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Messaggi - niko

#901
Rimane il fatto che in questa discossione si sono dette molte cose inesatte, per non dire castronerie.

La questione di stabilire se tutti e quattro i vangeli proclamino o no la divinita' di Gesu' e' una questione discutibile, in realta' e' abbastanza ovvio per chi e' in grado di farne una lettura storicamente e lingiuisticamenze contestualizzaza, ma posso capire che non lo sia per tutti.

Viceversa la questione di stabilire se tutti e quattro i vangeli proclamino o no la figliolanza di Gesu' con Dio e' imbarazzante per quanto e' ridicola, ma cavolo, aprite il libro e leggete, Matteo, Marco, Luca, quello che volete.

Invece di sparare svarioni. 

O tirare in mezzo gli apocrifi.

Gli apocrifi non c'entrano niente, perche' per quanto mi riguarda questa non e' una discussione teologica e' una discussione ermeneutica.

Su un testo. 

La chiesa, ha selezionato dei testi, per il suo corpus dottrinario, al fine di sostenere una tesi.

E questa tesi, obbiettivamente, non e' quella della sola figliolanza di Gesu' con Dio, ma e' quella (anche) della divinita' del Cristo.

Di nuovo, questa non e' una questione teologica, e' una questione storica, un fatto storico obbiettivo.

Non e' un caso, se certi vangeli sono apocrifi, e certi altri no.

E quindi, fatevela, una domanda, e datevela una risposta.

Tra l'altro, tra i motivi per cui gli ebrei hanno condannato a morte Gesu' per come la vicenda e' narrata nei vangeli stessi, c'e' il sottointeso per cui qualunque lettore non ingenuo, lo capisce, che la tesi della divinita' del Cristo sta in tutti e quattro, i vangeli, non solo in Giovanni.




#902
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
29 Giugno 2024, 02:55:27 AM
Citazione di: InVerno il 26 Giugno 2024, 04:55:41 AMNon ho capito neanche chi dei quattro attori nei due conflitti in corso sarebbe stato "shockato", forse tutti e quattro per buona misura, tanto le prove le portiamo un altro giorno ...

Il marxista, come il rabdomante, vale anche per risposta a Niko, è colui il quale ritiene una professione decente andare in giro, sorprendersi e sorprendere, di aver trovato l'acqua, la liquidità, omettendo il fatto che è ovunque sulla crosta terrestre e sarebbe molto più difficile fare un buco e non trovarla che il contrario, e che se lui non è in grado di provare la superficialità di quest'acqua o di identificare quella potabile, sta solo facendo uno show a favore dei gonzi..io di parte mia non ho nulla da eccepire al fatto che esistano interessi economici,ma che siano stati determinanti nella decisione di entrare in guerra voglio sapere perché e percome e l'onere della prova non è mio.

Ma il marxista non e' colui che afferma che esistono interessi economici ovunque, ma cului che afferma che gli interessi economici degli sfruttatori sono diversi dagli interessi economici degli sfruttati, quindi vai a fare il rabdomante per conto tuo, e non tirarmi in mezzo in polemiche che proprio non mi interessano.

Qui non e' in questione questo o quell'interesse ad entrare in guerra ma la funzione conservatrice e "katecontica" della guerra in se'.

Ci arrivate da soli, al nesso tra guerra ed elites?

Se non ci arrivate, da soli, non saro' io quello che ve lo spiega, e con questo, fine della rabdomanzia.

#903
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
25 Giugno 2024, 21:52:33 PM
Citazione di: anthonyi il 25 Giugno 2024, 21:15:42 PMMi sa che le botte in testa le hai prese tu, e tante, per dire scemenze del genere. Nel 2014 inizia l'invasione russa in ucraina, e quelli che sono bombardati dagli ucraini, é a volte uccisi, sono militari russi, anche se senza le stellette.
I pochi sostenitori ucraini dell'invasione russa sono in buona parte infiltrati DELL'FSB.



Ahi ahi, quante botte (e bombe...) in testa per tutti...

#904
Citazione di: taurus il 24 Giugno 2024, 18:50:33 PMMa cosa voleva significare detto attributo nell' originario giudaismo _ quello stesso praticato integralmente (e MAI contestato) dal Gesù della storia ?

Come per gli "altri" ridondanti titoli affibiati dagli autori (a cominciare dal tarsiota) questo sarebbe stato pronunciato dal rabbi storico Sempre e Solo alla 3.a persona e quindi NON  usato come esplicita auto-designazione !

Gli (anonimi) autori del resto ricorrevano all' ormai super-collaudata prassi del copia-incolla _ infatti detta locuzione era GIA' presente nel Tanak:

- nel libro di Ezechiele + salmo 8 + deutero-Daniele (cap.7)...eccc..ecc..

E comunque questo titolo comparira'  DOPO il periodo post-pasquale..  piu' che altro per far presentare il nuovo dio come l' inquietante quanto tremenda figura "escatologica" ! 

------------------------------------------



Mamma mia quanto sei arrabbiato contro la religione.

Pero' dai, non c'e' dubbio che anche nei sinottici il titolo di Figlio dell'uomo sia riferito a Gesu', e che, in essi, Gesu' stesso si proclami tale: e' lui, che afferma di essere il Figlio dell'uomo, anche se usa sempre la terza persona.

Vedi Matteo 26, 2: Gesu' affetma che il "Figlio dell'uomo" e' il crocifisso! Non vi e' dubbio, dai, che nel contesto di quel discorso "il crocifisso" sia Gesu' stesso, che profetizza la sua stessa morte. Chi altri senno'?

Poi, nei sinottici, Gesu' rimette i peccati degli uomini, vedi l'episodio del paralitico, e viene con cio' accusato di bestemmiare, perche' rimettere i peccati, era considerata prerogativa solo di Dio.
Insomma, se proprio non ci viene detto esplicitamente che Gesu' sia Dio, ci viene detto che ha comunque gli stessi poteri, di Dio.

Al Figlio dell'uomo, ovvero al Cristo, fu dato potere su ogni cosa in cielo e in terra; tornera' in gloria dal celo alla fine dei tempi accompagnato da stuoli di angeli, siedera' su un trono di gloria eccetera eccetera. Discorso escatologico, anche questo, gia' nei sinottici. Insomma se proprio non ci viene detto che il Cristo ha natura e condizione divina, ci viene lasciato intuire.

Ma soprattutto, Gesu' viene accusato dai suoi oppositori di essersi fatto pari a Dio e per questo messo a morte. Il fatto che un uomo si faccia pari a Dio, e' una minaccia al monoteismo, insomma all'unita' e unicita', e all'indivisibilita', di Dio. Se Dio e' Dio, non puo' essere anche un singolo uomo.
E invece, Gesu' e' Dio in unita' con Dio: il fatto che Gesu' sia Dio, non implica, ovviamente secondo i cristiani, che Dio sia duplice, non-uno, non e' una bestemmia contro il monoteismo, contro l'indivisibilita' dell'atomo/Dio.
E nei sinottici troviamo gia' nominate ed elencate le tre persone della trinita', Padre, Figlio e Spirito, che dovrebbero essere una sistematizzazione di questa bizzarra unita' nella molteplicita'.

Quindi, la natura divina di Gesu' e' teorizzata, e abbondantemente, anche nei sinottici, non solo in Paolo, o in Giovanni. Ad esempio, la profezia dell'Emmanuel, Dio con noi, viene, nei vangeli, usata come segno dell'incarnazione. Non si puo' dire, che sia una cosa posticcia appiccicata dopo, che ci sia tutto questo scarto, tra Giovanni e gli altri.

Poi a me non importa niente, sono ateo e non ti devo convincere di niente, ma i testi a me sembrano abbastanza chiari.

#905
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
25 Giugno 2024, 19:43:20 PM
Citazione di: InVerno il 25 Giugno 2024, 16:33:47 PMVada per gli economisti, han solo un martello e vedono solo chiodi, ma gli altri che pensano che queste due guerre siano determinate dall'accesso alle risorse praticamente si autodenuncia di non averci capito niente ed essersi sintonizzato solo ieri tentando di usare euristiche consunte per recuperare il tempo perduto. Non ho contestato il termine *oligarchie* a Koba, ma sia quelle ucraine quelle russe sono in gran parte contrarie al conflitto, esiliate o defenestrate, une per la resa le altre per il ritiro. Questo è il "primato della politica" che taluni rimpiangono, un nesso forte tra popolo e leadership politica contro gli interessi economici prevalenti. Impossibile da spiegare a chi ha Satana-capitale a fonte di tutti i mali (in Italia una maggioranza) e già si inventava la genesi capitalistica del nazifascismo, ma per gli altri vale la pena dirlo: sono le leadership politiche, non economiche, e gli ultimi strali di "ideologia" di un mondo ormai postmoderno a fare a pezzetti le persone. Lunga vita al postmodernismo, che la naturale voglia delle persone di appecoronarsi non sia mai saziata, rimanga il dubbio contro i pensieri dicotomici, il sospetto verso le colpe e le retribuzioni collettive...sarà una debolezza, dicono, ma almeno non si finisce come polli da batteria.


No, il nazifascismo non ha una genesi capitalistica e controrivoluzionaria, e' spuntato da sotto un fungo.

Il fungo del popolo, dai moralisti eternamente colpevolizzato.

E' stato finanziato e voluto "dal popolo", non certo da capitalisti, agrari, e in italia, monarchia.

La saldatura del regime fascista, prima con la monarchia e poi con la chiesa, il concordato (che a un annoso "divorzio", tra elites, pose fine), la non dichiarazione dello stato d'assedio, non significa niente. Non indica, niente.

Davanti ai furori "della politica". E "del popolo". Per chi ha in testa solo quelli.

E attendo foto del fungo.

Insieme a prove che le elites russe e ucraine non vogliano la guerra.

Non e' l'autonomia del politico a fare a pezzi le persone, ma l'illusione, nefasta, dell'autonomia del politico.


#906
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
25 Giugno 2024, 15:39:49 PM
Citazione di: bobmax il 24 Giugno 2024, 07:46:01 AMSì, questa questione è fondamentale:
Perché l'etica richiede la non esistenza del libero arbitrio individuale?

La motivazione di questo requisito è tutta nel senso stesso della vita.

Cosa è importante in questa vita?
Cosa è davvero importante, al punto da mettere tutto il resto in ombra, perché è ciò che solo davvero vale?

La risposta può essere una sola: l'etica.
Etica, che prescinde da ogni altra cosa.

Se viceversa rispondo di no, che vi è altro di importante, oppure che nulla davvero vale (nichilismo), allora sono ancora perduto nel regno della non consapevolezza.
Sono un pre Adamo e Eva, perciò ancora non ho passato l'esperienza di Caino, vago nel mondo senza meta.

Ma se rispondo necessariamente di sì, che ciò che vale sopra ogni cosa è l'etica, allora tutto ne deve sottostare.
Perché la Verità deve essere il Bene.
E la Verità è negazione della negazione. Non ammette alcuna possibile negazione.
È la possibilità contraria stessa a non poter essere in alcun modo!

Di modo che l'individuo non può scegliere autonomamente il male.
Lo richiede l'Etica.
Sì, sono tutti innocenti.

Epperò c'è il male...
Indubitabilmente.
Forse che se non sono libero allora il male non esiste?
Faccio lo struzzo?
Andiamo...

E stranamente, mentre inequivocabilmente gli altri sono tutti innocenti, io invece non lo sono!
Donde nasce questa mia colpa così solitaria?
E come mai il male nel mondo mi tocca sempre più?

Chi sono io?
Chi sei tu?


Vabbe', da tutta questa colpa di buono non si cava mai niente: meglio la fase, e la consapevolezza, dell'innocenza.

Dio e' solo, appunto egli non esiste.

E non intendo l'ente Dio. Intendo proprio l'Amore e l'Assoluto. 



#907
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
25 Giugno 2024, 15:24:15 PM
Citazione di: InVerno il 25 Giugno 2024, 09:19:44 AMAbbiamo due esempi di guerre in atto con una genesi completamente differente così come è differente quanto sono sentite dai rispettivi popoli, il concetto di "guerra" è abbastanza ampio da contenere una moltitudine di aspetti contradditori. La guerra in Ucraina vent'anni fa non esisteva, e dal lato russo l'odio verso gli ucraini è stato scientemente instillato bombardandoli con i media. In Israele sono convinto che quasi tutti hanno un parente che nelle tre generazioni precedenti è stato coinvolto dal conflitto, e la spirale d'odio è in corso da quasi un secolo, tanto che la popolazione è molto più coinvolta.

Troppo facile comunque dare la colpa alle oligarchie, chi ce le ha messe, se non era possibile toglierle perchè si è permesso un sistema del genere, e in ultima istanza se proprio non si poteva fare niente perchè sei rimasto a farti coinvolgere. Dare la colpa alle oligarchie, seppur fa molto "amico del popolo" è una mossa da guitto, ed è infatti come gli Italiani si sono raccontati il fascismo, "è stato un raptus", dice l'omicida che prova a sfangarla col giudice. Diversamente i tedeschi hanno cominciato un percorso di profonda autocritica e responsabilizzazione sociale, partendo dal pressupposto più scomodo che nessuno vuole accettare, tutti, alle giuste condizioni, siamo potenzialmente delle SS. Chi da la colpa ai leader è destinato a ripetere, pure con una certa frequenza, la storia, perchè la legittimità della leadership, in qualsiasi amministrazione di qualsiasi forma di governo, si origina dal popolo e da niente altro. Per questo a volte si risponde a chi dice "non mi interesso di politica" che "la politica si interesserà di te".


Semmai l'odio dei russi verso gli ucraini e' stato instillato da due feroci e abbiette invasioni anticomuniste portate avanti contro l'autodeterminazione del popolo russo, in cui gli ucraini stavano sempre dalla parte sbagliata della storia e dalla parte dell'invasore straniero (guerra civile russa e seconda guerra mondiale, la storia esiste).

Negli anni 2014-2022 tale odio e' stato rinfocolato dal bombardamento e dal massacro dei russi ucraini, bombardamento qui si intende letteralmente, a suon di bombe in testa, ma tu improvvidamente parli di "bombardamento mediatico", ci sarebbe, appunto, da ridere, se non ci fosse da piangere.

Dare la colpa ai popoli per le guerre in generale e' benaltrista squallido, quasi sempre nei tempi moderni la colpa di tutte le guerre e' delle elites.

Di cosa parliamo?

Prima e seconda guerra mondiale: non ci andavi; ti fucilavano.

Le fanfaronate di Mussolini e D'Annunzio e le radiose giornate rappresentavano il (vero) popolo?

La priorita' di un analfabeta con cinque figli che coltiva patate a Catanzaro e' di andare di corsa in treno a liberare il Friuli Venezia Giulia perche' lo hanno detto D'Annunzio e Marinetti? Suvvia...

Viet Nam: vedi sopra, ma ti mettevano solo in galera: grande progresso.

La solita solfa, anti italiana, che gli italiani hanno votato fascista, e i tedeschi nazista: strumentale, e sostanzialmente falso.
Da italiano, mi sarei anche un po' rotto le scatole, di sentirla, e mi immaggino come mi sentirei da tedesco.
Gli italiani, finche' hanno potuto, hanno votato maggioritariamente altro. E i tedeschi pure. E gli spagnoli pure. Ci sono i documenti, che lo testimoniano.

La banalita' del male. E la banalita' dell'antistoria. Scritta sostanzialmente dal dominatore americano.
Chiunque puo' diventare un SS, ok, ma alle giuste, storicamente date, condizioni. Che per gli amanti del quieto vivere a quanto pare, a tutt'oggi, non val la pena di indagare. Meglio la fuffa e il volemosebene.

#908
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 22:01:55 PM
Citazione di: bobmax il 23 Giugno 2024, 20:03:16 PML'etica non si basa sul libero arbitrio individuale.
Quando avverti il male, non vi è alcuna libertà che tenga, quello è male!

E neppure alcuna considerazione razionale può influire sull'etica.
Se lo si cerca di fare, se si cerca di minimizzare il male attraverso ragionamenti razionali, non si sta che mentendo a se stessi.

La stessa consapevolezza della inesistenza del libero arbitrio individuale (per quanto e brevemente sia possibile averla), non è sufficiente a svalutare l'etica.
Il male resta male, a prescindere da qualsiasi altra considerazione.

È sempre e solo una questione di fede nella Verità.
Una fede, che ti conduce all'inferno.
Proprio perché il male è male!

Paradossalmente, ma non troppo, la fine della credenza nel libero arbitrio individuale conduce alla autentica libertà.
Cioè a chi davvero sei.


L'etica dell'occidente moderno, si basa sul libero arbitrio individuale.

La saggezza implicita ad altre forme di etica, e' perduta.

E continua a non essere chiaro come l'etica, o comunque un percorso etico, dovrebbe portare alla consapevolezza della non liberta' individuale (e quindi del non libero arbitrio).

Se io non sono libero, il bene e il male non hanno significato per me.

Faro', in ogni occasione, sempre e solo quello che la mia memoria, e la mia conoscenza, (o al massimo, volendo modernizzare un po' la questione, anche magari il mio inconscio, o il mio istinto) mi indurranno a fare.
E dunque il bene e il male misureranno, a posteriori, la qualita' e l'utilita' della mia conoscenza, e della mia memoria. 
O, al limite, del mio istinto. 
Ma a priori, e su un piano di attualita' e di presenza, il bene, in quanto oggetto del mio desiderio, sara' univerale e scontato. Tutti vorranno il bene. Ma in pochi, lo conosceranno veramente. E quindi, in pochi, lo faranno.

Il vero responsabile delle "nostre" azioni, se mettiamo cosi' le cose, non sara' mai la nostra liberta' o volonta', ma la nostra  "coscienza", e soprattutto, la nostra conoscenza. Coscienza e conoscenza nel loro essere intersoggettive, transindividuali, e impersonali.

Ma a queste condizioni, sono tutti innocenti. Non esistono malvagi, ma solo stolti. E, se sono tutti innocenti, non si puo' sopravvalutare, o istituzionalizzare a fini politici un'etica.



#909
Citazione di: PhyroSphera il 23 Giugno 2024, 18:21:36 PMSforzatevi voi di reperire e capire la vera scienza senza farvi irretire dallo scientismo. Se siete interessati alla filosofia potete farlo.

Mauro Pastore


Sei tu, che credi che il modello standard non sia scienza, e che l'acustica e l'ottica non siano rami della fisica.

Inoltre, credi false, e confutate tutte quelle teorie scientifiche che contengano previsioni discordanti dalla realta' o che non siano omnicomprensive, dimostrando di non capire proprio il metodo, e la finalita' della scienza.

Scienza che di per se' non e' affatto una tuttologia (e non e' affatto confutata da chi un bel giorno scopra l'acqua calda, cioe' che non lo sia) ma una onesta qualcosologia.

Nonostate qualcuno di questi tempi ci voglia far ritornare indietro anche rispetto a molti dei vari "qualcosa", che ormai sappiamo.

#910
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 19:28:35 PM
Citazione di: bobmax il 23 Giugno 2024, 18:33:29 PMSecondo me, è pressoché impossibile vivere ogni istante senza dare per scontato il libero arbitrio individuale.
Questa credenza è implicita nella stessa esistenza.
È il corpo che necessita di un io e perciò lo crea. Questo io consiste principalmente nel focalizzare ciò che appare essere la propria volontà.

Ma la credenza nel libero arbitrio individuale svolge pure un altro ruolo fondamentale, perché permette la comparsa dell'etica.

A questo punto però, avviene dentro di noi uno scontro epocale. Tra l'uomo animale che vorrebbe tornare al paradiso terrestre, dove era inconsapevole del bene e del male, e l'uomo spirituale che viceversa avverte nell'etica il motivo stesso della propria esistenza.

Il considerare il LAI un'illusione utile per un'etica, non fa che ridurre l'etica a epifenomeno, cioè di secondaria importanza.
E questa è la reazione nichilistica. Di chi capisce di non poter più tornare indietro, al paradiso terrestre dell'ignoranza, ma non ha ancora colto il reale ruolo dell'etica.

Che non è affatto un mero epifenomeno dell'esistenza, bensì la sua ragion d'essere.


Continuo a non capire come fa l'etica, che sul libero arbitrio si basa, ad avere come sua estrema conseguenza la necessita' della non esistenza del libero arbitrio.

L'etica, secondo me, e' il campo dell'esistenza in cui proprio non si puo' superare, l'illusione del libero arbitrio.

La credenza nel libero favorisce anche la sopravvivenza spicciola e l'apprendimento, oltre ad essere una premessa irrinunciabile per l'etica.

Io devo immaginarmi libero, libero di scegliere tra A e B, anche per essere lungimirante e intelligente, oltreche' in generale responsabile delle mie azioni, e aderente ad una certa etica. Ed essere lungimiranti e intelligenti e' necessario, a sopravvivere, soprattutto in un ambiente ostile e in una condizione umana.



#911
Citazione di: taurus il 21 Giugno 2024, 19:14:43 PMLascia perdere la retorica....

Piuttosto  rispondi in merito !
  Postami (se vuoi oppure PUOI)  il versetto/versetti ove il Gesù storico dica "esplicitamente" (ovvero in Prima persona) che egli sarebbe:

- l' unto/mesha (greco "kristos") _ cosi' come

- figlio dell' Abbà  +
- profeta  +
- maestro 

alleluia, alleluia

------------------------------------------



Prima che Abramo fosse Io Sono...

Sei tu Gesu' di Nazareth? Io Sono...

Io e il Padre siamo una cosa sola...

Chi ha visto me ha visto il Padre...

Io sono la via, la verita' e la vita...

E' pieno, di versetti in cui Gesu' si attribuisce la divinita'.

Il titolo stesso di Figlio dell'Uomo e' un titolo divino, il Figlio dell'uomo e' Dio, insomma e' la partecipazione dell'umanita' alla creazione che chiude il cerchio del tempo. 
Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono.

I simboli della dignita' sacerdotale, profetica e regale di Gesu' poi, sono espliciti nel vangelo, l'unzione dei piedi eccetera.

Naturalmente, nessuno puo' sapere se lui davvero parlo' cosi' o se sono cose che gli hanno fatto dire eccetera.


#912
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 17:39:13 PM
Citazione di: bobmax il 23 Giugno 2024, 16:36:45 PMÈ comune l'idea che sia la necessità, se vera, a rendere impossibile il libero arbitrio individuale.
Ma la situazione è in realtà ancor più semplice. Perché l'unica alternativa alla necessità è il caso.
Quindi anche se la necessità non fosse assoluta, non potrebbe esservi comunque alcun libero arbitrio individuale.

Infatti la eventuale esistenza del LAI implicherebbe una origine incondizionata di eventi.
Mentre la necessità esclude l'incondizionatezza e viceversa il caso dissolve l'origine.

Tuttavia la motivazione a mio avviso più importante, per la non esistenza del LAI, è invece etica.
È l'etica che richiede che non esista alcuna libertà individuale.

E allora, il male?

Non vedi che sei chiamato tu, proprio tu, in causa?
Donde sorge questo NO!, se non da te stesso?
Chi sei tu, che come individuo nulla puoi, visto che in definitiva manco esisti davvero?
Eppure questo mondo non ti va.
Soffri per il male.

Non provi forse addirittura compassione per chi manco conosci, epperò soffre ingiustamente?
Perché?

Non sarai per caso tu all'origine di tutte le cose?


Il libero arbitrio, e' infatti immaginato come un'istanza terza, rispetto sia al caso che alla necessita'. Chi credesse nel libero arbitrio, quindi non io, ti direbbe che no, non e' vero, che tutto accade o per caso o per necessita', ci sono a questo mondo anche eventi, una terza classe di eventi, che accadono per il libero arbitrio degli esseri intelligenti (quindi, non per caso, ne' per necessita').

Il libero arbitrio e' fondamentale, invece, proprio per l'etica. Tutta l'etica, diventa un po' ipocrita se togliamo dall'equazione il libero arbitrio; ad esempio, viene da chiedersi che diritto abbiamo noi di punire i criminali, se non esiste il libero arbitrio, e uno, un individuo qualsiasi, un bel giorno diventa serial killer o stupratore di bambini per caso, o per necessita'.

Io, non credendo nel libero arbitrio, non prendo neanche tanto sul serio l'etica;
ma il concetto di come immaginarci tutti dei pupazzi senza libero arbitrio (quali in effetti siamo) possa giovare all'etica, proprio non lo capisco.

L'etica, per me, e' proprio la fede di noi umani nell'illusione del libero arbitrio per tirare avanti e organizzarci, a livello pratico.
#913
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 17:14:42 PM
Citazione di: anthonyi il 23 Giugno 2024, 17:00:12 PMQuanto all'attacco fisico effettivamente l'Italia sarebbe sempre attaccabile via mare, se non fosse per l'azione protettiva svolta dagli USA.



Mi arrendo. Mi devo, arrendere.
Del resto, io ti ho chiesto di spiegarmelo, e tu me lo hai spiegato. Ottimo.


#914
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 17:10:20 PM
Citazione di: Koba II il 23 Giugno 2024, 15:44:00 PMSe il libero arbitrio non esiste, se siamo tutti condizionati a fare ciò che facciamo, allora la verità del mondo è la necessità. Non è il bene, ma la necessità.
Quindi se sono partito dall'idea che la verità sia il bene (come atto di fede, senza sapere però se poi questa fede ha un suo correlato reale), preso atto del fatto che il libero arbitrio non esiste, mi vedo costretto a rettificare il convincimento iniziale e a concludere che la verità, la vera struttura del reale, è la necessità.
Dopodiché mi chiedo: la necessità è un bene, è il bene che intuivo all'inizio?
Che forse il male che vedo così diffuso è solo un male dalla prospettiva di una creatura particolare, quindi solo un'illusione?
Certamente ciò che per me è male per altri "giocatori" può essere positivo, questo può accadere, è un dato di fatto.
Ma il punto secondo me è come possiamo vedere il tutto, la necessità del tutto: per ciò che sappiamo della natura, del mondo, e della storia, quindi dal punto di vista del sapere, il tutto non ci può più apparire come un tutto razionale e organico, ma solo come caos e indeterminazione.
Restiamo condizionati, senza libertà, ma ad ogni causa non segue sempre un effetto "coerente" ma spesso un effetto smisurato e incomprensibile, che produce disastri esponenziali.
La necessità del tutto non è la necessità delle filosofie antiche, impersonale ma pur sempre impregnata di logos, ma una necessità schizofrenica e apocalittica.



In realta', la necessita' del Tutto e', o almeno, puo' essere per noi un "bene", se non assoluto, relativo, un bene a noi e alla nostra esistenza relativo intendo, perche', brutalmente, tale Necessita' con la N maiuscola ci fa esistere, ci impone, di esistere. 

E' l'interdipendenza universale dei fenomeni, tale per cui io, meditando su tale interdipendenza, a prescindere dalla conoscenza e dal grado di conoscenza che posso avere di me stesso (scarsa), e dalla conoscenza che posso avere del tutto (ancora, piu' scarsa), intuisco che proprio non posso e non potrei vivere, esistere, senza il Tutto.

Il Tutto, anche a prescindere da cosa realmente esso sia, e' (sicuramente) la mia causa, e come potrei ora, in questo momento dunque vivere, senza la mia causa? Semplicemente, non potrei.

Ma il tutto e' anche il mio effetto: esistendo io contribuisco, se non in generale al mondo, di certo all'ipseita' del mondo, a far essere il mondo proprio e con assoluta precisione quello che e' non altro, non un altro simile: e come potrei dunque vivere, in modo ineffettuale, cioe' senza produrre all'esterno di me, i miei correlativi effetti? Di nuovo, non potrei.

Quindi, il giudizio sul "tutto" non puo' essere separato, o di esito diverso, dal giudizio sulla nostra vita.

Se la mia vita non vale, neanche tutto cio' che la fa esistere, ovvero il Tutto, vale. Se la mia vita vale, per coerenza esistenziale devo ammettere che anche tutto cio' che la fa esistere, cioe' il Tutto, vale.

La partecipazione al tutto, soddisfa il desiderio di vita degli esseri, il loro conatus. Non c'e', un altro modo alternativo di essere che non sia il partecipare, la vita stessa, prima ancora di essere "come vuole", e' come puo', cioe' partecipando.

Non si puo' essere pavidi, rispetto a tale desiderio di vivere nell'unico modo possibile che c'e' anche in noi, e, anche se il lieto fine alla fine della vita e della fiera non c'e', se tu nel qui e ora ti vuoi, devi volere anche tutte le tue cause e le tue conseguenze; solo chi non si vuole, e' "autorizzato", filosoficamente intendo, a non volere neanche il baraccone di tutte le sue cause, e le sue conseguenze.


#915
Tematiche Filosofiche / Re: Le radici della guerra
23 Giugno 2024, 15:32:58 PM
Citazione di: anthonyi il 23 Giugno 2024, 15:11:05 PMMa bisogna pensare anche a chi non é sano di mente come me, e quindi si preoccupa che la Russia possa minacciare anche l'Italia.
Tanto più che dall'altra parte dell'oceano c'é un altro insano di mente, candidato presidente, che sbraita che i soldi spesi dagli USA per proteggere l'Europa, e in particolare l'Italia cioè il territorio più strategico che c'é in Europa, sono soldi sprecati.
Non é questione di buoni contro cattivi, comunque, esiste un diritto internazionale, c'é chi lo rispetta e chi non lo rispetta, questa é la separazione.
Comunque il narcisismo non c'entra nulla, anzi direi che nei confronti dell'ucraina sarebbe più ragionevole un senso di colpa, perché abbiamo fatto poco, direi il minimo, e lo abbiamo fatto tardi, mentre quel nobile e orgoglioso popolo sta dando a noi fifoni occidentali delle grandi lezioni.


E come avverrebbe, questo attacco, della russia sull'Italia? Cioe' dal cielo, dal mare, o conquistando tutti i paesi che ci stanno di mezzo?

O temi una russificazione ideologica?

Se temi una russificazione ideologica, rientri nel caso che ho spiegato prima, cioe' ti senti buono, e vuoi stare dalla parte dei buoni, tutto qui.

Se temi una guerra reale, sei un caso di perfetta riuscita, anche al di sopra della riuscita media, della propaganda. La russia non ha motivo, di attaccare la nato e l'Italia. Non ne ha nemmeno le forze. Non attaccherebbe l'italia, mai, nemmeno se, per ipotesi, domani, con un attacco a sorpresa, conquistasse Kiev e tutta l'ucraina. Continuerebbe a non esistere il nesso.

Se cadesse Kiev, certamente cio' sarebbe un "disastro" per l'occidente euroatlantico tutto. Ma un disastro morale, e antropologico, per tutti quelli che con l'occidente euroatlantico, e con le sue recenti scelte, si sono identificati e si identificano.
Magari, in parte e a breve termine, anche un bel "disastro" economico, uno tra i tanti, che, di recente, come cittadini e contribuenti abbiamo dovuto sopportare.

Ma certo non un disastro assoluto, e comportante chissa' quali effetti automatici e inevitabili su di noi a prescindere da ogni culturale, e culturalmente mediata, e commerciale, e commercialmente mediata, identificazione

Non e', che se cade Kiev il giorno dopo la russia attacca l'Italia.

Come magari dice il tg.

Non potete essere cosi' stupidi.
Non ci credo, che siete cosi' stupidi.

Credo piuttosto in Dio. Nel Dio di Bobmax. Una volta tanto  :D