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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#871
Citazione di: viator il 27 Aprile 2021, 22:03:42 PM
Salve AF58. Va bene, il fatto di non ricordare nulla di precedenti incarnazioni non vieta di CREDERE che esse ci siano state.

Ma chi ascolta te o altri che credono in ciò..........hanno un problema : essi non SENTONO quello che senti tu, perciò sono ostacolati fortemente nel CREDERE ciò in cui credi tu.

Ma soprattutto e purtroppo...........nè il SENTIRE nè il CREDERE riescono a DIMOSTRARE !. Saluti.


Grazie ma io non ho bisogno di credere nella reincarnazione. Ho qualche indizio al riguardo, se non ancora prove. Per ciò che mi riguarda, credere nella reincarnazione sarebbe come credere che in estate faccia caldo e in inverno freddo.

#872
Una trentina di anni fa mi capitò di leggere un libro della Setta denominata "Teologia dell'Unificazione" in cui il capo (il Reverendo Moon), univa il cristianesimo con il buddismo e altre filosofie o religioni orientali. Secondo il reverendo Moon Dio vuole che ogni essere umano (gli atri esseri viventi debbono prima passare necessariamente per un'incarnazione umana), si perfezioni vita dopo vita, fino a raggiungere la meta della beatitudine di tutti gli esseri umani.
Poi lessi un libro, dal titolo che mi attirava: Resurrezione o reincarnazione, in cui mi aspettavo di leggere le due teorie a confronto, mentre in realtà, dopo poche pagine venne fuori il "tifo"< degli autori per la resurrezione.
Allora iniziai a cercare a destra e a manca del materiale, quando ancora internet non esisteva. In quegli anni avevo ancora il brutto vizio di lavorare e, tra un hobby e l'altro, tra una seduta di riabilitazione motoria e l'altra, mi rimaneva ben poco tempo per cercare di capire il senso di questa mia vita che, come ho già raccontato, è partita in salita dopo nemmeno un anno.
Una volta liberatasi la parte di cervello adibita al lavoro  ;D  ho potuto riesaminare la mia vita, cercare di capirne il senso. Ecco quindi che ho approfondito la teoria della reincarnazione e sono giunto alla conclusione che io devo aver già vissuto qualche altra vita, che la situazione pesante che sto vivendo, soprattutto in questi ultimi 2 anni (in cui, avendo già io delle consistenti difficoltà motorie, ho visto la mia vita praticamente crollare, in seguito ad una caduta disastrosa che mi ha regalato la lussazione della spalla sinistra).


Il fatto che io sia stato al mare in diverse località italiane e abbia imparato a nuotare solamente a Finale Ligure (SV) è un caso? Il fatto che io, nei viaggi all'estero mi sia trovato a disagio in Francia (Parigi e  Costa Azzurra) e a Londra, mentre mi sia trovato completamente a mio agio, a Berlino, a Praga e a Vienna, si tratta di coincidenze?


Poi: la sorella maggiore di mio papà, ha visto morire tutti gli uomini della sua famiglia di origine e di quella da sposata: suo papà (mio nonno),  suo zio, suo marito, un mio cugino e suo nipote che viveva in casa con i suoi genitori (miei nonni), suo figlio, i suoi fratelli (tra cui mio papà)... sono solamente casi?


Leggo spesso di persone che hanno paura dei cani, pur non avendo avuto alcuna esperienza negativa al riguardo: coincidenze?


Poi ho altri indizi al riguardo ma non voglio tediarvi oltre.


Sul fatto che non si ricordino le vite passate... in genere è così, anche perché chi afferma di ricordarsi qualcosa è preso per matto. Se noi ci ricordassimo tutte le volte che siamo stati di passaggio in questa valle di lacrime, diventeremmo matti. Per cui la nostra mente funziona come le vecchie audio e videocassette, con una testina che cancella le vite passate per far spazio a quella presente.


Io non credo nella reincarnazione perché non ne ho bisogno. Ho una serie di indizi che mi indirizzano in quella direzione.





#873
Grazie a tutti per le risposte interessanti. In effetti, a settembre dello scorso anno mi sono iscritto alla facoltà di filosofia, ma ho capito che, purtroppo, non ho più i neuroni di un ventenne. Ho 62 anni e ho bisogno di spazi e tempi sconfinati per poter apprendere ciò che mi serve. Non sono mai stato forte nel ricordare date di nascita, di morte, di eventi vari nonostante io ami la storia, che tuttavia vedo come fatta da uomini, e non di date. Non ho più la necessità di lavorare, e per contro ho il desiderio di capire quale sia lo scopo di questa mia vita, nata in salita (la sera precedente il mio primo compleanno, ho dovuto fare i conti con una serie imprecisata di crisi convulsive che mi hanno provocato una paralisi cerebrale e conseguente impossibilità di camminare correttamente). Tralascio tutte le successive traversie, per non tediarvi. Sono arrivato ad un punto in cui, volendo capire il perché di questa mia vita, non posso fare a meno di considerare ciò che c'era forse prima della vita e ciò che ci potrebbe essere dopo. In altre parole: questa mia vita fatta di nascita, malattia, vecchiaia e morte, senza niente prima della nascita e senza niente dopo la morte, sarebbe per me incomprensibile. Io sono convinto di essere già stato altre volte in questa valle di lacrime e vorrei evitare di ripetere esperienze così devastanti in vite future. Il processo di invecchiamento che c'è in ogni essere umano e in tutto ciò che è materia, in me è, ovviamente, più precoce. Parimenti, la mia anima, imprigionata in questa prigione che chiamano corpo, è a mio avviso quella di un ventenne! Forse vi sembrerà paradossale... Spero che la filosofia mi aiuti a darmi le risposte che cerco e che, probabilmente, sono già dentro di me. Devo scoprire la chiave per aprire la porta e farle uscire.
Grazie di nuovo.
#874
Grazie, ma a cosa serve allora studiare il pensiero dei filosofi, se poi l'unico pilastro di ognuno di noi è se stesso? Di conseguenza, non è una perdita di tempo studiare l'altrui pensiero? E' vero: a certe conclusioni si arriva grazie all'esperienza personale, però a qualcosa servirà leggere e studiare il pensiero dei filosofi? Se sì, a cosa?
#875
Buongiorno. Forse è solamente una mia impressione, ma mi pare che la filosofia spesso si riduca a correzioni, critiche, spiegazioni dei pensieri dei filosofi precedenti. Per esempio la metempsicosi che per taluni esiste, per talaltri assolutamente no. Se volessimo individuare i pilastri su cui poggia il pensiero filosofico, quali sarebbero? Grazie.
#876
Presentazione nuovi iscritti / Mi presento
24 Febbraio 2021, 08:43:06 AM
Il fatto che ci si sieda ad attendere il sopraggiungere della morte, dopo una vita "nella media" (perché è questo ciò che mi par di capire da quel che scrivi), è abbastanza frequente anche tra le mie conoscenze di qualsiasi livello. Per contro, la mia vita non è mai stata "nella norma" e ciò mi ha spinto a cercarne i motivi, le cause, ed altro, sia fuori che dentro di me. Dopo una vita, la mia, passata "all'attacco" di ogni nemico esterno (che io avevo individuato in chiunque fosse (o mostrasse di essere) insensibile ai problemi sociale (in primis la disabilità), ho iniziato a rivolgere l'attenzione dentro di me. Ho capito che la disabilità è una questione molto più comune di quanto ci si possa immaginare: ogni essere umano, quando nasce, non sa far altro che piangere, e non è nemmeno sicuro di essere compreso dagli adulti. Io credo di poter affermare che ogni essere umano nasca plurihandicappato e che la sua vita altro non sia che la continua liberazione dalla varie forme di handicap: c'è chi vi riesce in alcune e chi in altre. Ecco perché ho iniziato un cammino introspettivo. Voglio capire il senso di questa mia vita. Credo che la filosofia possa aiutarmi, non tanto dandomi risposte, quanto facendomi pensare, facendomi cercare dentro me stesso quelle risposte che non potrei trovare in alcun altro luogo.
#877
Citazione di: InVerno il 18 Febbraio 2021, 11:22:29 AM
Diventerebbe uno street epistemologist (https://en.wikiversity.org/wiki/Street_Epistemology), magari con l'aiuto di un nerd aprirebbe un canale youtube dove pubblicare le sue discussioni di strada e non avrebbe alcun problema economico (chi conosce l'inglese può guardare Anthony Magnabosco a riguardo https://www.youtube.com/user/magnabosco210).
Per chi non conosce l'inglese, cosa significa? Grazie.
#878
Buongiorno a tutti, ho letto che Socrate era considerato e si considerava un tafano per gli ateniesi, a causa delle domande continue che poneva loro, magari con fare insistente e talvolta fastidioso.  Ora, se Socrate tornasse sulla Terra oggi, quali domande porrebbe ad ognuno di noi? Io me lo immagino mentre ferma ogni sorta di passante (compresi quelli che non hanno nemmeno il tempo per salutare chi incrociano, presi come sono dalla frenesia di una vita sempre di corsa). Secondo voi?  :D
#879
Tematiche Filosofiche / Sofisti e società attuale
10 Febbraio 2021, 16:36:31 PM
Citazione di: Ipazia il 09 Febbraio 2021, 16:32:45 PM
I think-tank dove li metti ? Hai aperto la discussione osservando che i sofisti erano malvisti perché insegnavano a turlupinare il prossimo e poi vuoi fare distinzione coi politicanti attuali e i loro prezzolati consiglieri.

Oggi la retorica si è  arrichita del linguaggio mediatico, ma il sofista - influencer nell'anglicorum svaccante - svolge sempre la medesima funzione.

La quale ha livelli diversi - in estensione, altezza e intensità di imbonimento -  che non ne modificano la funzionalità sociale.

Altra cosa è  il contributo filosofico dei sofisti antichi, dopo aver separato - ermeneuticamente - il grano (la logica, ad esempio) dal loglio (il turlupinare circolare con sapiente mascheratura delle fallacie padroneggiate).


Veramente io non ho scritto che i sofisti insegnassero a turlupinare, ma più semplicemente ad avere ragione dell'avversario. Giusto per fare un esempio: è come se un esperto di scacchi insegnasse a due potenziali giocatori, come riuscire a vincere (lealmente, senza sotterfugi) la partita contro l'avversario.

#880
Presentazione nuovi iscritti / Re:Mi presento
10 Febbraio 2021, 12:27:57 PM
In realtà tutte le disavventure occorsemi mi hanno mandato dei messaggi, cui io (che non ho mai avuto un fisico atletico, ma sono sempre stato costretto a trovare soluzioni ai problemi di cui altri ignorano forse l'esistenza) ho prestato ascolto. Ho cercato di capire, di interpretare correttamente i messaggi che mi giungevano e mi giungono tuttora. Essi mi hanno indicato la strada, chiaramente, senza ombra di dubbio o di errore, su cui incamminarmi (col pensiero che ritengo non essere barcollante come il mio fisico). Io sono giunto alla conclusione (qui la fede in una qualsivoglia fede, credenza o teoria non c'entra un bel niente. Il mio è stato ed è  un percorso razionale e intuitivo) di essere il risultato di innumerevoli vite, fatte anch'esse di messaggi, di segnali che non ho saputo interpretare. Ora l'Esistenza mi ha messo di fronte ad una montagna, non tanto perché io mi abbatta, quanto perché io trovi la chiave, il sistema, la strada per andare oltre l'ostacolo. A dispetto dell'età e dei problemi fisici che mi ritrovo quotidianamente a dover considerare, dentro di me, c'è un io fatto di altro dal corpo, che non intende fermarsi, nemmeno nel caso in cui la morte fisica dovesse arrivare a complicare il tutto per l'ennesima volta. Ora che mi è chiaro ciò che devo fare, lo faccio. L'Esistenza vuole che io scopra quale sia il mio posto nel puzzle di cui ognuno di noi fa parte. Ebbene, lo cercherò, e quando lo avrò trovato aspetterò che ogni componente dell'Umanità faccia altrettanto. Insieme ce la possiamo fare! 
#881
Tematiche Filosofiche / Sofisti e società attuale
09 Febbraio 2021, 10:19:10 AM
Buongiorno, ho letto che i sofisti erano malvisti da molti filosofi, perché si facevano pagare per insegnare a vincere nei dibattiti.  Se A e B si fossero rivolti allo stesso sofista in momenti diversi, egli avrebbe suggerito a entrambi come avere ragione dell'avversario. In pratica il livello della disputa si sarebbe elevato. Se esistessero oggi i sofisti cosa accadrebbe a questa nostra società perennemente di corsa? Riuscirebbero i sofisti a far innalzare il livello dei dibattiti dal baratro in cui sono finiti? Oppure esistono attualmente i sofisti, sotto mentite spoglie? Quali sono secondo voi, nel caso?
#882
Presentazione nuovi iscritti / Mi presento
08 Febbraio 2021, 11:43:51 AM
Grazie per le risposte. Considerato che a me interessa imparare per il gusto, per la voglia di sapere, conoscere, sperimentare, ecc... ho pensato di dare gli esami, considerati i miei tempi e i neuroni non più numerosi come 40 anni fa! Non mi interessa la laurea come pezzo di carta o titolo, perché non ho più il brutto vizio di lavorare, con tutti i pro e i contro che ciò significa. Proprio perché la mia vita non è stata "normale" (nel senso che comunemente si dà a questo vocabolo), dopo l'ennesima batosta beccata nel 2019 (cioè quando, a causa della mia situazione di equilibrio precario sono inciampato in casa, sono andato a sbattere contro lo stipite di una porta,  rimediando la lussazione della spalla sinistra, con stiramento del nervo ascellare e rottura di un tendine inoperabile secondo l'ortopedico che mi ha visitato, aggiungendo così ulteriori problemi a quelli già esistenti), ho iniziato a riavvolgere il nastro della mia vita. Credo che la filosofia, sebbene non mi dia risposta alcuna, sia comunque da stimolo a cercare dentro di me le risposte a tutti i quesiti che mi frullano nella mente da decenni, fin da quando, bambino ai bordi di un campo di calcio dove correvano i miei coetanei, chiedendo agli adulti "perché loro sì e io no?" non ricevevo alcuna risposta che io potessi considerare soddisfacente. Quindi, spero di riuscire a capire qualcosa di questa mia vita, grazie anche alla filosofia.
#883
Tematiche Filosofiche / Credete nel libero arbitrio?
08 Febbraio 2021, 09:46:06 AM
Io credo che il libero arbitrio esista unicamente con la metempsicosi. Negando questa, anche quello non può essere accettato.
Io credo che esistano tre possibilità:

       
  • si nasce e si muore ed esiste solamente questa vita
  • si nasce, si muore e si resuscita, passando dalla vita terrena a quella eterna
  • Questa è una delle vite.
Nei primi due casi, sorge spontanea una domanda, secondo me: siamo nati senza scegliere alcunché (sesso, data, ora e luogo di nascita, famiglia in cui nascere, società in cui vivere, ecc... ecc... ) per cui mi pare assurdo ammettere l'esistenza del libero arbitrio.
Il terzo caso, viceversa secondo me, ammette il libero arbitrio, perché noi in ogni nostra vita, siamo il risultato di ciò che abbiamo fatto nelle precedenti. Per cui, nascere in condizioni più o meno disagiate, è frutto delle scelte da noi compiute nelle vite precedenti. Quindi, come la medaglia ha due facce, così  metempsicosi e libero arbitrio convivono indissolubilmente.
#884
Presentazione nuovi iscritti / Mi presento
08 Febbraio 2021, 08:51:01 AM
Buongiorno, ho 62 anni,  sono in pensione dall'aprile dell'anno scorso. Nel primo anno di vita, ho dovuto fare i conti con le crisi convulsive, che mi hanno provocato una paralisi cerebrale, con conseguente impossibilità di camminare correttamente. Quindi: correre, saltare e arrampicarmi sugli alberi quando i miei coetanei lo facevano, per me è sempre stato tabù. Nel 1978 mi sono diplomato in ragioneria ma, nei quasi 40 anni di lavoro (ho raggiunto i 42 anni e 10 mesi di contributi, grazie a quelli figurativi che spettano ai lavoratori dal momento in cui una commissione medica li dichiara invalidi al 75% e io ho raggiunto anche il 100%). Durante l'attività lavorativa ho svolto diverse mansioni (centralinista, fatturista, aiuto cassiere, addetto di servizio clienti: quest'ultima attività quasi interamente in telelavoro), ma mai l'attività di ragioniere. L'anno scorso, quando la pandemia era ancora agli inizi, le scuole erano già state chiuse, ma ancora si poteva circolare, chiacchierando con una ragazza che abita nel mio condominio, proprio sopra di me, le esternai il mio desiderio di iscrivermi all'università, scartando gli indirizzi che servono quasi esclusivamente per lavorare. Quindi no a facoltà tecniche, scientifiche. Sì a quelle umanistiche. Questa ragazza (che si laureerà quest'anno in psicologia) mi suggerì filosofia. Io non sapevo  manco cosa fosse la filosofia, salvo poi scoprire che tra i libri che avevo in casa, vi fosse qualche autore filosofo. Per prima cosa iniziai a prendere un libro in biblioteca, poi un altro e un altro ancora, giusto per iniziare a familiarizzare con l'argomento. Dal 5 settembre dello scorso anno sono immatricolato alla Statale di Milano. Ho dato come unico esame storia greca, perché ritenevo importante conoscere l'ambiente, la società in cui vissero e filosofarono i filosofi. Purtroppo mi è andato male. Allora ho deciso che darò gli esami dei corsi che mi interessano, quando mi sentirò pronto.
Tra i libri presi in prestito in biblioteca c'è anche "Storia della filosofia occidentale" di Bertrand Russell, che mi è piaciuto molto. Vorrà dire che per i periodi storici relativi ad ogni filosofo, farò riferimento a lui.
Mi piacerebbe dibattere sui pensieri dei vari filosofi. Vi chiedo di perdonarmi se a volte mi capiterà di chiedere qualcosa che per voi è ovvio che si sappia. Io sto imparando e vorrei continuare a farlo fino a quando esalerò l'ultimo  respiro.
Grazie.