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Messaggi - bobmax

#901
Ricercare la verità, tramite il pensiero razionale, richiede un impegno non banale. Perché occorre tenere fermi i concetti, costi quello che costi. Perciò mantenendo distinte le ipotesi dalle tesi.
Una ipotesi resta tale fino a quando non viene dimostrata. Allora diventa tesi. La quale a sua volta si fonda su altre ipotesi...

Compito faticoso, che richiede fede nella Verità.
Allora è facile cadere nella tentazione di buttarla in caciara.

Magari appellandosi alla evidenza!
Senza rendersi conto che l'"evidenza" è tipica delle ipotesi.
Oppure tirando in ballo trascendenze e trascendentali, che ci fan sempre bella figura... sebbene non dicano niente.

Cosa non si fa pur di evitare di affrontare il semplice...
#902
Quando si fa una affermazione, questa può essere o una tesi oppure una ipotesi.

L'ipotesi è una affermazione arbitraria, non dimostrata.

Mentre la tesi deriva da una dimostrazione che si fonda su delle ipotesi.

Se si confondono tesi e ipotesi, cioè si considera tesi ciò che è invece ipotesi, il risultato non potrà che essere un chiacchiericcio inconcludente.
#903
Piuttosto che una tesi, mi pare un assioma.
Dov'è la dimostrazione?

Tirare in ballo la cultura non è sufficiente. Si dovrebbe prima dimostrare come la cultura non sia un prodotto naturale, in sostanza non dissimile da tutto il resto.

Finché non lo si dimostra, l'argomentazione segue un loop: l'uomo è diverso perché ha una cultura, la quale è irriducibile alla natura, in quanto l'uomo è diverso...
#904
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
15 Giugno 2023, 08:52:50 AM
Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2023, 12:19:40 PMDio parla. E con chiarezza. Eccome!

Questa affermazione può facilmente dare adito ad un fraintendimento.
Perché è naturale intendere con "Dio" qualcuno che entra in comunicazione con me, parlandomi.
Non è un qualcuno qualsiasi... bensì Dio!
Delle mille voci che giungono a me, questa è quella di Dio, perciò è Verità!

Ecco il fraintendimento. Dovuto alla illusione di cogliere Dio attraverso la distinzione: tra Dio e tutto il resto.

Perché nel momento stesso in cui distinguo, quel "resto", quello che non è Dio, mina inesorabilmente quella agognata Verità.

La Verità, infatti, non ammette alcuna falsità da negare.
È negazione della negazione.

Di modo che la "parola di Dio" non deve essere intesa come parola di "qualcuno" che si rivolge a me. Bensì è la possibile Verità che scaturisce da me stesso in quanto Uno.

Verità solo possibile.
Finché non divento quello stesso Uno.
#905
Ritengo che proclamare il lutto nazionale sia coerente con ciò che il personaggio rappresenta.
B. infatti incarna il sentire di una non trascurabile parte della popolazione.
Questo sentire è il nichilismo.

Un nichilismo debole, inconsapevole di se stesso, e per questo ancor più pericoloso. Ha causato l'avvento del fascismo, poi del berlusconismo, e ora chissà.

Se non si legge in quest'ottica, queste manifestazioni possono risultare solo incomprensibili assurdità.
Ma non lo sono.

È il sonno della ragione nichilistico, dove le umoralitá viscerali cercano la loro soddisfazione, perché... nulla vale.

Non per niente la Chiesa ne è stata da sempre accondiscendente: è infatti essa stessa fondata sul nichilismo.
#906
Tematiche Filosofiche / Re: De dignitate homini
13 Giugno 2023, 17:23:27 PM
Non è forse giunto il momento di smetterla di considerare l'uomo al centro del mondo?
Quanto ancora dobbiamo inoltrarci, lungo il sentiero della notte, per renderci conto del Nulla che ci sovrasta?

E tu, davvero non avverti la tua reale abissale solitudine?

Non vedi che non c'è nessuno? Proprio nessuno!

Questo Nulla, che si fa sempre più Vero, non chiede che di essere finalmente affrontato.
#907
Tematiche Filosofiche / Re: De dignitate homini
13 Giugno 2023, 08:27:37 AM
L'illusione antropocentrica è dura a morire.
D'altronde fa anch'essa parte della evoluzione dell'amore.

Amore per se stessi: io sì, tu no.
Amore per il proprio gruppo: noi sì, voi no.
Amore per la propria specie: gli uomini sì, gli altri no.

Illusione dura a morire, nonostante sia ormai evidente che non vi sia nessuna sostanziale differenza tra alcuna cosa del mondo.

Noi liberi, gli altri no...

Delirio della volontà di potenza.
#908
Tematiche Spirituali / Re: Il cuore saggio
11 Giugno 2023, 10:32:20 AM
Citazione di: Kobayashi il 11 Giugno 2023, 07:50:42 AMChiaramente non stavo parlando dei riti religiosi e della loro apparente o meno sterilità, ma dell'accompagnamento spirituale che viene esercitato nei luoghi in cui il cristianesimo viene preso sul serio, ovvero monasteri, conventi, case di preghiere. Luoghi in cui viene praticata sul serio un'idea di santità, che comporta una lotta per la liberazione dalle passioni, le quali si radicano in noi inizialmente attraverso le immagini involontarie, le suggestioni, i pensieri.
È un'idea di santità "impossibile" da due punti di vista:
- da quello psicologico, nel senso che la restaurazione della propria immagine divina riflette uno schema semplicistico dell'interiorità e di fatto il soggetto tende ad alternarsi tra l'illusione di una purificazione effettivamente conseguita in parte a seguito di esercizi e l'ammissione frustrante di essere sempre lo stesso peccatore;
- da quello conoscitivo, nel senso che tale cammino, per esempio nell'ambito degli esercizi spirituali organizzati nelle case religiose, continua ad oscillare tra realismo e simbolismo.
Per essere chiari: le immagini religiose non hanno un contenuto di verità, non hanno un contenuto costituito da rappresentazioni adeguate o meno della realtà, ma sono simboli che rimandano a qualcosa di inconoscibile, che l'uomo riesce solo a sentire, intuire, qualcosa che ci trascende. Per questo motivo è importante che questi simboli della trascendenza siano protetti dalle storpiature delle interpretazioni letterali, che riducono i simboli in immagini sterili. L'ateismo è, dal punto di vista religioso, la fase positiva e necessaria di questa purificazione.

Concordo, l'ateismo è una fase necessaria.
Probabilmente mai davvero superabile definitivamente.

E certamente è insuperabile se non affrontato nel proprio intimo, in perfetta solitudine. Senza cioè alcun appiglio a qualcosa che non sia mero simbolo che rimanda all'inconoscibile, al nulla.

"Prego Dio che mi liberi da Dio" invoca Meister Eckhart.
E la libertà dall'ente Dio passa attraverso l'ateismo.

Ma non il diffuso attuale ateismo, che si limita a negare Dio, in quanto entità, senza affrontarne le conseguenze.
È mero gioco di bimbi.

Occorre invece l'autentico ateismo, che è ateismo mistico, negazione del  Bene!
Allora, forse, il figlio può iniziare a ricercare in se stesso il Padre.
#909
Tematiche Filosofiche / Re: Velocità costante.
05 Giugno 2023, 16:09:03 PM
Prima di smettere di prendersi troppo sul serio... occorre prendere le cose sul serio.

Se viceversa si prende una scorciatoia, scegliendo subito il faceto... allora non si può neppure smettere di prendersi sul serio.
#910
Tematiche Filosofiche / Re: Velocità costante.
05 Giugno 2023, 11:05:04 AM
Citazione di: Pensarbene il 05 Giugno 2023, 10:40:35 AMBobmax,si potrebbe rovesciare il discorso dicendo che è lo spazio tempo variante che determina lavel dell'alluce come massima costante universale
Perchè mai la velocità della luce dovrebbe influenzare lo spazio tempo se non riesce neanche ad evitare i campi gravitazionali che incontra ADATTANDO LA SUA ROTTA AD ESSI?!
Se noi guardiamo la galassia di Andromeda la vediamo in un certo punto del cielo notturno ma in realtà quella che vediamo è l'arrivo dei fotoni

La velocità della luce che prescinde dall'osservatore è senz'altro una cifra.
Cifra enigmatica che rimanda al nulla.

Perché in questo modo mette in discussione la realtà stessa dello spazio-tempo. Il quale, per la luce, è un puro nulla.
La questione infatti si sposta dallo spazio-tempo all'osservatore.

La luce è un assoluto non perché sia la Verità. Lo è perché nullifica ciò che si credeva assoluto.

È cioè un segno, un messaggero. A noi sta riflettere su quale messaggio si tratti.

La gravità si è rivelata essere non una forza, ma l'effetto della deformazione spazio-temporale.
Deformazione dovuta alla non meno enigmatica "massa".

D'altronde tutte le forze ci sono in quanto si manifestano, ne vediamo il "come", senza però riuscire a cogliere il perché.
#911
Tematiche Filosofiche / Re: Velocità costante.
05 Giugno 2023, 09:26:29 AM
Ritengo che per riflettere sulla  relatività ristretta, a ragion veduta, occorra prima studiare la dimostrazione delle trasformazioni di Lorentz.
Confrontandole con le trasformazioni di Galileo.

Per poi considerarne le applicazioni concrete. Come, ad esempio, la relazione tra campo elettrico e campo magnetico.
Dove il secondo non è che l'effetto relativistico del movimento del primo.

Allora, si potrà realizzare come la velocità della luce non sia una semplice costante. Ma un assoluto che relativizza lo spazio e il tempo.

Per cui scrivere S/T = k non coglie l'essenza della questione. In quanto indica soltanto una velocità costante. E non "la" velocità che, essendo invariante rispetto all'osservatore, rende relativo all'osservatore lo spazio-tempo.
#912
Citazione di: Jacopus il 02 Giugno 2023, 16:49:12 PMSono abbastanza d'accordo Bob, ma "chi controlla i controllori?". Il problema è qui. Chi decide cosa è bene e cosa è male? Per questo ritengo che la libertà di opinione per essere davvero tale ha bisogno di una precondizione, dalla quale oggi siamo molto lontani, ovvero la presenza di una "pubblica opinione" la più larga possibile, critica, colta, formata, cosmopolita, capace di cogliere il pensiero strategico e manipolatorio e smascherarlo. E per ottenere ciò servirebbero riforme enormi, di tipo socialista e la ricostruzione di una cultura della solidarietà e della condivisione che sotto l'attacco di Hollywood, è andata a farsi benedire da diversi decenni.

Sì, Jacopus, chi controlla il controllore?
Perché se prende il sopravvento la limitazione nell'esprimere opinioni, alto è il rischio dell'imporsi di uno stato etico. Con la fine della democrazia.

Tuttavia all'opposto, il liberi tutti, senza più alcuna autorità che indichi un discrimine tra legittimo e illegittimo, non comporta anch'esso il disfacimento del vivere civile?
Se tutti posso dire la loro, facendo impunemente apologia di reati, osannando nefandezze, incitando alla violenza, non sarebbe già solo per questo una società degradata?

Forse in un futuro ideale una diffusa matura pubblica opinione potrebbe in se stessa avere gli anticorpi. Ma intanto occorre il controllore. Come avviene qui, in questo forum. Dove il controllore sei tu.

Così come nella vita. Dove il singolo consapevole è chiamato a vigilare e a pretendere la non ammissibilità di certe opinioni.

Non è forse così che dovrebbe comportarsi un padre verso i propri figli?
Deve essere una "autorità" prima che un amico.
E invece, assistiamo pure qui ad una deriva, dove i genitori fanno a gara per essere amici dei figli. Invece di essere prima di tutto delle autorità.
#913
Le parole, le opinioni, non sono mai neutre.
Agiscono anch'esse sulla realtà, influenzando le azioni.
E queste azioni a loro volta influenzano le opinioni.

Le parole possono fare molto male. Possono condizionare, spingendo al male masse dotate di deboli cervici. Facilmente plagiabili, soprattutto attraverso pensieri rozzi, che gratificano le viscere.

Perciò no, non è ammissibile una totale libertà di espressione.
Soprattutto in questo momento in cui il sonno della ragione sta prevalendo un po' dovunque.

Allora si dirà, e la democrazia? La libertà?

La democrazia è un ideale così come la libertà.
(La libertà autentica poi è una illusione, ma questo è un discorso metafisico)

L'impegno verso il bene è sempre del singolo, non esiste un partito del bene!
E il singolo che vede il male, che certe opinioni posso favorire, non può che opporvisi.
Non sono opinioni accettabili!

E la democrazia, la cosiddetta libertà, passano in secondo piano.
Qui vi è in ballo ben di più di ipotetici diritti. È un questione di Bene e di Male.
#914
Tematiche Filosofiche / Re: Velocità costante.
02 Giugno 2023, 15:59:23 PM
Citazione di: iano il 02 Giugno 2023, 13:42:56 PMIl tuo sembra un gioco di prestigio.
Retrocesso storicamente l'assoluto ad ipotesi fondante di una teoria conoscitiva (non posto al limite del conoscibile come dici, in quanto pienamente noto, perchè arbitrariamente da noi posto, e non per necessità dunque, ma per convenienza) ti inventi l'Assoluto, assoluta novità per quel che ne sò.
Invenzione la cui necessità dovrebbe proteggere dal nichilismo l'uomo, perchè  non è ancora maturo per badare da solo a se stesso . E qual'è la conseguenza logica di questo nuovo Assoluto secondo te?
Il nulla, cioè quel nichilismo che intendi esorcizzare.
Io non dico che l'impresa sia facile.
Anzi è da far tremare i polsi.
Forse fallimentare.
Ma davvero non riusciamo a trovare il coraggio di prendere in mano il nostro destino senza dovere immaginare  controfigure di comodo , con la ''c'' maiuscola o minuscola?
Tu declini questo invito ad ogni post, concludendolo sempre con un ''non se ne fà NULLA'',  perchè  evidentemente esso in continuo ti tenta.

L'assoluto non può mai essere frutto di convenienza. E non è neppure arbitrario.

Si impone da sé.

Perché compare inevitabilmente con il nostro inoltrarci nel mondo.
È l'orizzonte che racchiude il conosciuto.

Sia che ne siamo consapevoli oppure no, l'assoluto è implicito in ogni nostra interpretazione del mondo.
Quindi in ogni legge possiamo mai supporre.

E finché funzionano, andiamo avanti con le nostre leggi!
Diamole pure per "vere" finché reggono. Cioè finché gli assoluti da cui scaturiscono restano tali

Ma la questione non è nella fiducia nella scienza, nel suo procedere. Perché non vi è altra possibilità che andare avanti.

La questione è l'essere consapevoli del Nulla a cui questi assoluti inevitabilmente rimandano.
Se non percepiamo il Nulla, siamo perduti nel regno della dissomilianza.

Però l'esistenza rifugge il Nulla con tutte le sue forze!
Ed è per questo che è difficile fissare lo sguardo della Medusa.

Ma il Nulla è pure quello che ci scaraventa su noi stessi.
È sufficiente che proviamo a resistere quando ci coglie l'angoscia.
E l'Assoluto si presenta inesorabile.
In quel momento potremmo trascendere.

Ciò può avvenire anche solo osservando l'annichilimento dello spazio-tempo, se si prende come prospettiva la luce.
Ma anche su questo qui nessuna replica...
Il pensiero razionale il nulla non lo vuole neppure ipotizzare.
#915
Racconti Inediti / Re: Il delitto del "caveau".
01 Giugno 2023, 20:03:50 PM
Eutidemo, togliere la corrente per far chiudere il portellone aveva senz'altro senso. Perché in questo modo si sarebbe subito pensato alla chiusura dovuta alla asportazione del diamante. (Avendola reinserita)
Deviando così le indagini, che si sono effettivamente rivolte verso il vicedirettore e il direttore.

Il vicedirettore poteva essere entrato per uno stratagemma del complice.
Come per esempio il fingere di essere svenuto a terra.

Il complice poteva benissimo sapere dell'effetto della mancanza di corrente.
Molti ne erano a conoscenza.

L'accesso al caveau nei giorni precedenti del vicedirettore poteva benissimo essere di routine.
Perché no?

Mi sembra che anche qui stia finendo in un pastrocchio...
Lo sospettavo, ma nessuno scriveva.

Va be'.