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Messaggi - baylham

#91
Citazione di: Scepsis il 02 Ottobre 2024, 21:15:57 PMSicuramente mi sono espresso male. Quando dicevo che l'errore sta in " tutti i calcoli di probabilità  fatti  (ex ante)  sono basati sull'ipotesi che ogni evento sia indipendente dagli altri" mi riferivo a quello che tu avevi scritto, e non a quello che dovrebbe essere un presupposto della teoria della probabilita' perche' per me quest'ultima dice tutt'altro, come cercavo di dimostrare, che cioe' gli eventi non sono indipendenti e che gli esiti precedenti influenzano i successivi, pur potendo ad ogni estrazione uscire liberamente un rosso come un nero.
Per questo il 29/9/24 scrivevo:
"Quando si dice che ad ogni giocata puo' liberamente uscire un Rosso come un Nero sarebbe da aggiungere che con quel liberamente si deve intendere libero di oscillare intorno alla media probabilistica del fenomeno (che in questo caso e' 50% Rosso e 50% Nero), cosi' come ogni altro fenomeno casuale e probabilistico, che nel suo libero manifestarsi assumera' valori a volte superiori ed altri inferiori alla media probabilistica, in misura tale che i due diversi valori (superiori ed inferiori) tenderanno alla fine a compensarsi, altrimenti o quella ipotizzata non e' la vera media probabilistica o il manifestarsi del fenomeno non e' libero ma condizionato dall'esterno.
Il fatto che dopo 3 Neri estratti l'uscita di un quarto nero abbia probabilita' 1/16 non e' legata ad un fenomeno deterministico di influenza dei primi 3 casi sul quarto, ma e' intrinsecamente un fenomeno probabilistico, legato alla natura casuale delle uscite alla Roulette. In tutte le estrazioni fatte e da fare l'uscita di un colore piuttosto che l'altro e' libera e non condizionata, solo che la costante ripetizione dello stesso colore e la costante mancata compensazione con l'uscita dell'altro colore (a fronte di una media probabilistica pari a 50% Nero, 50% Rosso) rende via via sempre piu' improbabile la prosecuzione di tale dinamica. Per questo nel prevedere la successiva uscita non si possono ignorare le precedenti uscite avvenute e si parla di probabilita' congiunte, in cui l'uscita consecutiva di un quarto nero e' pari a 1/ 2 elevato alla quarta (pari al numero delle giocate)."
e successivamente:
""nei possibili esiti ipotizzati ex ante piu' ci si allontana dalla media probabilistica, piu' diviene probabile che il successivo esito vada a compensare i precedenti, cosi' da riavvicinare la successione degli esiti alla media probabilistica, altrimenti o quella ipotizzata non e' la vera media probabilistica (e 50% Rosso e 50% Nero e' sicuro), o la Roulette e truccata."


Per me la valutazione della probabilità di uscita di un colore ad ogni giocata alla ruolette ha uguali probabilità indipendentemente dalle sequenze di colori precedenti. 
Semmai se un colore esce più volte dell'altro sarei tentato di giocare quel colore.

Sei in grado di spiegare con la tua teoria, per me erronea e contradditoria, perchè in qualunque casa di gioco le vincite al gioco della ruolette non dipendono dagli esiti precedenti?
#92
Citazione di: Alberto Knox il 14 Agosto 2024, 20:54:32 PMma il passo successivo è stato fatto travisando le parole di Spinoza, prendendo spunti da delle parti travisandoli ad uso e consumo per giustificare il loro ateismo. Costoro infatti si guardano bene dallo specificare che Spinoza non ha mai detto che Dio non esiste ma che anzi ha affermato che è l'unica cosa che esiste! e si guardano dal riportare quelle parole che mettono in evidenza l'amore di Spinoza verso Dio che io ora riporto dall etica

In qualunque manuale di filosofia la concezione di Spinoza viene definita sinteticamente panteismo, non ateismo. Si evidenzia che il suo panteismo si distacca esplicitamente dalle principali concezioni religiose occidentali di allora.

Se molti hanno preso spunto dalla filosofia panteistica di Spinoza per giungere all'ateismo non comprendo quale sia il travisamento e la sua drammatica gravità. Personalmente considero la filosofia di Spinoza un progresso intellettuale rispetto alle precedenti concezioni, ma trovo delle serie contraddizioni logiche nel panteismo, che l'ateismo risolve.
#93
Citazione di: iano il 12 Settembre 2024, 12:15:43 PMQuindi se questi personaggi non fossero esistiti la storia avrebbe preso un altro corso?
Sono convinto che se non fossero esistiti, oggi parleremmo in modo equivaente di Tizio, Caio, e Sempronio.
Non reputo così importanti dal punto di vista storico gli storici, ma sicuramente non è indifferente per la storia che il più influente politico comunista sia stato Marx, nel bene e nel male, invece di altri.

Comunque, ripensando il mio precedente intervento, è proprio l'allegoria del surf che non è pertinente, adatta. Il surfista è una categoria completamente diversa da quella dell'onda.

#94
Citazione di: Jacopus il 12 Settembre 2024, 10:18:06 AMIn realtà è proprio una concezione aristocratica, superata da circa un secolo e più specificamente dagli studi storici francesi e prima ancora dalla visione marxista della storia.

Dubito che sia superata visto che tu stesso hai citato singoli individui (Marx, Le Goff, Baudrel) a tuo sostegno, gli inventori di queste correnti politiche e storiografiche. Ancora oggi, anche in questo forum, molti dipendono strettamente da quello che ha scritto Marx (marxisti) o altri. 

La mia concezione non è affatto aristocratica, come non lo è la concezione di Darwin dell'evoluzione biologica a cui mi ispiro.
#95
Citazione di: iano il 11 Settembre 2024, 15:31:31 PMIl libero arbitrio è in effetti un buon esempio di caso, per cui possiamo assimilare gli individui alle molecole di gas dentro un contenitore, le quali per quanto si agitino , sono mediamente ferme. Se perciò rivelassimo invece una tendenza a muoversi in una direzione, guardando in quella direzione troveremmo che si è aperta una falla nel recipiente, dalla quale le molecole defluiscono per differenza di pressione.
la componente casuale non è fondamentale quindi, non producendo alcun movimento medio, in una situazione in cui tutto cambia perchè nulla mediamente cambi.
La falla apertasi assume invece rilevanza storica.
Non credo che il protagonismo di alcuni individui possa risultare decisivo alla storia, perchè sono semmai come surfisti che attendono l'onda da cavalcare.
Le due allegorie, il processo fisico e il surf, non mi appaiono pertinenti, applicabili ai processi storici, umani.
Gli individui umani sono distinguibili l'uno dall'altro non soltanto per la loro posizione o aspetto fisico.
Nelle storie ci sono attori, protagonisti, che a differenza dei surfisti, creano e indirizzano l'onda.
#96
Citazione di: Jacopus il 11 Settembre 2024, 12:40:08 PMÈ una visione molto semplicistica della storia Baylham. Che ci sia una componente di caso è ovvio ma qualunque individuo è a sua volta fatto della sua storia precedente, che è sempre una storia collettiva. La storia ha un respiro lungo come teorizzato dalla scuola storica francese classica (Braudel, le goff), per cui noi siamo ancora per molti aspetti il risultato della civilizzazione greco-romana,che condiziona tutta la direzione della nostra storia. I grandi cambiamenti storici avvengono infatti quando grandi strati della popolazione sono ricettivi rispetto ai possibili cambiamenti. La storia non si muove attraverso minoranze aristocratiche, neppure quando l'aristocrazia era al suo massimo apogeo.
Non considero affatto semplicistica la mia concezione della storia, semmai complessa, visto che la considero inconoscibile ed incontrollabile da chiunque.
La dinamica dei processi storici è simile a quella biologica: l'innovazione, i cambiamenti sono individuali, casuali, la loro diffusione di gruppo, collettiva è selettiva. La velocità e profondità dei processi dipende ovviamente dal tempo della prospettiva, sguardo storico.
Considero importante l'influenza di singoli individui sui processi storici. La mia non è affatto una concezione aristocratica, l'influenza individuale spesso è negativa, non positiva: moltissimi leader politici influenti erano e sono stupidi.

#97
Citazione di: iano il 10 Settembre 2024, 12:26:37 PMNon mi pare sia stai trascurato questo fatto, ma semmai abbiamo pignolescamente precisato la natura del caso, il cui effetto però secondo me è trascurabile.
Non è trascurabile solo se si pensa davvero che la storia sia fatta essenzialmente da pochi significativi individui , perchè in tal caso diventa essenziale alla storia il loro libero arbitrio.
Diversamente interessando il libero arbitrio una massa esso non spinge mediamente in una direzione particolare, e se una tendenza invece viene rilevata essa è da attribuire alla cultura  della massa, al  contingente comune sentire degli individui che la costituiscono.
Le scelte dell'individuo sono condizionate dall'aria culturale che respira.
La storia di un popolo è già scritta nel suo comune sentire.

Intendo che la volontà, il cosiddetto libero arbitrio, è un processo con una componente casuale fondamentale. Il caso è sostanzialmente l'assenza di un progetto, per cui non condivido alcuna interpretazione volontaristica, idealistica, storicistica  deterministica della storia.

I pezzi di storia umana dipendono da gruppi di individui, ma l'individuo li rende imprevedibili.

Per quanto sopra la storia di un popolo non è scritta.


#98
Citazione di: Visechi il 05 Settembre 2024, 21:59:00 PMGli accadimenti di cui la Storia si interessa e di cui è intessuta credo siano determinati da due fattori: il caso e l'agire umano. Quest'ultimo è generato dalle nostre scelte, dai dibattiti e dal confronto, anche introspettivo. Il nostro agire, l'insieme delle azioni che compiamo ogni giorno, s'inserisce fattivamente nella casualità degli accadimenti. I due elementi non sono scindibili, e, in questo connubio, l'agire umano opera affinché la congiuntura imbocchi una determinata direttrice anziché un'altra. Quella, presumibilmente, più consona ai vantaggi, ai desiderata e ai benefici di chi quell'agire in massima parte produce. Il caso, a sua volta, interagisce con l'opera dell'uomo, e i due elementi interagiscono in un rapporto dialettico, dinamico e sempre precario.

Si trascura il fatto che la stessa azione dell'uomo è determinata dalla casualità.

Citazione di: Visechi il 05 Settembre 2024, 21:59:00 PMLe caratteristiche peculiari dell'uomo, quelle che lo hanno allontanato dallo status di primigenia animalità irrazionale, si esaltano quando è lui (l'Uomo) a governare la Storia, viceversa, si mortificano allorquando la subisce, perché in questo secondo contesto sarebbero l'animalità e il caso a costringere il suo agire, che, così, avrebbe un ruolo conseguente, non causante. In poche parole, se è vero che non è l'uomo a fare la Storia, è ancor più vero che la sua azione concorre fattivamente a costruirla, pertanto, per dirla con Gramsci, che si acquisisca almeno quello scampolo di volontà e consapevolezza per costruire quella frazione di Storia che ci compete. Odio gli indifferenti.

Ma la storia non è governabile dall'uomo perchè lo trascende, l'uomo può governare pezzetti, parti di storia, non la storia.
#99
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
27 Agosto 2024, 18:38:08 PM
Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMSe questa fratellanza è il messaggio originario di Cristo (e il suo traguardo ideale), non serve spulciare i vangeli per constatare che non si parla di LGBTxyz, di bioetica, di relazioni internazionali, di vaccini, di ecologia, etc. per poi concludere che il cristianesimo non ha nulla da dire (o addirittura non deve dire nulla) al riguardo.

Nei Vangeli il messaggio originario di Gesù e il suo traguardo ideale non è la fratellanza degli uomini, ma il suo messianesimo: chi non lo segue lo condanna all'inferno.

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMSe si è colto il senso del messaggio di "imprinting", si tratta piuttosto di cercare di coniugarlo anche con questioni che, per ovvi motivi, non potevano essere state scritte esplicitamente in testi di quasi duemila anni fa.

Duemila anni fa la transessualità era forse impossibile e impraticabile, l'omosessualità, la bisessualità e ogni altra forma di relazione sessuale erano possibili e praticate.

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMLo "spirito" di alcune proposte può essere aggiornato alcuni secoli dopo mantenendo una certa coerenza, ma se si pensa che un testo va inteso solo alla lettera e tutto ciò che non vi è trattato nero su bianco non può essere compreso con le categorie proposte nel testo, allora spesso il testo diventa semplicemente inutilizzabile, oggi.
Infatti il testo evangelico è vecchio, inutilizzabile per sostenere concezioni sessuali moderne.
Quello che contesto è che l'interpretazione della suora sia sostenuta dal testo evangelico.

Il significato dell'amore è incerto, ma amare un uomo o una donna x.sessuale per me significa amare la sua  x.sessualità, altrimenti si vuole bene, si accetta, si comprende, ma non è amore, non è sessualità.
Amore che si dà a pochi, non a molti: Gesù chi amava?





#100
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
26 Agosto 2024, 16:35:01 PM
Mi riesce difficile immaginare le folle di ebrei che intorno agli anni trenta dalla nascita di Gesù accorrono entusiasti ad ascoltare le sue rivoluzionarie teorie LGBTQ+ e dopo la sua morte le diffondono nei Vangeli.

Nei Vangeli non ne trovo traccia alcuna. 

Bibbia che certamente non è il mio riferimento ideale.

#101
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
26 Agosto 2024, 12:17:03 PM
Citazione di: iano il 26 Agosto 2024, 09:41:37 AMTeresa fa notare come una posizione intransigente abbia però il dono di essere chiara, mentre una  permissiva, più libera, quella in cui di fatto ci troviamo in questo momento di transizione come lei afferma, possa essere contraddittoria, se si ammette come legittimo qualunque tipo di desiderio sessuale, mentre non sempre legittima sarà considerata la sua attuazione asseconda del tipo.
Limitare il desiderio ammesso a un solo tipo, come finora si è fatto,  c'è plus facile, ma anche più ingiusto.

Non capisco:
perchè una posizione intransigente sia chiara mentre una permissiva non lo sia. Per me son chiare entrambe;
quale sia la contraddizione di una posizione permissiva rispetto ad una intransigente;
perchè limitare il desiderio ammesso ad un solo tipo sia più facile: secondo me vale il contrario, è la cosa più difficile, il desiderio non ha limiti.

Nel merito non condivido l'interpretazione liberale della Bibbia di questa suora, una distorsione dei testi e della storia, per me inattuali e insostenibili, dell'ebraismo e del cristianesimo. 
#102
Attualità / Re: Biden o della senilità
23 Luglio 2024, 00:38:31 AM
Il Presidente Biden non è demente, rimbabito, sicuramente è più bravo e capace politicamente di Trump, che vomita stupidaggini, idiozie.
Il problema di Biden è che è troppo vecchio, non sarebbe in grado di gestire la Presidenza per altri quattro anni.
Perciò era giusto che si facesse da parte, come tardivamente ha fatto.
Trump è quasi altrettanto vecchio, dovrebbe imitare Biden, spero vivamente che gli statunitensi non lo eleggano, sarebbe una sciagura mondiale.

Che gli anziani siano e saranno costretti a lavorare fino ad una età sempre più tarda è una necessità facilmente comprensibile con un minimo di cognizioni di economia e demografia, indipendentemente dal sistema economico.
#103
Citazione di: PhyroSphera il 19 Luglio 2024, 11:34:20 AMMi colpirono assai le interpretazioni della Guerra di Troia e delle Crociate.

Sarei curioso di conoscere la tua interpretazione spirituale della guerra di Troia e delle Crociate, per comprendere le altezze cui può arrivare lo spirito rispetto alla materia.
#104
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
19 Luglio 2024, 12:16:34 PM
Citazione di: Alberto Knox il 18 Luglio 2024, 20:47:03 PMDarò quindi la mia definizione di verità ; la verità è intollerante , perchè la verità è sostanzialmente la capacità che ha un affermazione di negare tutte le sue negazioni. Per questo motivo bisogna smettere di parlare di verità scientifica allo stesso modo in cui bisogna smettere di parlare di verità di fede.  la scienza non si basa sulla verità perchè  i propi risultati non sono verità , sono ipotesi confermate . Per  essere verità  devono essere in grado di negare qualsiasi negazione nel tempo , ovvero devono essere sempre valide.  Essendo il metodo scientifico basato su ipotesi e conferma , se si troverà un ipotesi più esplicativa , più completa e più efficace si assumerà questa nuova ipotesi come teoria predominante o legge di natura .  Se così non fosse la scienza sarebbe dogma e non ricerca della verità. Anche i filosofi non hanno verità da divulgare al mondo , tutto quello che può fare un filosofo è di vedere se nelle assunzioni  vi siano o meno delle contraddizioni, se non ne ha la si tiene in gioco se ne ha è fuori gioco. Questo perlomeno se si assume come metodo filosofico il metodo Socratico .

Che la scienza si basi su ipotesi è una verità o una ipotesi?

#105
Tematiche Filosofiche / Re: Il concetto di verità.
17 Luglio 2024, 09:34:27 AM
Citazione di: Phil il 17 Luglio 2024, 08:52:42 AME non saresti il solo: "Se Dio tenesse chiusa nella mano destra tutta la verità e nella sinistra il solo desiderio sempre vivo della verità e mi dicesse: scegli! Sia pure a rischio di sbagliare per sempre e in eterno mi chinerei con umiltà sulla sua mano sinistra e direi: Padre, dammela! La verità assoluta è per te soltanto" (Lessing; fonte).

Una fantasia basata su pessime concezioni filosofiche: Dio e la verità assoluta, ricorda anche il Socrate di Platone che sa di non sapere perchè non è un dio.
Nella mia vita di verità ne ho trovate molte, alla luce del sole, senza tema di smentita, a partire dal fatto che il nulla non esiste.