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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#91
Tematiche Filosofiche / Re: L'essere umano
31 Dicembre 2024, 08:27:31 AM
Citazione di: iano il 30 Dicembre 2024, 22:06:22 PME la base della montagna come la consideriamo?


Non capisco la domanda. La montagna è montagma in quanto tale. Il duomo di Milano ha le guglie, che non sono altro dal duomo; idem per i traguardi dei circuiti, la punta dei capelli, le unghie dei piedi,  ecc... ecc... 
#92
Tematiche Filosofiche / Re: L'essere umano
30 Dicembre 2024, 07:50:25 AM
Citazione di: anthonyi il 29 Dicembre 2024, 18:24:38 PMNon é che sono snobbati, é che é difficile dimostrare che siano enti concettualmente necessari. Le caratteristiche dell'uomo sono quelle di agire nel mondo, e per quello basta il corpo, e poi quella di avere meccanismi decisionali a definire tale agire, e per quello basta la mente.
Poi supponendo che ci sia qualcosa che sopravviva dopo la morte possiamo parlare di anima, o di spirito.
Io poi non ho mai capito la differenza tra i due concetti, anche se, comunque preferisco il concetto di anima che rappresenta qualcosa di strutturato ed indipendente.
Il concetto di spirito invece tende a dipendere da altri elementi.

La differenza tra Anima e Spirito è la stessa che esiste tra montagna e cima. L'Anima è la montagna e lo Spirito è la cima. Quindi l'Anima comprende anche lo Spirito che dell'Anima è la parte più elevata spiritualmente. 
Ps: mi capita a volte di leggere che alcuni studiosi siano giunti a conclusioni diverse, se non diametralmente opposte, rispetto ai loro colleghi. Quindi posso comcludere che non vi sia alcuna certezza nemmeno sulla materia.
#93
Tematiche Filosofiche / L'essere umano
29 Dicembre 2024, 16:30:16 PM
Buon pomeriggio a tutti. Secondo voi, dal punto di vista della filosofia, l'essere umano cosa è in realtà? Io credo che esso sia composto da: corpo, mente, Anima e Spirito. Purtroppo la stragrande maggioranza degli esseri umani si interessa principalmente del corpo, qualcuno della mente, mentre Anima e Spirito sono snobbati alla grande. Cosa ne pensate? Grazie.
#94
Tematiche Spirituali / Re: Le incarnazioni dell'Anima
22 Dicembre 2024, 15:24:53 PM
Buona domenica a tutti. Ho trovato questo scritto che, secondo me, spiega molto bene il concetto di Anima: 

ESSERE L'ANIMA

"Siete un'Anima con un corpo fisico, non un corpo fisico con un'Anima. L'Anima è dentro e fuori dal corpo. L'Anima è fondamentalmente Luce che viaggia ad Alta velocità in tutte le direzioni. L'Anima è la porta verso il Paradiso dentro di voi.
Come un Fiore di Loto che cresce dall'acqua e dal fango, 'Jiv Atma' o l'Anima Incarnata è come un fiore che si protende verso il Sole, verso l'Anima Superiore. La persona-Anima è un Albero Capovolto con la Radice Spirituale verso l'alto ed è Radicato all'Anima Superiore e definitivamente Radicato a Dio. La qualità dello sviluppo dell'Anima è riflessa nel 'veicolo'.
Pensate all'Anima come se avesse una natura fluida che si irradia. L'Anima è Energia con la Consapevolezza. Non pensate all'Anima come ad un Essere che sta in un solo luogo, in un momento preciso. L'Anima è ovunque! Come la luce essa può essere qui e là nello stesso momento. La vostra Anima è, contemporaneamente, dentro e fuori dal vostro corpo. L'Energia dell'Anima rende il corpo intero (completo). Quando una persona nasce, l'Anima Superiore sta 'esalando'. Quando una persona muore, l'Anima Superiore sta 'inspirando' (incamerando) l'Energia dell'Anima, che noi chiamiamo 'Vita'. Dove non c'è l'Energia dell'Anima il corpo muore."

(Master Choa Kok Sui - Sutra Del Loto D'Oro: Oltre la Mente)
#95
Tematiche Spirituali / Re: Le incarnazioni dell'Anima
21 Dicembre 2024, 08:56:42 AM
Citazione di: bluemax il 19 Dicembre 2024, 15:26:17 PMInteressante la tua domanda.
Beh... per quanto mi riguarda è interessante anche il concetto che esprimi di "anima". Infatti parli di nostra anima. La domanda successiva è "nostra di chi ?"

Beh... a parte questo ti dico la mia. Non esiste alcuna anima. L'anima è un "concetto" inventato dal nostro EGO (Che rifiuta categoricamente di immaginare la sua fine) come soluzione alla sua scomparsa.
L'EGO (ossia la sensazione di essere qualcuno) nasce intorno all'anno di età, scompare temporaneamente durante il sonno e definitivamente con la morte.
l'EGO è essenziale come punto di riferimento del cervello per compiere determinate azioni o prendere "decisioni". (notare le virgolette in quanto NOI non prendiamo alcuna decisione in realtà).
Intorno all'anno di età il cervello, dopo aver creato le proprie mappe mentali, ha un problema. Quando sperimenta dei colori muoversi non sa è il mondo esterno a muoversi o la propria testa. Ecco che interviene quell'insieme di sensazioni corporee a creare un EGO (sensazione di esistere) per stabilire questo.

La rinascita di cui si parla nel buddismo ad esempio non ha niente a che fare con la reincarnazione. Come quando una foglia cade dall'albero NON è quella che rinasce al suo posto, cosi' quando un corpo continua il suo karma (Causa effetto) dove si tramuta in terra, acqua, piante ecc... ecc.. cosi' anche la MENTE (che non è anima, non è cervello, ma è un qualcosa di estremamente differente) continua il suo KARMA (ogni stato mentale, genera uno stato mentale successivo che sarà causa di quello successivo ancora e cosi' all'infinito).

Dato che OGNI effetto DEVE PER FORZA DI COSE avere una causa ecco che non puo' esistere UN PRIMO STATO MENTALE non generato da cause come UN ULTIMO STATO mentale che non produrrà effetti ecc.. ecc...

La mente per esperire necessita della materia, quando si distacca dalla materia, i ricordi svaniscono perché sono amminoacidi (materia). Quel che sopravvive (in pochissime parole) ono gli effetti carmici che NULLA HANNO A CHE FARE CON LA REINCARNAZIONE o soluzioni simili volute dall'ego.

Ovviamente tutto detto in pochissimissimissime parole. Ci sono decine di volumi che spiegano cosa intende il buddismo per rinascita. E PERCHE' L'ANIMA NON ESISTE E NON PUO' ESISTERE.

Saluti e felice trapasso ;)

Nostra anima, come potrei scrivere: nostra madre, intendendo la mia per me, la tua per te e quella di chiunque altro per sé. 
Altro punto: che cosa ti spinge a negare l'esistenza dell'Anima? Perché secondo te l'Anima non esiste? Perché mai il nostro Ego dovrebbe inventare un concetto così importante come l'Anima? Se, viceversa fosse proprio il tuo ego a negare l'esistenza dell'Anima? 
#96
Tematiche Spirituali / Re: Le incarnazioni dell'Anima
21 Dicembre 2024, 08:51:11 AM
Citazione di: green demetr il 19 Dicembre 2024, 17:10:31 PML'anima si incarna nel corpo perchè segue la volontà del Dio.
Ci vogliono diverse vite, diverse meditazioni, per cui poi alla fine del suo viaggio, l'anima torni in Dio.
Le forme ascetiche dell'oriente negano più che l'anima, il corpo.
Invece il cristianesimo esalta il corpo, non ci potrebbe essere un divario più abissale.
Infatti come fa l'anima a conoscere il Dio, se non ne testimonia la sua volontà?
Se non vive carnalmente, vivendo la passione che è il vivere?
Il cristianesimo ha una via sapienziale, che come abbiamo visto in matteo, riconosce l'uomo, lo fa patire, gli dà il coraggio di credere nella resurrezione (in carne, in un altro corpo, fino a quando raggiunga la perfezione, per rinascere in carne nel Paradiso) e infine perviene alla conoscenza di questa ricerca.
L'oriente in tutte le sue forme ascetiche è invece il contrario.
La vita è sogno, un sogno del Dio. Per cui noi dobbiamo fare di tutto per risvegliarci, e tornare al Dio.
La via dell'oriente è una via senza storia, la via dell'occidente è fatta di storia e carne (martoriata, mortale).
Io avendo iniziato ad oriente mi trovo ora ad occidente. 
Capisco gli uni, ma preferisco gli altri, e infatti sono nato in occidente.
Rispetto alla reincarnazione ho letto due posizioni diverse: c'è chi afferma che sia l'Anima stessa ad accordarsi con le altre anime, per la "recita" dei ruoli che serviranno poi ad ogni Anima per progredire, per cui potrebbe essere anche che l'Anima di Putin e quella di Zelensky si conoscano e abbiano deciso di scendere sulla Terra a darsi battaglia per capire, diciamo... l'effetto che fa e per imparare da questa esperienza. Così è, per esempio secondo quanto scritto da Robert Schwartz nel libro Anime coraggiose, che ho recensito in questo Forum, nell'apposita sezione; altri, viceversa sostengono che il ruolo da incarnare non sia scelto da una o più anime, ma che sia Qualcuno a farlo, un Superiore, Dio o chi per esso, che, in base alla vita attuale di ognuno di noi, stabilisce quali rimedi porre ad eventuali lacune. Per esempio: se in una vita io disprezzo le persone di colore o quelle dell'altro sesso, ecco che nella prossima rinascerò come coloro che disprezzavo. Tuttavia, però, forse questa differenza tra le due tesi ha ben poca importanza.
#97
Citazione di: bluemax il 19 Dicembre 2024, 16:30:05 PMPenso che in realtà tu ti rivolga a te stesso. Non capisci la TUA lingua illudendoti (fa comodo) che vi sia qualcuno con cui dialogare, un qualcuno a cui dare colpe od onori, qualcuno di diverso da te.

Per quanto mi riguarda... è un parlarsi allo specchio. Lo specchio parla e risponde se lo specchiato parla e risponde. 

saluti
Di quali colpe scrivi? Io non incolpo proprio alcuno, perché so che la mia Anima è la mia componente più importante. Soltanto ho voglia di conoscerne i piani per questa mia incarnazione,  per poterli onorare. Tutto qui!  :)
#98
Citazione di: misummi il 18 Dicembre 2024, 09:46:49 AMe se Dio non sapesse leggere?
Non udisse parole?
..
Considerato che la Bibbia narra che l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, il fatto che il nostro Creatore non sappia leggere o udire parole, mi parrebbe preoccupante.
#99
Tematiche Spirituali / Re: Le incarnazioni dell'Anima
19 Dicembre 2024, 11:39:00 AM
Citazione di: Visechi il 18 Dicembre 2024, 22:22:45 PMUn anima è per definizione immateriale, spirito, se dovesse reincarnarsi (l'anima), cioè diventare corpo, quindi carne (come lascia ben intuire il termine stesso), smetterebbe, ipso facto, di essere immateriale, spirito, quindi anima, ma sarebbe solo corpo.
Tutto qui.
Non capisco come possa l'Anima diventare corpo quando si incarna. L'anima è altro dal corpo: questo segue le leggi della fisica, della chimica e della biologia, secondo cui "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"; quella invece segue altre leggi e non è soggetta a decadimento come il corpo. L'anima si incarna, o meglio decide di entrare in un corpo per provare nuove esperienze, per maturare, per arrivare ad un punto di apprendimento tale che non sarà più obbligata ad imparare nulla, perché conoscerà tutto il conoscibile, e quindi entrerà nell'eternità e nell'infinito, dove spazio e tempo non esistono e non possono condizionare niente e nessuno. L'anima non muore entrando in un corpo. E' un po' come quando compri un vestito nuovo e lo indossi. Non credo che indossare un vestito nuovo significhi morire. Lo stesso vale, secondo me, per l'anima che si reincarna.
#100
Tematiche Spirituali / Re: Le incarnazioni dell'Anima
18 Dicembre 2024, 22:05:51 PM
Citazione di: Visechi il 18 Dicembre 2024, 22:01:37 PMDavvero curioso e forse paradossale sostenere che l'anima possa incarnarsi o reincarnarsi.
Perché paradossale? 
#101
Tematiche Spirituali / Re: Le incarnazioni dell'Anima
18 Dicembre 2024, 17:01:40 PM
Citazione di: Rolando il 18 Dicembre 2024, 14:21:25 PMLa nostra Anima ambisce allo sviluppo dell'essere vivente così che diventa "a immagine e somiglianza di Dio" e ciò significa che noi ci sviluppiamo via dall'egoismo dell'animale e diventiamo onniscienti, onnipotenti e abbiamo un amore senza limiti.
Il saggio Martinus fa un analisi molto interessante della reincarnazione nel seguente articolo:
https://www.martinus.dk/it/la-letteratura/articoli-di-martinus/reincarnazione/index.html
Grazie, l'articolo mi è piaciuto molto e ha toccato tutti i punti fondamentali per comprendere la reincarnazione. Da ciò che ho letto deduco quindi che, non solamente ogni vita è un divenire, ma lo è tutta la catena di nascite, morti e rinascite che un'anima decide di intraprendere per perfezionarsi. Noi non ce ne rendiamo conto, ma in questa vita siamo qualcosa di più rispetto alle nostre vite precedenti. La nostra anima si perfeziona vita dopo vita anche se non ce ne rendiamo conto. 
#102
Citazione di: green demetr il 17 Dicembre 2024, 19:08:29 PMRispetto alle mie ultime indagini, devo dire che il mio viaggio spirituale finisce qui, oggi.
E infatti il Dio non solo non parla chiaro ma dice anche un sacco di inesattezze.
Credo che il problema sia proprio questa parola.
Ma la parola è soltanto uno strumento per esprimere qualcosa che ci abita dentro.
Dio non ha parola, è impossibile che ce l'abbia, come fa ad averla qualcosa che è informe.
Io invece credo che la parola sia quella da usare per noi stessi, per dare forma a quello spazio tra la nostra mortalità e quel senso ineffabile di trascendenza che ci porta per esempio a fare poesia.
E' dunque la poesia che ragiona con noi.
O i romanzi.
E' un pensiero talmente banale che mi stupisco che nessuno lo abbia mai pensato.
Sono deluso, molto deluso.
La parola siamo esattamente NOI, in quanto esseri imprigionati nell'altro mondo, quello dell'anima, noi sentiamo cose, spiriti, spettri.
Per questo quel luogo lo chiamiamo anima, ciò che è animato, ma non animale.
Ci inquieta sia l'animale che sta qua in terra, sia l'animale che sta su nel cielo.
Ma il cielo e la terra non parlano.
Siamo NOI a parlare, ossia noi ci distinguiamo attraverso la nostra parola, che attraversa cose reali, e che noi dobbiamo, a noi stessi prima di ogni cosa.
E poi per quel dono impossibile che è la comunicazione (cum muneo, dal latino con un dono) che diventa patrimonio, nel senso economico del termine, nel senso di capitale, si forma una merce che noi possiamo cominciare a chiamare umanità.
Purtroppo le toghe rosse e bianche, i giudici, allegoricamente parlando (non i professionisti, che semplicemente applicano delle norme) ci distruggono ogni capitale.
Mi pare veramente che siamo così poveri. Che mi viene triste pensarlo.
E allora l'inconscio che ci trapassa, e trapassandoci ci fa vedere figure, illuminazioni, ci da quelle forme di arricchimento, che ognuno di noi, lentamente, e intendo proprio a passettini che misurani però secoli, contribuisce a formare come capitale di parola.
La nostra di parola, non quella di entità inventate di sana pianta, e che capiamo che lo sono perchè....parlano....che roba triste!



Ciao.... che cos'è alla fine la parola, se non un mezzo per comunicare con chi parla la stessa lingua? Faccio un esempio: una trentina di anni fa mi trovavo ad un corso organizzato dall'allora CEE (l'UE è arrivata dopo  ;) ) che insegnava a chi ha una disabilità motoria o sensoriale il minimo indispensabile per potere essere peer counselor (tradotto mi pare che sua: consigliere alla pari). Tra noi c'era una ragazza colpita da una paralisi cerebrale ancor più forte della mia: i quattro (arti, per cui era inchiodata su una carrozzina) e l'uso della parola. Per comunicare col prossimo usava una piccola scrivente stile palmare, con cui stampava ciò che non poteva dire a voce. Era il suo unico modo per condividere le sue idee e per rispondere alle domande altrui. Quindi inprimis viene la comunicazione e la parola è uno dei sistemi di comunicazione, ma non l'unico. Dio non parla chiaro? Non parla? O siamo noi che non sappiamo ascoltarlo? Secondo me è più facile quest'ultima ipotesi. Poi, se ci chiediamo perché noi non siamo capaci di ascoltarlo, la risposta potrebbe essere che, in mondo in cui la velocità ha preso il sopravvento su tutto il resto (contano: i like, magari richiesti per avere più visibilità; il numero di risposte ai clienti al telefono, invece che la qualità delle risposte, perché i capi chiedono a quante telefonate rispondano i dipendenti, non quanti casi siano stati effettivamente risolti...ecc... ecc...). Ecco quindi che la parola di Dio, dell'Universo, dell'Esistenza, si può palesare unicamente mettendoci davanti a delle situazioni che, quanto poco, ci turbino, ci facciano riflettere. Anche qui occorre fare un distinguo: in un mondo sempre di corsa, può capitare chi, come me, non riesce a correre perché il suo sistema nervoso non è in grado di controllare i movimenti delle gambe, e allora, quel qualcuno, se non può andare di corsa, è obbligato a pensare, a riflettere, a capire. Ecco allora che quel qualcuno comprende che: caso, fortuna e sfortuna non esistano nella realtà, ma che siano solamente proiezioni mentali per giustificare il nostro comportamento ed evitarci sofferenze inutili. 

Se poi fosse veramente come ho letto, ossia che le nostre anime si incarnano, dopo essersi accordate sui ruoli da tenere in questa o quella incarnazione (come gli attori che recitano la loro parte in un'opera teatrale o in un set cinematografico) allora molte cose sarebbero più facilmente spiegabili e comprensibili. 

Ecco, checché ne dica @Duc in Altum io la penso così.  ;)

#103
Citazione di: Duc in altum! il 17 Dicembre 2024, 18:35:24 PMDigli anche quale missione preferisci, visto che te la canti e te la suoni...
In che senso? 
#104
Cara Esistenza, caro Universo, caro Dio... chiunque tu sia e comunque ti chiami....  da qualche tempo ho come l'impressione che tu voglia dirmi qualcosa, ma non capisco che cosa. Io credo di aver fatto il primo passo che consiste nell'aver riconosciuto di non essere solamente un corpo, bensì anche mente, anima e spirito. Ora credo che tocchi a te spiegarti meglio: non capisco la tua lingua e vorrei tanto comprenderla per poter realizzare la missione che mi hai affidato. Che senso ha, infatti, che tu parli una lingua che non conosco, a dispetto della mia volontà di conoscerla? Ecco, quindi... chiunque tu sia, cerca di essere "a prova di tonto" come si direbbe in informatica! Ok? Attendo tue informazioni più precise per poter contribuire a realizzare quello che credo essere innanzitutto il tuo disegno, oltre che quello della mia anima, ovviamente. Grazie.

Cosa ne pensate? 
#105
Buon pomeriggio e buona domenica a tutti. Come immagino sappiate un po' tutti, da diversi anni ormai alla Scala di Milano si svolge "la prima" il 7 dicembre. La Forza del Destino di Verdi, che quest'anno ha aperto la stagione lirica, per me è molto importante perché, essendo la prima opera lirica che ho acquistato negli anni '90 del secolo scorso, è un po' come il primo amore, che non si dimentica mai. 
L'orario (inizio alle 18 e fine a seconda della durata delle opere di volta in volta rappresentate) per me non è proprio il massimo, dal momento che in genere io ceno attorno alle 19. Questa volta ho visto dalla tv in cucina i primi due atti, poi, approfittando dell'intervallo lungo tra il secondo e il terzo atto, mi sono dato una sistemata e ho seguito il terzo e il quarto atto, comodamente seduto sul divano col televisore collegato all'impianto stereo: pur essendo quello dell'amplificatore un suono analogico, è comunque migliore di quello digitale del televisore. 
Da qualche anno, la prima della Scala è presentata da Bruno Vespa e Milly Carlucci che, pur essendo bravi professionisti nel loro campo, forse dovrebbero studiare un po' più approfonditamente le opere che presentano. 

Ora però passo all'opera vera e propria: quando Verdi musicò il testo di Francesco Maria Piave, pretese che le varie parti fossero eseguite da cantanti veramente bravi. Quest'anno il cast era composto da: Direttore d'orchestra: Riccardo Chailly, Regia: Leo Muscato,
Il marchese di Calatrava: Fabrizio Beggi, Donna Leonora: Anna Netrebko, Don Carlo di Vargas: Ludovic Tézier, Don Alvaro: Brian Jagde, Preziosilla: Vasilisa Berzhanskaya, Padre guardiano: Alexander Vinogradov, Fra Melitone: Marco Filippo Romano, Curra: Marcela Rahal, Un alcade: Huanhong Li, Mastro Trabuco: Carlo Bosi, Un chirurgo: Xhieldo Hyseni

Le quasi quattro ore di opera, si svolgono tra Siviglia e Velletri e coprono un arco temporale di oltre cinque anni.
La trama: Leonora, figlia del marchese di Calatrava, è innamorata di Don Alvaro che, però, è un indio, quindi non il marchese non accetta di dargli sua figlia in isposa.  Leonora e Alvaro decidono di scappare, ma lei tentenna perché, come vuol bene ad Alvaro, altrettanto ne vuole al padre. Mentre sono nella stanza di lei, per prendere l'ardua decisione, il marchese, sentendo un trambusto al piano di sopra, decide di salire, apre la porta e scoperto Alvaro in casa sua vorrebbe farlo arrestare e giustiziare. Don Alvaro butta la pistola che ha alla cintola, e il colpo in canna di questa, ferisce a morte il marchese, che quando sta per spirare maledice la figlia. 

Da questo momento, Leonora, Alvaro e Carlo (figlio del marchese e quindi fratello di Leonora) si troveranno vicinissimi e Carlo potrebbe portare a termine la sua vendetta uccidendo la sorella e "l'indio maledetto" (come chiama Alvaro).  Alla fine dell'opera: Alvaro che sarebbe dovuto morire è l'unico a restare in vita, mentre muoiono, dopo il marchese: Carlo e Leonora.

A me sono piaciuti tutti gli interpreti e credo che la bravura di Verdi sia stata anche in quest'opera la scelta delle note musicali, dei brani per sottolineare vari sentimenti: la gioia, la vendetta, l'amore, il rancore, il perdono, ecc... 
Ecco, non so quanti di voi amino le opere liriche e quanti abbiano seguito questa prima della scala, quanti la conoscano senza averla seguita questa volta...  mi piacerebbe conoscere i vostri punti di vista. Grazie.