Ciao Bobmax.

Apprezzo molto l'eleganza formale del tuo "sillogismo", e, cioè:
°
Se Dio non avesse reazioni umane, allora non sarebbe presente nell'uomo.
°
Ma se non fosse presente nell'uomo, se non fosse "anche" quell'uomo, mancherebbe di qualcosa.
°
Ma se mancasse di qualcosa non sarebbe Dio.
***
.
***
Peccato, però, che, almeno secondo me, si tratta di un "sillogismo fallace"; cioè di un cosiddetto "paralogismo".
***
.
***
.
***
Ed infatti Dio <<è">>, senza alcun "predicato specifico", bensì con "tutti gli infiniti predicati possibili", essendo il "minimo comun denominatore" di tutte le cose, e non solo degli uomini; per cui in quanto puro "essere", non ha, nè può avere le caratteristiche, di nessuna delle entità individuali a cui consente di "esistere", "uti singuli".
***
Per cui la tua premessa è erronea, in quanto, allo stesso modo, si potrebbe sostenere che "Se Dio non avesse le reazioni di un bacarozzo, allora non sarebbe presente nei bacarozzi; mentre invece è presente anche in loro (o meglio "<<è>> anche loro").
***
Pertanto, essendo erronea la tua premessa, ne consegue la fallacità di tutto il tuo conseguente ragionamento.
***
.
***
Il quale ragionamento, peraltro, presenta anche un altro vizio logico, in quanto, dando per scontato che Dio sia "qualcuno" che può avere o non avere delle "reazioni", ed al quale può "mancare" o "non mancare" qualcosa, dà già per scontato che Dio sia una "persona", o, comunque, una "entità individuale"; ed infatti soltanto una "persona", o una "entità individuale", può avere delle "reazioni" (se è biologica), e ad essa può "mancare" o "non mancare" qualcosa.
Per cui il tuo ragionamento si riduce ad una "petizione di principio" ("αἰτεῖσϑαι τὸ ἐν ἀρχῇ"), in cui s'incorre quando si presuppone implicitamente dimostrata la stessa cosa che s'intende di dimostrare.
***
.
***
In conclusione, se Dio esiste, non è affatto "<<un>> essere" che partecipa all'esistenza di altri "esseri", assumendone parte delle caratteristiche, bensì è "<<l>>'Essere" di tutte le cose; e, come tale, "è" tutti/tutto e nessuno/niente in particolare!
Ovvero Dio, se è, è: "Intra omnia, non inclusum, extra omnia, non exclusum, supra omnia, non elatum, infra omnia non prostratum" (Itin., V, 8 V, 208).
***
.
***
***
.
***
Quanto a domandarci se noi esistiamo davvero, a mio parere tutto dipende da cosa intendi per "davvero".
Ed infatti:
- se per "davvero" intendi l'"esistenza fenomenica" dei personaggi di un sogno, allora sì che esistiamo davvero, almeno finchè dura il sogno (ed infatti anche il sogno ha una sua realtà);
- se, invece, per "davvero" intendi l'"esistenza noumenica" di entità reali in se stesse, allora no che non esistiamo davvero, essendo tutti, prima o poi, destinati a risvegliarci nell'UNO senza distinzioni individuali.
***
.
***
.
***
Un cordiale saluto!

***
P.S.
Stanotte ho sognato due politici che litigavano accanitamente tra di loro; ma, quando mi sono svegliato, mi sono accorto che non erano due, ma uno solo (io).