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Messaggi - everlost

#91
Al libero arbitrio ci credo, qualche volta, soltanto con moderazione e cum grano salis.
Non lo scomodo per le piccole faccende quotidiane, come decidere quale film vedere al cinema, se guardare la televisione o leggere un libro, se scongelare una pizza o farsi due spaghetti, se prendere l'autobus o andare a piedi.
Queste cose dipendono da troppi fattori variabili, compresi quelli organici e ormonali...per cui non le vedo come libere scelte in assoluto. 
Ad esempio, oggi a pranzo avrei voluto per contorno un bel misto di funghi ma siccome non li avevo, ho ripiegato sull'insalata. Se questo vuol dire che non sono libera, allora no, assolutamente non lo sono, ma in senso relativo sì, perché avrei potuto saltare il contorno, mangiare dei sottaceti, uscire e andare al ristorante o magari al centro commerciale sempre aperto (anche la domenica  ;D) presso il reparto surgelati.
Anche le scelte alternative sono sempre esercizi di libero arbitrio, sebbene siano riferite alle sole possibilità disponibili. Ma dopotutto non ha gran senso volere qualcosa che non si può avere, no?
Penso però che il libero arbitrio si manifesti meglio in questioni continuative che comportano conseguenze di un certo peso verso se stessi e gli altri. 
Faccio un primo esempio, scusate se sempre materialistico: da questo momento decido di non bere mai più liquori o di non consumare più cibi di origine animale.  E' una prova positiva di libero arbitrio. E' un bene per la mia salute e salverò la vita a tanti poveri animali. 
Se invece facessi una scelta meno salutistica, anzi rovinosa, come assumere droghe o giocare al casino online, sarebbe ugualmente libero arbitrio ma in senso negativo: procurerei danni non solo a me stessa ma anche ai miei familiari, e non solo di tipo economico. 
Ora non si può negare che molte persone prendano ogni giorno questo genere di decisioni, andando contro la loro inclinazione naturale o l'educazione ricevuta in famiglia.
Per non parlare di  scelte più impegnative, come quella di seguire l'istinto e lasciare il partner oppure restare con lui/lei, difendere o tradire un amico, aiutare o abbandonare un parente bisognoso, maltrattare, uccidere...
Mi dispiace ma non credo che siamo condizionati totalmente dal nostro temperamento, dall'educazione, dalle usanze, dal prossimo. Non siamo automi né burattini. O almeno, non tutti!
Non so perché nel ragionamento abbiamo questa mania di generalizzare, perché siamo tanto assolutisti e categorici, o tutto è così oppure niente, o vale per tutti o per nessuno...
Eppure il mondo si manifesta in centomila sfumature ed eccezioni alle regole. Quante ne vediamo ogni ora del giorno.
Quanto al caso, quella sì mi sembra chiaramente un'illusione, un' apparenza: noi crediamo che un certo evento succeda senza motivo, ma una causa c'è sempre, solo che noi non la vediamo oppure non siamo capaci di prevederla. Non sempre è mancanza nostra, però.
Dal nostro punto di vista è un caso incontrare dopo anni una vecchia conoscenza, sbattere il gomito contro uno spigolo, è un caso che un bottone cadendo rotoli proprio sotto la poltrona  >:( , invece non è così, dipende da come ci siamo mossi e come si muovono gli altri.
Qualcuno pensa addirittura che le azioni del futuro modifichino il presente, e il presente trasformi il passato.
Non arrivo a certe sottigliezze quantistiche, ma le trovo molto suggestive.

E Viator ha anche lui ragione.  :)
#92
Veramente, caro Jacopus, non mi risulta...tu sei più realista del re, anzi, della regina!  :D
So che gli embrioni nascono già femminili o maschili al concepimento, in base al cromosoma x o y contenuto nello spermatozoo paterno che riesce ad agganciare e superare la membrana ovulare.
In potenza, quindi, ogni embrione è già maschio o femmina fino dai primissimi stadi.
E' vero che tutti poi si sviluppano nello stesso modo fino alla sesta settimana; alla settima, però, quelli femminili dotati di coppia XX iniziano a produrre le ovaie, un po' dopo - alla decima - quelli maschili XY iniziano la formazione dei testicoli. Entro la dodicesima settimana di gestazione gli apparati riproduttivi si sono ben differenziati, salvo errori, e nelle ecografie si riesce anche a distinguere visivamente il sesso del feto.
Come mai la formazione dell'apparato riproduttivo femminile negli embrioni XX comincia tre settimane prima che in quelli maschili? Boh, non saprei, forse dipende dal fatto che è un apparato più complesso, dunque richiede più tempo.
La butto là d'intuito, date le scarsissime basi di biologia che ho ricevuto a scuola...un esperto potrebbe aiutarci, se passa di qua...ma ne dubito, eh? Credo che la domanda non meriti il loro interessamento.  :-[

Questo non c'entra nulla con la teoria, non mia, dei rabbini (io non sono neanche ebrea).
Casomai può essere, molto lontanamente, una vaga conferma, più che altro un suggerimento che l'Adamo ancestrale fosse una creatura ermafrodita, sia maschio che femmina.
Sì, ma quando? Giusto il sesto giorno della creazione...ovvero in un'epoca primordiale.
La scienza oggi dice tutt'altro: sappiamo che i cromosomi X e Y esistono da miliardi di anni, quindi sicuramente c'erano già milioni di anni prima che l'homo sapiens si evolvesse da un gruppo di scimmie già ben differenziate in base al sesso. In parole povere, non c'era nessun primate ermafrodito che potesse dare origine alla specie umana cui apparteniamo.
Non ho mai pensato però alla Bibbia come a un trattato scientifico o al compendio di ogni sapere.
La storia della Creazione contenuta nel Genesi mi affascina molto come una parabola, una metafora di quanto potrebbe essere accaduto, sempre secondo i credenti ebrei e cristiani.
Mi interessa, ripeto, l'interpretazione fuori dal coro di quei rabbini (alcuni o tutti, non so) sulla sottomissione della donna all'uomo, tutto qui.
#93
Già, così pare anche a me. 
Io non leggo la Bibbia con atteggiamento fideistico. Tuttavia capisco che un vero credente obietterebbe che il progetto divino non contemplava il controllo delle nascite ma l'esatto contrario, e che gli ospedali, i preservativi, gli asili ecc. sono stati inventati dagli uomini nel momento più opportuno, dietro ispirazione divina.
Ho letto poi anche altro, ad esempio che nella tradizione orale ebraica  si parla di antiche conoscenze genetiche.  Suppongo fossero solo empiriche (mancavano i microscopi e non era  ancora noto il DNA), però altro non so.

So invece per certo che gli ebrei rifiutano l'interpretazione del castigo, sostenendo che il Creatore con quelle famose parole (Genesi 16) non voleva punire Adamo ed Eva ma solo indicare cosa dovevano aspettarsi sulla Terra: numerose gravidanze sempre più dolorose per la donna - il che è verosimile sia per l'aumento del cranio fetale  sia per il restringimento progressivo dei fianchi femminili-  e lavoro massacrante per l'uomo, basato sulla forza delle sue braccia, almeno per molti e molti anni a venire. 
Se Dio è onnisciente sa benissimo cosa avverrà in futuro, anzi lo vede come fosse presente.

Certo però questa può essere considerata dai non credenti una spiegazione 'ex post '.

Tornando al punto di vista religioso, a Adamo ed Eva toccavano esperienze molto dure e inevitabili, grazie alle quali avrebbero temprato il loro carattere, modificato il pianeta e acquistato sempre maggiore intelligenza e cultura. Ma dovevano prima conquistarselo, quel mondo.
Perché tutto secondo me va sempre visto nell'ottica del libero arbitrio e dell'indipendenza umana, in pratica ciò che la coppia aveva scelto di ottenere quando aveva deciso di mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male. 
Se invece cominciamo a obiettare che Dio poteva evitare questo e quest'altro, oppure poteva intervenire qui e là, forse non capiamo i fondamenti della religione ebraica, da cui tra l'altro discende quella cristiana. 
Per gli ebrei il rapporto con la divinità si avvicina a quello dei figli con il proprio padre, basato sull'obbedienza, sul timore e sul  rispetto oltre che su un dialogo molto intimo, quasi familiare, impensabile presso altri popoli occidentali (penso ai Greci, ai Romani o ai Norreni).  Hanno un Dio padre con dei piani precisi per la loro vita, che ne parla con loro, chiedendogli di aderire convintamente, pretendendo obbedienza e fedeltà, eppure la scelta finale resta sempre affidata agli umani.
Il Dio d'Israele avrebbe potuto tenere le prime creature (o gli eletti) per sempre nell'Eden, imbambolati in un eterno stato di incosciente beatitudine, poteva renderli amorfi, asessuati, privi di curiosità, senso critico, ambizione e antagonismo. E magari pure immortali. 
Poteva impedire che arrivassero all'albero della conoscenza del bene e del male e confinare il serpente, non crearlo oppure farlo pacifico come una colomba.
Ma leggendo Genesi si capisce che le sue intenzioni erano ben diverse. E a me sembra una storia straordinaria, al di là della fede e delle contraddizioni logiche.

Comunque non volevo addentrarmi in una discussione fuori tema e  per addetti ai lavori, non sono una teologa; mi premeva solo sottolineare questa insolita interpretazione dei rapporti fra uomo e donna.
#94
Allora, non sono credente ma mi piace curiosare e approfondire argomenti religiosi.
Anni fa, in questo sito:
https://forumbiblico.forumfree.it/?t=67398018 
https://forumbiblico.forumfree.it/?t=23843938
e in modo molto più dettagliato anche qui, in inglese, nel saggio 'Women of the Bible' :
http://www.imninalu.net/Women.htm#Eve
lessi una teoria molto curiosa, un'interpretazione ebraica secondo la quale Adamo sarebbe stato creato androgino.   ??? :o
In seguito il Creatore avrebbe deciso che ciò non era più sufficiente per lui/lei e avrebbe ricavato Eva dal lato femminile presente nell'essere umano primordiale - dato che in ebraico il termine 'Adam' indica creatura umana e non maschio, e 'tzela' significa 'lato' o 'fianco' prima ancora che 'costola'.
Alcuni rabbini ritengono che la narrazione biblica del Genesi sia coerente con la scienza moderna, in particolare con le leggi del DNA. 
Eva (o Havah) secondo  tale interpretazione sarebbe stata separata da Adam, non per sottometterla a lui, bensì per stabilire un rapporto di perfetta parità nella collaborazione di coppia. Come del resto si intuisce dal fatto che fu lei a proporre al compagno di mangiare il frutto proibito e l'offerta fu accettata in piena fiducia.

Purtroppo la storia non finì benissimo, ma nel saggio è spiegato tutto, anche questo passo del Genesi:
16 Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà»

che è stato sempre citato per giustificare la condizione delle donne come una punizione, secondo il volere divino.
Dio invece non avrebbe benedetto il patriarcato, sarebbe stata una scelta umana conseguente al peccato originale.
Il peccato vero quindi non fu un semplice capriccio, una banale disobbedienza agli ordini divini, una trasgressione sessuale o la superbia di voler essere sapienti come Dio: fu quello di separare ciò che era e doveva restare unito, ovvero gli umani con il loro Creatore e il compagno con la compagna, come una sola carne e un solo sangue. Dopo aver mangiato il frutto, l'allontanamento fra loro si manifestò subito. 
Vi consiglio di leggerlo se già non l'avete fatto e - chiaramente - se non siete di religione ebraica.

Addirittura secondo gli ebrei osservanti è un preciso  dovere del marito soddisfare le esigenze della moglie prima delle proprie, l'esatto contrario di quanto credono tutti gli altri uomini del mondo (o almeno la maggioranza)! 
E non per questioni fisiche, come si potrebbe pensare, ma... per ricostituire l'unione perfetta della coppia primordiale.
Non vi sembra sconcertante? Per me, almeno, lo è.
#95
Non ho la minima intenzione di etichettarmi come femminista! Non è questo il motivo per cui non mi piacciono i mgow, anzi, volendo. la loro critica del  materialismo moderno mi sembra perfino giusta e condivisibile. 
Nulla di nuovo, in fondo: da millenni esistono gli asceti, gli eremiti e i misogini, ben prima del capitalismo e del consumismo, quindi la causa dev'essere altra, io credo che sia la società paternalistica a provocare rifiuto in alcuni individui che sentendosi inadeguati alle responsabilità e ai doveri loro richiesti, diventano sordi e ciechi di fronte a quelli delle donne, senza comprendere che il problema è comune e andrebbe affrontato...virilmente, se vogliamo, cioè a sangue freddo, non certo fuggendo.
Probabilmente è vero quello che riporta Sciascia, ed anche Ipazia l'ha citato giorni fa in un suo commento: esistono uomini, mezz'uomini, ominicchi, ecc. ecc. (tralascio un paio di definizioni meno nobili  ;D ).
Ma esistono pure Donne e femmine. Le Donne con la a maiuscola sono quelle che non evitano i doveri e i sacrifici, che sanno tenere la testa alta e la famiglia unita, mentre le femmine pensano all'opposto, quando pensano.
Mah, che siano  doti innate o non piuttosto frutto di tradizione, educazione e cultura, è poi tutto da dimostrare.

Lasciando da parte le categorie, ritengo che uomini e donne siano pari e ugualmente vittime di vetusti schemi patriarcali e non condivido chi scarica il proprio disagio sull'altro sesso facendone un nemico. 
Rimane il fatto che il maschio, per ragioni fisiche e ormonali, è capace di una violenza che la femmina raramente raggiunge (per analoghe opposte ragioni ), quindi sì, del maschio c'è da aver più paura e le cronache lo attestano ogni giorno, se vogliamo essere obiettivi.

A proposito di cristianesimo, vorrei proporre una riflessione biblica.   ;D
Faccio un secondo post per non appesantire questo, già abbastanza lungo.
#96
Citazione di: InVerno il 08 Novembre 2018, 12:26:23 PM
Citazione di: everlost il 06 Novembre 2018, 20:58:37 PM
L'anno scorso una femminista ha fatto  documentario sul MRM, un movimento maschilista americano, chiamasi "The red pill". Per chi vuole vederlo scoprirà che almeno questo circolo non è popolato da demoni con le corna..sono andato a vedere di che si lamentano, e la lista è circa questa:
- gli uomini commettono l'80% dei suicidi (le donne hanno più "tentativi" ma meno successo)
- il 90% delle morti sul lavoro
- il 99% delle morti in guerra
- il 76% delle morti in faccende di crimine
- sono il 71% dei senzatetto
- soccombono in tribunale davanti ad una donna nel 60% dei casi
- subiscono abusi tra le mura di casa nel 40% dei casi rispetto al 60% delle donne
- Hanno un aspettativa di vita media ridotta di 6 anni
e ne aggiungono altri riguardo a chi lascia prima la scuola, chi ha più problemi psichiatrici, sulle frodi in affidamento, le false denunce di stupro, che nessuno nemmeno considera le pedofilia femminile (ma esiste eccome) etcetcetc.


Citazione di: InVerno il 08 Novembre 2018, 12:26:23 PMLoro sostengono che questi dati vadano portati al 50\50, cosi come le femministe sostengono che altri dati vadano portati al 50\50. Perfetto. Dov'è il problema? Che avere parità di diritti non significa avere una parità di risultati. E se ne sono accorti in scandinavia, la regione che più si è data da fare nel cercare di eliminare la sovrastruttura "colpevole" del patriarcato. Se negli anni ottanta 1 ingegnere su 15 era donna, ora in scandinavia 1 ingegnere su 20 è donna. Se negli anni ottanta 1 infermiere su 15 era uomo, ora in scandinavia 1 infermiere su 20 è uomo. E bisogna tenere conto che al momento ci sono incentivi alle donne per iscriversi a ingegneria, che cosa succederebbe addirittura senza? La maggior parte delle professioni si è polarizzata in senso inverso a quello che i teorici del "patriarcato" avevano sostenuto. Ora una femminista capace (ma anche un maschilista), si deve mettere di impegno, prendere i dati scandinavi, e uscire fuori con una soluzione logica a questa che per lei è una contraddizione logica, ma è empirica e sui cui esistono ormai decine di studi.  Evidentemente la risposta (e anche la domanda) non sono cosi semplici come alcuni "semplificatori" vorrebbero far credere.
No, non sono per niente semplici.  Esistono ovvie differenze dovute alla fisiologia ed altre dovute a stratificazioni culturali non sempre omogenee e costanti nel tempo.
In Scandinavia gli uomini lavano i piatti e aiutano le compagne nei lavori domestici, eppure sono discendenti dei fieri vichinghi. Come la mettiamo?
Sempre in Scandinavia non si sposa quasi più nessuno. Le donne sole acquistano per corrispondenza seme crioconservato di donatori sconosciuti, il pacchetto arriva per posta e si praticano l'autofecondazione (visto nel film documentario 'La teoria svedese dell'amore').
Anche questo stravolge le nostre opinioni consolidate. Da sempre pensiamo che la donna cerchi sicurezza nel matrimonio e che questo bisogno di affidarsi a un compagno faccia parte della natura femminile. Come ti spieghi allora che ci sono sempre più donne single per scelta, anche e soprattutto nei paesi più ricchi e progrediti?
C'è sicuramente molto che non dipende dalla natura, ma solo dalle tradizioni e dalle consuetudini. Forse una volta che queste appaiono superate o inadeguate, le persone le abbandonano, semplicemente.
Questo nei paesi liberi, s'intende.
Riguardo alle attitudini professionali, sembra che le donne preferiscano le attività in cui possono prevalere i rapporti umani. Ingegneria, fisica e scienze in genere non offrono questa possibilità, o molto meno delle facoltà umanistiche. Poi può anche darsi che ci siano maschi più versati nelle scienze esatte, però se ricordo bene, nella mia scuola  le migliori in matematica e chimica erano tre ragazze. Che so, saranno state un'eccezione.
#97
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
07 Novembre 2018, 19:28:14 PM
Certo, Inverno.  :)
Anche nella programmazione urbanistica, come in tutti settori amministrativi del nostro paese, le storture nascono sempre da questo vizio : un'applicazione forzata, carente o del tutto inesistente delle norme per motivi clientelari - da una parte - e di comodo dall'altra. 
Non si può dare la colpa solo agli abusivi o solo agli amministratori corrotti o distratti, è un gioco che va avanti di comune accordo da decenni.
Come mai in Italia non esiste la figura del geologo? Possibile che a nessuno importi sapere se i  terreni su cui gli italiani vogliono costruire è stabile? Forse perché in realtà la maggior parte degli appezzamenti non sarebbe neanche idonea. E allora si preferisce sorvolare.
Si tratta generalmente di fondi agricoli di terz'ordine, terreni argillosi, seminativi o addirittura zone residuali mai coltivate, sequestrate ai vecchi possidenti e concesse dalla DC ai contadini senza terra. 
Prima dell'avvento dei trattori non valevano una cicca, e anche dopo nessuno perdeva tempo a coltivarle  perché non davano ricavo. Solo con l'esplosione dell'edilizia abusiva hanno triplicato e quadruplicato il loro valore. 
Nel sud (e non solo) c'è stato un piccolo boom economico proprio grazie all'abusivismo, tutti lo sanno e tutti negli anni hanno chiuso un occhio, a destra come a sinistra.
I poveri volevano finalmente la loro bella villa come i signori, non importa se sgraziata e poco stabile, magari sul ciglio di un torrente o in una fossa paludosa, ma non sottilizziamo: era la loro prima ed ultima occasione di riscatto. E caspita, se l'hanno afferrata...
Sento che ora  il governo vorrebbe offrire terreni abbandonati alle coppie che fanno il terzo figlio, stiano attenti però, dedicarsi all'agricoltura non è precisamente ciò che spera la gente ...può darsi che i figli e i nipoti dei contadini, ormai diplomati e laureati, si sentano offesi e sminuiti all'idea di fare ciò che neanche i loro padri vogliono più fare. 
Il magistrato Gratteri lo suggerisce ai giovani che faticano negli studi universitari, zoppicando sul diciotto : secondo lui farebbero meglio a creare imprese agricole. Speriamo che lo ascoltino, ma ho i miei dubbi.
#98
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
06 Novembre 2018, 21:22:17 PM
Ah, sulla forza maieutica della Natura (o meglio di Gaia) non ho mai avuto dubbi, Ipazia. E credo che si riprenda con metodo, sebbene in modo lento e graduale, tutto ciò che le rubiamo e che minaccia la sua sopravvivenza. 
Anni fa sorridevo per certi discorsi degli anziani sulle punizioni divine, oggi non rido più tanto e nemmeno rido di chi evoca il karma. 
Collegare le calamità naturali alle interferenze antropiche, del resto, non mi pare difficile (nemmeno per te che sei una donna di scienza).
A volte mi definisco agnostica ma in realtà devo ammettere che tendo a credere, dovessi scegliere una qualche forma di religione sceglierei sicuramente il panteismo.
#99
Ho letto alcune pagine su mgtow italia, non so se sia il sito ufficiale di quel movimento. Sembra in effetti la traduzione di un sito americano per come vengono descritte le donne e il loro stile di vita, che da noi in Italia è fortunatamente un po' diverso.
Quegli scritti trasudano misoginia e acredine, probabilmente causate o esacerbate da un fallimento coniugale. Per carità, ci sono tanti casi di uomini rovinati da mogli indegne, ma se per questo vale anche il contrario. Perché generalizzare?
Secondo l'autore, nel mondo occidentale esisterebbero solo giovani donne sfaticate e libertine che vivono senza lavorare ( facendo debiti) e passano da un'avventura all'altra con maschi possibilmente Alpha in attesa del maschio Beta ideale da incastrare per farsi mantenere a vita e continuare impunite a divertirsi con l'Alpha Fux, ma non è questa l'immagine che vedo io nel mondo intorno. 
Vedo invece tante giovani donne brave e serie che studiano con impegno e si danno da fare per trovare un lavoro, molte altre che rifiutano l'idea stessa di matrimonio, e altrettante giovani donne sposate che si guadagnano uno stipendio tra enormi sacrifici, facendosi a pezzi tra lavoro esterno e cura della casa, del marito e dei figli. 
Tanto per dire, nemmeno io sono una sostenitrice del matrimonio, però, a differenza dei signori redpillati, ritengo che al giorno d'oggi sia una trappola gigantesca soprattutto per le donne. Mica per quelle descritte dai mgtow, che sono una minoranza di sciac**ette ignoranti, viziate ed egoiste,  ma per tutte le altre. 
Non capisco perché una ragazza dovrebbe sposarsi, se deve continuare a lavorare aggiungendo agli oneri professionali tutte le incombenze di una famiglia. E' meraviglioso avere bimbi, ma chi li ha sa quanto impegno serve a crescerli. Ed anche la casa, mica è facile tenerla a posto, cari maschietti in cerca della pilloletta rossa - attenti che forse vi stanno dando quella blu e vi fregano il doppio. 
Non sono le maligne donne a rovinarvi, è un certo modo di concepire e organizzare la vita, lo stesso che guarda caso inganna e delude anche il gentil sesso.
Lo sappiamo che vivere da single è più comodo e più divertente, non solo per gli uomini. E poi basta poco, ad esempio se manca l'appetito ci si accontenta di quello che c'è in casa, invece per marito e figli bisogna fare la spesa, cucinare pranzi interi, caricare e scaricare lavastoviglie e lavatrici, stirare panni, rifare letti, ordinare stanze, visitare e invitare suoceri e parenti, accompagnare i pargoli a scuola, curare gli ammalati...insomma, un bel divertimento, un affarone (dato che solo di affari e vantaggi stiamo cinicamente parlando).
In più, alla 'fortunata' ipergamica tocca pure sorbire i rimproveri del compagno, mai contento, seccato per le spese, sempre più stanco e annoiato, come se il sacrificio lo facesse solo lui, come se il mondo fuori gli riservasse chissà quali preziosi tesori a cui deve rinunciare per colpa di quell'aguzzina della moglie...e fra un broncio e l'altro guarda languidamente le altre, sempre  le più giovani e attraenti, come se stessero lì pronte per lui, povera vittima. Questo quando si limita a guardare soltanto, il che è piuttosto raro.
Se si fa un bilancio dei vantaggi e degli svantaggi, bisogna essere pazze per sposarsi, oggi. E forse anche ieri, con la differenza che un tempo per le giovani donne non esisteva alternativa, i genitori le facevano sposare a forza, oppure via in convento. Oggi nessuno ti dà più  l'ostracismo se sei una madre nubile o se vuoi semplicemente vivere da single.
Cambia un po' il discorso se parliamo di divorzio; in molti casi davvero sembra che la moglie sia avvantaggiata dalla legge a danno del marito (anche se questo vale  solo per chi non ha reddito). 
Comunque, essendo figlia di divorziati e avendo sofferto molto in tenera età, non riesco a stare dalla parte di chi abbandona la famiglia dopo aver tradito il partner, chiamatemi pure moralista ma concederei il divorzio solo se fra i coniugi c'è comune accordo, oppure in pochi casi estremi solo a chi subisce gravi offese irreparabili, penalizzando il colpevole e non l'altro. Diversamente sarebbe un'ingiustizia enorme.
Insomma, se ti sei pentito di vivere con una persona che ti vuole ancora bene puoi anche abbandonarla e rifarti una vita, ma non puoi pretendere di cancellare tutto senza pagarne le conseguenze. 
E' alla base di qualsiasi contratto. Non tenerne conto significa inasprire i rapporti personali e sociali.
#100
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
06 Novembre 2018, 18:43:16 PM
Dopo il finimondo dei giorni scorsi in Sicilia, mi sento vicina alle vittime e alle loro famiglie.
Forse è tempo che sul territorio si rifletta seriamente e poi si prendano, finalmente, decisioni utili. 
Basta con le sottovalutazioni, anche le battutine dei politici in campagna elettorale perenne hanno stufato. 
Colpa di questo, colpa di quello, che lagna, scaricare la responsabilità sugli altri è diventato lo sport nazionale d'eccellenza. Ma ORA, che si può fare?
Siamo in un macello, santo cielo, prendiamone atto! Continuare a lasciar fare  alla gente come le pare, senza regole, porterà solo nuove decine di vittime ogni anno (finché va bene).
Scusate lo sfogo, ma qui non è più soltanto un problema estetico o filosofico, si tratta di vite umane messe in pericolo dall'incuria o dall'avidità di alcuni...i bambini, in particolare, non hanno colpa se i genitori sono tanto incoscienti  da affittare case abusive costruite nel letto di un torrente in secca, ostinandosi ad abitarci malgrado un decreto di demolizione pendente da anni.  
In che società viviamo, c'è da chiedersi, visto che le autorità  intervengono solo quando capita una disgrazia e allora fingono di cadere dalle nuvole...
E pensare che abbiamo enti, consorzi, uffici, con dirigenti e responsabili a palate, tutti retribuiti lautamente...non sarebbe il caso di spendere in modo più produttivo?
#101
Non so.
A volte penso che in futuro il mondo sarà come quello di certi angoscianti film di fantascienza, li ricordate? Quelli in cui un' élite dominante super intelligente, raffinata e coltissima vive isolata in un eden artificiale  completamente automatizzato, ascoltando musica classica e coltivando orchidee mentre  masse umane ignoranti e prive di talento si agitano sporche e malvestite in un mondo inquinato e degradato, senza dover lavorare ma ricevendo orribile cibo sintetico gratis e dando libero sfogo alle più volgari passioni. Intanto, robot antropomorfi girano e volano, mantengono l'ordine pubblico e producono tutto ciò che serve senza che gli umani si ribellino, forse perché non capiscono cosa stia in realtà succedendo : ovvero che l'umanità carnale non serve più, è diventata obsoleta.
Ma probabilmente a uno scenario apocalittico del genere non arriveremo mai.
Forse accadrà prima qualcos'altro.
Ricercatori stanno già studiando come trasferire il contenuto del cervello in un supporto informatico, dopo di che il transumanesimo sarà fatto compiuto e il processo non si arresterà solo perché oggi la maggior parte delle persone lo teme.
La scienza dopotutto non si è mai fermata, neppure di fronte agli effetti catastrofici della bomba atomica, peraltro previsti dagli ideatori prima ancora di costruirla e sganciarla.

Quindi non so quale tipo di sistema economico, politico e sociale sarà più adatto al domani, perché non so davvero quale futuro immaginare.
Il mondo sta cambiando più velocemente delle nostre idee.
Nell'immediato, tenderei a immaginare una nuova forma di socialismo diverso dal comunismo sovietico e dagli altri regimi autoritari che hanno dimostrato ovunque di non volere il bene del popolo, ma quello dei capi e dei loro comitati 'democratici'.
Se solo esistesse e non fosse un'altra utopia...
#102
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
27 Ottobre 2018, 22:40:09 PM
Beh, io 'evviva la veranda abusiva' non lo penserò mai perché a casa mia non ho mai potuto sgarrare di un millimetro, se no arrivavano subito i carabinieri. E sarò cattiva, ma mi rode un po' che altri abbiano costruito case il doppio e il triplo della mia senza rispettare i vincoli urbanistici, senza impazzire con la burocrazia e senza neanche pagare un condono. 
Peraltro è vero che non tutti gli edifici abusivi sono ecomostri e non tutte le palazzine in regola sono opere d'arte, forse perché l'architettura contemporanea non produce molti capolavori ultimamente.
Ma costruire sul demanio o in zone instabili mi sembra un vero e proprio delitto; se poi le case crollano e ci sono vittime che fanno? Chiamano i vigili del fuoco, la protezione civile? Chiedono aiuti per la ricostruzione? Non è facile risolvere certi problemi, al di là di tutto.
#103
Citazione di: Sariputra il 27 Ottobre 2018, 19:28:20 PM

Concordo in tutto con Everlost...Amo questa donna! ( E non perché mi ha fatto dei complimenti :-[ ...non malignate come al solito...).
E' vero , a volte è veramente difficile discutere con voi, soprattutto di filosofia che non ho mai studiato, se non un pò da autodidatta e principalmente quella dell' "altra metà del mondo"...
E comunque concordo con Sgiombo sulla censura. Credo che mi sia stato censurato forse un solo post in 1300 e fischi fatti...ritengo giusto invece il censurare post che contengono offese personali rivolte all'interlocutore, ancorché 'velate'...
Io sono uno che "non ha rispetto" per se stesso e quindi...scrivo! Scrivo lo stesso!! Vaiii Everlost buttati...è morbido! ;D  ;D
Beh, tanto sono già, come dire, morbida di mio... ;D
Ma ti ringrazio per l'amore (platonico) del tutto ricambiato.
A proposito, per caso avete fatto qualche discussione o accenno a questo tipo di sentimento?
 
Citazione di: Ipazia il 27 Ottobre 2018, 20:56:06 PM
Fossi in te non mi farei troppi riguardi. Anche nella sezione filosofica vedo che le discussioni riguardano prevalentemente argomenti generali su cui chiunque qualche idea se l'è fatta. Arriva sempre un'età in cui uno sente il bisogno di filosofare in proprio. Questo forum mi pare il posto giusto per testare le proprie convinzioni. Se capita qualche inghippo libresco si gugla e se la discussione interessa si va avanti. ;)
Proverò...be', forse, fra un po'. Sono abbastanza logorroica ma non incosciente, mi ci vuole tempo.
Grazie dell'incoraggiamento!
Citazione di: sgiombo il 27 Ottobre 2018, 18:24:32 PMMa non mi sono proprio accorto dell' "atteggiamento censorio verso il politicamente scorretto" da parte di moderatori e gestore che alcuni lamentano e/o paventano. Personalmente mi ritengo politicamente scorrettissimo e nel forum ho parlato (o meglio scritto) più volte malissimo (e senza troppi eufemismi) dell' ideologia "gender", di quelle che considero pretese di assurdi e ingiusti privilegi per i loro "consimili" (non mi viene un termine migliore; questo non ha intenzioni offensive ) da parte di talune tendenze di opinione di omosessuali, transessuali et similia, ho parlato malissimo di madre Teresa di Calcutta, "santosubuto GP2", Basaglia, Nietzche, Emanuele Severino, sionismo e Israele, perfino delle pretese di ingiusti privilegi da parte di diversamente abili (come dice che ha un po' di coda di paglia in proposito -non io!- fino al prossimo eufemismo), per non parlare di "Eurooooooooopa", banche, usurai della finanza legale, Monti, Fornero (che ho ripetutamente detto -e lo ripeto convintamente- che se potessi sottoporrei senza indugio a un trattamento "alla Robespierre - Stalin" in quanto nemici del popolo: ghigliottina o fucilazione a loro scelta) capitalisti in generale, governi USA, ecc. senza mai neanche una tirata si orecchie (qualcuna l' ho avuta per qualche "avvitamento polemico eccessivamente personale" verso CarloPierini e altri amici da cui dissentivo fortemente e dai quali mi sentivo provocato in maniera particolarmente forte). P.S. delle18,55: Aggiunta che mi sovviene ora: pornocrazia USA" con presunte violentate mezzo secolo fa o giù di lì che si ricordano solo ora (ora che, guarda caso, i presunti violentatori possono ambire a ruoli di potere ed essere ricattati che "a pensarci bene non gli era piaciuto" (e chissà di quante altre scandalose tirate politicamente scorrettissime da parte mia nel forum non mi ricordo al momento)
Io non c'ero, peccato averle perse. Magari se trovi qualche link postalo, che leggerò con molto interesse. 
Delle censure  non so nulla. Ho notato però che siete tendenzialmente di sinistra e molto poco filogovernativi, anzi un po' irritabili su certi argomenti, ma ci sta, ci sta.
Citazione di: Jacopus il 27 Ottobre 2018, 20:21:36 PMRispetto alla moderazione, mi attengo a principi molto semplici, che credo siano condivisi. Eliminazione immediata di ogni commento razzista, xenofobo che incitano solo all'odio. Eliminazione di commenti che insultino gli altri forumisti o che li ridicolizzino. Tolleranza per i commenti motivati anche se politicamente scorretti (poi chi decide il politicamente scorretto...è bravo). Accettazione di ogni valutazione individuale su fenomeni sociali, dottrine filosofiche, correnti religiose. 
Come non essere d'accordo ? E' tutto da sottoscrivere.
#104
Elia,
non devi giustificarti. Personalmente adoro i post lunghissimi, anzi li vado proprio a cercare...basta che siano chiari e lineari come i tuoi, senza arzigogoli.
Al contrario quelli asciutti e sintetici mi lasciano insoddisfatta, perché essendo un po' paranoica immagino ci sia dell' altro nascosto che non mi arriva (o forse non lo si vuole esprimere).
#105
Al posto vostro non mi preoccuperei della scarsa partecipazione attiva. E' normale. Siete troppo colti, troppo primi della classe! :P 
Siete  unici e inarrivabili.  Anche nelle...inevitabili stramberie.  ???
Però credetemi, non si può discutere di filosofia con voi senza averla studiata all'università o quanto meno benissimo al liceo classico, e senza amarla in particolar modo, il che restringe enormemente la platea dei partecipanti. Oltre alla quantità di tempo e di pazienza necessarie per leggere e poter rispondere in maniera accettabile (e qui si dimezza il numero dei possibili candidati).
Io ad esempio non scrivo mai in quella sezione perché ho troppo rispetto per l'argomento e per voi, oltre che per me stessa.  
Gli interventi che leggo (o meglio, inizio a leggere e poi smetto perché non riesco a seguirli non essendo preparata in filosofia accademica) non sembrano neppure post di un forum, sembrano piuttosto pagine di un saggio, di una conferenza o di un libro. Trasudano cultura, abbondano di citazioni libresche...e questo livello altissimo ben pochi sono in grado di reggerlo a lungo o di replicarlo, perché anche se volessero provarci rischierebbero di fare la figura di sempliciotti che s'introducono per errore o presunzione in un circolo specialistico, venendo poi ignorati o guardati dall'alto in basso.
L'alternativa sarebbe dialogare con gli inesperti nello stile di Socrate, ma immagino che per voi sarebbe noioso e poco soddisfacente.
Lo stesso noto anche per le sezioni di spiritualità e arte, un po' meno per l'attualità ( in politica concordo con quanto osserva Elia).
Non sono sicura che sia un complimento ma di certo non voglio offendere nessuno, è una semplice constatazione che, se disturba, sarà cancellata dai moderatori.
Tra di voi noto una bella intesa, ma siete - appunto - un inner circle.
Non ve ne lamentate, è una gran fortuna al giorno d'oggi, e anche un grande merito.  ;)