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Messaggi - Mariano

#91
Citazione di: giona2068 il 07 Gennaio 2017, 12:47:01 PM
Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno riguarda coloro che non sono consapevoli dell'errore che stanno facendo. Dopo duemila anni di cristianesimo e il nostro crederci cristiani perché battezzati ecc..., pensi che valga ancora la stessa regola?
In particolare quando citiamo i versetti non possiamo più annoverarci fra quelli che non sanno, sarebbe speculare sulla misericordia in piena consapevolezza. Questo è quanto più di grave ci sia!
In ogni caso il cattolicesimo non è una religione ma una chiesa con annessi e connessi.
Mi sembra che dobbiamo ripartire da zero.
Prima di tutto il Cattolicesimo, l'ebraismo, l'islamismo, così come tante altre teorie che, interpretando testi ritenuti Sacri tentano di definire la "Divinità ", sono tutte Religioni che ritengo di pari dignità.
Che poi ci siano persone, me compreso, che ritengono che il cattolicesimo abbia male interpretato le parole tramandateci dai primi cristiani, è certamente accettabile.
Forse anche l'attuale Papà con ammirevole tenacia cerca di riavvicinare la Chiesa alle sue origini.
#92
Citazione di: giona2068 il 07 Gennaio 2017, 11:44:44 AM
Citazione di: Mariano il 07 Gennaio 2017, 11:27:50 AM
Misericordioso e' ben diverso da bonaccione!
Il mio parere è che sia bene avere misericordia anche dei peccatori.

E' vero che essere misericordioso non vuol dire essere bonaccione, ma se per misericordioso intendiamo che non guarda i nostri peccati a prescindere dal nostro pentimento finiamo per scambiare il Signore della giustizia con  un "signore' bonaccione. E' questo il messaggio subliminale contenuto nell'affermazione: Non ci tratta da peccatori! E' un grandissimo inganno.
Ritengo, dalla lettura dei tuoi post,che sei molto osservante della nostra religione cattolica e quindi ti suggerisco di rileggere Luca 23-34.
#93
Misericordioso e' ben diverso da bonaccione!
Il mio parere è che sia bene avere misericordia anche dei peccatori.
#94
Tematiche Spirituali / ESTASI
05 Gennaio 2017, 21:58:31 PM
E' un argomento che non riesco a comprendere: c'è qualcuno che può suggerire una risposta?
Viene definito come  uno stato di isolamento e di evasione totale dalla realtà circostante che viene ricercato per raggiungere una beatitudine interiore; è da considerare come un estraniarsi egoisticamente dalle problematiche della società o può contribuire a risolverle ?
#95
Tematiche Spirituali / Re:Mi bolle l'inferno!
02 Gennaio 2017, 22:19:30 PM
Citazione di: Angelo Cannata il 02 Gennaio 2017, 20:38:54 PM
Dalle mie parti un detto popolare dice che non c'è cosa più brutta della convinzione. Lo trovo profondo. Se anche l'inferno è la cosa più brutta che si possa immaginare, questo mi suggerisce che inferno e convinzione coincidono. L'inferno è essere convinti. Significa avere dei punti in cui si è paralizzati, stanze in cui è vietato cercare.
L'inferno è credere nella verità.
L'inferno è la fede.
Chi vive di fede, di verità, lo dimostra, perché ha bisogno di accusare, condannare, maledire, mandare all'inferno, perché sta soffrendo e ha bisogno in continuazione di oggetti o persone con cui prendersela. Nella Bibbia il mestiere del diavolo è infatti accusare, colpevolizzare.
L'inferno è dire "Mi dispiace per te, ma è così", "Non ti puoi sottrarre".
L'inferno è odiare chi non ha sensi di colpa e tentare di inculcarglieli.
L'inferno è essere sulla retta via.
;D


Chi ha creduto di credere tende ad essere più astioso, forse perché sente di essere stato ingannato e si ribella contro se stesso che si è fatto sopraffare da infantili discorsi dei quali oggi non riesce a comprenderne la poesia.
E' come un bambino che quando scopre che Papà Natale non esiste non ricirda quanto sia stato bello crederci.
L'Inferno, il Paradiso, il Purgatorio...a mio avviso sono invenzioni che ci fanno sognare e ci spingono ad agire secondo la nostra morale. :)
#96
Tematiche Filosofiche / Re:Coscienza
19 Dicembre 2016, 16:21:31 PM
Dopo aver avuto occasione di ascoltare la descrizione di un esperimento condotto dal neuropsicologo Benjamin Libet che dimostra che la consapevolezza di un'azione precede l'azione stessa di alcuni microsecondi, desidero tornare al tema originale da me proposto.

Il risultato dell'esperimento mi induce a pensare che, mentre un'azione può essere causata dalla reazione ad uno stimolo, c'é un intervallo di tempo prima dell'azione stessa in cui, avendo consapevolezza dell'azione, possiamo portarla a compimento o fermarla : in questo intervallo può intervenire la nostra "coscienza morale".

In questo intervallo possiamo decidere se fare un qualcosa che consideriamo bene o male in funzione del nostro personale concetto di bene e male.

Il problema nasce quando ciò che è moralmente considerato bene da una persona viene considerato male da un'altra e quindi se esiste una morale assoluta e come la si può definire.

Caso pratico terra terra: un medico chiede ad un paziente una cifra per avergli risolto un problema, il paziente ritiene la cifra non giusta e non esistono tariffe; al di là di un aspetto legale è bene pagare quanto viene valutato da quale parte??
#97
Scusate se irrompo in questo interessante dibattito con la mia ignoranza.
Ritengo che i dubbi e le perplessità esposte siano comuni alla maggior parte di chi ha avuto un'educazione religiosa cattolica e continui a pensare.
Ritengo inoltre che tutte le rappresentazioni di Dio razionali ed anche figurative legate alla cultura ed ai tempi in cui sono nate facciano parte di una fantasia artisca e non possano essere analizzate come una scienza umana.
Al momento, a consuntivo di quanto ho vissuto, ritengo che le religioni con tutte le loro contraddizioni siano uno strumento che (se ben utilizzato) è estremamente valido per andare oltre e raggiungere una Fede che ci faccia scavalcare il muro dell'incomprensione.
#98
Tematiche Spirituali / Crudeltà
12 Novembre 2016, 21:43:34 PM
Stasera ho messo nel camino un vecchio legno mezzo marcio ; quando ha iniziato a prendere fuoco ho visto una miriade di insetti fuggire impauriti e senza scampo.
L'ho paragonato alle catastrofi umane e me ne sono sentito responsabile.
La considerate una sensibilità malata?
#99
Tematiche Filosofiche / Re:Perché fare filosofia?
29 Ottobre 2016, 19:39:59 PM
Avevo intenzione di aprire un nuovo topic sulla "funzione della filosofia", e mi sono imbattuto in questo che ho seguito con molto interesse.
Alcuni successivi piacevoli interventi però (a mio avviso) si sono discostati dalla domanda iniziale lasciandosi trasportare dal desiderio di filosofeggiare (termine che intendo in modo positivo) e tralasciando quanto ritengo sia il profondo senso del perché, e cioè qual'è lo scopo, qual'è la finalità di chi filosofa.
Idealisticamente ritengo che la filosofia, come anche la teologia, debbano avere lo scopo di aiutare l'essere umano a vivere in equilibrio con tutto quanto ci circonda per raggiungere la cosiddetta saggezza.
Come farlo?
Non ne ho minimamente idea, ma forse la soluzione va cercata dentro ciascuno di noi piuttosto che sui libri di storia della filosofia che svolgono l'importantissimo compito di insegnarci a ragionare.
Concordo quindi pienamente con "Apeiron" e cvc"
#100
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
10 Ottobre 2016, 19:43:09 PM
Citazione di: giona2068 il 10 Ottobre 2016, 16:16:33 PM


Andiamo di male in peggio dal momento che siamo sul piano delle opinioni/idee senza relazione con la realtà. 
Ma cos'è secondo te la realtà?
#101
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
10 Ottobre 2016, 14:55:24 PM
Citazione di: Freedom il 07 Ottobre 2016, 15:38:03 PM
Per quanto riguarda il tema del Diavolo il solo porsi il problema è già depistante. Francamente non è importante sapere o non sapere se c'è o non c'è o se si scrive in maiuscolo o minuscolo. Io, spero che giona2068 sappia perdonarmi, lo scrivo in maiuscolo perché così prescrive la lingua italiana ed io sono un grande amante della lingua stessa. Ho ereditato da mia mamma l'amore per la nostra lingua e, per qualunque diatriba, vado a regolamento. Cioè consulto il Dizionario della lingua italiana.

Per quanto concerne il Diavolo, dicevo, non è rilevante sapere se c'è lui dietro al male o se c'è qualunque altra cosa. Quello che importa è che il male va riconosciuto e affrontato. E che, per me che sono cristiano, non lo si può vincere senza l'aiuto di Cristo. Poi, voglio dire, cosa cambia se un coltello lanciato verso di noi arriva per forza di gravità o per effetto di uno spirito maligno?

Con il tuo intervento mi dai la possibilità di tornare al tema iniziale per sintetizzare la mia opinione:
Dio e il Diavolo esistono e per me rappresentano il Bene ed il Male; io ho fede in Dio (indipendentemente da qualsivoglia credo religioso)  e non nel Diavolo e quindi ho il piacere di vivere per contrastare il Male.
Tutte le altre contrapposizioni tra la lettera maiuscola o minuscola, la verità, le motivazioni di Pilato, la ricerca del significato delle parole che ci vengono tramandate, ......... , possono servire a comprendere il significato della nostra fede, ma possono anche portarci in giro.
#102
Se si vuole dare un giudizio non sui dettagli legislativi che difficilmente possono essere compresi dalla gente comune, ma solo sul l'obiettivo raggiunto, è solo una spaccatura del Paese, cosa senz'altro negativa per un argomento che dovrebbe essere condiviso con grande maggioranza.
#103
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
01 Ottobre 2016, 16:39:53 PM
Citazione di: giona2068 il 01 Ottobre 2016, 10:00:20 AM
Citazione di: Mariano il 01 Ottobre 2016, 00:25:46 AM
Mi rendo conto che tutte le volte che si cerca di affrontare un tema che ha a che fare con la religione si scatena un pandemonio (parola che etimologicamente si rifà al Diavolo).
È difficile non concordare con varie considerazioni espresse e riconosco di aver proposto l'argomento in maniera poco chiara, ma di fatto cercavo di distinguere il credere dal l'aver fede:
si può credere ed aver fede in Dio (e non essere atei) anche credendo che le definizioni proposte dalle religioni siano solo tentativi poetici di rappresentarLo e si può credere nel Diavolo e contrastarlo, il tutto coerentemente con gli usi ed i costumi della società in cui si vive.
Era questa la mia semplice e forse puerile opinione della quale chiedevo condivisione o meno per poterla meglio approfondire o modificare.
Forse non hai letto o forse non hai creduto o forse non spiegato  bene   quanto ho scritto appena aperto il Topic, ma sperando che forse non ricordi cerco di ripetermi.
La fede è un credere parziale, spero che avvenga quanto chiedo o penso che al 60/70% .. il Signore possa risolvere il mio problema - cioè   una speranza. Quando questa speranza diventa certezza - 100x100 -  la fede diventa credere. Sia la fede che il credere non appartengono alle religioni e non sono un sapere ma un sentire. Una volta che  il mio cuore sente allora scelgo la religione che secondo me mi farà da guida,  questo però non vuol dire che la scelta sia stata la migliore.
Ora posto che credere implica una totale fiducia, non possiamo dire che crediamo nel diavolo e  che nello stesso tempo lo contrastiamo perché il credere è un fidarsi al 100%.
Per questo  scrivi diavolo con la maiuscola a comprova che lo ritieni un entità rispettabile, in verità è quanto di più spregevole e malvagio esista.
In ogni caso spero che quando parli di credere nel diavolo tu voglia dire che credi che esista, ma....attenzione al lapsus froidiano e cerca di non dire credo nel diavolo ma credo che esista il diavolo.


P.S.

Tu ed Altamarea siete la stessa persona?

Hai ragione, nel dire credere nel Diavolo intendevo dire credere nella sua esistenza.
Ma è proprio solo questa la mia opinione che desidero condividere o modificare e che mi rendo conto di non essere riuscito a trasmettere: aver fede è qualcosa in più del credere e non è necessario credere nel Dio definito da qualsivoglia religione.
Concordo ancora con il fatto che quando qualcuno "sente" di aver fede può essere utile scegliere una religione , ma questo significa smettere di cercare e rinunciare a comprendere il positivo di altre religioni.

P.S. il tuo dubbio indica una mancanza di fiducia nelle persone che partecipano a questo forum.
#104
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
01 Ottobre 2016, 00:25:46 AM
Mi rendo conto che tutte le volte che si cerca di affrontare un tema che ha a che fare con la religione si scatena un pandemonio (parola che etimologicamente si rifà al Diavolo).
È difficile non concordare con varie considerazioni espresse e riconosco di aver proposto l'argomento in maniera poco chiara, ma di fatto cercavo di distinguere il credere dal l'aver fede: 
si può credere ed aver fede in Dio (e non essere atei) anche credendo che le definizioni proposte dalle religioni siano solo tentativi poetici di rappresentarLo e si può credere nel Diavolo e contrastarlo, il tutto coerentemente con gli usi ed i costumi della società in cui si vive.
Era questa la mia semplice e forse puerile opinione della quale chiedevo condivisione o meno per poterla meglio approfondire o modificare.
#105
Tematiche Culturali e Sociali / EMOTIVARE
28 Settembre 2016, 12:15:54 PM
E' un neologismo che mi sono permesso di coniare nel tentativo di limitare il significato di motivare alle sole argomentazioni "logiche e razionali".
Ritengo infatti che la maggior parte delle argomentazioni per proporre qualcosa si basino sulla emotività delle persone; e non solo, a volte si generano delle notizie o addirittura dei fatti per condizionare emotivamente l'opinione delle persone.
Il motivare secondo logica e razionalità lo si trova solo nelle scienze e nella filosofia.