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Messaggi - InVerno

#901
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
01 Maggio 2024, 16:29:17 PM
Citazione di: Koba II il 01 Maggio 2024, 14:37:39 PMOgni volta che il cristianesimo sembra essere a un passo dall'estinzione ecco sorgere una nuova comunità monastica.
Ogni volta? E quante volte è successo? Che le religioni si atomizzino in piccole comunità di fanatici non è una novità, che poi queste abbiano davvero le carte in regola per riprendere il percorso è tutto da vedersi, che sia successo tante volte nel cristianesimo è per me una novità.
#902
Non ero e non sono un appassionato di Celentano, mi sembra un personaggio interessante ma decisamente sopravvalutato
in parte da un pubblico provinciale in parte da sé stesso che mi sembra un bel narciso (di quelli con carisma, e che perciò convincono gli altri del loro narcisismo). Tuttavia mi sono dovuto fare una ripassata quando ho conosciuto la mia compagna, perchè in Russia Celentano e compagnia sono semidivinità. Conosco l'album, ed è curioso, curioso quanto un film "Yuppi Du" dove l'acqua sale nelle stanze.. no, non lo racconto, è un film assurdo quanto sperimentale, quando l'ho visto mi ha fatto cagare, ma rimuginandolo nel tempo l'ho trovato in qualche modo disturbante e grottesco, che è quello che mi piace, e mi sembra un altro tassello della sperimentazione di Celentano.
#903
Varie / Re: Camminate
01 Maggio 2024, 11:56:53 AM
Odio passeggiare, camminare a caso, si possono fare tanto cose mentre si cammina, perchè non fare niente? Se c'è un obbiettivo da raggiungere cammino, se c'è qualcosa da fare cammino, altrimenti sto seduto, anche perchè cammino tutto il giorno, per me la pausa è sedermi, quando lavoravo in ufficio era diverso.
#904
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
01 Maggio 2024, 11:49:40 AM
Citazione di: Koba II il 28 Aprile 2024, 10:32:14 AMVale la pena riflettere sull'argomentazione presente in tanta teologia cristiana (e presente in questo topic) secondo cui tutti hanno una fede, quindi non ci si deve fermare all'apparente contrapposizione tra chi ne ha una, di fede, e chi no.
L'argomentazione in realtà include implicitamente due temi diversi:
1) si tratta innanzitutto per il cristiano di convincersi che la propria fede non è poi così assurda, dal momento che tutti credono in qualcosa; e se poi rivolgiamo la nostra attenzione al fine di essa anziché sul contenuto, che per il cristiano è l'edificazione del Regno già ora su questa terra, non si può che concludere sull'opportunità (per gli effetti concreti di un armonioso intreccio di finito e infinito nelle realizzazioni della comunità), addirittura sulla ragionevolezza, di un abbandono in essa;
2) il secondo tema è invece la lotta all'idolatria: se smetto di credere nel Dio invisibile finisco per sviluppare devozione in un idolo terreno (ricchezza, sesso, etc.), con conseguenti e inevitabili effetti distruttivi su di me (che ricerco me stesso nell'idolo, che vedo nell'idolo la mia verità), e sulla comunità.
L'alienazione che dipendeva dalla lontananza infinita del Dio invisibile, e che l'idolo invece con la sua vicinanza apparentemente cancella, viene sostituita ora da una forma di degradazione simile all'ottundimento del tossicodipendente. Appunta la dipendenza assoluta, come se fosse una questione di vita o di morte, della presenza o del godimento dell'idolo.
Dipende dai punti di vista... l'antico testamento ci riferisce che i coevi agli eventi, pur ipoteticamente assistendo a decine
se non centinaia di interventi divini da parte di questio Dio delle tempeste ebraico, non sono particolarmente convinti
della questione e preferiscono adorare altri idoli, vengono continuamenente ripresi per la loro idolatria. Ora, che il Dio creatore dell'universo subisca la concorrenza di un toro dorato e chissà quali altri manufatti e idoli posticci, che vengono dai coevi  considerati se non altrettanto convincenti anche di più, racconta molte cose di quanto "essere in mezzo alle divinità" non sia esattamente un complimento per un Dio monoteistico, ma anzi lo degrada a tal punto da renderlo incredibile e banale. Il Dio che ha separato il mar rosso per portarci alla terra promessa, o una vacca pitturata dorata? Ardua scelta per i coevi a quanto pare.

Riguardo invece alla manfrina "tutti hanno fede" fortunatamente chi la professa non la porta a debite conclusioni ma la lascia in sospeso, altrimenti si vedrebbe chiaramente che è un argomento tremendamente debole che ha come unico risultato banalizzare la fede e Dio in qualcosa che va in concorrenza coi tori dal pene molto grande, il denaro e chi ne ha più ne metta.
#905
Tematiche Filosofiche / Re: Il linguaggio
27 Aprile 2024, 20:07:58 PM
La comunicazione animale ed il linguaggio umano differiscono proprio perchè il linguaggio umano è il prodotto di una relazione tra la necessità di comunicare ed il proprio monologo interiore, c'è una mediazione costante che avviene prima di avere una "produzione del linguaggio" che non è semplicemente comunicazione nel senso di trasferimento di informazioni da A a B, avviene prima tra A ed A. Non che necessariamente questo non accada negli animali, ma a un certo punto la quantità fa anche qualità.  A mio avviso nel caso degli animali è più corretto parlare di "segnali" che di "linguaggio", anche nel caso di uomini a determinate condizioni, i "segnali" sono comunicazioni irrilevanti per il proprio monologo ma determinati dalla necessità di cambiare il comportamento dell'altro.
#906
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
24 Aprile 2024, 11:03:49 AM
Citazione di: niko il 24 Aprile 2024, 10:43:31 AMQuantomeno perche' le condizioni di pace che proporra' Putin (che ormai quello che voleva a livello puramente territoriale se lo e' -gia'- preso con le cattive,

Ma il problema e' che la Russia e' talmente forte che puo' vincere militarmente ed avanzare in qualunque condizione di aiuti puramente economici e di armamenti.
Ah si? Solo io ricordo il discorso d'invasione dove diceva che l'intera l'Ucraina non esisteva e perciò l'avrebbe occupata e che voleva la NATO riportata ai confini del '91? Sarà stata un allucinazione, peccato che c'è un video, sarà un fake.

Ma smettetela di leccargli il culo, che gusto ha? Che tristezza, se gli americani avessero invaso il Messico e si fossero impantanati a cento chilometri dei propri confini, nessuno, ma proprio a nessuno, verrebbe in mente la parola "vittoria", perchè ci si aspetta dagli stati uniti che siano in grado di proiettarsi militarmente sull'intero globo terracqueo, non che passata la dogana del proprio paese si venga presi a calci in culo da gente che manco ce lo aveva più un esercito. Ma ti rendi conto che la Russia ha perso metà flotta mediterranea contro una nazione che NON HA UNA MARINA...E tu in questo momento ti immagini gli americani tremare e cercare di sganciare la patata bollente al prossimo... sono sogni bagnati niko, cambia le lenzuola.
#907
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
23 Aprile 2024, 14:49:06 PM
Io penso che gli americani siano stati abbastanza chiari nei termini con l'Ucraina in quanto sono sempre stati scettici riguardo a scenari di "reconquista" ma sono sempre coerente rimasti su un "difesa+vediamo che succede". Chi pensa che l'America abbia investito molto in questa guerra dovrebbe vedere Israele,gli ucraini hanno gli scarti di quello che c'è a Tel Aviv. Perciò l'idea che gli americani si siano rincoglioniti in Ucraina fa piacere a chi crede che Putin "stia per vincere". ma in realtà gli americani hanno fornito materiale molto difensivo e scaglionando ogni chilometro di escalation missilistica, se poi gli Ucraini riuscivano a farci di più di quel che si aspettavano bene, altrimenti pace. Io l'ho sempre intesa così, anche con quelli che nel 2022 mi avvvertivano "ma non lo sai che a un certo punto l'america li molla?" Certo che il sostegno militare è legato all'andamento della campagna militare, e non mi sembra che gli americani si siano mai offerti di offrire più della difesa, salvo che per un breve periodo a seguito di una controffensiva di grande successo, come era ragionevole aspettarsi. Il dilazionamento e l'attesa invece sono materia di debolezza di Biden, che non può essere criticato perchè l'alternativa sappiamo chi è, ma se ci fosse stato Obama sarebbe stata un altra cosa.
#908
Tematiche Filosofiche / Re: Il linguaggio
23 Aprile 2024, 14:26:11 PM
Citazione di: iano il 22 Aprile 2024, 23:32:12 PMIn effetti la confusione dei linguaggi divide gli animali, creando nuove specie, ma noi siamo gli unici che, consapevoli di ciò, possiamo continuare ad abitare insieme la torre di babele, nutrendoci di diversità.
Ma noi siamo gli unici che possiamo utilizzare le specie, e farle riprodurre con altre caratteristiche che abbiamo sempre individuato, come le specie stesse, attraverso il linguaggio, dividendoli dalle altre, fatto anche con i vegetali, e anche con i nostri partner. L'abilità di dividere concettualmente le specie e di organizzare la riproduzione produce la domesticazione delle piante e degli animali, e perciò la civiltà. L'affilatura del coltello semantico spezzetta la realtà, per che poi arrivi un nuovo cuoco che la rifaccia a "sua immagine e somiglianza". Dal punto di vista strettamente evoluzionistico, mi pare infatti (ma è farina del mio sacco da prendere con le pinze) che il maggior vantaggio competitivo-cognitivo risieda nella capacità di alterare geneticamente il contesto che ci circonda e ad uscire perciò gradualmente dal giardino dell'Eden dove tutto era a noi strutturalmente alieno al giardino attuale, dove ogni organismo vivente è stato alterato geneticamente dalla presenza umana (antropocene) e molti di essi sono stati alterati consciamente attraverso considerazioni linguistiche come "questo è un cane bello e questo è un cane buono" che nascondevano in realtà una progettualità più profonda.
#909
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
21 Aprile 2024, 11:11:46 AM
Citazione di: Ipazia il 20 Aprile 2024, 17:51:01 PMLa sperimentazione criminale mRna è passata solo nell'impero del Bene. Intrugli scadenti (non immunizzano e non prevengono nemmeno la morte, anzi talvolta la causano), confermatisi pericolosi.

Almeno questo obbrobrio, cinesi e russi - decisori e popolazione - se lo sono risparmiato.
Per esserselo "risparmiato" avrebbero dovuto averlo e poi non usarlo, a me risulta che non lo avevano proprio...I russi stessi non si fidavano dei vaccini russi, la fiducia nella campagna vaccinale e l'adesione è stata tremendamente scarsa finchè non non sono state intraprese misure di coercizione serie, ed è rimasta molto bassa anche dopo. Prima della guerra (e anche dopo ma non lo dite) il popolo russo era estremamente diffidente di qualsiasi cosa venisse dal loro governo. Infatti, c'è una discreta fetta di sciocchezze che è penetrata dall'infosfera russa a qua, principalmente da RussiaToday ma non solo, le teorie originali erano di bloggher russi che parlavano dei vaccini russi, qui sono state tradotte con cose nostre, tanto per il complottista medio il motto è "tutto fa brodo". Specialmente con la Russia c'è stato questo scambio di complotti sui danni collaterali, siamo in grado di tracciarlo, Ipazia. I cinesi invece erano più preoccupati che il covid fosse un pretesto per dare più potere a XI, (così è stato tralaltro) ed i loro complotti erano di variante orwelliana. E qui in Italia qualcuno ripeteva le stesse cose, in un contesto completamente diverso, c'era infatti chi aveva sta geniale teoria (finita del novero delle produzioni più ridicole dell'intelletto umano) che il green pass sarebbe stato il primo passo verso un totalitarismo orwelliano... quasi come se fossimo in Cina, lì dove il governo ha, come appunto dicevi giusto, premuto più forte sulla popolazione ed i loro diritti....
#910
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
20 Aprile 2024, 17:33:45 PM
Citazione di: Ipazia il 20 Aprile 2024, 17:08:23 PMLa questione non è chi abbia gestito meglio la covidemia, ma chi abbia più spinto per la riduzione a cavie coatte di profitti biotec la popolazione.
I cinesi, l'alternativa all'occidente, i comunisti, i rossi, gli orientali, i gemelli diversi,  inchiodavano le persiane e chiudevano con grate di ferro le porte per fare i lockdown, i vaccini si sono dimostrati altrettanto sperimentali ma scadenti, e venivano somministrati incaprettando le persone fuori di casa con veri e propri rapimenti sui furgoncini, ci sono video che sembrano presi da una puntata di BennyHill. Quindi a spingere di più sono stati i cinesi, risposta data, tutti felici, anche anche sta volta i comunisti hanno fatto peggio nei diritti degli ultimi, un altra medaglia, incarta e porta a casa. Ci sono inoltre forti sospetti che oltre che spingere sullo sperimentazione delle cure, stessero "spingendo" per sperimentare sul virus stesso, sto famoso pangolino untore non si è ancora trovato.
#911
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Geopolitica 2024
20 Aprile 2024, 10:28:39 AM
La questione covid è morta, è inutile che la covate come un uovo nella speranza che esca il pulcino, state covando un uovo di plastica da cui non  uscirà un bel niente. Sembrava la gallina delle uova d'oro che avrebbe scoperchiato tutto il lercio, il malaffare, il profitto, il compromesso,  la technè il capitale l'alienazione e tutti gli altri; invece niente si va avanti più o meno come prima. Succede, si sbaglia, non siete stati ostracizzati con un coccio di vaso siete ancora nella polis, fate coming out, molti della Brexit ce l'hanno fatta: dire "ho sbagliato" non è così difficile.
#912
Tematiche Filosofiche / Re: Il linguaggio
19 Aprile 2024, 09:46:31 AM
Citazione di: daniele22 il 18 Aprile 2024, 09:41:59 AM
Giusto, ma per il noto teorema di viator secondo il quale almeno per ciò che attiene ai massimi sistemi nessuno nel forum ha mai cambiato la propria idea, viene il dubbio che i nostri dialoghi risultino essere in realtà dei monologhi; ovvero l'efficacia della propria comunicazione risulta sempre nulla. Mi chiedo infatti e inoltre, evocando Ivo Nardi, per quale motivo si possano dare infinite interpretazioni a un riflesso confuso nell'acqua quando l'immagine che dà origine a quel riflesso è soltanto una (almeno in teoria).
In tal senso, monologo vs dialogo, Phil, rispondendo a inVerno, a un dato punto dice:
"... tuttavia quando parlo con il fornaio probabilmente è dialogo ..." e prosegue con "... direi che il linguaggio è la tecnica delle parole
Ti ho raccontato che appena ho sentito l'idea di Chomsky l'ho rigettata ma nel tempo l'ho accettata, proprio per raccontare che a mio avviso nella maggior parte dei casi le persone non cambiano idea durante una discussione o leggendo il monologo di un altro, ma il materiale che accumulano nel tempo li induce a cambiare idea internamente. A me sembra una perdita di tempo cercare di cambiare idee ad una persona, perchè avverrà solo in un secondo tempo in un processo a cui non parteciperò attivamente. Che apre le porte al discorso maieutico, alla semina a spaglio del terreno semantico, nella speranza che tra le tante erbacce nasca qualcosa di buono, a cui si può solo fare da levatrici. A meno che la dimensione o la forma delle "mazze" non sia così dispari o impari da rendere il confronto triviale; ovviamente si cambia idea di fronte a chiari squilibri di preparazione, come però è difficile stabilire convincentemente dove il linguaggio è più libero di associazione, come in filosofia. Un conto è preparare un testo per essere presentabile e leggibile, un conto è "ingegnerizzarlo" per convincere l'altro di qualcosa, mi sembra che lo sforzo per fare la seconda operazione sia inutile, ma deriva dalla convinzione che il linguaggio sia una espressione di "potenza intellettuale" con cui sottomettere l'altro, cosa che è e può essere, ma non deve.
#913
La giustificazione di Canfora, tralaltro condita delle incoerenze sottolineate da Eutidemo, mi pare costruita post hoc con i pezzi dell'infinito armamentario dell'intellettuale che ha una citazione dotta per ogni parola che usa. Quando dico "infinito armamentario" mi riferisco all'infinito di Leopardi. A me pare di comune buon senso parlare sapendo cosa può dedurre l'interlocutore dalle informazione offerte, e non mi sembra che il discorso originale presenti alcun riferimento a Tocqueville o Lucrezio, perciò non capisco come Canfora si sarebbe potuto aspettare una simile deduzione dal proprio interlocutore. Era un insulto ed era meglio difenderlo per quello che era, anche Canfora insulta, considerando come parla degli ucraini dice anche sciocchezze, succede.
#914
Citazione di: bobmax il 18 Aprile 2024, 08:22:30 AM@Jacopus @InVerno

Non è in discussione la libertà dell'individuo nelle possibili scelte su se stesso.
Sia sul proprio corpo sia sulla propria psiche uno deve poter fare come vuole.
L'unica condizione è che le sue scelte non rechino danno ad altri.

Semmai deciderò di porre fine alla mia vita, ne avrò senz'altro diritto. Ma dovrò farlo col maggior garbo possibile verso la comunità, evitando ogni inutile disturbo.

Quindi non è una questione di diritti.
Il problema è ben altro.
Ed è il plauso acritico.

Quale critica manca?
La percezione del tragico!

Siamo di fronte a situazioni tragiche, dove, dati per scontati i diritti di ognuno, non vi è nessuna autentica definitiva soluzione.
La tragedia è proprio nella impossibilità di un effettivo superamento.

E allora, di fronte alla tragedia, non vi e nulla da applaudire!
Si è arrivati al punto di applaudire ai funerali...

Il silenzio fa paura.

Ma la compassione richiede un passo indietro. E invece, applaudendo, ne facciamo uno avanti: nichilismo.
Certo che è una questione di diritti, surrettiziamente viene implicato che ci sia un danno ad altri, spesso di natura "morale" o "sociale", ma molto più spesso indefinita e retorica, e che la diffusione di tali pratiche segnali un malessere sociale o lo rinforzi, perciò si suggerisce che suddette pratiche dovrebbero essere sanzionate. Tu lo chiami "nichilismo" altri lo chiamano altro. Violando l'essenzialità (?) dei caratteri maschili si finirebbe in terra di nessuno dove niente può essere conquistato, un miraggio palliativo, secondo chi non vive la condizione stessa, mai secondo chi la vive.


Il capo del dipartimento psichiatrico di Harvard, lobbysta cattolico americano, nel 1979 disse di opporsi ai trattamenti di reassignazione di genere perchè "erano contenti di ciò che avevano fatto e solo pochi se ne pentirono. Ma sotto ogni altro aspetto la loro condizione psicologica era poco cambiata. Avevano più o meno gli stessi problemi di prima con le relazioni, il lavoro e le emozioni."

La reassignazione di genere non è pensata per risolvere le relazioni, il lavoro o le emozioni, neanche per trovare il nirvana ,
ma se chi la fa non se ne è pentito, nella maggior parte dei casi, già nel 1979 dove la chirurgia era di molto peggiore, significa che a loro importa, perciò l'unico nichilista è chi non riconosce i valori degli altri, che invece se ne abbisognano per fare scelte esistenziali riguardo al proprio corpo.
#915
Citazione di: bobmax il 17 Aprile 2024, 21:59:52 PMProbabilmente non è stato davvero letto ciò che ho scritto. Almeno così spero.
Perché quello che sottolineavo non riguardava certo la scelta individuale, che è senz'altro legittima ricerca di un conforto.

Mi riferivo invece all'idea di una libertà che permettesse davvero il raggiungimento della felicità.
Attraverso soluzioni tecniche.

La reazione, scomposta e incongruente con ciò che ho scritto, conferma le mie osservazioni riguardo agli applausi rivolti a quello che resta un dramma esistenziale.
Non c'è niente di male interpretato, io ho chiesto l'origine di quel "davvero" che ti arroghi di sapere rispetto a chi soffre in prima persona di determinate condizioni, o altrimenti la ragione per cui soluzioni tecniche siano da escludere a priori come sembri implicitamente supporre. Come sai quali sono i veri passi per risolvere la disforia di genere e non i palliativi? Da che esperienze o letture ti consideri capace di consigliare una persona in tale stato psicologico?