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Messaggi - Freedom

#856
Attualità / Re:Voglio una pistola
22 Settembre 2016, 21:42:22 PM
Si prega l'utente Verdeidea di non qualificare gli altrui interventi come stronzate.
Il regolamento del Forum non lo consente.
Grazie in anticipo.
#857
Tematiche Culturali e Sociali / Re:La "Buona Scuola"...
21 Settembre 2016, 22:53:39 PM
A me sembra una cosa molto negativa il potere dato ai Presidi: la chiamata diretta. Non nego che un dirigente abbia il diritto di chiamare chi gli pare a far parte del suo staff ma solo se dirige una cosa sua. La scuola non appartiene a nessuno ed è fin troppo facile immaginare, a fianco di dirigenti onesti e capaci, dirigenti disonesti ed incapaci. Perché ci sono uomini onesti e capaci e uomini disonesti e incapaci.

E se un uomo disonesto ed incapace ha la possibilità di chiamare chi pare a lui a governare, insegnare e condurre una scuola cosa succede a quelle famiglie i cui figli cascano nelle sue grinfie?

#858
Gentile utente terra sei pregato di cessare questi post perché vanno contro il punto 4 del regolamento:
Non è consentita Propaganda, ovvero, messaggi mirati a influenzare le opinioni o il comportamento delle persone;
Grazie in anticipo

#859
Attualità / Re:REFERENDUM sulla Riforma Costituzionale
13 Settembre 2016, 23:49:58 PM
Ma davvero qualcuno crede che i problemi in Italia siano dovuti alla Costituzione? E' grottesco!

E poi basta guardare chi è a favore del sì per comprendere che i cittadini non hanno nulla da guadagnare da questa riforma. E' sorprendente come i media riescano a distogliere le persone dai loro veri problemi, dai loro veri nemici. Davvero stupefacente è però come tutti ci cascano.............
#860
Tematiche Spirituali / Re:Ma Dio...è buono o cattivo?
06 Settembre 2016, 22:44:26 PM
Citazione di: giona2068 il 06 Settembre 2016, 19:55:53 PM
Che dire? Se ci si impunta chiamare fede la fiducia secondo il mondo non c'è possibilità di dialogo, ma se diventa una cosa razionale perché chiamarla fede? Non sarebbe meglio chiamare questa conclusione esito scientifico?
La fede appartiene al cuore, non alla mente e beati quelli che lo scopriranno perché  crederanno che il Signore Dio sia giusto.
Però ai partecipanti alla discussione andrebbero spiegate alcune cose. In primo luogo, ma in fondo si evince dai tuoi interventi, dovresti dichiarare se tu godi della fede. Ce l'hai, giusto? La domanda è retorica perché se tu non ce l'avessi, il tuo discorso, sarebbe una semplice ed opinabile opinione. Invece tu non stai sostenendo un' opinione ma stai affermando un fatto, una verità.

In secondo luogo bisognerebbe suggerire il metodo per conseguirla (se esiste un metodo) e non limitarsi ad esortare a scacciare gli idoli. A me sembra che molti utenti (me compreso) non chiedano altro che giungere all'amore per Dio e sono convinto che abbandonerebbero (e magari qualcuno l'ha già fatto) tutti gl'idoli. E tutte le discussioni o elucubrazioni mentali che sono, direi che è evidente, tentativi di arrivare in qualche posto poiché non si hanno altre frecce nella propria faretra. Non si tratta di ostinazione o superbia. Mi pare, tuttavia, che forse la tua ricetta non sia.....come dire.......esaustiva.

Nella mia ignoranza penso, ipotizzo che certi doni (che sono convinto molti santi abbiano avuto) siano ricevuti per grazia. O, forse, per accordo tra la volontà umana con quella divina.

Ma quello che trovo francamente contraddittorio nei tuoi interventi è cercare di convincere razionalmente che la fede è questione di cuore. Un po' come colui che afferma che la cioccolata è buona, desiderabile, etc. E sostiene che è del tutto inutile disquisire sulla bontà della cioccolata se non la si assaggia. Dimenticandosi che la cioccolata non si sa dov'è. Addirittura non si sa nemmeno se esiste! Giungendo alla critica verso chi, ipotizzando l'esistenza di questa agognata cioccolata e cercandola con le proprie, magari scarse, possibilità; si da un gran daffare studiando, ragionando, cercando, argomentando, etc.

O qualcosa è, in qualche modo, condivisibile, oggettivabile, comunicabile, razionalizzabile, o diventa difficile farne oggetto di confronto.
#861
Attualità / Re:Burkina
03 Settembre 2016, 11:59:50 AM
Io penso che se uno vuole andare al mare vestito da sci può farlo. Ha diritto di farlo. Questo in linea generale.

Col burkini la faccenda si complica perché sappiamo bene che se una donna islamica non se lo vuole mettere il marito, in qualche modo, le rompe le scatole. Sino ad arrivare alla violenza psicologica, e, addirittura, fisica. Una brutalità, una coercizione intollerabile. Una vera e propria offesa alla libertà e, anche, al più banale buon senso.

La questione, però, si fa davvero difficilissima da affrontare quando si considera la conseguenza di un divieto per legge. In buona sostanza che diritto abbiamo di salvaguardare la donna islamica da usi, consuetudini, leggi religiose e quant'altro?

Io sono giunto alla conclusione che è un percorso di liberazione che spetta alla donna islamica.
#862
La morte fa paura perché noi vogliamo vivere, vivere e ancora vivere. E' questione di DNA e non solo di DNA. E cosa è vivere? Vivere è aver coscienza delle cose. E, allo stato attuale, la morte promette l'annientamento dell'io cioè dell'aver coscienza delle cose.

A noi non ci turberebbe più di tanto un passaggio di stato. Non so, risvegliarsi in chissà quale consapevolezza e cominciare a pensare: "caspita non sento più il freddo e il caldo." "Non vedo più, non sento ma....non so come mai ma percepisco!" E via così alla scoperta del nuovo stato........

Se viceversa si ipotizza la disintegrazione di ogni nostro stato e si ha il coraggio di spingere la fantasia, il pensiero in profondità, allora si avvertirà una sorta di pazzia. Nel senso della furiosa ribellione a questa ipotesi e della non accettazione di questa possibilità. Per il semplice fatto che siamo destinati alla vita, alla gioia.

E per non lasciarvi con la morte nel cuore :P  :o  8)  ;) vi suggerisco questo argomento di riflessione: se ho sete c'è l'acqua; se ho fame c'è il cibo, se ho bisogno di dormire c'è il sonno, se ho bisogno di eternità.......
#863
Citazione di: Sariputra il 15 Agosto 2016, 23:40:32 PM
Ma caro Freedom, se anche noi vogliamo vivere, vivere e ancora vivere, furiosamente vivere, alla vita non importa nulla: finiremo lo stesso nell'oblio!
Se anche il pensiero di finire nell'oblio ci fa impazzire, alla vita non importa nulla: ci finiremo lo stesso!
Se anche vogliamo "Più vita", se preghiamo l'ipotetico nostro creatore di darcene di più, sempre di più, ancora, alla vita stessa, non importa nulla: ci darà invece oblio!
Tutto il nostro essere si ribella perchè è vivo, ma poi è un attimo, si rilassa , si irrigidisce, i lineamenti si distendono e...precipita nell'oblio!
E' proprio una sete la vita, un'arsura inestinguibile, che non si placa fino alla fine, ma poi...per un pò vivremo ancora nei ricordi, nelle foto, sorridenti. Vivremo finchè qualcuno ci ricorderà, finchè anche loro non sprofonderanno nell'oblio, come noi...Il tempo è il Grande Assassino.
La volontà di vita non ci salverà. Vivere in eterno è il nostro sogno. "Volete andarvene anche voi?" chiede Yeoshwa agli apostoli e Pietro: " Da chi andremo Signore? Solo tu hai parole di vita eterna..."
Ma ti immagini vivere in eterno cosa significa? Potremmo sognarlo solo se non fossimo più "noi stessi", non più quegli esseri che si stancano di tutto e ricercano continuamente...cosa? Soddisfazioni sempre più attraenti? Cosa Freedom ?...Io non so cosa cerchiamo e perchè nulla , alla fine, soddisfa l'uomo. Non c'è mai pienezza nell'ottenere qualcosa, il desiderio è inappagabile. La vita è quel tanto...e non di più!
Stai facendo i conti con i numeri che scappano da tutte le parti cambiando di posto e di valore.
Dici che l'eternità ti spaventa se vissuta in queste condizioni ed hai certamente ragione. Ma la verità è che non sai (sappiamo) se ci sarà un oblio o un'eternità. E qualora ci fosse un'eternità non sai (sappiamo) di quale fattura.

Non ti pare che congetturare su 'sti argomenti vada giusto bene per una notte passata a rimirar le stelle con l'ausilio di un buon alcolico?

Io lascerei il pensiero dell'oblio galleggiare nella sua dimensione: l'ignoto. Nel senso che non sai (sappiamo) nulla sulla nostra destinazione.
#864
Citazione di: Sariputra il 15 Agosto 2016, 21:45:27 PM
Ma l'autocoscienza non è proprio la coscienza del nostro inevitabile cadere nell'oblio? L'oblio poi non è necessariamente una concezione negativa, almeno non lo consideravano così gli antichi, anzi ...l'oblio di sè  come pace da tutte le formazioni mentali, come riposo dell'animo,come completa e perfetta realizzazione del desiderio di non-esistere, come fuga definitiva dalla vita sentita come malvagia...in definitiva oblio come il luogo per eccellenza lontano da ogni paura, quindi anche lontano dalla paura di esistere, soffrire e non trovare appagamento alla fame di sensazioni della coscienza mentale.
Oblio come Nirvana. Estinzione della fame di esistere. Non lo trovo negativo ( neanche positivo). Oblio anche del concetto di negativo.
Balle!  ;)
Noi, carissimo Sari, vogliamo vivere, vivere e ancora vivere! La morte, addirittura lo scomparire nel nulla, precipitare nell'oblio è un pensiero che fa impazzire. Se ci pensi c'è da diventare matti. E' inaccettabile: tutto il nostro essere si ribella furiosamente. Ti ricordi la scena epica di Blade runner dove il replicante (Rutger Hauer) chiede disperato: "vita, dammi più vita!" al suo creatore?

Non nego che, talvolta, io stesso sono tentato dall'oblio, ma è solo una finzione mentale, un pensiero nel quale è dolce naufragare. (per finta! 8) )
In fondo traiamo le conseguenze del poeta quando recita la poesia "L'albatro" di Baudelaire. Leggila e sostituisci te stesso al poeta. In fondo non sarai famoso ma, quando ti ci metti, scrivi come uno scrittore......

La verità è che dentro di noi c'è l'inestinguibile SETE di vita. Solo che, giustamente, ragionevolmente, vorremmo che fosse un tantino, appena un po' perbacco! di qualità superiore a quella attuale. ;)
#865
Citazione di: Duc in altum! il 15 Agosto 2016, 00:44:47 AM
Oggi ho visto un'atleta cinese (altra cultura, altra religione, altra filosofia: ma pur sempre uomo), in diretta mondiale, chiedere la mano alla fidanzata (altra cultura, altra religione, altra filosofia: ma pur sempre donna), mentre essa veniva premiata con la medaglia d'argento: una prova ulteriore (per chi desidera vedere) che l'amore e le coordinate per cercarlo, incontrarlo e vivere sono le stesse per tutti, anche se ognuno ha le sue combinazioni ontologiche misteriose.
Guarda un po' come siamo diversi :) A me ha fatto orrore quella scena: l'ho ritenuta una volgare spettacolarizzazione. E' quello vero amore o è una buffonata mediatica?
E poi mi sono chiesto: ma se l'atleta cinese femmina rispondeva di no?  :D  :D
Citazione di: Duc in altum! il 15 Agosto 2016, 00:44:47 AM
Benissimo, ma perché l'hai fatto: per paura, per amore o per che? E soprattutto, ancora più importante, per chi sarà, anche in silenzio, d'esempio, questa tua scelta?
Fedeltà! Fedeltà a me stesso, a mia moglie, a Dio. Sarà di esempio a poca gente: qualche collega forse i figli se capiscono.
Citazione di: Duc in altum! il 15 Agosto 2016, 00:44:47 AM
Io ho fatto di peggio per quel che riguarda il vizio delle sigarette (per non parlare delle "droghe"), eppure, incredibile ma vero, sono guarito, dalla sera alla mattina, dopo 23 anni: prendila come la spina nel cuore accennata da San Paolo nelle sue lettere. Ma sappi che speranza non significa che le cose daranno frutti, che si guarisce dai vizi (anche se la fede corona sempre), ma che tutto ha un senso, anche gli aspetti grotteschi e le scivolate nella "buona battaglia".
Ti ringrazio per queste parole che apprezzo e condivido.
Nel mio caso il vizio del fumo è stato ed è una grandissima lezione sulle dinamiche della tentazione, del peccato e del diavolo (ebbene sì sono tra quelli che credono la di lui esistenza). Ho appreso tantissimo e ho anche rinforzato il.......non so come chiamarlo.....il muscolo della santità! 8)  :o  :)
La lezione più grande è stata che comprendiamo la schiavitù e la sua profondità in noi stessi solo quando cerchiamo di liberarci dalle catene.
E' precisamente per questo motivo che il mondo domina l'uomo: perché il capolavoro del male è aver inebetito l'uomo facendogli credere di essere libero. Mentre siamo, dispiace riconoscerlo ma è così, tutti schiavi.
#866
Citazione di: Jacopus il 08 Agosto 2016, 22:43:33 PM
La tesi finale che sostengo è quindi quella di una maggiore umanità presente nelle varie forme di spiritualità non organizzata, rispetto a quelle organizzate.
Mi pare difficile, se non impossibile, sostenere che, per esempio la religione cristiana, scarseggi di umanità. Mi domando quali principi possano essere più umani di quelli affermati da Gesù. Sfido chiunque a trovarne.
A me sembra che la tua tesi evidenzi una semplice insofferenza alla disciplina. E', in ultima analisi, una maggiore libertà individuale interpretativa (e di azione) quella "concessa" dalla spiritualità rispetto alla religione.

Citazione di: Jacopus il 08 Agosto 2016, 22:43:33 PM
In fondo è proprio da società organizzate religiosamente che è scaturito questo terribile mondo attuale (o non è poi così terribile?). Altre domande e altri pensieri si accodano ma mi fermo qui.
Bè oddio......per quello che riguarda per esempio l'Europa rilevo che è proprio il disattendere i principi fondanti del cristianesimo il motivo che ci ha portato a questo disdicevole punto.
Benedetto Croce, pur definendosi non cattolico e non credente, si definiva cristiano. Nel senso che egli si riconosceva nei principi umani del cristianesimo. E quello che sta accadendo oggi è, in modo del tutto evidente, un ripudio dei valori cristiani in senso lato.
#867
Citazione di: Duc in altum! il 13 Agosto 2016, 16:52:51 PM
Certo, chi può esentarsi dalla tentazione?
Ma io parlo per esperienza personale vissuta, sono fedele solo da quando amo davvero, dopo 25 anni di tante, tantissime relazioni, e sempre adultero, mai una senza fallire l'obiettivo: tradire l'amore col sesso.

Non pensavo di poterlo essere (fedele per amore) per 6 anni di fila, quando il mio record era di 4 mesi e 20 giorni. Eppure, anche se osservo le bellezze nostrane, non guardo per desiderare, giacché la tentazione, come ci esorta Papa Francesco, può essere vinta solo con la Parola di Dio, il famoso "...sta scritto anche..." enunciato da Gesù nel deserto
Se si ama, anche se ci presentassero una coniglietta Playboy, certo non potremmo fare a meno di ammirare tanta bontà, ma poi, il pensiero di "adulterare" quella meravigliosa relazione d'amore, condurrebbe il desiderio ad altre circostanze.
Siamo tutti diversi Duc. E' tuttavia certamente vero che le leggi di natura sono uguali per tutti e tutti viviamo certe dinamiche.

Però, per motivi che sostanzialmente ignoro, le combinazioni che scattano in ognuno di noi assumono valenze diverse.

Per essere chiaro: ho sostenuto e rifiutato tentazioni d'amore che, a mio modesto avviso, avrebbero messo in difficoltà un santo. E l'ho fatto e lo faccio anche oggi! con una certa eleganza e padronanza. (lo dico sottovoce perché so che spesso, diabolicamente, la tentazione prende il sopravvento quando riteniamo di averla sconfitta definitivamente)

In altri campi (ne cito uno a caso: il fumo) sono molto più debole. Mi sto battendo come un leone e la guerra, in certi momenti, assume aspetti grotteschi. Smetto, ricomincio, torno a smettere e torno a ricominciare. E tutta la vicenda assume toni di cui francamente mi vergogno (a volte mi trovo ad elemosinare una sigaretta da uno sconosciuto o a cercare nel bidone della spazzatura il pacchetto che ho buttato alcune ore prima).

Insomma mi fa piacere la tua sincerità alla quale rispondo denudandomi anch'io senza timore e mi sembra di cogliere la verità che siamo tutti uguali e, allo stesso tempo, tutti diversi. Scusa per 'sto finale che sembra un aforisma........
#868
**  scritto da Fredom:
E sulle corna penso che non si debbano fare e basta. E, possibilmente, nemmeno ricevere!
Citazione di: Duc in altum! il 13 Agosto 2016, 00:40:47 AMMa le corna non sono altro che la mancanza di amore. Nessuno che ama davvero ha mai tradito il partner.
Sei sposato? Ami tua moglie? Non hai mai subito la tentazione del tradimento? Nessuna donna ha mai suscitato in te desiderio al di fuori di tua moglie?
#869
La mia coscienza è il giudice supremo.
Ricordo che il mio amatissimo e indimenticato parroco non condivideva questa mia "linea" e citava sempre l'esempio di Hitler il quale ha sempre sostenuto di aver agito secondo coscienza.

Il mio parroco non aveva tutti i torti è discernere il bene e il male è a tutt'oggi una delle battaglie della vita.

Tuttavia resto della mia posizione e, pur accettando i consigli di tutti e dando alla Chiesa un ruolo importantissimo nella formazione della coscienza, quando devo decidere mi affido a me stesso. Non per superbia ma perché lo ritengo davvero il sistema più corretto.

E sulle corna penso che non si debbano fare e basta. E, possibilmente, nemmeno ricevere!  :)  8)
#870
Citazione di: Jean il 08 Agosto 2016, 20:17:02 PM
Cit. Sariputra-  Il corpo, il cuore e la mente vivono un vuoto che Dio non colma e non appaga, perché Dio non uccide il nostro desiderio e non sostituisce la mancanza. Se non si mente, dobbiamo riconoscere, senza mistificazioni, il nostro desiderio inappagato.

Alla fine, ed al principio, ci ritroviamo col desiderio, una spinta vitale che di volta in volta ci porta a cercar gonnelle o bariste, libagioni e motori, potere e riconoscimenti, notorietà, bella vita o nulla di tutto questo, avendo una speranza o ritenendo di viverla nel momento cui vi si aderisce.

Desideriamo essere, eppur già siamo... e allor esser di più, esser anche dopo la fine.
Conosci te stesso, proclamava l'Oracolo di Delfi... ma con calma, facciamoci prima un po' di vacanza, come argutamente consiglia l'amico Sariputra... rilassiamoci, bariste permettendo...


"Fammi santo Signore ma non subito." ;D
Così parlava Sant'Agostino, uno dei massimi pensatori cristiani. Poco importa sapere se il desiderio di gioia dell'uomo è innato o proviene dal vuoto esistenziale.

Quello che è decisivo è sapere come raggiungerla questa benedetta gioia! Con l'amore? Con Dio? Chissà.

Quello che tuttavia mi pare abbastanza certo è che il male (così come comunemente inteso) non aiuta.

L'ipotesi che avanzo io è che solo trovando Dio (ammesso che esista!) si può sperare di trovare la gioia. Che, per rimanere in topic, è sinonimo dell'amore. Il fatto è che non basta cercarlo, bisogna trovarlo!