Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - daniele22

#91
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
16 Settembre 2025, 08:25:15 AM
Nel mio precedente post su "tematiche spirituali-inventare una nuova religione" sto cercando di definire meglio una zona grigia relativa al "settimo non rubare". La situazione è analoga; la donna si ribella, disobbedisce al "non desiderare la donna d'altri". Ma come per la proprietà privata c'è ancora una zona grigia, ambigua. Ribadisco pertanto il concetto che il monismo non va d'accordo col cervello umano. Ci sarà ben un motivo per cui ci sono due emisferi.
I ruoli li lascerei all'interno della fantasia, ma da uomo farei solo un distinguo; che la donna è probabilmente più sensibilizzata nei confronti della condizione di sofferenza e della preservazione
#92
Riflessioni sull'Arte / Re: Nemesis
15 Settembre 2025, 19:06:02 PM
Citazione di: doxa il 10 Settembre 2025, 20:01:35 PM
Pierre-Paul Prud'hon, "La Giustizia e la vendetta divina (Dike e Nemesi) perseguitano il crimine ( = "La Justice et la Vengeance divine poursuivant le crime"),  olio su tela, 1808 circa. Questo quadro venne creato su commissione di Nicolas Frochot, prefetto della Senna, per esporlo nella sala del tribunale penale  (= Corte d'assise) del palazzo di Giustizia di Parigi. Il dipinto è conservato nel Museo del Louvre.
 
Tre dei quattro personaggi del quadro sono in movimento, il quarto giace  esanime per terra. Essi sono illuminati dalla luce della Luna, dando un aspetto abbastanza scuro alla composizione. Dike e Némesis sono personificate dalle due figure alate che inseguono il criminale, l'uomo che fugge.

Dike mentre vola guarda verso Némesis,  ha una torcia accesa nella mano sinistra, con la mano destra sta per afferrare i capelli  dell'uomo.
 
Némesis ha nella mano destra il pugnale per colpire il fuggitivo, con la mano sinistra regge la borsa che l'uomo ha rubato al 
giovane, lasciato a terra nudo.
 
Le due figure centrali del dipinto:  Dike rappresenta la giustizia umana, basata su leggi e norme, mentre Nemesis incarna la giustizia divina, che punisce i reati. 



Ciao doxa. Bello.. significativi pure i volti in ombra e mezz'ombra di Dike e Nemesis. Manca luce. L'autore era anche amico di Robespierre secondo wp
Saluti 
#93
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
15 Settembre 2025, 18:54:09 PM
Citazione di: Duc in altum! il 14 Settembre 2025, 22:37:42 PMAlmeno c'è un primo passo nel riconoscere che sto Dio esiste... anche se secondo te è Lui che genera guai.
Matteo 25,14-30
"14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti".

Clima da Finis terrae. Anche se non sono un credente non ho mai negato l'esistenza di Dio. I guai li fanno gli uomini, su questo non ci piove. Ma ho detto pure che sono innocenti perché non sanno quello che fanno. Non è poco.
In passato ti dissi che l'unica cosa che imputavo a Gesù fosse stata la mancata abiura della Legge. La legge ha posto un controverso all'universo originando il diverso. Ha diviso l'umanità in obbedienti e disobbedienti ("nessuno ha il diritto di obbedire" cit). Bella schifezza; ha posto la scintilla dell'inimicizia nel mondo.
In questo senso sono pertanto un anticristo. Del resto, a ciascun periodo storico il suo problema emergente; la spiritualità di oggi non è senz'altro quella di cinquemila anni fa. Stenta però a emergere tra tanta confusione e cialtroneria.
Nel caso in questione il premio/pena riportato nel sopracitato brano di Matteo verrebbe pertanto rivisto. Tutto questo a fronte di una disamina sull'ambiguità della natura dei talenti che si rivela nel modo in cui viene stimata la fedeltà. Lo schiavo che ha conservato il talento dovrebbe quindi essere premiato, e non escluso, caro Duc. Daniele22 ha fede nella ragione, che non è certo riducibile a una fede nella razionalità (Dio me ne guardi!). "La ragione ha bisogno della fede per arrivare ad essere totalmente se stessa: ragione e fede hanno bisogno l'una dell'altra per realizzare la loro vera natura e la loro missione (la giustizia in terra appunto)": questo l'ha detto Benedetto XVI; sottoscrivo, ma la mia ragione si ribella all'esclusione dello schiavo. Il padrone lo sapeva già da prima che quello schiavo era quello che era; pur tuttavia lo schiavo ha saputo conservare il talento
Saluti


#94
Storia / Re: Bar Kokheba
14 Settembre 2025, 10:25:23 AM
Dopo aver testimoniato a Duc l'innocenza dell'umanità intera.. della serie perdona loro che non sanno quello che fanno.. ¿che altro si può dire dei signori hamas e israele?
Si può dire che la guerra la vincerà Netanyahu ahu ahu ahu, garantendosi che la guerra continui comunque. Questo soprattutto perché la storia la scrive il vincitore. Tra un paio d'anni Gaza non sarà ricordata come Srebreniza.. 
Cos'è il ricordo di Srebreniza? Per quelli che non vi hanno partecipato è solo un oggetto da manipolare nell'agone delle opposte fazioni... Hanno stufato proprio tutti
#95
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
14 Settembre 2025, 10:21:15 AM
Citazione di: anthonyi il 12 Settembre 2025, 14:43:25 PMIo veramente preferisco le sterline e i fiorini d'oro, il mio sogno poi sarebbe appropriarmi di un lingotto proprietà della Banca d'Italia depositato in Svizzera con il timbro del III Reich. Comunque come guida spirituale mi corre il dovere di informarti che il "vangelo di Tommaso" é un documento che non ha mai avuto analisi o valutazioni storiche di alcun genere, potrebbe averlo scritto chiunque, in qualsiasi periodo storico.
Ma senti un po' che storia che mi vieni a raccontare.. si provveda subito ad analizzare datare inquadrare e genomizzare se possibile.. grazie anthonyi per la nota, ma cosa fanno lì all'euratom? Si grattano le palle da mane a sera immagino ... subito una mail stile elon musk.
Ma torniamo a noi e riprendo da questo stralcio del mio post precedente:
"... anche l'azione di generare il vuoto, pretesa di andare oltre il samsara, sarebbe comunque "un'azione relativa a...." raggiungere il nirvana, ma non potrebbe raggiungere l'assoluto che invece sta fuori dal tempo, ovvero fuori dall'azione (prerogativa del mondano).
Il convenzionale non sarebbe pertanto dipendente dall'assoluto essendo che l'assoluto sarebbe solo una pretesa del convenzionale. Realtà duale quindi, intesa però come teoria e pratica...."
Siamo abituati a pensare che "la cosa così com'è" non è raggiungibile dalla nostra conoscenza poiché ogni cosa non esiste da sola, ma solo in relazione ad altro (cosa/cose).
Siamo invece meno abituati a pensare che questa relazione si costituisca nel movimento reciproco tra le cose, si costituisca cioè all'interno dell'azione che ciascuna cosa compie seguendo la sua direttrice.
Ogni cosa rappresenta dunque quella che in fisica classica si chiamerebbe una grandezza vettoriale. Possiede intensità (quantità di moto), direzione (l'azione) e verso. Verso dove? Verso il futuro ovviamente. Ma se ora, giusto per prendere un'azione a caso, smetto di scrivere e vado in piazza, ¿in che senso posso dire di andare verso il futuro? Direi che questo "verso il futuro" è in un certo senso ideale dato che andando in piazza sto in ogni caso sempre dentro al mio presente.
In tutto questo si svela la nostra attuale crisi umana. La mia mente cioè, per andare verso la piazza si dirige verso il passato, ovvero verso la conoscenza che mi permette di andare in piazza (vi cibate di cose morte rendendole vive). (Come vedi non ci sono solo le sterline d'oro nei forzieri da te custoditi ... mi raccomando al proposito). Proseguendo, si tratterebbe quindi anthonyi tesoro, di una mente il cui verso è costantemente rivolto al passato, rivolto alla conoscenza. Ma al tempo stesso è una mente che anela al futuro, a "un mondo migliore", a un'utopia.. al cosa posso sperare di memoria kantiana. Vedi dunque come il passato che non esiste più (i morti non vivranno) assieme al futuro che non esiste, coincidono sempre con l'eterno presente (i vivi non moriranno).
Direi allora che il passato è il relativo (la conoscenza compresa l'idea abituale solo in parte giusta che abbiamo di assoluto sopra menzionata) e il futuro è l'assoluto (l'ignoranza). ¿Cosa faremo allora, dato che secondo me ora siamo nella luce?
Saluti
#96
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
12 Settembre 2025, 14:04:11 PM
Citazione di: fabriba il 12 Settembre 2025, 13:11:08 PMComunque tutto questo discorso sul buddismo zen rende chiara una cosa per me:

parliamo di "inventare una nuova religione" e automaticamente pensiamo a un Dio, delle regole (chiamandole comandamenti, codice etico, o quello che vogliamo) , e spesso dimentichiamo che quella è solo una forma di religione, quella dominante in occidente sulla quale prendiamo le misure di cosa tutto il resto deve essere.

Ma se leggiamo il vecchio testamento, ci rendiamo conto che non c'era neanche la volontà di "inventare una religione" nello scriverlo:
c'era la volontà di definire un popolo (nel pentateuco e la parte storico/poetica, dove la descrizione delle radici comuni e storie di miti ed eroi diventa il collante che tiene insieme la società ebraica),
c'era la descrizione di un Dio (la descrizione, non l'invenzione: il Dio pre-esiste le scritture chiaramente, che furono tramandate oralmente per secoli prima di essere codificate), e
c'era una serie di leggi per tenere insieme la società nel presente (il presente di allora, contemporaneo alle scritture).

-- C'era probabilmente un sacco di altra roba, ma le profezie sono pallosissime --

In questo senso forse alla fine in parte mi ricredo... si può tenere insieme e dare identità a un popolo oggi che si riconosca in questa identità per secoli? Può reggere la separazione tra religione e stato e la stessa forma-stato che conosciamo? (e quanto è profonda oggi questa separazione comunque?)
Ti rispondo qui,  ma ripartendo da quando hai detto che non mi seguivi. Non mi segui poiché c'è qualcosa di poco chiaro da mettere in luce. Me ne sono accorto ora. Riporto quindi un pezzo dell'articolo:
"La dottrina delle due verità (assoluta e convenzionale) sostiene che esistono due modi di vedere il mondo: le cose per come appaiono e per come sono. In altre parole, l'esistenza è sia relativa (o convenzionale) che assoluta. La spiegazione relativa o convenzionale della realtà consiste in ciò che conosciamo ed esperiamo, mentre la verità ultima o assoluta è inesprimibile, vuota (sunya) e si trova al di fuori dell'esperienza e del linguaggio convenzionali............
..... Il famoso monaco e filosofo buddhista Nāgārjuna (circa II-III secolo d.C.) sosteneva che gli insegnamenti del Buddha devono essere considerati alla luce delle due verità per essere compresi correttamente. Ma pensiate che la verità relativa sia incompleta e la verità assoluta sia perfetta e completa. Nāgārjuna percorre la via di mezzo tra le due. Entrambe sono vere, ha detto, e c'è valore in entrambe perché il convenzionale dipende dall'assoluto e viceversa....".
"Le cose per come sono" si trova quindi al di fuori dell'esperienza e del linguaggio convenzionale. È inesprimibile, vuota. È questo "fuori dell'esperienza" che non avevo notato. Ma se sta fuori dell'esperienza e del linguaggio in che misura può essere risolutiva? Solo ammettendo che il nirvana la risolva.
Qui riemerge però quello che avevo detto in precedenza, che tu avevi rilevato, ma che cadde perché io me ne andai per altra via, ovvero:
"Nella via di mezzo auspicata da Nagarjuna forse questi pensava (giustamente a mio giudizio) che anche il vuoto di "azione relativa a...." non potesse per forza di cose raggiungere l'assoluto poiché anche l'azione di generare il vuoto, pretesa di andare oltre il samsara, sarebbe comunque "un'azione relativa a...." raggiungere il nirvana, ma non potrebbe raggiungere l'assoluto che invece sta fuori dal tempo, ovvero fuori dall'azione (prerogativa del mondano)".
Il convenzionale non sarebbe pertanto dipendente dall'assoluto essendo che l'assoluto sarebbe solo una pretesa del convenzionale. Realtà duale quindi, intesa però come teoria e pratica. 
D'altra parte, nella nostra via occidentale, il vangelo di Tommaso evidenzia il pensiero di Gesù che dice anche:
"Gesù disse: - Colui che cerca non cessi dal cercare, finché non trovi. Quando troverà sarà turbato, e quando sarà turbato si meraviglierà e regnerà sul Tutto".
Penso dunque che queste siano le due vie, orientale e occidentale.
La realtà ultima sarebbe dunque duale?
A sentire Gesù, sempre nel vangelo di Tommaso, sembrerebbe di sì:
"Gesù disse: - Questo cielo passerà e passerà quello che vi sta sopra, e i morti non vivranno e i vivi non moriranno.
In questi giorni in cui voi vi nutrite di cose morte (tra queste di sicuro i dobloni custoditi nei forzieri della mia guida spirituale anthonyi) le rendete cose di vita (pane e AI). Quando sarete nella Luce cosa farete? Cosa nel giorno in cui, essendo uno, diverrete due? Quando diverrete due, cosa farete?"
Secondo me è il dualismo a regnare, inteso però nel suo fondamento come unità "minima discreta" spazio temporale (divenire di istanti in relazione a.....). Il monismo (immobilità spazio/temporale) non va d'accordo con il cervello degli umani.. bisognerebbe correggerlo
Saluti
#97
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
12 Settembre 2025, 13:47:34 PM
Citazione di: Duc in altum! il 11 Settembre 2025, 17:53:27 PMSai perché non esistono 2 DNA uguali (?)... perché ognuno risponde per sé (della propria casa)!

La tua polemica è ben accetta, anche se pensi che i guai derivanti dalla 'proprietà privata' siano imputabili a Dio e non agli uomini.

A presto...
I guai non derivano da Dio, ma da quello che dice. Gli uomini sono innocenti
Saluti 
#98
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
11 Settembre 2025, 09:17:11 AM
@fabriba
@Phil
Questo è il principio di realtà da cui parto:
Mi ha incuriosito la necessità di Nagarjuna di dire che la distinzione tra Saṃsāra e Nirvāṇa è vera solo in parte. Significa quindi che ammonisce in qualche misura una precedente concezione o postura mentale; penso ammonisse i buddhisti o al più gli induisti. La "distinzione" quindi, che lui ritiene necessaria, è comunque il primo gradino della conoscenza per ciò che si è distinto, e questo vale per tutte e due le vie, occidentale e orientale.
Secondo me ha senso proseguire il dialogo partendo da questa base
#99
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
11 Settembre 2025, 09:15:07 AM
@Duc in altum!
@anthonyi
C'è una grande polemica tra me e Voi credenti col settimo(?) non rubare. Ma prima occorre curarsi della propria casa.. arrivederci
#100
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
10 Settembre 2025, 15:00:40 PM
@fabriba
@Phil
Grazie intanto per gli interventi.
In totale ho vissuto un paio di esperienze con il mondo buddhista. La prima fu quella di partecipare per qualche giorno in veste di ospite alla vita all'interno di un centro buddhista qui in Italia (una decina di monaci e una novizia). Questa esperienza fu in parte una delusione e sorvolo sulla natura della delusione. L'altra, più "illuminante", è stata quella di assistere a una lezione di un maestro buddhista di tradizione mahayana. Mi ha sorpreso la lucidità del discorso, abbastanza breve, ma tutto di natura assertiva, apodittica. Alla fine, nello spazio dedicato agli interventi chiesi se potessi meditare facendo qualcosa, avendo difficoltà a farlo stando fermo. Gli dissi che mi dilettavo a farlo camminando in equilibrio su un binario di una linea poco frequentata. Mi rispose che potevo senz'altro farlo, ma mi invitò a cambiare l'azione. Abbandonai la pratica meditativa .... forse accettavo di essere un po' squilibrato.
Sul discorso di Nagarjuna sono d'accordo con la "mancanza di un referente mondano fisso" (problema linguistico) in concomitanza dell'impermanenza della realtà e del pensiero espressa da Phil. Penso quindi che se il samsara è il luogo dove esiste il "pieno dell'azione relativa a....", il nirvana corrisponderebbe invece al vuoto di "azione relativa a....". Nella via di mezzo auspicata da Nagarjuna forse questi pensava (giustamente a mio giudizio) che anche il vuoto di "azione relativa a...." non potesse per forza di cose raggiungere l'assoluto poiché anche l'azione di generare il vuoto, pretesa di andare oltre il samsara, sarebbe comunque "un'azione relativa a...." raggiungere il nirvana, ma non potrebbe raggiungere l'assoluto che invece sta fuori dal tempo, ovvero fuori dall'azione (prerogativa del mondano)
#101
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
10 Settembre 2025, 14:54:55 PM
Citazione di: Duc in altum! il 09 Settembre 2025, 00:13:37 AMCiao @daniele22, tutto bene, grazie!

Ti ringrazio per la delucidazione...

Ah, una cosa, non ci accontentiamo perché la sola felicità o gratificazione in questo mondo, non soddisfa mai pienamente nessuno.
Ciao Duc, vecchia simpatica canaglia, ho notato che hai tagliato la parte più importante del mio intervento che terminava con una domanda che riporto di seguito:
Ma visto il comandamento "non rubare", quello che proprio non capisco è cosa c'entri la spiritualità con la proprietà privata. Possibile che Dio, ma anche Gesù, abbiano avallato questa frattura provocatrice di inimicizia tra gli uomini?
Allora ho visto che non hai messo un like all'intervento di anthonyi che invece ha prontamente ripreso tale domanda rispondendovi.
Da ultimo ti dirò che non ci accontentiamo per il fatto che non accettiamo che "il mondo è così perché è cosi": nascita vita e morte, tanto per dare una spiegazione tra molte. Ma se questa ineluttabilità può anche essere dura, sarebbe ancor più duro accettare l'ineluttabilità della giustizia che regna in terra quando si pensi che vi sia ingiustizia. Tra l'altro, nonostante sia in uso dire che Dio è morto, mi sembra che le opposte fazioni di fatto siano ancora tra credenti e non credenti.
Sarebbe infine il "non rubare", ancor più che la menzogna come dici tu, a fare la differenza ... Certo, l'apparenza fa pensare alla menzogna, ma per come la penso è soprattutto la proprietà, privata o pubblica che sia, ad acutizzare la menzogna.. tra individui e tra nazioni. Dalla menzogna alla rapina il passo è breve
Saluti a te e al Vaticano
#102
Direi che ci si droga soprattutto perché esistono le droghe. Quando poi uno le tocca può succedere di tutto, ma anche nulla (vedi uso dello smartphone). Comunque c'è anche un testo che si intitola "Animali che si drogano" di Giorgio Samorini.
Allego un link che ne fa una recensione postuma (non c'è la firma, immagino sia dell'autore del testo):
https://samorini.it/etologia-2/animali-che-si-drogano/

#103
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
08 Settembre 2025, 16:33:08 PM
Citazione di: Phil il 06 Settembre 2025, 18:00:37 PMLa duplicità dell'interpretazione della realtà, fra esigenze pragmatiche sociali e approfondimenti teoretico-esistenziali, ha infatti una sua storia, sia in Occidente che in Oriente. E se ci chiediamo se questa distinzione sia vera o falsa, è perché non abbiamo capito in cosa consista la sua duplicità.

"Il primo buddhismo indiano classico, compresa la scuola theravāda, che esiste ancora oggi, insegnava che il Saṃsāra era il mondo della sofferenza e il nirvāṇa ne era l'uscita. Secondo Nāgārjuna è una distinzione vera solo relativamente. La verità assoluta, diceva, è che non c'è differenza tra Saṃsāra e nirvāṇa, perché entrambi sono costruzioni mentali vuote di un'essenza fissa..... etc.." (Estratto dal testo)
Premetto che non sono ferrato in materia. Cliccando sul tuo "Oriente", del testo che si è presentato non mi è del tutto chiaro cosa intendesse il monaco per "costruzioni mentali vuote di un'essenza fissa", ma ho trovato degna di nota la sua osservazione sull'apparente distinzione tra Saṃsāra e Nirvāṇa. L'ascesi non è certo per tutti, ma qualora dovesse avere un senso per la collettività, e penso senz'altro che lo abbia, questo senso sarebbe quello di spiegarci in cosa consista il Nirvāṇa. Perché la verità assoluta non sarebbe esprimibile verbalmente? Essendo un non credente occidentale, come te del resto, ¿se l'assoluto non viene spiegato, come sarebbe possibile accettarlo se non tramite un atto di fede? (c'è, ma non c'è)
Saluti

#104
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
08 Settembre 2025, 16:26:41 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Settembre 2025, 11:29:40 AMLa religione é sempre stata ordine sociale proprio al fine di ridurre le inimicizie tra gli uomini. In sé, oltretutto, il principio non rubare non é una difesa ideologica di un certo tipo di proprietà che non é definito, esso infatti si può applicare anche a una proprietà pubblica o comunitaria che non può essere sottratta da un privato.
E' chiaro che questo principio presuppone un patto tra gli uomini che definisca un certo ordine proprietario, e ne impone il rispetto, e lo fa per garantire l'armonia sociale.
Chi rompe l'armonia sociale é  invece chi va a raccontare che quel patto fra gli uomini é ingiusto ed inefficiente, cosa certamente possibile, anche perché tante volte nella storia gli uomini hanno rivisto il loro patto sociale, e nella gran parte dei casi hanno preferito i sistemi di proprietà privata, anche perché le poche volte che sono stati sperimentati patti con proprietà pubblica I risultati economici non sono stati buoni.

Libero di seguire la tua idea.. anthonyi caro.
Per me comunque, la proprietà della materia, sia questa della comunità o dell'individuo, avrebbe ben poco a che fare con lo spirito. Anzi, lo spirito dovrebbe marcare un certo distacco dalla materia, ¿altrimenti che spirito sarebbe?. "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio" disse Gesù. Io avrei detto "Quella schifezza se la mangino gli altri". Sarebbe forse più semplice ammettere che le religioni si siano formate ben dopo l'uso delle armi (utensili in generale comprensivi delle armi).... E poi non so perché scrivo queste cose, che tanto le sai benissimo anche tu
Saluti 
#105
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
07 Settembre 2025, 09:45:08 AM
Citazione di: Duc in altum! il 06 Settembre 2025, 11:32:01 AME a chi può soddisfare davvero una verità relativa?!
Quella che per noi può apparire una verità relativa, per chi la professa, è una verità assoluta.
Anzi, io non ho mai avuto il desiderio di una verità relativa... non so cosa sia (anche prima della mia conversione a Gesù, incominciata a 43 anni)!

Per quel che riguarda il mio credo (cattolico), è impossibile e irrealizabile che la verità assoluta venga a trovarsi per un nostro merito, essa si ha solo quando è essa che decide di rivelarsi.
Toh! Mancava giusto il terzo. Ciao Duc.. sempre tutto ben immagino. Hai comunque completamente frainteso quello che ho detto. Il fatto principale sarebbe che il nostro mondo è così perché è così, ma evidentemente non ci accontentiamo.
Il mio pensiero era una riflessione sul concetto di verità. E la verità relativa è sicuramente di tuo interesse poiché se devi scendere dell'ottavo piano di un edificio non fai un salto dalla finestra, probabilmente la soluzione più semplice, ma scendi per le scale.
Quello che condividiamo, atei e credenti, vivendo nel mondano, sarebbe che non possiamo non occuparci di verità relative alle nostre azioni. Per i fisici ciò equivale a dire che si occupano della verità (della giustezza, giustizia) della loro azione. Per un falegname la cosa è la stessa; se vuole ottenere una sedia si occuperà della verità che conduce alla sedia.
Un ateo però, a differenza del credente, non si occupa di ciò che è extramondano, non pretende giustizia dopo la morte, ma la gradirebbe in terra.. e in tutta franchezza gli è pure sospetta questa postura della chiesa, o almeno a me lo è.
Infatti, come già detto in questo topic, l'azione che generò la proprietà privata provocò una frattura nel mondo innescando un potenziale di guerra. Ora, se è vero che ognuno racconta la propria storia circa il fatto che il mondo è così, tale storia dovrebbe conservare perlomeno una certa coerenza. Capisco bene che per un credente gli uomini siano liberi di agire secondo il bene o secondo il male. Ma visto il comandamento "non rubare", quello che proprio non capisco è cosa c'entri la spiritualità con la proprietà privata. Possibile che Dio, ma anche Gesù, abbiano avallato questa frattura provocatrice di inimicizia tra gli uomini?