Citazione di: everlost il 27 Gennaio 2019, 17:42:22 PMCitazione di: sgiombo il 27 Gennaio 2019, 09:24:37 AMNon vorrei contraddirti, però sinceramente non mi pare questione di coda di paglia.
NOn vorrei che il termine "razza" tenda ad essere abolito in quanto malinteso (dai razzisti) come spregiativo per sostituirlo con pseudoeufemismi, che poi si logorano riacquisendo, presso chi ha la coda di paglia, gli stessi connotati negativi dei termini che sostituiscono.
Esattamente come il termine "negro" presso chi in fatto di razzismo (cioé presunzione di congenite superiorità e inferiorità e non di differenze non quantificabili fra i gruppi umani) ha la coda di paglia é stato sostituito dai ridicoli "di colore" o "nero" (fino al prossimo pseudoeufemismo).
Sono i "negri" a offendersi di brutto se li chiami così! Non vogliono neanche sentirsi definire "di colore" o "nero", l'unico termine che accettano in America è "afroamericano". Qui da noi perciò si dovrebbe dire afroitaliani, afrotedeschi secondo il luogo in cui vivono. Se non li vuoi vedere imbufaliti...Citazione
NOn credo che andrò mai negli USA (per lo meno finché resterà in vigore l' obbligo di firmare una dichiarazione di "amore e fedeltà" al loro paese e di fatto ai loro governi (tutti, "democratici" e repubblicani" ugualmente) criminali, guerrafondai, golpisti in tutto il mondo (e finché resterà aperto il lager di Guantanamo: -campa cavallo!- perché la stupidità degli sbirri di tutto il mondo é arcinota: gli può magari passare sotto il naso Bin Laden e gli danno un' amichevole pacca sulla spalla, ma magari si accaniscono conto un inerme cittadino cui piace semplicemente dire ciò che pensa).
Comunque se mai dovesse succedere, colà terrò conto dei tuoi suggerimenti.
Nella mia Italia, anche se loro (quasi tutti, bianche e negri con pochissime lodevolissime eccezioni di entrambi i colori) credono di essere i padroni del mondo, pretendo che eventuali ospiti statunitensi (bianchi o negri che siano) rispettino il significato che le parole italiane hanno nei dizionari italiani (a meno che si tratti di energumeni...).
Lo so, ti pare eccessivo. Potresti obiettare che noi non ci offendiamo ad essere chiamati "bianchi", però c'è una piccola differenza: il colore chiaro della pelle finora non è stato mai considerato in senso dispregiativo, anzi in un passato recente era segno distintivo di qualità e bellezza raffinata. Fino a pochi anni fa, nessuno usava l'aggettivo "bianco" come insulto, se mai come complimento. Al contrario di "negro", "nigger" e "negher".
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Non certo da parte mia (non ho code di paglia).
Elisabetta I si spalmava di biacca per avere un volto cereo e lunare, molte dame anche nostrane nel settecento lo facevano, le giapponesi odierne hanno il mito del bihaku (bel candore). Forse perché i dominatori e le loro mogli avevano la pelle chiara, come gli aristocratici che, non trascorrendo le giornate nei campi come i contadini, rispetto a quelli potevano vantare un'epidermide meno arsa dal sole.Citazione
Allo stesso modo mi dicono che il presentatore televisivo Carlo Conti sta ore e ore sotto la lampada a raggi ultravioletti per scurirsi la pelle (a rischio di beccarsi un melanoma).CitazioneIo continuo imperterrito a dire "negro" perché per me non é mai stata una parolaccia).Prego, fa' pure...ma non ti lamentare se poi ti arriva qualche pugno in faccia!
O i termini "cieco" e "handicappato", presso chi in fatto di handicap ha la coda di paglia sono sati sostituiti da "non vedente" e "disabile", poi "diversamente abile" ...fino al prossimo pseudoeufemismo. Io continuo imperterrito a dire "cieco" e "handicappato" perché per me non sono mai state parolacce.![]()
Ah già, per tua fortuna non frequenti la scuola dell'obbligo...magari se parli con tua moglie ti racconterà cosa succede con certi genitori e colleghi un po' intolleranti.Citazione
NOn sono una mezzasega e so difendermi (nè sono così scemo da sfidare due o tre energumeni per volta anche se sono loro nel torto marcio: non vale la pena).