@niko, certo che hai difficoltà nel seguirmi, mi metti in bocca cose che non ho mai detto e pretendi che le difenda, tu hai sostenuto che io vedo come fascista tutto ciò che non è occidentale, affermazione che non saprei come seguire, non solo perchè credo che il fascismo sia un fenomeno prettamente occidentale, ma anche che la Russia è un paese occidentale ed europeo. Le due cose stanno benissimo insieme, sei tu che mi addebiti l'idea che per me siano contradditorie. Mai detto neanche che sia il migliore dei mondi possibili, semplicemente di quelli esistenti, seguendo vari parametri econometrici, alcuni a te cari come la distribuzione egualitaria delle risorse, e seguendo anche le rotte migratorie.
La maggior parte delle persone è preoccupata, giustamente, di quello che potrebbe fare la Russia se costretta in un "angolo" esistenziale, poco importa se hanno esteso la loro "esistenzialità" in territori che nessuno riconosce come loro, ma va bene così, giusta prudenza. Pochi si chiedono di quello che potrebbe fare l'Ucraina in caso di rischio esistenziale, la vulgata degli "esperti" è quella che le "piccole nazioni" non hanno esistenzialità, sono pedine che seguono gli ordini, alzino bandiera bianca prima di farsi troppo male. Son gli stessi esperti che hanno perso tutte le guerre sottovalutando l'esistenzialità degli altri, dal Vietnam all'Afganistan, ma sempre esperti sono.
Se io fossi il presidente ucraino, e vedessi che non arrivano più munizioni, e vedessi che l'unica prospettiva è quella di un negoziato senza garanzie e pacche sulle spalle che preparerebbe ad un invasione futura, direi che chiaramente la mia esistenzialità sarebbe piuttosto a rischio, e sarei pronto a strategie meno convenzionali. Comincerei a far ritirare l'esercito, kilometro per kilometro, scegliendo gli ingaggi e salvando le truppe, non parteciperei a negoziati, non ci parteciperebbero per i primi i russi che vedendo che stanno guadagnando terreno deciderebbero di avanzare anzichè trattare. A un certo punto si arriverebbe ai grandi centri abitati, che cosa se ne fanno i russi di un popolo che non li vuole? Ne fanno Mariupol, e fanno Bucha dei centri più piccoli, le foto arrivano, l'indignazione sale, l'idea di trattare con chi commette certi atti si affievolisce. Dal fronte attuale fino a Kiev, ogni peggioramento del fronte ucraino è una chances in più di far intervenire le potenze occidentali, l'unica chances che mi è rimasta per liberare l'Ucraina. Insomma, se io fossi il presidente ucraino, se sentissi forte il pericolo esistenziale, proverei a iniziare la terza guerra mondiale pur non di sparire dalla mappa, ma dei pericoli esistenziali ucraini non si interessa nessuna, sono piccoli, figurati se gli interessa così tanto esistere, solo i palestinesi sanno usare il proprio massacro politicamente... sarà, sarà, oppure non sarà, e quando le meccaniche dell'escalation si mettono in moto, mi raccomando, tutti in piazza a chiedere la pace eh.
La maggior parte delle persone è preoccupata, giustamente, di quello che potrebbe fare la Russia se costretta in un "angolo" esistenziale, poco importa se hanno esteso la loro "esistenzialità" in territori che nessuno riconosce come loro, ma va bene così, giusta prudenza. Pochi si chiedono di quello che potrebbe fare l'Ucraina in caso di rischio esistenziale, la vulgata degli "esperti" è quella che le "piccole nazioni" non hanno esistenzialità, sono pedine che seguono gli ordini, alzino bandiera bianca prima di farsi troppo male. Son gli stessi esperti che hanno perso tutte le guerre sottovalutando l'esistenzialità degli altri, dal Vietnam all'Afganistan, ma sempre esperti sono.
Se io fossi il presidente ucraino, e vedessi che non arrivano più munizioni, e vedessi che l'unica prospettiva è quella di un negoziato senza garanzie e pacche sulle spalle che preparerebbe ad un invasione futura, direi che chiaramente la mia esistenzialità sarebbe piuttosto a rischio, e sarei pronto a strategie meno convenzionali. Comincerei a far ritirare l'esercito, kilometro per kilometro, scegliendo gli ingaggi e salvando le truppe, non parteciperei a negoziati, non ci parteciperebbero per i primi i russi che vedendo che stanno guadagnando terreno deciderebbero di avanzare anzichè trattare. A un certo punto si arriverebbe ai grandi centri abitati, che cosa se ne fanno i russi di un popolo che non li vuole? Ne fanno Mariupol, e fanno Bucha dei centri più piccoli, le foto arrivano, l'indignazione sale, l'idea di trattare con chi commette certi atti si affievolisce. Dal fronte attuale fino a Kiev, ogni peggioramento del fronte ucraino è una chances in più di far intervenire le potenze occidentali, l'unica chances che mi è rimasta per liberare l'Ucraina. Insomma, se io fossi il presidente ucraino, se sentissi forte il pericolo esistenziale, proverei a iniziare la terza guerra mondiale pur non di sparire dalla mappa, ma dei pericoli esistenziali ucraini non si interessa nessuna, sono piccoli, figurati se gli interessa così tanto esistere, solo i palestinesi sanno usare il proprio massacro politicamente... sarà, sarà, oppure non sarà, e quando le meccaniche dell'escalation si mettono in moto, mi raccomando, tutti in piazza a chiedere la pace eh.