A me sembra, riflettendoci, che molte cose che l'uomo impara, ad esempio a scuola ma anche in altri contesti, siano in realtà inutili. Lo diceva anche Sartre, quando diceva che "l'uomo è una passione inutile". Ad esempio che senso ha imparare le equazioni di secondo grado o i logaritmi? E' utile solo a chi prenderà un determinato indirizzo di studi, ma nella vita concreta non capita mai a nessuno di risolvere un'equazione simile o un logaritmo: di conseguenza la logica conclusione è che si è imparato qualcosa di inutile mentre si poteva vivere più a pieno la vita impiegando quel tempo divertendosi, viaggiando, scoprendo il mondo. L'uomo non vale nella misura in cui calcola, non è un computer!
Lo stesso dicasi anche dello studio della storia come successione di date, battaglie, rivoluzioni del passato: secondo me ha molta più utilità semmai studiare in modo più approfondito le leggi attuali, i principi su cui si basano i diritti dell'uomo, piuttosto che conoscere per quale motivo Napoleone perse nella campagna di Russia.
E che dire dell'attività sportiva? Si fanno tanti sforzi esponendo il fisico a infortuni anche assai gravi per cose che non hanno un senso logico: cambia qualcosa nel corso del mondo se una palla fa goal? Non cambia assolutamente niente, ma per queste cose inutili si generano contrasti tra tifoserie, spesso con violenza (verbale e fisica), si creano DIVISIONI (per che cosa poi?), quindi alla fine anche l'attività sportiva è inutile e il tempo che si impiega in essa potrebbe essere impiegato in altro, ad esempio nella lettura o nella riflessione filosofica. L'uomo alla fine non vale nella misura in cui corre veloce o fa tanti goal, eppure la società dà tanta importanza a conquiste che in fondo sono effimere, molti sportivi professionisti tra l'altro hanno logorato il fisico con gli sforzi estremi e si sono alla lunga anche ammalati.
Percepite anche voi che molte cose che ti costringono a fare/imparare e a cui viene data tanta importanza siano sostanzialmente abbastanza inutili?
Lo stesso dicasi anche dello studio della storia come successione di date, battaglie, rivoluzioni del passato: secondo me ha molta più utilità semmai studiare in modo più approfondito le leggi attuali, i principi su cui si basano i diritti dell'uomo, piuttosto che conoscere per quale motivo Napoleone perse nella campagna di Russia.
E che dire dell'attività sportiva? Si fanno tanti sforzi esponendo il fisico a infortuni anche assai gravi per cose che non hanno un senso logico: cambia qualcosa nel corso del mondo se una palla fa goal? Non cambia assolutamente niente, ma per queste cose inutili si generano contrasti tra tifoserie, spesso con violenza (verbale e fisica), si creano DIVISIONI (per che cosa poi?), quindi alla fine anche l'attività sportiva è inutile e il tempo che si impiega in essa potrebbe essere impiegato in altro, ad esempio nella lettura o nella riflessione filosofica. L'uomo alla fine non vale nella misura in cui corre veloce o fa tanti goal, eppure la società dà tanta importanza a conquiste che in fondo sono effimere, molti sportivi professionisti tra l'altro hanno logorato il fisico con gli sforzi estremi e si sono alla lunga anche ammalati.
Percepite anche voi che molte cose che ti costringono a fare/imparare e a cui viene data tanta importanza siano sostanzialmente abbastanza inutili?