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Messaggi - Jean

#886
Ognuno è libero di giudicare: i comportamenti, le idee e i resoconti di vita dei nostri simili. 
Tra l'altro un forum dovrebbe servire anche per questo, contribuire a formarci un'opinione dall'ascolto di quelle altrui, siano congeniali o meno.

Ma la gran qualità necessaria per far ciò, che non può esser spiegata e non c'è verso di  imparare a comando... è di prestar ascolto a quello cui stiamo partecipando: un discorso, una lettura o un evento.  

Per reciprocità nei confronti di Acquario che ha partecipato a quello da me aperto (écouter les femmes) desideravo partecipare al suo topic, cercando nei miei ricordi ed esperienze qualcosa riferito alla luce e all'ombra, senza trovarvi un'assonanza. 
Poi, per caso, ho letto (proveniente da un filmato, link alla fine) queste parole che trascrivo:


...una metafora che mi piace usare è quella del deposito. Provate a immaginare di trovarvi in un deposito completamente buio, buio pesto... e non potete vedere nulla tanto è buio... di fronte a voi, da nessuna parte. Ma immaginate di tenere in mano una piccola torcia, solo una piccola torcia... l'accendete e con quella trovate la strada attraverso il buio... solo quel raggio per guidarvi attraverso le tenebre. Tutto ciò che riuscite a vedere nel deposito è solo grazie alla luce della torcia. Immaginate che il raggio illumini una parte, tutto ciò che vedrete sarà lì, tutto il resto è nell'ombra. Spostate la torcia da un'altra parte e vedrete solo quel punto. Tutto i resto è buio eccetto la luce della torcia.
Ora immaginate che a un certo momento si accendano dei grandi fari e illuminino tutto il deposito... e vi rendete conto che è enorme. Più grande di quanto avete mai immaginato... ed è ricoperto di mensole, mensole a perdita d'occhio, piene di cose d'ogni tipo. Tutte le cose che riuscite ad immaginare e quelle che non potete neanche immaginare, stanno tutte su queste mensole, una accanto all'altra. Alcune sono bellissime e altre meno; alcune grandi e altre piccole, alcune di colori mai visti prima, che non pensavate esistessero. Altre cose sono strane e buffe, una accanto all'altra. Alcune le avete già viste con la torcia ma la maggior parte non l'avete mai vista prima, perché la torcia non le aveva illuminate.
Ora immaginate che le luci si spengano di nuovo e voi torniate alla vostra torcia. Anche se quello che vedete è quello che vi consente il raggio di luce di una torcia, almeno ora sapete che esiste molto di più, contemporaneamente e vicino alle cose che non potete vedere. Ora sapete che anche se non potete vederle o farne esperienza questo non significa che non esistano, dal momento che avete fatto quell'esperienza...


Se e quando visionerete il filmato vi farete la vostra personale opinione riguardo la persona che ha espresso quanto avete letto, forse catalogandola tra le persone credibili o all'estremo opposto... ma indipendentemente da questo, la semplice metafora che ha usato (non è così semplice trovarne di appropriate per esprimere concetti difficili) ha la sua validità anche per esperienze usuali e quotidiane... la luce di quella torcia, la vostra consapevolezza, è in atto in ogni momento. 
Anche la notte... quando vi accompagna (anche se ricordarlo è soggettivo) nei viaggi nel regno dell'inconscio.

Se qualcosa di quanto avete visto o letto avrà destato il vostro interesse (in positivo o negativo) allora è probabile si sia formata un'emozione che l'avrà legata indissolubilmente a voi, e le emozioni vien voglia di condividerle... un bel tramonto, un quadro, una musica... l'amicizia.

Poi se l'onda sarà grande arriverà a destinazione, dall'altra parte del lago.


 
Cordialmente,

Jean

 

https://youtu.be/rhcJNJbRJ6U
 

 
#887
Oggi dopo un breve piovasco è comparso uno spettacolare arc en ciel... chi non ne rimane affascinato e perché?

Vuoi per la presenza di tutti i colori e per la stupefacente geometria, col risultato finale di un perfetto equilibrio... nel cielo. 
Il cielo dell'essere umano è un cielo diviso, in tutti i sensi; l'intento di questo topic  è di avviare una discussione sulla primaria divisione umana, quella tra uomini e donne nel limitato orizzonte di questo spazio (forum).

Nelle statistiche generali del forum compare il rapporto uomini/donne, attualmente 1:0... del tutto scoraggiante anche se a far la conta dei nomi femminili nella lista utenti quest'ultimi siano qualcosa più del 10%. 
Forse quel rapporto 1:0 andava meglio rapportato a 100, che a 10 sarebbe risultato contro circa 0,7 donne... neppure un'unità.

Naturalmente non intendo focalizzarmi su numeri e statistiche ma sul fatto che queste indicano, la poca partecipazione dell'altra metà del cielo alle discussioni, nel nuovo e nell'ex forum, del quale rammento gli interventi tra gli altri di alcune bravissime rappresentanti: Gyta, Vanina, Koirè ecc., sempre troppo poche, sempre troppo sbilanciata la miscela di colori dell'arcobaleno nel limitato cielo del nostro forum.

Forse noi maschietti abbiamo qualche responsabilità?

Dopo aver aperto il topic spero che l'energia femminile se ne impadronisca e che quella maschile ne tragga suggerimenti per cercar di migliorare il manifesto squilibrio.
 

Cordialmente,

Jean    :)
#888
Varie / Mind the gap!
20 Aprile 2016, 19:49:25 PM
La Treccani riporta (molto prima di maiale, Majakovskij e malfatto) uno dei significati di gap:

scienze sociali G. generazionale Profonda differenziazione tra due generazioni successive, e quindi anche tra genitori e figli, per quanto riguarda le idee, il comportamento, il modo d'intendere e affrontare la vita.

che potrebbe anche adattarsi all'avvenuta genesi del nuovo forum; sicuramente nell'aspetto grafico e nelle aumentate performance, restando da verificare nel tempo se riguarderà anche idee, comportamenti  ecc.

Ma il bambino appena nato non apparterrà mai più all'ambiente precedente che in un certo senso è morto, a causa di un gap, appunto:
- apertura
- breccia
- buca
- buco
- differenza
- distanza
- divario
- lacuna
- passo
- salto
- spazio

Ho un pensiero di poco conto  e sono contento della nuova sezione off-topic che mi permette di alloggiarlo (almeno secondo la mia interpretazione... salvo essere off-topic dell'off-topic!), il seguente:

mi chiedo come abbiano vissuto il travaglio e la nuova nascita i vecchi forumisti, quelli che hanno ripreso a frequentarlo, dei quali il solo Sariputra pare essersi accorto della differenza, del salto, sfruttando appunto questa sezione per presentarsi e salutare  vecchi e nuovi utenti.

Alcuni hanno cambiato o modificato il nick, molti sono altrove (un gap, una distanza) e sicuramente altri non parteciperanno più. Il salto, nel caso, si è rivelato troppo impegnativo. Qualcuno arriverà tra poco o tanto, questione di spazio (e convinzioni) da percorrere.

Un gap si può intendere anche come differenza e nel nuovo forum ci sarà chi cercherà di rapportarsi differentemente, stante l'opportunità della novella nascita che spazzando il passato permette di riseminare nella terra ripulita da tante colture (e culture...) precedenti, che hanno germinato, fiorito, fatto seme e alfine sono rinsecchite. 
Al di là del buco, con un click del mouse le ritroviamo in un erbario, sempre consultabile. Non è poca cosa, è memoria.

Come lo è l'uomo... una presenza che attinge alle memorie, individuali e collettive, ma... mind the gap! Ci sono buchi, lacune, brecce... aperture... e passandoci attraverso non si è più quelli di prima.
Io mi sono iscritto oggi e se ero qualcosa prima non lo sono più adesso, una lacuna nella memoria... e la vita può essere diversa...
Quindi attenti, mind the gap!
 
Ricambio gli auguri di Sariputra facendoli a mia volta a tutti.

Jean