La digressione mi pare sufficiente.
Potete gentilmente tornare al tema della discussione?
Grazie in anticipo.
Potete gentilmente tornare al tema della discussione?
Grazie in anticipo.
Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.
Mostra messaggi MenuCitazione di: Apeiron il 12 Ottobre 2016, 19:16:46 PMPerdona la somma banalità della mia risposta che, spero possa essere considerata, alla luce del fatto che proviene da chi si avvicina al tramonto della vita. E non da chi la spara tanto per dire.
Come da titolo volevo condividere con voi la mia situazione esistenziale. Sono sempre stato una persona timida, introversa e completamente inetta nella vita quotidiana. Sono abbastanza inetto nel comprendere le relazioni interpersonali e le banalità della vita quotidiana a volte mi pesano un macigno. Questo è il background ed è forse la causa del fatto che mi sono spinto alla filosofia e alla scienza. Detto ciò questa è la mia situazione.
(1) Sono terrorizzato dalla intrinseca contingenza della vita. Sono consapevole che mi può capitare di tutto, che i miei sogni si possono infrangere, che posso morire da un momento all'altro ecc;
(2) Vorrei che la mia propensione filosofica fosse utile anche per le altre persone, però la mia totale incapacità nella vita quotidiana non aiuta. Non so come in sostanza fare in modo che il mio talento sia utile;
(3) Sono continuamente in dubbio se appunto la ricerca interiore sia in realtà utile o sia una semplice "perdita di tempo". Vedo persone molto più intelligenti e molto più funzionali nella società di me che trascurano completamente questa dimensione;
(4) Sono poi cosciente del rischio (economico, mentale...) che mi pone la scelta di vita "da filosofo" sia per me che per i miei cari. Quello che mi chiedo è "sono pazzo a pensare che ne valga la pena"? E inoltre ho una spinta a pensare che non riesco in ogni modo a fermare. Inoltre in prospettiva sarebbe l'unica vita che mi renderebbe felice. Il problema è che vedo "ostacoli" ovunque, oltre che un generale disinteresse per questi argomenti.
(5) Cerco di trovare una risposta alle domande etiche ed epistemologiche più profonde ma in caso queste non ci siano allora l'intera mia vita sarebbe per così dire "sprecata";
(6) Il mio essere imbranato nella vita quotidiana mi rende inutile "materialmente" per le altre persone;
Immagino che anche a voi saranno capitati pensieri simili, come li gestite?
In sostanza mi sento piccolo, debole e tremolante. Non vorrei anche essere in tutto questo "pazzo". Mi sento un estraneo rispetto a questo mondo e a quest'epoca. Però non pensate che sia un completo eremita o un asociale, non lo sono.
L'unica consolazione che riesco a trovare sono parole come quelle di Pascal:
"L'uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l'universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d'acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quand'anche l'universo lo schiacciasse, l'uomo sarebbe pur sempre più nobile di chi lo uccide, dal momento che egli sa di morire e il vantaggio che l'universo ha su di lui; l'universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero. E' in virtù di esso che dobbiamo elevarci, e non nello spazio e nella durata che non sapremmo riempire. Lavoriamo dunque a ben pensare: ecco il principio della morale".
Citazione di: giona2068 il 08 Ottobre 2016, 10:50:37 AMHo approfondito la questione della maiuscola. Fermo restando la grammatica italiana che è quella che abbiamo visto ci sono particolari casi nei quali si contempla un'eccezione. La "licenza poetica" è l'esempio classico. E dunque la lingua italiana accetta satana in minuscola come la classica eccezione che conferma la regola, chiamiamola, per intendersi, licenza religiosa.Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 17:15:21 PMA riguardo dell'uso della maiuscola nei riguardi di satana e/o del diavolo, per i cultori della lingua, la grammatica parla di nomi di persone, ma costoro sono l'antipersone.Non voglio farne una questione di puntiglio ma nella lingua italiana Satana, Lucifero, Belzebù e compagnia bella si scrivono con la maiuscola:
Per cui pur volendo appigliarsi alla grammatica non meritano la maiuscola.
Personalmente li scrivo in maiuscola per umiliarli, lasciando chi non vuole umiliarli scriverli come sente.
http://it.thefreedictionary.com/Satana
https://it.wikipedia.org/wiki/Satana
Se a te piace umiliarlo con la minuscola sei libero di farlo e di invitare gli altri a farlo ma la lingua italiana lo definisce come "nome maschile" e dunque ha la maiuscola.
Vedi tu, insistere non è il mio modo di procedere.
Citazione di: acquario69 il 07 Ottobre 2016, 13:39:10 PMIl tuo post centra l'argomento ma, forse, non coglie in profondità l'aspetto decisivo. L'economia non è una legge di natura, esattissimo. Non siamo di fronte ad una eruzione vulcanica, un terremoto, un'inondazione. Ma ad una struttura concepita e costruita da uomini.
secondo me invece stanno saltando tutte le teorie economiche perché queste sono solo dogmi,invenzioni umane e che non rientrano e non possono sostituirsi con la natura stessa della Realta.
in pratica l'economia non e' una legge di natura.
dunque l'uomo non e' economia ma natura e non viceversa.
quando torneremo a rendercene finalmente conto ?!?!?!
molto probabilmente sarà ancora una volta la natura stessa a farlo per noi e a rimettere le cose a posto e solo allora capiremo
Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 17:15:21 PME chi l'ha detto che il coltello che ti arriva scagliato dalla forza di gravità è una tantum? A me l'idea di affrontare direttamente Satana mi spaventa e mi pare anche un atto di superbia. Io affronto il male e, naturalmente, ne ricerco le cause. Anche se la causa è Satana quest'ultimo, secondo la religione cristiana e anche a mio modo di vedere, non va affrontato a viso aperto perché il rischio di soccombere è troppo elevato. Questo concetto è presente in tantissimi scritti cristiani e, tanto per citare il primo che mi viene in mente, nella biografia di Antonio l'eremita, il Signore permette a Satana in persona di tentarlo perché Antonio è talmente buono e puro da poter accettare la sfida. E questa prova, bada, è rarissimamente concessa ai discepoli di Cristo. Solo i più grandi santi di ogni tempo hanno tentato l'impresa.
La differenza fra un coltello scagliato da qualcuno e quello che arriva per inerzia è di fondamentale importanza perché quello che arriva per inerzia arriva una tantum e lo evito spostandomi, mentre se voglio evitare quello scagliato devo fermare chi lo ha scagliato altrimenti la cosa si ripete.
Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 17:15:21 PMChe satana esiste non è un credere come opzione, ma sentirlo - se non si è santi - quando si manifesta in noi, come desideri mondani, violenza, superbia orgoglio ecc.Io credo che Satana esista ma evito di pensare a lui. Non mi dirai mica che hai la mappa e la gerarchia di tutti i servitori di Satana e di lui medesimo e hai dunque l'antidoto? Non ti cambia niente sapere che dietro al male c'è Satana. Ho già il mio daffare a combattere i pensieri e tutto il resto. Come ognuno di noi tiro avanti il carrettino cercando di fare del mio meglio. E cerco aiuto nel Signore. A me basta così.
Chi non è santo è peccatore e il peccatore è colui nel quale dimora il peccato che se non è satana è la sua esca alla quale ha abboccato.
Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 17:15:21 PMAppunto, chi riesce a fare il bene che vuole fare e a non fare il male che non vuole fare? Nessuno! Questa è la condizione umana e tentare di sfuggirle è velleitario. Speriamo di fare poco male e tanto bene!
Ti faccio un esempio: Siamo in questo forum per fare un passetto avanti, chi è colui che ci impedisce di essere come ci piacerebbe? Non è lo stesso spirito che ha fatto dire a S. Paolo: Non faccio ciò che voglio e faccio ciò che non voglio?
Se nel nostro cammino saltiamo questo passaggio assomigliamo a colui che vuol fare un viaggio disconoscendo la distanza.
Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 17:15:21 PME' una risposta che, a suo tempo, mi sono dato anch'io. Ma poi ho realizzato che è un terreno scivoloso che ti porta a pensare di aver ricevuto molto e altri pensieri che, a mio modesto avviso, non aiutano.
Quanto all'essere ultimo degli ultimi non è una condizione assoluta bensì relativa, perché non conta solo come sono, ma conto come sono tenuto conto della luce ricevuta.
A chi più è stato dato più sarà chiesto.
Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 17:15:21 PMA riguardo dell'uso della maiuscola nei riguardi di satana e/o del diavolo, per i cultori della lingua, la grammatica parla di nomi di persone, ma costoro sono l'antipersone.Non voglio farne una questione di puntiglio ma nella lingua italiana Satana, Lucifero, Belzebù e compagnia bella si scrivono con la maiuscola:
Per cui pur volendo appigliarsi alla grammatica non meritano la maiuscola.
Personalmente li scrivo in maiuscola per umiliarli, lasciando chi non vuole umiliarli scriverli come sente.
Citazione di: giona2068 il 06 Ottobre 2016, 14:28:00 PMLa frase completa non muta la mia impressione che, non avendo grandi verità in tasca, può benissimo essere errata.
Caro Freedom, ti ringrazio quando mi aiuti a cercare la mia verità, ma sarebbe meglio non tagliare la frase: Personalmente mi considero l'ultimo degli ultimi perché pur conoscendo qualcosettà ancora sento le catene del mondo ma vorrei trovare qualcuno che voglia impegnarsi per essere trovati pronti in quel giorno che arriverà all'improvviso.
Citazione di: giona2068 il 06 Ottobre 2016, 09:48:45 AMNon credo.
Personalmente mi considero l'ultimo degli ultimi
Citazione di: giona2068 il 05 Ottobre 2016, 15:21:09 PMSì e i figli del negoziante cosa mangeranno quella sera che la mucca ha divorato il negozio? Bell'egoismo quel negoziante! Per crescere spiritualmente lui permette alla sua famiglia di andare in malora.
Un Santo uomo era in missione in India, ad un certo punto assiste ad una mucca che va in un negozio di frutta è verdura e fa fuori tutto. Questo sacerdote chiede al gestore: Perché non dici niente? Perché la mucca mi insegna tanto. Ancora il sacerdote: Cosa ti insegna? Questi risponde: Umiltà, mitezza e purezza. Bene risponde il sacerdote: IO ti benedico nel nome del padre del figlio e dello Spirito Santo.
Ha fatto bene o ha fatto male questo sacerdote? Ha fatto benissimo perché è scritto: Beati i miti perché erediteranno la terra, senza precisare a quale religione o istituzione devono appartenere.
Citazione di: giona2068 il 05 Ottobre 2016, 15:21:09 PMNoi invece pensiamo di essere salvi perché non ci accorgiamo quanto impuri, superbi ed orgogliosi siamo.Non so cosa pensino gli altri. Io non penso di salvarmi credendo di essere puro e umile. Deciderà chi di dovere. Io cerco di fare del mio meglio e basta.
Se questo indù si salverà, chi sarà il Suo salvatore, se non il Signore Gesù?
Citazione di: paul11 il 30 Settembre 2016, 09:43:36 AME' condivisibile tutto il tuo post e quoto solo la parte che mi consente di proseguire nel ragionamento.
I partiti e i sindacati devono essere necessariamente transnazionali, quindi è l'internazionalizzazione il vero luogo della mediazione e rivendicazione di regole e diritti.
Ma è da conquistare ,perchè nessuno ci dice quando ci sarà un'Europa politica come il federalismo USA, nessuno vuole poteri politici che possano contrastare il potere dell'economia e della finanza globale.
A livello locale, i Governi sono quindi facce, volti che si alternano senza mutare le condizioni, al massimo mediano gl ieffetti,mai le cause.
Citazione di: Phil il 28 Settembre 2016, 07:46:38 AMDa un punto di vista logico è certamente questa la risposta più corretta. In sostanza è la posizione dell'agnostico.
significa semplicemente che "non lo so"
Citazione di: Phil il 27 Settembre 2016, 18:21:57 PMLa necessità logica c'è. Il problema è che l'eventuale esistenza di Dio non risolve soddisfacentemente la necessità medesima ma, la trasporta su altro livello. In altre parole, alla domanda: "chi ha creato l'Universo? Se si risponde Dio si è costretti a proseguire nell'analisi chiedendosi: "chi ha creato Dio?"
è anche vero che non c'è alcuna necessità logica di un dio
Citazione di: bluemax il 27 Settembre 2016, 15:27:30 PMSembrerebbe che tu stia perdendo il fuoco della discussione.
Interessante... quindi a questo punto, dato che una frase o insieme di frasi hanno un senso se e solo se ogni vocabolo ha un senso compiuto, dovremmo cominciare a parlare del concetto di AMORE... questa parola tanto usata per nascondere migliaia di altri sentimenti... da notare come nel tempo (a seconda dell'evoluzione della mente umana) tale concetto associato alla divinità ha assunto diversi significati al pari dell'evolversi della civiltà stessa.
Da notare inoltre che la figura di ipotetico Dio, nel corso dei secoli, è stata sempre piu' relegata ai margini della conoscenza via via che la conoscenza faceva luce sulle ombre dell'ignoranza.
Agli albori Dio giustificava la pioggia, le montagne, il fulmine, poi il fuoco e via dicendo... fino ad oggi che, praticamente, è in grado di giustificare solo le cose che ancora non si conoscono. Da qui l'equazione, Dio = Ignoranza man mano che l'ignoranza svanisce, con essa anche la figura della divinità.
ciao