E' vero, ma credo che ai tempi di Draghi (l'altroieri, cioè, sembra sia passata un'eternità) non ci fossero le "urgenze" che ha dovuto affrontare la Lagarde. La quale, se da una parte, travolta dal tumulto generale, ha istintivamente reagito alla sua maniera, poi, quando ha avuto modo di prendere contatto con la realtà che si stava profilando, ha corretto il tiro e cominciato ad agire in modo da salvaguardare almeno l'immagine, dell'Europa. Quello che, comunque, secondo me non è ancora abbastanza chiaro, è che il salvataggio delle economie europee devastate dalla pandemia, come sarà la nostra, avrà il suo prezzo che andrà pagato. Forse a comode rate, ma andrà pagato. Qualcuno ama pensare che, con Draghi al timone, sarebbero stati applicati degli sconti, che con la Lagarde, invece, non ci saranno, ma io non credo. Per dirla semplicisticamente, o si stamperà nuova moneta, o chi oggi dà domani rivorrà indietro.
