frustrazioni del passato, perche' ormai lo sanno, che al Volga non ci arrivano...

#843
Tematiche Filosofiche / Re: Il Corpo
06 Agosto 2024, 18:18:02 PM
Citazione di: Jacopus il 05 Agosto 2024, 17:04:13 PMSto leggendo, anzi rileggendo, tre libri, che pur essendo stati pubblicati tra il 2012 e il 2019, stanno diventando dei classici dello studio della mente umana. Tutti insistono sulla importanza del corpo, sulla importanza dei flussi ormonali, della necessità di avere un corpo sano per poter avere una mente sana e di come corpo e mente siano un complesso organico inseparabile.
Nella cultura occidentale, forse più che in quella orientale, si è a più riprese tentato di separare corpo e mente, raffigurando il corpo come una entità corruttibile, mentre la mente, imparentata con l'anima, si è confezionata una veste da alta dignitaria dell'umanità.
Questa separazione è stata sviluppata per motivi diversi e concatenati. Il primo dei quali è ovviamente la rappresentazione di un mondo celeste, dove avrebbe avuto accesso solo la mente (nella sua forma spirituale di anima), visto che il corpo, diventava tangibilmente "polvere". Per poterci rappresentare lietamente in paradiso, il corpo era di troppo. Infatti con quale corpo avremmo vissuto nell'aldilà, visto che i nostri corpi, nella vita terrena, sono almeno una decina, da quello del neonato, fino al vegliardo novantenne. Separare corpo e mente ha avuto però anche un secondo significato ideologico: quello di giustificare la distinzione fra classe lavoratrice e classe dirigente, fra oratores e laboratores. Considerare le due rappresentazioni come inscindibili e profondamente interconnesse avrebbe potuto far pensare che le due posizioni potevano essere reversibili.
E' allora un caso che le culture orientali, meno inquinate da questo modello scisso mente-corpo, siano più in grado di avere una visione collettivistica della società? Eppure quella visione collettivistica, a sua volta, ci espone ad un pensiero "conforme", "normale", mentre è forse proprio la scissione corpo-mente ad aver fornito all'Occidente il materiale culturale per creare i mostri, le colonne d'Ercole, l'Oltreuomo, il mito della tecnica e del Superamento. E ancora, fino a che punto questa scissione corpo-mente, rende possibile una scissione più profonda fra ciò che viene considerato bene e ciò che viene considerato male? La mente non sembra quasi un distillato dell'uomo, puro, incontaminabile, un cristallo che sta attaccato ad un corpo pieno di liquidi, alcuni nauseabondi, abitato da milardi di parassiti, soggetto a malanni e a una inevitabile decadenza.

Un discorso, il mio, che non vuole fornire una tesi migliore rispetto ad un altra, ma è semplicemente una riflessione sulla capacità delle nostre costruzioni concettuali di strutturare in profondità i rapporti sociali e di potere (niente di nuovo per carità...non ho inventato io la biopolitica ma la buonanima di Foucault, forse mi distinguo da Foucault per considerare la biopolitica non necessariamente ed esclusivamente connessa con il capitalismo).


Ma no, dai, se sei cristiano, alla fine della fiera (del mondo) andrai in paradiso con anche il corpo. Te lo ha promesso il figlio del Principale.

Se sei comunista, all'inizio della fiera (della storia) puoi unire corpo e mente, oratori e lavoratori, nella gloria del modello collettivistico eurasiano senza che da cio' ne derivi un conformismo conservatore o avvilente. Anzi, devi.

Se non sei nessuno dei due, rimarrai per sempre nell'alienazione dualistica tra corpo e mente, ma te lo sarai meritato.

Suggerisco dunque una revisione.


#844
Attualità / Re: Le presidenziali USA
06 Agosto 2024, 18:05:27 PM
Citazione di: InVerno il 06 Agosto 2024, 16:49:18 PMNon vorrei affossare i tuoi propositi ma la mia impressione è che chiunque verrà eletto, sulla guerra in Ucraina, non cambierà praticamente niente nell'approccio americano, soprattutto se il conflitto rimane geograficamente congelato dove è ora..così come uscire dalla NATO, ci sono cazzate da dire ai rally e analisi costo benefici..

Le cose cambieranno invece, chiunque dei due vinca.

Tu e Antony siete spariti dal topic sulla guerra in Ucraina da quando Zelensky ha proposto di trattare...

E quindi il topic stesso e' morto, he he...

#845
Attualità / Re: Le presidenziali USA
06 Agosto 2024, 13:59:19 PM
Citazione di: InVerno il 06 Agosto 2024, 10:55:05 AMIntendo che anche vincendo i democratici si troveranno con parte dell'elettorato avversario che non riconosce sostanzialmente il risultato delle elezioni, cosa produrrà questo, dipenderà dai prossimi mesi, ma Trump non ammetterà la sconfitta neanche da morto. Quello che è in crisi è l'apparato burocratico che sforna solo gente rettiliana, come la Clinton o Von Der Leyen, e come Kamala, gente che viene votata a naso turato per conservare il sistema, piu che per fare qualcosa. Questa continua guerra di retroguardia del liberalismo ha rotto i coglioni, ci sarebbero tante cose da fare, purtroppo serve qualcosa di molto più profondo che un elezione, un cambio generazionale, compreso del più grande trasferimento di ricchezza nella storia umana (eredità dei boomers) , infatti i giovani sono gli astensionisti per eccellenza in tutte le democrazie occidentali.


Se la proposta di quelli che dovremmo votare col naso turato e' quella di preparare una guerra contro la russia... anche no.

Anche l'antipolitica piu' tecnocratica e piu' radicata, di questi scalcagnati tempi, e' diventata politica.

Anche i trenta anni di nulla incarnati, sono, improvvisamente, diventati politica.

Alla faccia di chi non lo credeva possibile.

E a votare con il naso turato, saranno sempre di meno.

Soprattutto dalla parte di quelli che, col loro voto, dovrebbero "salvare il mondo".

Salvare l'Eurasia e' piu' importante, di salvare il mondo. E anche piu' bello.



#846
Attualità / Re: Le presidenziali USA
05 Agosto 2024, 13:47:49 PM
Vabbe' faranno il confronto in diretta tv, e vedremo cosa ne verra' fuori: dicerto Trump questa volta non dovra' confontarsi con un vecchietto mezzo addormentato e mezzo farfugliante.

Non potra' cavarsela con il mitico:

"Non ho capito bene cosa abbia detto, e credo nemmeno lui",

che con i farfugliamenti di Biden, invece, ha funzionato benissimo.

Io non voto per le elezioni americane.

Tra due sionisti, voterei scheda nulla o astensione.

Visto che uno dei due sionisti puo' forse porre fine alla guerra in Ucraina, o almeno fare un tentativo in tale senso, la tentazione, soprattutto da europeo/eurasiano, sarebbe di votare Trump, e non certo Harris, ma non sono cosi' becero.

Tanto, adesso pure Zelensky, vuole trattare.

Chi l'avrebbe mai detto O:-) :D

A voler fare la superguerra del bene contro il male per salvare il mondo, sono rimasti solo i piu' zelenskiani di Zelensky.







#847
Si puo' sostenere che la morte renda possibile la vita in molti modi: la morte "fa spazio" alla vita, perche' senza la morte i vivi sarebbero ben presto in sovrannumero rispetto alle risorse ambientali presenti.

Gli animali si nutrono e si concimano gli uni degli altri, quindi: mors tua vita mea.

Inoltre, un essere civile e cosciente come l'uomo ama, tramanda, istruisce e preserva la vita, sua e dei suoi cari, e, per quanto possibile, anche in senso estetico ed eudaimonistico tale vita "se la gode", pradossalmente proprio perche' sa della morte, e del suo, e del loro, dover morire: la vita cosciente di morte, quindi la vita etica, religiosa e culturale in genere, e', banalmente, resa possibile, e necessaria, proprio dalla morte e dalla coscienza del dato di fatto della morte.

Purtroppo Socrate (e quindi Platone) nello specifico di questo suo discorso non pare alludere a nessuna di queste universalmente e anche "modernamente" condivisibili verita', ma solo e specificamente al fatto che, dopo la morte, si dischiuda per il defunto l'accesso ad una vita nuova, disincarnata e migliore; cosa condivisibile solo da chi, tra gli uomini, nutra speranze metafisiche e di vita utraterrena, e quindi non da tutti, e non per tutti.

Insomma questo, che sostanzialmente  recita:

1 se ammettiamo che i vivi prima o poi diventano morti, verita' che e' a tutti evidente;

e se ammettiamo (2) che in natura, nell'umano pensiero e nell'esistenza in generale tutti i contrari si generino incessantemente tra di loro, il caldo dal freddo, la luce dal buio eccetera, il che era una teoria poetico naturalistica che andava per la maggiore ai tempi di Platone,

>> allora (3) in qualche recondito e non empiricamente evidente senso, i morti devono pur "diventare vivi", o meglio devono pur "generare i vivi", cioe' resuscitare, magari in un senso e in una dimensione spirituale, quantomeno per "chiudere il cerchio", della innegabile danza dei contrari, che, con "i vivi che diventano morti", e che generano i morti, cioe' con il punto iniziale del nostro ragionamento, sempre sembra iniziare.

In paratica, secondo Socrate/Platone sarebbe incoerente, ammettere il primo e il secondo punto, senza ammettere il terzo...

Questo, dicevo, e' solo uno tra i vari argomenti, Platonici, che dovrebbero convincerci dell'immortalita' dell'anima, ed e' universalmente considerato (chissa' perche' :D ) uno tra i piu' sofistici e tra i piu' deboli, insomma uno tra i peggiori.

Per la gioia pero' dei sostenitori dell'immortalita' dell'anima, nel testo stesso del Fedone, di argomenti simili in favore dell'immortalita' dell'anima ve ne sono di migliori, e di meritato maggior successo, anche tra i lontanissimi  posteri.

A un livello piu' serio e profondo, io direi che e' vero semmai il contrario: la notte segue al giorno e poi di nuovo, dopo la notte, si rifa' giorno, e l'estate alla primavera, e poi al termine di un ciclo e' di nuovo primavera ma... non con altrettanta evidenza, alla nostra personale morte segue, o seguira' la nostra personale vita, cioe' una vita ultraterrena, e/o un ritorno ciclico a una vita terrena. La possibilita' del nulla assoluto, dell'oblio definitivo, c'e' sempre, ed e' sempre da considerare.
Insomma, l'irreversibile, la presenza di eventi senza ritorno, rompe ogni ciclicita' e ogni illusione, o impressione, di ciclicita'. Da cui il nesso, come diceva giustamente qualcuno, con la termodinamica.

Magari in questo dilemma contano non i dati esperibili e i fatti, ma il desiderio o la volonta': che cosa vogliamo, noi personalmente, dopo questa vita?

Che cosa vogliamo nella liberta' del desiderio, anche se non lo otteremo mai?

La sua identica ripetizione?

Una migliore?

Nessuna?

Una diversa ma non necessariamente  migliore, magari per progredire e per imparare?

Le risposte a queste domande sono tutti tipi umani, caratteri;  il tipo umano che ne vuole una migliore, il tipo umano che ne vuole una semplicemente diversa, il tipo umano che farebbe un altro giro di giostra in una vita identica a quella appena trascorsa, il tipo umano che non ne vuole nessuna, eccetera, il mio elenco non pretende di essere esaustivo.

Il confronto, qui come non mai, se ci interroghiamo su cosa ci sia dopo la morte, non e' tra tante possibili  "verita' ", ma tra tanti possibili tipi umani/caratteri.

Dal loro intimo desiderio definiti.

Non esiste, solo il tipo umano che ne vuole una migliore, di vita dopo la morte; anche davanti alla innegabile realta' della morte, si puo' desiderare in altro modo, in modo piu' maturo.

Insomma, non e' vero che tutti vorrebbero una vita migliore, ma non tutti lo ammettono. Non e' vero, che siamo tutti cristiani.


#848
Attualità / Re: Biden o della senilità
22 Luglio 2024, 22:16:02 PM
Citazione di: anthonyi il 22 Luglio 2024, 20:28:59 PMQuelli che lo chiamavano "rimbambiden" o sleepy Joe qualche scusa dovrebbero presentarla.


Ma gli usa non erano il paese della liberta' ??

A volte, la liberta' e anche la liberta' di dire che il re e' nudo (e no, non e' diversamente vestito), e l'imperatore e' rincoglionito (e no, non e' diversamente arzillo).

Siamo nel mondo in cui dire le cose come stanno, e' diventato un insulto.

Di cui doversi scusare.

Perche' il problema non e' la valigetta nucleare in mano a un conclamato demente, no, il problema e' la societa' non inclusiva, che discrimina i biascicanti e gli anziani.

Eccerto, perche'

> per tagliare, come tendenza generale, le pensioni ai salariati,

> e per espandere oltre ogni ragionevole limite della responsabilita' sociale e morale la attuale liberta' di professione e di impresa...

bisogna pur alimentare la folle fede nel fatto che sia giusto, lavorare fino a 99 anni magari anche in ruoli di estrema responsabilita', tipo quelli in cui se sbagli ammazzi qualcuno, per dire.

Fino a 99 anni "purche' uno se la senta" (per i ricchi).

O purche' uno vi sia obbligato per campare (per i poveri).

Ve lo meritate Trump.

Ve lo meritate proprio.

#849
Attualità / Re: Biden o della senilità
22 Luglio 2024, 20:13:50 PM
A me piu' che una vittima Biden in tutto cio' mi sembra un grande narcisista drogato di potere e di protagonismo, perche' fino all'ultimo non ha voluto ritirarsi, in una situazione in cui era ovvio, che per il bene del suo partito e della sua "parte" politica, avrebbe dovuto farlo, e di corsa, nemmeno concorrere.

I casi sono due,

> o l'ostinazione stessa a non ritirarsi fa parte dei sintomi della sua demenza, allora Mr Biden e' solo un demente,

> o non vi fa parte, allora egli e' il classico narcisista uomo di potere che pensa solo a se stesso e al suo bene personale: per avere una ben che minima possibilita' di vincere, lui personalmente, ha aumentato la probabilita' complessiva che il suo partito perda, perche' il suo partito avrebbe avuto migliori probabilita' con qualunque altro candidato diverso da lui, e la cosa era chiara come il sole fin dall'inizio; lui non avrebbe dovuto proprio concorrere, supponendo che lui faccia un ragionamento altruistico, e cioe' uno volto a far vincere il suo partito a tutti i costi, e non uno egoistico, e cioe' volto a vincere lui di persona a tutti i costi, inseguendo una probabilita' di tale evento sia pur minima.

Ritirandosi solo all'ultimo momento, ha dimostrato al mondo di essere, delle due, o un demente grave privo ormai di senso della realta' o un (ancora abbastanza lucido) cialtrone egoista disposto a inguiare, e di brutto, i suoi stessi alleati e potenziali elettori solo per la sua gloria e vanagloria personale, tertium non datur.

Ma una povera vittima dei media cattivi... no di sicuro.

Di certo nessuno, gli deve delle scuse.

Semmai le deve lui.



#850
Citazione di: iano il 21 Luglio 2024, 23:22:55 PMSe li raggruppo in base ad altre caratteristiche, ad esempio avere gli occhi azzurri, ho una specie che però non è efficace a descrivere la complessità degli esseri viventi e le loro dinamiche,

No, se li raggruppi in base ad altre caratteristiche, come ad esempio avere  gli occhi azzurri, in italiano non hai affatto una specie, parola che in italiano significa una cosa ben precisa, che serve a nominare e mettere a fuoco un preesistente elemento della realta', ben preciso.

#851
Citazione di: iano il 21 Luglio 2024, 18:57:02 PMNiko, io questa cosa l'ho capita benissimo, però non la ritengo una argomentazione valida.
Che due individui accoppiandosi procreino per me è solo una delle caratteristiche, per quanto sembri venire da se, fra le quali scegliere per suddividere gli ''elementi'' viventi in insiemi e sottoinsiemi di elementi viventi.
Immagino che non troviamo un accordo perchè io vedo la cosa da un punto di vista particolare, che è la teoria degli insiemi.
Se io ho degli elementi astratti (non viventi) ognuno diverso dagli altri posso trovare utile nel descrivere l'insieme raggruppare gli elementi in sottoinsiemi in base a caratteristiche comuni, scegliendo fra queste caratteristiche, laddove non vi è una caratteristica che venga da se, e questo mi sembra ovvio.
Facendo la stessa operazione su un insieme di elementi viventi, in quanto viventi, cambia qualcosa?


Si' ma se li raggruppi in base ad altre caratteristiche, non hai come risultato l'insieme della "specie".

Tigre e leone sono due specie diverse, ma una tigre e un leone presi a caso, possono avere gli occhi di un colore molto piu' simile tra di loro di quanto li possano avere simili due tigri o due leoni altrettanto presi a caso.

E allora? 

L'insieme degli individui che potenzialmente danno prole fertile accoppiandisi tra di loro si chiama "specie", l'insieme che puo' comprendere sia tigre che leone purche' essi abbiano identicamente gli occhi azzurri, si chiama "insieme dei grandi felini con gli occhi azzurri".

Puoi invertire le etichette sugli insiemi e chimare "specie" quello dei grandi felini con gli occhi azzurri, e "grandi felini con gli occhi azzurri" quello di tutti quelli che sono procreativamente compatibili pure se hanno uno gli occhi azzurri e l'altro gli occhi verdi, se cio' ti diverte o ti serve a dimostrare qualcosa, e inventare una nuova lingua: lo "ianese", in cui "specie", significa avere gli occhi azzurri e "avere gli occhi azzurri", significa essere sessualmente e procreagivamente compatibili.

Ma cio' non cambia i fatti, cioe' non cambia le varie sfumature e diversita' intrinseche alla realta' su cui poi noi costruiamo la nostra impalcatura di belle, e variabili, "parole".

#852
Citazione di: iano il 21 Luglio 2024, 14:40:04 PMContinuo ad insistere.
Le specie si distinguono secondo i criteri che noi scegliamo, e quello del ''numero cromosomico'' mi sembra un buon criterio , ma sempre una scelta rimane.
Dividere gli esseri viventi in specie secondo criteri da noi scelti è una buona idea che ci permette di governare la conoscenza di una complessità diversamente indescrivibile.
Se la suddivisione fatta funziona bene il rischio è di convincerci che non siano solo gli esseri viventi ad esistere, ma anche le specie, e in conseguenza di ciò andremo alla ricerca di anelli mancanti che non ci sono, perchè le specie in se non esistono.
la stessa teoria dell'evoluzione è la prova di come sia possibile descrivere indirettamente le complesse dinamiche della vita catalogando gli esseri viventi in specie, e la bontà della descrizione sarà funzione delle scelte di catalogazione fatte, cioè ogni scelta avrà comunque le sue lacune descrittive.
Le scelte che abbiamo fatto non spiegano il comportamento di inverno che stecca la gamba a una volpe, perchè non esiste un criterio di scelta che spiega ogni cosa.
Noi non ci limitiamo a catalogare la realtà per quel che è già, perchè allora non ci sarebbe bisogno di catalogarla, bastando assumerla direttamente per quel che è già.



 

Le specie esistono come fotografia del presente: e' nel presente, proprio oggi nel qui e ora, che, se un uomo e una donna giovani e sani si accoppiano, a volte danno prole fertile, se invece un uomo e una volpe fanno lo stesso, magari tramite qualche tecnologia di inseminazione artificiale, comunque no.

In base a questo, e alla prevedibilita' e ricorsivita' di questa classe di eventi/accoppiamenti possibili simili,  diciamo che l'uomo e la donna sono conspecifici, l'uomo e la volpe no.

La complessita' delle linee temporali del passato, che hanno portato all'emergere della differenza tra l'uomo e la volpe,  non c'entra niente, con questo elementare, e presente, dato di fatto.

Dato di fatto che l'umana parlola meramente descrive, e non crea.

#853
Citazione di: iano il 20 Luglio 2024, 16:31:34 PMIo provo a dare una diversa lettura, in base alla mia idea di specie come convenzione.
Che la specie umana infatti  sia una convenzione mi sembra confermato dal fatto che pur consapevole del rischio non hai resistito agli occhioni dolci che la volpe ti ha fatto, la quale nel farli riponeva una aspettativa che non è andata delusa, anche se lei presumibilmente in quel modo chiedeva solo di avere da te quel cibo ce da sola non era più in grado di procacciarsi.
Per un momento tu e la volpe siete stati una specie sola, e di fatto tu hai aiutato un individuo della tua specie, anche se appartenente ad essa solo in via transitoria, come le convenzioni consentono di fare.
Infatti nascendo le specie da una convenzione nessuno ci impedisce di stabilire che appartengano alla stessa specie tutti gli individui che si steccano le gambe  a vicenda, nella misura e nel modo in cui riescono a farlo. ;)
Quello che voglio dire è che il tuo comportamento, o quello di qualunque altro essere vivente, ne confronti di un altro, che non trovi giustificazione in una data suddivisione degli individui viventi in specie, può trovarlo in una suddivisione alternativa.
Se le specie invece esistono davvero allora per certi comportamenti come il tuo, è difficile trovare una spiegazione.



Le specie, si distinguono per numero cromosomico e per possibilita' di dare prole fertile.

Non so perche' ripeti spesso questa cosa che le specie siano una convenzione, ma non e' vero.

Anche se in qualche modo un uomo riuscisse ad accoppiarsi con una volpe, la cosa non darebbe prole fertile.

Fine della discussione.

Le specie non sono una convenzione, e il linguaggio verbale in se', orgoglio del piccolo e malato animale umano, non crea dal nulla la realta', si limita a nominarla e a catalogarla per come essa (gia') e'.

#854
Citazione di: PhyroSphera il 20 Luglio 2024, 07:27:32 AMVi si riconosce sùbito se si sa cosa vorreste ancora combinare. Mi si consenta un quadro completo del vostro restante schieramento, ed anche un po' di sfogo e un servizio a tutti coloro che non sono vissuti durante il conflitto tra Blocchi comunista e capitalista.


Devoti alle apparenze, scambiate la efficienza tecnica per la teoria scientifica, ignorando che non basta il dato scientifico per un buon programma tecnologico. Ignorate i veri saperi e la base di essi, che è nell'Assoluto ovvero Dio, quindi invertite tutti i rapporti: tra sapienza e scienza, tra sacro e profano. Invece di notare la funzione della religione di limitare il maligno e di non farlo prevalere, vi soffermate sui guai che pur sempre ci sono, distraendovi dai vostri, non volendo ammettere che siete in una condizione peggiore dei superstiziosi, dato che vi private dei necessari punti di riferimento.
Percepite ingiurie da chi vuole ampliare il proprio orizzonte di vita e di conoscenza ed usate la filosofia al rovescio, satanicamente, chiudendovi nel cerchio della materia e concentrandovi su dei rapporti materiali senza neppure considerarli per intero: così confondete veri sfruttatori e innocenti, perché vi basate su schemi esteriori che ignorate possono corrispondere non solo alla colpevolezza ma anche alla santità.

Insomma quando un ateo materialista desidera sostituirsi a chi non ha preclusioni sullo Spirito e su Dio, diventa politicamente catastrofico. Bisogna infatti pensare al mistero che è nell'universo, a una Alterità, se si vuole una chiave per la politica; e considerare l'Evento di questo Altro, nell'esistere non solo per essenza, se si vuole un presupposto per comprendere gli accadimenti.
Voi sembrate fare una critica agli idoli, invece criticare i difetti negli ambienti religiosi per introdurre degli idoli, facendone primeggiare sempre uno: l'immaginazione della realtà come un grande flusso di cui vi illudete di intuire un ordine, prigionieri di coincidenze... E infatti le vere scienze sociali vi smentiscono... Per questo siete interessati a subissarle con le vostre previsioni, soddisfatti della loro riuscita: senza capire che una riuscita può accadere anche per altri motivi e che la vera scienza è certificata dai sistemi teorici non previsionali. Quelli previsionali sono esterni e di altro ordine e ce ne sono di falsi.
In base a uno di questi falsi, vi siete illusi di aver imbroccato la via per il progresso; e invece il sistema così improntato dava luogo a un mostro peggiore di quello nazista. Quando i suoi tenutari si accorgevano che restavano i poveri, li giudicavano riottosi. Chi aveva un orizzonte mentale aperto, rischiava direttamente la fucilazione. Bisognava essere sporchi tutti uguali, sicché se uno aveva un rapporto più positivo con la polvere delle strade veniva indicato per certo privilegiato da "rieducare"... Si assommavano pregiudizi di massa... L'abitudine volontaria a vivere come formiche diventava un comando per tutti...
Ed è inutile che voi vi giustificate additando le cicale del neocapitalismo d'assalto: li avete messi voi al potere, per rovesciarli e tentare "il colpaccio", emarginando con le vostre trame pseudoculturali chi sapeva.

Anche nel Blocco Ovest e in particolare in Italia c'era tutto questo che ho descritto, agendo in società e politica; ed è inutile fare l'esempio di intellettuali comunisti illuminati, perché il mondo comunista, e soprattutto in Occidente, era sotto scacco da parte di masse di violenti e fraintenditori. Ci sono state anche le glorie del sistema comunista sovietico, il mondo russo ha avuto tanti meriti con il mondo; ma c'era anche Stalin e lo stalinismo, l'omologazione a moltitudini senza arte né parte, i campi di lavoro che erano anche di sterminio, anche per chi semplicemente aveva orientamento politico diverso, le requisizioni di cibo, le note fucilazioni ma pure eliminazioni diverse, non solo nell'URSS di Stalin.

Invece di riflettere sui fatti, c'è chi, come te, reitera errori e intolleranze... E ci sono in Occidente moltitudini di sconfitti, che volevano la dittatura comunista, a volte senza saper chi votare, che hanno sete di vendetta senza riconoscere i propri torti né gli innocenti, che vogliono sfasciare tutto senza riguardo per quanto di buono fatto, per esempio fingendo emancipazione sessuale e istituendo i ghetti sessuali, con le etichettature, con tanto di asportazioni spacciate per "transizioni"... Dal vostro ambiente in nome de "la materia" si raccoglie il peggio — è il caso di ricordarsi del patto Hitler-Stalin — e si cerca di affibbiargli pure il nome di scienza.


Mauro Pastore


Eppur si accende...
#855
Citazione di: PhyroSphera il 19 Luglio 2024, 10:33:47 AMDire fisica acustica non è dire acustica, dire fisica ottica non è dire ottica. Il vostro problema è che non sapete capire la situazione in cui versano la maggior parte gli ambienti scientifici, avete un atteggiamento acritico verso di essi che è un'offesa alla filosofia, e invece di confrontarvi con chi dissente da voi lo offendete, imitando la difesa dei dogmi religiosi fatta dai credenti.
Ripeto: siete un disastro.

Mauro Pastore



Ma ilproblema del nostro secolo, e' proprio la gente che si permette di "dissentire" su cose di cui non sa niente.

La scienza e' piena, di dubbi, fascinazioni e opinioni molteplici, ma se su certe cose nessuno, tra coloro che sono veramente preparati, di solito almeno laureati, "dissente", un motivo ci sara'.

Se su una certa cosa si dissente solo su facebook e sui bollettini delle parrocchie, (tipo evoluzione neodarwiniana delle specie, o il fatto che l' "energia libera" non ha niente a che vedere con Proclo, Plotino, lo spirito assoluto e la mano di Dio, o che una teria scientifica puo' ben fare previsioni, e che l'ottica e l'acustica sono branche della fisica) io personalmente quella cosa la assumo per vera fino a prova contraria.

Che ci vuoi fare, sono nato cosi': molto dogmatico su certe cose.