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Messaggi - InVerno

#886
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
20 Febbraio 2024, 18:04:53 PM
E tu ti preoccupi della logica quando i russi accusano l'occidente di aver assassinato un detenuto in una prigione di massima sicurezza in Siberia? Oltre che aver fatto estinguere i dinosauri si intende..

Per qualche irrazionale motivo il fatto che Navalnyi era vivo lasciava per molti russi di opposizione una sembianza di luce in fondo al tunnel, come le poche speranze di guarire da un tumore grave, sparita la vita di Navalnyi è sparita anche quella luce. Sarò cinico, ma penso sia un bene, non il fatto che Navalnyi è morto, ma i suoi effetti. Adorno citando Christian Grabbe scriveva "Solo la disperazione può salvarci". Come invece scrive Greg Yudin su Medusa "Bisogna raggiungere i più profondi abissi della disperazione per perdere illusioni innecessarie, e poi la possibilità di azione finalmente arriverà. Non durerà per sempre, andrò dove sono sicuro, in qualche modo funzionerà. No, non passerà, ti colpirà, senza dubbio. La disperazione arriva quando non c'è più posto dove nascondersi." Navalnyi per molti era diventato un posto dove nascondersi, che ora non esiste più, e la sua ombra era diventata ingombrante per tutta l'opposizione che non riusciva a proporre leader che potessero superarlo in carisma. L'ora più buia è quella che precede il sorgere del sole, dice un proverbio.

Che cosa può fare l'occidente? A parte le cose pratiche, potrebbe cominciare a non riconoscere Putin come legittimo presidente Russo. E' un atto simbolico, ma è un atto dovuto, riconoscere come valide elezioni truccate danneggia la democrazia, e la morte di Navalnyi è il simbolo di quanto siano truccate le elezioni russe. Molti non lo sanno, ma Lukashenko già non è riconosciuto come presidente Bielorusso dall'UE e dagli USA, lo stesso trattamento dovrebbe spettare Putin. I russi possono continuare a credere alle loro elezioni, così come i nordkoreani possono continuare a credere di aver vinto cinque volte il mondiale di calcio, ma non è scritto da nessuna parte che dobbiamo crederci anche noi, anzi, far finta di crederci, danneggia le nostre istituzioni.
#887
Io non mi sento appartenente a nessun gruppo etnico superiore, l'etnia e la biologia non c'entra niente di niente e nessun vocabolo da me usato appartiene a quel gruppo semantico. Però posso  affermare che i palestinesi, o meglio la loro leadership, hanno intrapreso tutte le strade politicamente più controproducenti ormai da un secolo, rifiutano da sempre la soluzione dei due stati e non ne hanno mai proposto nessuna alternativa se non "sterminiamo gli ebrei". E di questo i palestinesi sono vittime a loro volta, dei loro "fratelli arabi" che li spingono in questa posizione per motivi "tattici". Questa non è una mia teoria, è quanto per esempio apertamente sosteneva il leader palestinese Zuheir Mohsen "Il popolo palestinese non esiste. Non c'è differenza tra Giordani, Palestesi, Siriani e Lebanesi. Siamo tutti parte  della nazione araba. Solo per motivi politici abbiamo scritto la nostra identità palestinese. Perchè è nell'interesse nazionale degli arabi avvocare l'esistenza  dei palestinesi per controbilanicare i sionisti. L'esistenza di una identità palestinese esiste solo per motivi tattici". Al contrario di quanto scrivi, io non penso i palestinesi come inferiori, ma come vittime, prima di tutto di altri arabi, e poi degli israeliani. Se c'è una cosa in cui mi sento convintamente "superiore" è l'islam, io non sono un relativista culturale, io penso che sia una tradizione tribale, incivile, antidemocratica ed incompatibile con i miei valori. E applico a loro lo stesso metro che si uso per i fondamentalisti cattolici, che considero alla stessa stregua, la differenza è che mentre molti "amici" di sinistra sono molto bravi ad accanirsi contro i fondamentalisti cristiani perchè ledono i loro diritti, per qualche assurdo ed ipocrita motivo "sorvolano" sulle stesse identiche disgrazie che l'islam fondamentalista è in grado di portare, e si bevono assurde sciocchezze come "la religione di pace". Nelle terre dominate dall'Islam la povertà è destinata a rimanere, perchè ostacolano dogmaticamente una delle poche ricette che universalmente migliora le condizioni di vita delle popolazioni: l'emancipazione delle donne (c'è anche chi mi da del maschilista, oltre al razzista). Non c'è sollevamento dalla povertà di un popolo finchè la vita di una donna non varrà quanto quella di un uomo, e ti ripeto, i cristiani fanno la stessa identica cosa, ma ora la fanno in africa, e io sono contrario anche a questo. Anche perchè tu non lo puoi sapere, ma un ramo della mia famiglia è Etiope (figurati il razzismo) e conosco qualcosina di come vanno le cose lì, un mio parente è stato recentemente insignito cavaliere del lavoro per ciò che ha fatto per ridurre la povertà nel suo paese originario. Ricordo quando il papa volò in Uganda a dire che i condom sono peggio dell'aids, e lo considero alla stessa stregua di inciviltà e barbarie dell'islam. Quindi riprenditi pure le tue  accuse di razzismo, e sei così interessato ai genocidio e ai crimini di quella regione, ti segnalo che ci sono anche Assiri, cristiani lebanesi, e decine di altre minoranze che negli ultimi cinquant'anni sono letteralmente sparite dalla mappa demografica dei paesi islamici, senza che vi fosse un singolo cartellone in europa.
#888
Hamas è l'esempio vivente del perchè lanciare soldi dall'elicottero su stati falliti non risolve niente, negli anni sono stati inviati miliardi di dollari sui palestinesi, questi continuano a non avere la carta igienica e anche se non hanno accesso ai prodotti  dell'industria militare occidentale si sono industriati per tagliare i tubi degli acquedotti per farci dei missili, la maggior parte degli aiuti che sono rimasti sono sequestrati da un gruppo di oligarchi.. Hamas ha tuttavia avuto una piccola consolazione, se per puro caso della storia gli USA si fossero apertamente schierati con i palestinesi, tutta la sinistra postmarxista sarebbe diventata sionista in ventiquattrore.

@anthonyi, la questione è molto più semplice, se Hamas avesse fatto i tunnel sotto Tel-Aviv e si nascondesse tra i vicoli di Gerusalemme, diresti che Israele userebbe le stesse regole di ingaggio?
#889
Non ho capito perchè fame nel mondo e spesa militare debbano essere contrapposte, o meglio capisco se risolvere la fame nel mondo sia una sorta di metafora per un bene assoluto ed incontestabile che equivarrebbe alla riduzione della spesa militare...tuttavia Anthonyi entro certi limiti ha ragione, nel senso che le armi quando usate per garantire la stabilità di una zona, i diritti di proprietà e la legge, permettono effettivamente di ridurre la fame perchè le persone cominciano a vivere in un ambiente dove ha senso investire anzichè rubare e saccheggiare. L'idea invece che basti buttare nei posti dove c'è fame la somma di denaro equivalente alla costo del cibo che manca è un assurdità, ci sono province, neanche nazioni, che saprebbero assorbire quegli undici miliardi e farli sparire nel nulla senza aver dando un sandwich a nessuno, e spesso e volentieri queste province sono esattamente situate dove non c'è un monopolio della forza (garantito dalle armi) sufficiente a mantenere uno stato di diritto. Detto ciò, lo sforzo per il disarmo, nobile quanto si voglia entro limiti realistici, non può essere intrapreso unilateralmente da alcune regioni, deve essere, come insegna lo sforzo per il disarmo nucleare, concertato ad un livello più ampio, dove perlomeno i vicini di casa seguono la stessa rotta. L'europa occidentale ha seguito questo sforzo grazie ai rapporti diplomatici e agli sviluppi culturali che hanno reso impoderabile una nuova guerra tra nazioni europee, dopo millenni di massacri continui, ed è un fatto positivo. Detto questo, difficile intraprendere la stessa retorica in paesi che confinano direttamente contro potenze militari aggressive, ah voglia a raccontare che sono tutte paure irrazionali instillate dal sistema capitalistico finanziario, provare ad andare in Lituania a raccontare del disarmo e delle fobie irrazionali, e come diceva il buon Fassino "vedete quanti voti prendete", sempre che non si voglia imporre il disarmo con la forza delle armi, che sarebbe il colmo dei colmi. Sarebbe un pò come dire che in Italia ci sono 60milioni di fabbricati, ognuno di esso ha una porta di un valore medio di 500€, e se non fosse per il capitalismo finanziario che instilla la paura dei ladri, avremmo 30miliardi da spendere nell'eradicare la fame.
#890
Citazione di: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 19:47:50 PMVuoto?!?

Gli ebrei sono lì, la Chiesa è là e tu vuoi "tuttavia" altre manifestazioni?!?
Io la chiamerei idiozia, visto che non ci sarebbe nessuna differenza tra lui è un terrapiattista.
Vuoto è l'insieme di chi crede in assenza di manifestazioni. Guardati allo specchio, tu vedi una prova persino nel fatto che certe tradizioni siano popolari e socialmente resistenti, ma casualmente ti sei dimenticato di citare l'Islam che a numeri effettivi avrebbe qualcosa da dire. Che poi, per un cristiano specialmente, trovare una prova della propria validità nell'esserci ancora è il colmo dei colmi, duemila anni di fallimenti delle profezie si sentono.
#891
Citazione di: InVerno il 15 Febbraio 2024, 20:49:39 PMNon ho alcun dato per dimostrarlo, ma ho la forte impressione che la maggior parte degli agricoltori che protestano fanno parte di quelli che hanno scelto la quantità
Qualche dato dalla dubbia rappresentativà statistica esce fuori
https://www.repubblica.it/il-gusto/2024/02/18/news/agricoltori_trattori_protesta_unione_europea-422125873/

ho sottoposto ai membri dell'Associazione delle Casare e dei Casari di Azienda Agricola un breve sondaggio. Dall'indagine è emerso che queste aziende, pur appartenendo al mondo agricolo, per il 94% non si sentono rappresentate dalla protesta in corso o lo sono solo in parte. In particolare circa l'80% si dichiara in disaccordo con le istanze contro il Green Deal, è quindi favorevole alla riduzione dei pesticidi e alla transizione ecologica.

Questo non significa sottovalutare l'importanza dell'agricoltura industriale, ma significa riconoscere che perlomeno la protesta andava presentata con importanti distinguo. E non sottovalutare neanche il fatto che tenere bassi i prezzi del cibo sarà na meraviglia per i consumatori, ma non per chi vorrebbe, sopratutto giovane, cominciare un azienda e non ha cinquanta ettari che gli escono dalle tasche, che se l'insalata costasse un pò di più magari qualcuno si applicherebbe a riprendere la ruralità, invece che stare ammassati in periferia disocuppati con due lauree e la trap.
#892
Citazione di: Duc in altum! il 16 Febbraio 2024, 01:12:47 AMCerto, come tu ben dici, la fede si nutre anche di prove certe, manifestazioni che quel che si crede si concretizza, ma resta sempre, anche per il più "santo dei santi", finché respira, almeno quell'1% di mistero.
Sono contento che tu mi abbia concesso che la fede ha bisogno di manifestazioni, il che tuttavia rende la fede "biblica" un insieme vuoto. Allora ti do una mia definizione rivista: credere non in assenza di evidenze, ma a dispetto di esse. Posso portare tonnellate di evidenze ad un creazionista del fatto che il mondo non s'è creato in sei giorni, ma lui non muoverà le sue convinzioni di una virgola, questa io chiamerei "fede"..(perchè siamo in ambito teistico, al di fuori di esso esistono sostantivi meno vezzeggiativi per descrivere questo comportamento). Non è un credere in assenza di evidenze e manifestazioni, ma l'impermeabilità ad esse. Di "questa fede" non c'è evidenza sia una forma inevitabile del pensiero e nella storia umana, anzi viene costruita e modellata ad hoc con mille strumenti, come "preveggere" che "arriveranno gli empi e vi diranno questo e quello, ma voi mi raccomando dita nelle orecchie!" e le gare che si fanno a vedere chi ha più cerume sulla punta delle dita.
#893
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
16 Febbraio 2024, 22:40:40 PM
Morto Navalny si apre un oppurtunità concreta e pragmatica

Se il vostro amico\conoscente risponde "E allora Assange?" sapete che legge spazzatura del Cremlino in qualche tragico angolo casual.

#894
Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 19:42:02 PML'oltreuomo è e resta una figura metaforica, che forse sorgerà ...forse, chissà, chissà...

Quindi sempre bisogna avere fede, fede sempre senza prova assoluta.

Né più né meno di un cristiano.


Dove hai letto che la prova non deve essere assoluta? La definizione biblica di fede è "credere senza vedere" dove si suppone che ciò che è da vedere siano delle manifestazioni, delle prove, delle evidenze. Il nuovo testamento è una testimonianza, una prova, che permette di "vedere" i tempi e luoghi della vita di Cristo. Non esistono cristiani che non hanno "visto" il nuovo testamento, anzi lo leggono ossessivamente e lo conservano, sono così certi di aver "visto" che fanno dipinti e descrizioni di quello che è accaduto e che hanno "visto" attraverso la tradizione scritta di cui si fidano, senza di essa non ci sarebbe il cristianesimo ed i cristiani. I libri erano i video del primo secolo. Se tutto è fede nulla è fede, e i giochi di semantica sono giochi stupidi con premi stupidi. In tal senso i cristiani sono tra i più infedeli tra tutti, immagina se un biologo dovesse rinforzare le proprie credenze leggendo Darwin tutte le domeniche e ripetendo a memoria gli stessi passi ossessivamente per decenni, penso che la maggior parte lo prenderebbero per matto.
#895
Citazione di: baylham il 15 Febbraio 2024, 09:13:40 AMD'accordo, ma questo conferma che le dimensioni delle imprese sono legate strettamente alla tecnologie e all'economia di serie: i piccoli imprenditori agricoli specializzati non utilizzano ad esempio macchinari agricoli giganti e  non lavorano di notte, viceversa i grandi. Conferma inoltre che l'economia è il principale fattore di organizzazione umana di un territorio geografico.
In effetti le tue osservazioni riguardano soprattutto l'ultima parte del mio intervento, il rapporto tra qualità, quantità e prezzo.
Non ho alcun dato per dimostrarlo, ma ho la forte impressione che la maggior parte degli agricoltori che protestano fanno parte di quelli che hanno scelto la quantità e poi si sono scontrati con i limiti che non gli permettono di essere concorrenziali con chi in altre parti del mondo è libero di macellare il territorio e fare lobbying perchè lo si continui a fare, ho la netta impressione che le imprese che cercano un valore aggiunto non siano in strada. Anche perchè le proteste sono europee, in Francia e Germania non mi sembra ci sia il culto del piccolo e bello, le loro dimensioni d'impresa sono nettamente superiori, e sono in strada pure loro. La mia impressione è che quelli che veramente fanno "piccolo e bello" sono stati a casa, e anzi, forse non se ne rendono conto ma sono danneggiati da questi che protestano, io azzarderei che sono proprio due lavori diversi e con interessi in conflitto.
Citazione di: anthonyi il 15 Febbraio 2024, 19:16:31 PMA me non sembra che le strutture industriali dei consorzi del parmigiano reggiano, del grana padano, dei vini doc e docg, siano così incompatibili con la vita umana. Il made in Italy ha senso se esporti all'estero, e per poterlo fare hai bisogno di grandi strutture di trasformazione, di tipo industriale, sia se il prodotto base viene da tante piccole imprese consorziate, sia se viene da grandi produttori.
Magari sono io che interpreto male, ma le argomentazioni contro il "piccolo" mi sembra che vertano sul fatto che è piccola la sua proprietà perchè è protetto, altrimenti sarebbe costretto a vendere e a dare vita a imprese più estese. Sono d'accordo che consorzi siano strumenti che possono far accedere ai vantaggi dell'economia di scala e che questi sono necessari, è infatti un argomento che avrei dovuto aggiungere alla risposta a Baylham, cioè che il piccolo e bello può continuare ad esistere sfruttando gli strumenti di associazione... immagino che sia comunque meno economico, ma il valore che aggiunge è il made in italy.
#896
Citazione di: baylham il 13 Febbraio 2024, 17:42:37 PME' evidente che questo movimento non ha minimamente toccato gli interessi delle multinazionali, semmai le ha favorite.
Siccome non ho alcuna simpatia per slogan demagogici come "piccolo è bello", mi limito a constatare che le dimensioni delle imprese sono legate principalmente a ragioni economiche fondate principalmente sulla tecnologia e le economie di serie, che valgono anche per il settore agricolo.
L'agricoltura non si svolge nello spazio, si adatta al territorio, e la frammentazione topografica e orografica di gran parte dell'Italia costringe, ereditariamente o meno, ad una maggiore frammentazione delle aziende e anche ad una loro maggior specializzazione, che conduce tralaltro ad una biodiversità quasi senza paralleli, che è un valore positivo, scientificamente dimostrabile, e anche commercialmente. Peraltro, la frammentazione delle aziende permette che esse siano capaci di supportare la vita umana, famiglie che abitano il territorio.. gigantesche industrie alimentari non permettono la vita umana sui territori dove insistono, e praticamente disintegrerebbero il cosidetto "made in Italy" che permette a tantissimi di avere un mercato che altrimenti non avrebbero.
#897
Citazione di: Duc in altum! il 13 Febbraio 2024, 19:15:31 PMInfatti Cristo, rimandando alla fine dei tempi, dice: Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?

Non dice se troverà la Caritas francese o una società perfetta, la Chiesa o l'amore tra gli esseri umani, ma la fede in ciò che Lui ha davvero insegnato.
Se il figlio dell'uomo avrà la coerenza di tornare indietro da dove è partito, troverà certamente in medioriente un pullulare di persone convinte di tutto e il contrario di tutto senza necessitare di alcuna prova, e altrettanto certamente troverà poche organizzazioni e persino pochi edifici, sopravvissuti all'arroganza dei conoscitori della Verità universale.
#898
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
13 Febbraio 2024, 16:53:23 PM
Questa lunga attesa per i finanziamenti ha fatto tanto bene alle discussioni per l'unione militare europea, se arrivano altri soldi americani si rischia che Sholtz torni a dormire. Fortuna che Trump continua a fare campagna elettorale anti-NATO. Ora bisogna convincere la Francia con le atomiche ed il veto, se i russi vogliono aiutare di nuovo facendogli perdere un altra colonia africana... aiuterebbe.
#899
Il colosseo ospitava spettacoli di vario tipo e non erano così letali come la vulgata vorrebbe, ai tempi dei romani c'era una diversa sensibilità verso la crudeltà, e considerato che le ribellioni si "curavano" con chilometri di persone impalate, tutto sommato il Colosseo era un luogo di gentilezze sportive.
Che la grande muraglia abbia avuto scarso successo negli obbiettivi che si proponeva, non toglie il fatto che i muri difensivi in generale funzionavano molto bene, è un pò come prendere il Titanic a simbolo di tutte le navi da crociera.
Lo scopo per cui vennero costruite le piramidi era quasi sicuramente di contattare gli alieni, è origine di molte ipotesi, la vanità certamente centra qualcosa, ma se si accetta l'idea che avessero destinazione funeraria, parlano della paura della morte e della speranza di trascenderla.

Io invece mi chiedo perchè qualcuno abbia fatto una replica della Torre di Pisa, e sopratutto perchè ai piedi della copia non ci sia la solita fila di simpaticoni che fanno le foto con le gambe divaricate.
#900
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 13 Febbraio 2024, 07:56:19 AME' inevitabile che l'essere umano si crei i propri dei, per un bisogno di protezione, ma anche per la necessità di incolpare qualcuno per le proprie disavventure. Chi ci assicura che nemmeno il Dio di ebrei, cristiani, musulmani sia un invenzione? Perché mai Odino, Zeus, Zaratustra e tanti altri sarebbero delle invenzioni e non anche Dio?
Una volta che la ricerca della fattualità di un mito prevale sul genere stesso del mito, puoi star certo che quel mito ha già la data di scadenza impressa sopra, tra fondamentalisti che insistono sulla fattualità fino a spararsi nei piedi da soli, e scettici che insistono sulla non veridicità del racconto, lo spazio peril mito di fiorire nella sua dimensione sociale e personale si assottiglia sempre di più. Pensate che i greci non avessero tempo di scalare il monte Olimpo per verificare che non era abitato da nessuno? No, i miti avevano una funzione sociale così permeata nella società, che scalare il monte Olimpo era semplicemente irrilevante. Gli aborigeni australiani tramandavano storie dei padri defunti assunti in cielo sotto forma di stelle, e questo li aiutava a memorizzare le strade migratorie e i percorsi di caccia, il mito era connesso in maniera inestricabile con la loro vita quotidiana personale e sociale, ci sarà pur stato qualcuno che diceva che erano tutte balle, ma fintanto che quel mito era necessario alla società per prosperare, lo scetticismo e il fondamentalismo sono follie residuali. Io penso che il cristianesimo, inteso come riflesso culturale del nuovo testamento, abbia tutte le carte in regola per sopravvivere un altro millennio, il genere del libro che lo origina ha molti meno problemi diacronici, una collezione di insegnamenti e parabole fintanto che gli insegnamenti stessi non si discostano dalle necessità del vivere, non hanno realmente una data di scadenza, il buddhismo dimostra che questo genere di miti può persino prosperare nel 2024. Sfortunatamente per Cristo, i suoi insegnamenti sono conservati dai peggiori conservatori possibili. Molto differente è la questione dell'antico testamento, di genere completamente diverso, trovo infatti incredibile che ci sia qualcuno che lo legga per intero e non venga immediatamente raggiunto dalla banalità della sua origine, le premesse e le richieste che impone al lettore lo condannano automaticamente a rivelarsi per quel che è. Quaranta attentati alla vita di Hitler vennero fatti, e a molti di essi Hitler sfuggì per una manciata di secondi, tanto che qualcuno direbbe che per forza la sua sopravvivenza fu opera di Dio, mentre questo sterminava nella maniera più brutale e disumana possibile il "popolo eletto". E certo, c'è tutta una elucubrazione teologica sul perchè il popolo eletto sia così bisfrattato dalla storia, e l'antico testamento la contiene anche nel suo sviluppo cronologico, la risposta al male cambia e si evolve, e alla fine si giunge alla considerazione che "le vie di Dio sono infinite". C'è anche un altra cosa che è infinita, il numero di modi con cui le persone possono mentirsi per non risolvere l'evidente dissonanza cognitiva che accompagna le loro credenze.