Citazione di: 0xdeadbeef il 24 Dicembre 2018, 13:05:26 PM
Quando dici: "la comune denominazione di uomini evidenzia ciò che li rende uguali", intendi forse
supporre una "sostanza", l'umanità, che essendo in tutti gli uomini li rende in un certo
qual modo, tutti uguali?
Non ho una grande conoscenza della filosofia classica (e non solo) per cui il concetto di sostanza non mi è chiaro.
Se asserisco che "gli uomini sono diversi" sottolineo gli elementi, le qualità, i caratteri che distinguono gli uomini uno dall'altro. Tuttavia questa asserzione poggia sul fatto che tutti gli esseri di cui si asserisce la diversità hanno degli elementi, qualità, caratteri uguali, identici, che li distinguono da altri esseri o cose e che li fanno appartenere alla classe uomo. Perciò l'uguaglianza/disuguaglianza degli uomini dipende dal contesto, dagli elementi, caratteri considerati.
Citazione di: Ipazia il 24 Dicembre 2018, 13:23:22 PM
Quindi la natura aiuta poco a stabilire un principio originario di uguaglianza sociale, che rimane una questione squisitamente et(olog)ica. In tal senso il titolo della discussione è esatto. Si tratta di stabilire l'origine della diseguaglianza (sociale) e dichiarare la propria posizione ideologica di fronte ad essa. Venendo alla mia: ritengo che tutte le differenze di sesso (e predilezione sessuale) e "razza" non giustifichino alcuna subordinazione sociale e che le diseguaglianze sociali su base classista siano inique e prive di qualsiasi fondamento antropologico che non sia la mera violenza di chi possiede in regime di monopolio strumenti di dominio - militari, economici, politici, giuridici - a danno di chi è stato sottomesso. Tale dominio è certamente relativo e tutta la storia, compresa l'attuale, è storia dei suoi stravolgimenti e delle lotte che li accompagnano.
La mia posizione è ovviamente diversa.
Poiché le disuguaglianze sociali ed economiche poggiano su un originario fondamento biologico esse non sono eliminabili ma modificabili. Non ritengo perciò che la violenza, la forza siano il problema e la soluzione delle disuguaglianze socioeconomiche.
Dal punto di vista etico e politico ritengo che la riduzione delle disuguaglianze socioeconomiche vada comunque perseguita come obiettivo.
