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Messaggi - Jacopus

#856
E' la logica dei delinquenti Eutidemo, o come si usa dire al giorno d'oggi delle personalità antisociali. In geopolitica evidentemente funzionano gli stessi meccanismi della personalità delinquenziale. Lo vediamo oggi con Putin e lo abbiamo visto ieri con Kennedy, che puntava i suoi missili nucleari a pochi chilometri di distanza dalla Russia, dalla Turchia, dalla Germania e dalla Norvegia e gli sembrava lecito, ma quando i russi hanno provato a piazzare dei missili a Cuba, allora invece è sembrato che cadessero giù gli angeli dal Paradiso. In geopolitica manca il riconoscimento reciproco, e vige spesso il discorso degli ateniesi al popolo dell'isola di Meli. Poche eccezioni a questa "regola aurea" della politica.
#857
Attualità / Re: 667
12 Luglio 2023, 15:51:25 PM
Il discorso di Ferrero è opinabile per una semplice ragione. Il fallimento della strategia della "guerra di logoramento" si potrà valutare a guerra logorante finita. Ricordo che la stessa strategia fu adottata nella guerra fra Iran ed Irak negli anni 80, con i paesi occidentali e sovietici che vendevano armi all'uno e all'altro per bilanciarli e continuare a vendere armi in cambio di petrolio. Fu una guerra di logoramento e la premessa per la successiva invasione del Kuwait da parte dell'Iraq e tutto il resto. Ma fu una guerra di logoramento che durò sette anni, fra due paesi periferici per quanto ricchi di petrolio. Nella guerra fra Ucraina e Russia, siamo saliti di livello, perchè siamo ai confini dell'Impero ed uno dei contendenti chiede di essere associato all'Impero. E pertanto se proprio vogliamo fare un confronto a spanne, la guerra di logoramento per definirsi fallita dovrebbe durare almeno dieci anni e non uno.
In tutto ciò, il logoramento riguarderà innanzitutto Russia ed Europa e rafforzerà quindi tutto il resto del pianeta e soprattutto la Cina. E' anche un avvertimento serio all'Europa, che non pensi di scrollarsi di dosso la patria potestà di zio Sam. In fondo siamo una Provincia, come la Narbonense o la Lusitana ai tempi dei romani, ma con qualche velleità di troppo. 
#858
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
11 Luglio 2023, 00:03:32 AM
È sicuramente come dici tu Ipazia. Iniziano a vedersi le mutande dell'imperatore e qualche bambino se n'è accorto. Resta il fatto che l'imperatore rivale è ancora più laidò e sozzo di quello che ci ritroviamo noi. Sicuramente il divario di sozzeria sta diminuendo e questo spiega ì minions putiniani. Inoltre i fans dell'uomo forte ci sono sempre stati e sempre ci saranno, non importa se di destra o di sinistra. Ci sono due libretti essenziali sull'argomento come analisi dell'Io e psicologia delle masse di Freud e Massa e potere di Canetti.
#859
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
10 Luglio 2023, 20:37:43 PM
Il passaggio più significativo di Yudin è questo:
CitazioneE vediamo che il risentimento di cui sto parlando non è sicuramente solo in Russia (dove ovviamente esiste in una forma catastrofica e orribile). Una parte significativa del mondo ha lamentele fondate sull'attuale ordine mondiale e contro gli Stati Uniti, che si sono assunti la responsabilità, sono diventati un egemone e hanno beneficiato dell'ordine mondiale in molti modi. Vediamo che parti del mondo che sono inghiottite da questo risentimento sono più comprensive nei confronti di Vladimir Putin. Non direi che questa comprensione diventi sostegno, semplicemente perché Putin non offre nulla [al mondo]. Putin vuole fare le stesse cose per le quali critica gli Stati Uniti. Quindi sostenerlo è difficile, ma molti vogliono unirsi al risentimento.
Se il sistema Russia (che non è solo Putin) offrisse qualcosa di diverso dal solito minestrone di "profitto più oppressione", allora avrebbe anche senso appoggiarlo, ma così che senso ha? Non c'è un luogo diverso dal Titanic. Siamo tutti ammassati nel transatlantico e la guerra è uno dei metodi più apprezzati affinché non si comprenda chi opprime e chi è oppresso, chi sta in prima classe e chi in sala macchine. Prova ne è che Putin, un tiranno senza neppure la patina semireligiosa dei comunisti di una volta, viene difeso sia da chi si professa marxista, sia da chi si ritiene di destra o populista.
#860
Per chi fosse interessato al tema della compatibilità fra religione Cristiana ed evoluzionismo consiglio di leggere l'opera di Theilard de Chardin, un gesuita vissuto fra 800 e 900. Una sua famosa massima: "Dio non fa: egli fa sí che le Cose si facciano".
#861
L'avrò già scritto da qualche parte ma lo riscrivo. Il Dna di homo sapiens può essere paragonato ad un libro di circa seimila volumi, composto dalle sequenze di quattro basi acide. In ogni cellula di ogni essere vivente, comprese le piante, vi è questo libro, più o meno grande, che dice esattamente come replicare una cellula del fegato piuttosto che quella dell'unghia o quella dell'antenna o quella delle branchie. Quindi nella cellula del fegato vi sono le istruzioni per duplicare le cellule dell'unghia e viceversa e non solo. Ogni singola cellula ha i "documenti" per riprodurre tutti i tipi di cellula di quell'organismo . Vi sono poi dei passaggi successivi che utilizzano l'Rna (m/rna e t/rna, vado a memoria) per "ordinare" alla cellula del fegato di riprodurre attraverso i ribosomi una nuova cellula del fegato e non dell'unghia. Ed infatti in caso di ordini sbagliati si puó sviluppare il cancro, oppure nulla, oppure una nuova funzione, ad esempio il fegato che impara a digerire i latticini. In questo processo complesso di replicazione, oltre alle mutazioni casuali, intervengono le mutazioni indotte da virus, e quelle che interagiscono con la struttura superficiale del dna (epigenetica) che esprime o non esprime un carattere del dna sulla base dell'esperienza ambientale (metilazione). Oppure, ed è il caso più comune, la duplicazione avviene con successo e la cellula fa una copia esatta di sè stessa, oppure di una cellula diversa che sa di dover replicare. Per "epater le bourgeois" va detto che nel nostro corpo ci sono mediamente alcuni miliardi di altri esseri viventi (batteri) che si riproducono esattamente allo stesso modo, cioè utilizzando il dna, creando così lunghe generazioni batteriche che vivono più o meno armoniosamente con il nostro corpo.
#862
https://www.fnob.it/2018/12/13/i-retrovirus-endogeni-nellevoluzione-umana/

Pensarbene. La tua ipotesi è che vi sia una sorta di intelligenza, un progetto generale da cui le specie possono sempre attingere per adattarsi. Io non la penso così ed ho messo un link dove è specificato in modo un po' tecnico come una mutazione fondamentale dei mammiferi, ovvero l'organizzazione biologica della placenta nella femmina dei mammiferi (placentati) sia derivata da un retrovirus (come quello dell'AIDS, tanto per intenderci). In tutto ciò non ci vedo nessuna matrice ma esclusivamente il concorso di "caso" (un virus che ha infettato un mammifero, il mammifero ha conservato le informazioni genetiche del virus -come accade per gran parte del nostro dna non codificante -) e necessità (mantenere un cucciolo protetto dentro la pancia della madre è molto più sicuro di dover controllare un uovo, oltre a tutte le altre conseguenze del caso).
Quello che noi facciamo fatica a considerare è la quasi incomprensibile quantità di tempo che la natura ha a disposizione per sviluppare mutamenti che non sono solo quelli casuali della riproduzione genetica del singolo individuo, ma anche quelli che provengono da altri organismi come in questo caso (evoluzione non più rappresentato da un albero ma da un cespuglio). Questo mutamento nei mammiferi primitivi in mammiferi placentati (ricordo anche che non tutti i mammiferi sono placentati) sarebbe avvenuto 40 milioni di anni fa. La Storia dell'uomo che dura da 6.000 anni circa è lo 0,002 per cento di 40 milioni di anni. Ovvero, se paragoniamo il tempo in cui è intervenuta quella modifica con il tempo della storia e lo confrontiamo con la durata di una giornata, allora la storia con tutti gli imperatori, le spedizioni, le bolle, i commerci, le esplorazioni, le scoperte, è come se durassero un secondo e mezzo.  Le altre 23 ore 59 minuti e 58 secondi mezzo è il tempo che la natura ha avuto a disposizione per sperimentare forme di vita, che comunque erano iniziate a presentarsi non 40 milioni di anni fa, ma tre miliardi e mezzo di anni fa.

Ovvio che, a mio parere, vi sia una difficoltà cognitiva nel pensare che quello che siamo sia un accrocchio un po' casuale di ciò che già esiste. La natura in ciò non è certo o solo un ingegnere quanto piuttosto un artigiano un po' confusionario che però ha sempre presente un obiettivo: "primum vivere". E persegue l'obiettivo con tutto quello che trova, e che conserva un po' ossessivamente.

#863
Alcune precisazioni. Darwin preferiva il termine trasmutazione ad evoluzione, per sottolineare che non vi è nessun processo dal semplice all'evoluto. I nostri successori potrebbero essere dei batteri o delle tigri moralmente kantiane. Quello che descrive l'evoluzionismo è il processo di continuo adattamento delle forme di vita fra di loro e rispetto all'ambiente.
Rispetto alla religione Darwin non si è mai pronunciato e la stessa pubblicazione del suo libro sull'origine della specie fu per lui un dilemma, poiché si rendeva conto di minare le credenze religiose molto di più di quanto avevano fatto qualche secolo prima Copernico e Galilei.
In linea di principio, personalmente penso che si possa essere credenti ed evoluzionisti, visto che sono due dimensioni differenti, una basata sulla fede e l'altra su dati reali e su prove che si stanno moltiplicando geometricamente con l'avvento degli studi genetici.
Si tratta però, ad essere sinceri, di trovare una divinità diversa da quella biblica, poiché risulta bizzarro pensare ad un Dio che produce cinque estinzioni di massa, che fa proliferare miliardi di specie per poi estinguerle e farne generare altre. Al nostro pensiero ordinatorio, che è lo stesso che ha ideato la Bibbia, tutto ciò risulta assurdo. Non è certo l'Orologiaio leibniziano quello che ne viene fuori. È piuttosto un Dio che fa nascere la vita e poi se ne disinteressa, facendola progredire secondo l'unica legge della necessità di sopravvivere e trasmettere nel tempo il proprio codice genetico.
Un ulteriore intoppo è dato dalla certezza per la teoria evoluzionista che homo sapiens si estinguerà come tutte le altre specie. Non vi è uno statuto privilegiato previsto per l'uomo. E ciò è sottolineato dalle recenti teorizzazioni della presenza di coscienza e carattere in molti mammiferi superiori ma anche le forme di vita più semplici sono molto più simili a noi di quanto si credeva solo fino a 30 anni fa. È possibile ad esempio, che tutti gli animali sognino, poiché nel sonno dei ragni sono state registrate le fasi rem. E le api non sono solo istinto, perché apprendono le danze per localizzare il nettare dalle loro simili.
È possibile che anche il fantasticare sia un repertorio comune (sognare è fantasticare). La grande differenza è data dall'interazione avvenuta solo in homo sapiens fra fantasticare (SNC) e cultura che ha permesso uno sviluppo culturale di quelle fantasticherie, diventate sempre più complesse. Ed in questo vi è effettivamente un tratto evoluzionista, poiché credere di essere la stirpe eletta non fa altro che renderci convinti della nostra missione, del nostro compito, in sostanza dell'importanza della nostra vita, che è appunto il fine ultimo delle dinamiche evoluzioniste.
#864
Iano ha risposto a Pensarbene:
CitazioneNon c'è mai bisogno dell'alieno, Pensarbene, se ben ci pensi.
Come in questo caso , perchè se la vita crea ordine,  ciò non contraddice perciò la legge dell'entropia in quanto essa  aumenta in media.
L'alieno è buon succedaneo di Dio, perchè ci puoi spiegare tutto, e in effetti deve essere una fede quella nell'alieno che hai, perchè tendi a spiegarci tutto.
#865
Ho spostato qui l'intervento di Pensarbene e né approfitto anche per rispondere. Non c'è nessun mistero. Il surplus di energia dal quale tutte le forme di vita traggono le risorse originarie per vivere si chiama "processo di fusione nucleare che avviene a circa 150 milioni di chilometri di distanza dal pianeta Terra". Ciò non contraddice la regola dell' entropia che può funzionare anche a lungo termine. Infatti fra qualche miliardo di anni, quando l'elio sarà terminato il sole si espanderà inglobando anche la terra e a quel punto la vita non sarà più possibile sul nostro piccolo granellino di roccia.
#866
Pensarbene ha scritto:
Leggermente ot:i sistemi viventi consumano più energia di quella che producono,inoltre inviano all'ambiente scorie di ogni genere ecc ..
Secondo leggi della termodinamica,l'entropia dovrebbe dominare tutti i mondi abitati,a meno che ci sia un input di energia che arriva da non si sa da  dove,come,quando e perchè.
In questo modo gli ambienti riceverebbero questo surplus e ciò spiegherebbe il sussistere della vita.
È una cosa che ho discusso in passato  e mi piacerebbe discuterla qui.
La vita ,come tale ,non è un affare in termini energetici ma una perdita continua di energia.Aggiungismo la chiusura degli ambienti viventi sui pianeti e la ridondanza di informazioni.
Qualcosa non quadra in tutto questo.
Perchè scrivo ciò?
Perchè ,dal momento che "nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma",chi ci regala quel surplus che tiene in vita evolutiva e sempre più complessa la vita sulla Terra?
#867
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
07 Luglio 2023, 11:26:00 AM
CitazioneTu stai confondendo la lentezza strategica della macchina bellica ucraina con l'eventualità che questo sia il segno di un indebolimento della volontà e capacità di far la guerra da parte degli ucraini, le cose non stanno per niente così. Di un totale di 35 brigate dei vari corpi, destinate all'offensiva, l'Ucraina ne utilizza in attività solo 5, oltretutto in forma parziale e a rotazione, prima di fare valutazioni aspettiamo almeno di vederle in azione tutte, dopo, se ci saranno ancora soldati russi rimasti vivi in Ucraina, si potrà trattare.
La macchina bellica ucraina, come ogni macchina bellica moderna, è la conseguenza militare di uno stato e delle sue alleanze. Non credo possibile che uno stato, per quanto supportato, di soli 40 milioni di abitanti possa sconfiggere uno stato di 180 milioni di abitanti, per quanto corrotti, demotivati e quant'altro. Tra l'altro uno stato che non è il Congo, con tutto il rispetto per il Congo.
Penso come Niko, che la guerra se non si troverà un compromesso, durerà ancora molti anni, con vantaggi enormi a livello globale per Cina e USA e un progressivo indebolimento di Russia ed Europa.
#868
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
06 Luglio 2023, 19:17:51 PM
Provo a fare un esame di realpolitik da "profano". Prima congettura: al di là delle ragioni e dei torti delle due parti in guerra, non credo che il fronte si sposterà più di molto. La Russia sarà sempre rifornita o si autorifornirà così come l'Ucraina. All'incirca il confine attuale corrisponde al confine linguistico ucraino/russo. Non vi sembra opportuno chiedere che si faccia una pace di compromesso? Che Putin sia un oligarca lo do per scontato, ma in questo momento rappresenta la Russia e i russi. Dobbiamo per forza umiliarli in questo modo? Chi vince in questo gioco al massacro? Gli Stati Uniti e la Cina. Chi perde in questo gioco? La Russia e l'Europa. Io penso che se l'Ucraina cercasse una pace di compromesso, la Russia accetterebbe. Ma l'Ucraina non lo fa perché è legata a filo doppio a Washington. Al di là dei presidenti , devo riconoscere che la politica estera degli USA ha infilato un doppio successo, prima la brexit ed ora la guerra Ucraina. La possibilità che L'Europa divenisse un soggetto politico non più subalterno agli USA è così sfumato.
PS: per essere chiari, preferisco mille volte essere subalterno agli USA che alla Russia, ma ancor meglio sarebbe non essere subalterni di nessuno.
#869
Direi che il principio spinoziano è molto sintonico con il gnothi seauton. Ha molto a che vedere con la necessità di avere uno sguardo sulla totalità del mondo e delle sue possibilità. Al contrario un certo modo di concepire la scienza produce strumenti di precisione che separano e differenziano e solo in questo modo possono giungere a livelli di precisione tali da poter manipolare il mondo. Si tratta però di una manipolazione che manipolando, rompe le connessioni e le relazioni fra i soggetti del mondo. Pensare nel senso di lasciare possibile sempre altro e sempre il contrario di ciò che si pensa è un atto riflessivo fondamentale da molte prospettive, non ultima quella della limitazione della violenza umana. Il pensiero scientifico che non si interroga sulle sue premesse epistemologiche è un pensiero fideistico e assolutizzante molto simile a quello religioso integralista. L'irriducibilità dell'uomo sta anche in questa capacità di vedere criticamente il mondo che lui stesso ha costruito, prima con il pensiero e poi con l'azione. In ogni caso non penso che questa irriducibilità sia esclusivo appannaggio di homo sapiens, a causa di una sorta di investitura. Altre specie potranno giungere a analoghi livelli di irriducibilità o diversi livelli di irriducibilità, e in ogni caso ogni specie in realtà ha strati di irriducibilità, così come all'interno della specie umana, vi sono soggetti più irriducibili di altri.
#870
Ammetto che la discussione ha un tono polemico e provocatorio ma, da parte mia, vi è anche una genuina curiosità delle risposte dei credenti che vorranno partecipare. Proprio per questo tono dissacratorio ho preferito mettere la discussione in Scienza e tecnologia.
Quindi, se accettiamo le scoperte della geologia come "vere", dobbiamo accettare il fatto che 66 milioni di anni fa un grande meteorite sconvolse la vita sulla terra, facendo estinguere tantissime specie e famiglie di specie, come in primo luogo, i sauridi di terra. Fu un evento sconvolgente che permise alla categoria dei mammiferi di espandersi fino a diventare i dominatori del pianeta e fra di essi l'uomo, che ha raggiunto l'apice del dominio negli ultimi ventimila anni. Quello che mi domando, a voler conciliare questa concreta certezza di come si svolsero i fatti e l'esistenza di Dio è: " perché Dio, il quale è onnipotente, ha progettato un piano così bizzarro, al punto da lasciar dominare la terra per milioni di anni ai sauridi, per poi sterminarli per far posto ai mammiferi e infine far apparire l'uomo, l'unico creato a sua immagine e somiglianza."? Il piano mi sembra più uscito dalla mano di un Dio capriccioso e distratto e non da un Dio rigoroso e consapevole del suo progetto. I credenti come si spiegano queste apparenti incongruenze ed eventualmente come le spiegano le correnti teologiche?