Citazione di: bobmax il 30 Marzo 2022, 11:59:57 AMSì Ricercatore, è proprio così! Complimenti per la profondità del tuo pensiero.grazie bobmax.
La compassione scaturisce inarrestabile verso il mondo e infine non può che rivolgersi verso me stesso.
È l'amore che finalmente erompe.
È il quarto stadio di Bernardo di Chiaravalle.
So che è così perché l'ho vissuto.
E ogni volta non è dipeso da me.
Come potrebbe?
Avviene. Come un fulmine a ciel sereno. L'anima si dissolve. Vi è solo infinita compassione.
Poi il tempo ritorna a scorrere.
Ma tu non sei più quello di prima.
Ti auguro ogni bene.
nella tua esperienza mi sembra di capire che la compassione è prima esplosa verso il mondo, poi verso te stesso.
è un'apertura dall'esterno che invade ed illumina anche l'interno.
dalla mia parziale esperienza mi sembra di vivere il contrario: mi pare di sentirmi maggiormente vicino agli altri nel momento in cui riesco ad avere compassione verso me stesso.
l'odio verso me stesso mi fa tenere lontano dagli altri ("non avvicinatevi, sono imperfetto e indegno; nessuno mi capisce"): è una forma di narcisismo, seppur nella dannazione.
tuttavia disinnescando questo odio posso avvicinarmi agli altri e al mondo ("non sono dio, sono anch'io un essere umano, imperfetto e sbagliato"): non sono più così "speciale", non sono più al centro del mondo, sono esattamente come gli altri.
è un'apertura dall'interno che si riversa verso l'esterno.

