Citazione di: iano il 15 Marzo 2023, 16:34:03 PMLa falsificabilità non mi sembra un orpello, perchè a prima vista mi sfugge la differenza con verificabilità.
Mamma mia iano! Potevi dirlo prima che ti sfugge la distinzione tra falsificabilità e verificabilità. Beh ... anche tu dico ... stiamo parlando di Popper e Feyerabend in fondo. Tra l'altro, rimarco una cosa: quando parlo, parlo per me e non per altri ... dico, l'ideologia che seguo è la mia, anche se composta da altri pensieri di cui nemmeno so di preciso la paternità. Di Feyerabend conosco solo (e superficialmente) la critica che fa alla falsificazione e il suo sostenere la libertà della ricerca. So che ha fatto delle speculazioni sulle grandi scoperte, ma forse si trattava di Popper, non so. E soprattutto per questo suo "contro il metodo" attira le mie simpatie, dato che la mia ricerca conclusa già da due anni, e dalla quale ho avuto esauriente risposta alla mia domanda, si è svolta sotto l'egida dell'anarchia. C'è da dire che sono un tipo particolare giacché, a parte i testi scolastici e una dozzina di romanzi, cominciai a leggere a quarant'anni, poco dopo l'intuizione filosofica colta per le strade ... e che ritenni verace. Fui insomma il perfetto interprete che non si riferì ad altri interpreti in particolare. Era Nietzche quello che chiedeva provocatoriamente se noi poveri umani avessimo ancora bisogno di un interprete dietro l'interprete?
Citazione di: iano il 15 Marzo 2023, 16:34:03 PM@ Daniele.
Non è che sia un esperto, ma non credo che sia la teoria che noi sottoponiamo a verifica, ma la sua particolare applicazione.
La pretesa di falsificazione si riferirà alla formulazione della teoria, immagino, mentre la verificabilità si riferisce all'esperimento da intendersi come verificatore, validatore, comprovante della teoria. Quindi, la falsificazione agirebbe come forza attiva già nel risultato dell'esperimento e della sua riproducibilità, pertanto, che bisogno c'è di imporre regole (sempre che ve ne siano) alla nuova teoria? Una volta che sia accettata la ragionevolezza dell'ipotesi e una certa coerenza logico razionale nell'esposizione degli indizi che possano supportarla, il voler frapporre regole mi sembra irragionevole, un orpello, una ridondanza ... che avrebbe pure motivazioni profonde.
Por lo tanto, non so cosa tu intenda con "particolare applicazione", ma l'applicazione di una teoria sta nell'esperimento. Mi sembra inequivocabile. Un saluto