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Messaggi - sgiombo

#916
Inoltre la filosofia si occupa (fra l' altro) di criticare razionalmente la fondatezza della conoscenza scientifica.

E (nel caso della mia di filosofia; notoriamente ce ne sono più di una) giunge alla conclusione che l' intersoggettività dei fenomeni (costituiti da insiemi - successioni di sensazioni) materiali naturali (oltre ai quali esistono anche quelli mentali) é assumibile arbitrariamente (anzi é necessariamente da assumere come una conditio sine qua non della conoscenza scientifica) senza poter essere dimostrata logicamente né mostrata o constatata empiricamente.
#917
Citazione di: 0xdeadbeef il 23 Gennaio 2019, 14:21:36 PM

Mi rendo perfettamente conto (almeno spero...) di quanti atei e agnostici (anch'io lo sono) hanno condotto vite
moralmente irreprensibili (come mi rendo conto di quante atrocità siano state commesse in nome di un dio). Ma
non è questo il punto, e finchè ci si ostinerà a vedere le cose da questo punto di vista ci sfuggirà l'essenziale.
Che consiste (l'essenziale) nella assunzione "sacrale" di certi concetti, lo si voglia o meno.
Puoi anche darsi che alcuni di quelli che chiamiamo "valori morali" derivino da cause materiali (ad esempio l'istinto
di conservazione della specie), ma non v'è dubbio che la "regola generale" per cui essi devono valere sempre (e non
solo quando la volontà di potenza dominante lo impone...) è derivata dalla sacralità, cioè dal senso che ad essi
hanno dato le religioni.
A me sembra un discorso logico, e tutt'altro che fideistico.
saluti

A me sembra invece proprio fideistico.

A prescindere dalle variazioni culturali, valgono sempre (anche se sempre valgono pure controtendenze comportamentali immorali, e dunque sempre possono essere violati; ma esattamente allo stesso modo di anche quando la credenza in Dio o Dei era pressocché universalmente diffusa e indiscussa) principi etici perfettamente spiegabili (=/= dimostrabili essere da seguire: solo mostrabili essere universalmente avvertiti come da seguire, e ben  comprensibilmente) dall' evoluzione biologica per mutazioni genetiche ed epigenetiche casuali e selezione naturale correttamente intesa).
#918
Citazione di: InVerno il 23 Gennaio 2019, 11:53:54 AM
Citazione di: Sariputra il 23 Gennaio 2019, 10:11:06 AM
  
La ferocia dei "superominidi" attori delle guerre mondiali non possono passare inosservati, e non può passare inosservato che l'unico Dio in cui si può dire credessero erano loro stessi, e con quali risultati.
Citazione
IL tuo mi sembra un preteso "non contare" che alla fine conta -eccome!- e per di più facendo tornate i conti a suo comodo.
Infatti me pare  del tutto evidente che almeno la stragrande maggioranza dei responsabili della I guerra mondiale (ma pure, anche se é ampiamente discusso, della seconda) fosse credente (a cominciare dall' ultimo Romanov recentemente canonizzato -o invia di canonizzazione, non ricordo bene- dalla chiesa ortodossa (sic!).


La lezione penso sia stata chiara a tutti, se Dio non c'è un uomo non può sostituirsi a lui, ma bisogna comportarsi come quando il padrone di casa è uscito (qualcuno dice che "tornerà"). Un ateo\agnostico deve secondo me non dimenticarsi della responsabilità che comporta la libertà da Dio, innanzitutto perchè se vuole forgiare i propri ideali deve tenere conto che parte dalla condizione di non conoscere se stesso, cioè in un campo minato e non all'inizio di una prateria di margherite.
Citazione
Non vedo in che senso sarebbe più svantaggiato nel cercare di conoscere se stesso un non credente rispetto a un credente.
Siamo tutti sullo stesso campo pieno di margherite e anche di mine.
#919
Citazione di: Freedom il 23 Gennaio 2019, 16:49:43 PM
Citazione di: Andrea Molino il 23 Gennaio 2019, 12:51:45 PM
Tendo a sostenere una variante della tesi di questa discussione: "La realtà è quella che ci appare" o anche "La realtà è quella che ci pare".
Bè la realtà è la rispondenza fattuale delle cose. Anche qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente. Le speculazioni di Descartes, di Berkeley, etc. si risolvono con il famoso pizzicotto sul braccio.
La definizione che proponi è dunque corretta, a mio avviso, se la relazioni all'interpretazione della realtà. Ma una "certa" oggettività  della realtà, sicuramente spuria e molto più dubbiosa di quanto non si pensi comunemente, esiste ed è dimostrabile.


Il "famoso" pizzicotto sul braccio non risolve proprio nulla.

Potrebbe benissimo non essere altro che il sogno di un pizzicotto sul braccio, del tutto indistinguibile da un autentico pizzicotto sul braccio.
Oppure potresti essere un cervello in una vasca di soluzione fisiologica con un sofisticatissimo computer che sollecita le tue afferenze nervose sensitive in modo tale che (parallelamente ai corrispettivi eventi neurofisiologici da tali sollecitazioni evocati nella tua corteccia cerebrale) nella tua coscienza accadano le sensazioni di un pizzicotto sul braccio (é una varante moderna, di Thoas Nagel del classico "spirito maligno" o dispettoso di Descartes).

Dunque l' intersoggettività del mondo fenomenico materiale (credo esista; per un atto di fede, ma) non é dimostrabile.
#920
Riprendo le osservazioni di Viator sugli effetti negativi dell' invenzione della fotografia per l' arte figurativa, che solo in parte condivido (per me non sono insuperabili).

La fotografia risale alla metà del XIX secolo (quando infatti, secondo me, con l' impressionismo, inizia la decadenza dell' arte figurativa occidentale).

Ma oggi abbiamo anche la grafica digitale che aiuta tantissimo nel  "trasfigurare", "reinterpretare", "allusivamente considerare", ecc. la realtà.

Eppure...

D' altra parte la "piatta" rappresentazione "quasi fotografica" della realtà non é mai stata arte particolarmente elevata.

Qui il mio deprecabile ma invincibile "istinto provocatorio contro il politicamente corretto" mi induce a proporre un confronto fra l' Ecce homo di Antonello da Messina conservato a Piacenza (che provocò in una mia splendida amica l' unico attacco di sindrome di Stendhal cui abbia mai personalmente assistito*) da una parte e un' altro stracelebratissimo ritratto che a me non dice proprio nulla (per chi volesse provare a indovinare -ma é troppo facile!- dirò solo che, nato in Italia, emigrò in tenera età oltralpe ove é sempre vissuto -senza alcun rimpianto da parte mia- salvo un fugace ritorno in patria a in seguito a un rapimento da parte di un italiano).

_________________________
* Nella piena consapevolezza della più che ovvia non - misurabilità dell' arte, credo che una statistica sugli episodi di questa sindrome occorsi di fronte alle varie opere d' arte potrebbe suggerire un "minimo", più che imperfetto e discutibile, "indizio" circa il loro valore (non credo ne siano mai occorsi di fronte alle "opere" di Andy Warhol o di Jackson Pollok).
#921
Citazione di: paul11 il 22 Gennaio 2019, 23:53:40 PM
Citazione di: Ipazia il 22 Gennaio 2019, 23:19:06 PM
Basterebbe il principio etico della laicità e della libertà di ricercare e dubitare per redimere l'ateismo da tutti i suoi peccati. Del resto anche il bene nell'etica religiosa non può che essere umano, a insaputa dei teisti stessi. Per chi non crede nei numi questa è una verità incontrovertibile  :D

PS ateismi c'è ne sono tanti: realisti e idealisti, materialisti e spiritualisti, scettici e dogmatici, di destra e sinistra, edonistici e penitenziali... Inclusi i più svariati dosaggi di tutto ciò.
con la differenza che tu credi nella natura, nella materia e nel divenire che non hanno verità incontrovetibile in quanto mutevoli.
Io credo ad una verità eterna e immutabile ben superiore alla mutevolezza del va e vieni delle esistenze.
E per questo la spirtualità è immarcescibile e non  come  i corpi umani che  privi di spirito che tornano alla terra.

Sgiombo o fingi di conoscere Hume o non lo conosci affatto o menti, è inutile che mi affibi affermazioni false.
Chiunque può cercare anche su internet volendo i termini Hume e l'egoismo umano e vedere cosa ha scritto e cosa ne pensa
Citazione
Hume ha semplicemente scritto (non sto a scartabellare perché lo ricordo quasi a memoria) che in fondo all' animo di tutti, anche dei più generosi c' é inevitabilmente un certo "amor proprio", dal momento che (anche) chi si comporta magnanimamente, così facendo, si sente gratificato, soddisfatto nelle sue (sottinteso: generose!) aspirazioni (sottinteso: ben diverse da quelle di chi si senta gratificato comportandosi egoisticamente).

Pretendere che per questo non distingua, come molti anche in questo forum in altre discussioni, la soddisfazione di "quel minimo di amor proprio" dei generosi e magnanimi che ottengono di saziarlo comportandosi altruisticamente con la soddisfazione di quello stesso "minimo di amor proprio" di quei gretti e meschini che lo saziano comportandosi egoisticamente significa non averne capito proprio nulla.





Dovete ancora ringraziare le spirtualità che sono immortali se non siamo ancora tornati alla legge dell uno contro tutti, altro che buonismo darwinista, naturalismo, materialismo
Citazione
IO ringrazio le qualità migliori di cui la storia naturale ha dotato l' uomo e che nella storia umana (che fra l' altro comprende anche le "spiritualità"; ma pure il razionalismo filosofico e scientifico  per fortuna!) lottano contro le sue qualità peggiori, in una contrasto che oggi ha raggiunto la sua "fase suprema" dalla quale dipende la possibilità della continuazione stessa e del' ulteriore progresso dalle storia umana stessa  oppure la sua fine nell' ambito della storia naturale dalla quale é nata e che non ha mai trasceso (=non si é mai svincolata dalle sue ineluttabili condizioni e modalità del divenire) né potrà comunque mai trascendere
#922
Citazione di: paul11 il 22 Gennaio 2019, 22:27:39 PM
L'ultimo post di Socrate è quasie sattamente la posizionemorale dell'empirista Hume tanto amato da Sgiombo.
Citazione
Malignamente, tendenziosamete travisato.




Semplicemnte perchè chi sposò il materialismo e il naturalismo si divise in due aspirazioni: l'uomo è cattivo e quindi egoista e anche il bene lo fa per autocompiaciemnto del proprio ego od opportunismo e fra questi con buona pace un altro scozzese di nome Adam Smith fondatore delle scienze economiche(la cultura anglo sassone soprattutto di stampo britannico è quasi una bassezza a livello filosfico,vedasi poi il pragmatismo e lanalitica statunitense con le influenze del protestantesimo e calvinismo); l'altra è la visione"buonista",del buon selvaggio, dell'uomo sociale e virtuoso.

Sono passati cinque secoli almeno dalla rivoluzione umanista, quattro secoli dall'illuminismo, almento tre con tutti filosfi e Marx ed Engels comresi che si illusero di creare "scienze"; due guerre mondiali, lager e gulag e questo sarebbe il prodotto di scienze umanistiche?
Mai vista una società più svampita, decadente, irresponsabile,disorientata come questa.
CitazioneSEcondo questa "logica" (si fa er dire) evidentemente i ben più lunghi venti secoli di cristianesimo, non avendo evitato tutto ciò in un tempo quadruplo dell' umanesimo e decuplo del marxismo dimostrano che tale religione é di gran lunga ancor più "colpevole".





Dopo quattro rivlozioni capitalistiche stiamo ancora aspettando il messiano verbo di Marx ed Engels che si compia.
Citazione
Per non parlare dello Spirito Santo promesso da Gesù Cristo!





Questo è il fallimento degli ultimi sei secoli di storia.

CitazioneA maggior ragione degli ultimi due millenni.





Se la vanagloria di spedire sonde e conquistare pianeti potrà essere una soluzione, scambiando l'evoluzione della tecnica con l'involuzione umana, è giusto che questo bipede pitecantropo che ha invaso la terra più dei topi sparisca dall'universo per sua stessa mano.
Citazione
I marxisti infatti lottano per ben altro.

E credo anche molti laici e anche molti religiosi fortunatamente ben diversi da te!





Mauro(Oxdeadbeaf).
ho finito di studiare a fondo gli empiristi per dedicarmi a Kant.Devo studiare attntamnte come crea le categorie e l'imperativo ipoteticoe imperativo categorico.E' sicuramente più intelligente degli empiristi, ma da questi prende ispirazione e come questi si illude di creare una scienza.
Citazione
Per la serie:

"MIsuriamo il Q. I. dei filosofi"





i.Sto studiando a fondo Marx ed Engels, soprattutto i loro ascendenti culturali, e ho già intuito dove ha fallito come costruzione teorica.
Perchè un marxista sano di mente e non ancora ortodosso in blocchi mentali, dovrebbe chiedersi come mai l'uomo non crea nessuna coscienza di classe e se gli fai vedere una mazzetta di denaro vende anche se stesso come parecchi compagni venduti al capitale.
Adatto che vengo da questa area, ma non ancora nnichilito mentalmente, mi sono chiesto almeno vent'anni, fa, in epoca ancora non sospetta, dove stava il fallimento teorico e pratico delle idee socialiste e comuniste.
E' inerente, poichè come ho scritto nel post precedente, il dispositivoculturale di surrogazione era prendere il posto delle religioni e presentarsi come concetto messianico per le speranze degli sfruttati.
Invece di fare apologie, dovreste farvi un esamino di coscienza almeno culturale.Stanno fallendo tute leculture di due secoli fa, comprese quelle economiche sociali.
Il pericolo è che stiamo navigando come umanità a vista e al buio e anche la grande tecnica del Titanic affondò
Citazione
Del marxismo questa non  é che una penosa deformazione caricaturale (meno male che stai studiando "a fondo" Marx ed Engels:





Da queste considerazioni nacque in me la necessità di ripensare l'intera cultura umana,compresa l'antica.
Ed è impossibile che una umanità a livello qausi zero di tecnica, avesse capito meglio la natura umana dei darwinisti, sociobiologi di oggi.

Citazione
SIC !
La "saggezza" dello schiavismo, delle guerre, delle crocifissioni (o magari di sacrifici umani)!




C'era saggezza allora, oggi nefandezza
E smettiamo di mescolare le chiese  con i pensiero originario di Gesù che non ha mai predicato guerre.
Citazione
Che invece confondere il pensiero originario di Marx ed Engels che non hanno mai sottovaluto i fattori soggettivi della lotta di classe (la coscienza di classe) con le tue deformazioni caricaturali é cosa ben fatta (i mancanza di argomenti).





Auguro ai prelati che le santificarono eche veniamo dal nulla e finiamo nel nulla. come credono i bipedi terestri  contemporanei che inutilmente calpestano il bel pianeta terra.finendo con il concimarla,in questo credono.
Citazione
Non ho capito cosa auguri a chi.

Ma,  nella piena consapevolezza che veniamo dal nulla e finiamo nel nulla, a te auguro di ritrovare un minimo di serenità e di rispetto per le idee diverse e anche contrarie alle tue; perché confrontarsi con un minimo di serenità con le idee degli altri (anziché disprezzarli come "bipedi terresti che inutilmente calpestano il bel pianeta Terra") non può fare che bene.
#923
Citazione di: Socrate78 il 22 Gennaio 2019, 21:53:23 PM
Il bene fatto con le opere, non me ne vogliate,  secondo me non dimostra NULLA! Questa è la mia posizione, e lo sarà sempre. Il male può essere dimostrato, il bene NO. Qualsiasi azione, anche quella apparentemente migliore, può essere fatta per narcisismo, per sentirsi importanti e buoni in vista dell'approvazione sociale, per nutrire l'ego, e quindi in realtà la vera motivazione non è il puro bene dell'altro, ma la gratificazione dell'ego, e il prossimo è solo un mezzo per gratificare se stessi, per uscire da una situazione esistenziale di vuoto, di non-senso, ed allora lo si fa per se stessi e basta. Il confine tra il volere veramente il bene e ricercare la propria autostima è molto sottile. Quanto agli atei che hanno condotto vite irreprensibili, è possibile che lo abbiano fatto solo per sentirsi migliori, più bravi e saggi degli altri, persino per dimostrare che anche senza la religione si può operare il bene, quindi la loro apparente virtù potrebbe nascondere una superbia molto forte. Si può persino ingannare se stessi e credere di essere migliori di quello che si è, il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa. E io sinceramente credo che, seppure esista un Dio, Egli non mi giudicherà per le mie opere, anzi, mi accetterà per come sono anche se in vita sono stato pessimo per gli standard umani!


Questo é un palese malevolo processo alle intenzioni dettato da un pregiudizio narcisticissimo per il quale chi non é credente deve per forza essere un poco di buono immorale.

Con simili "argomentazioni" (si fa per dire) anche San Francesco, San Martino e il buon samaritano della parabola erano dei narcisisti insensibili al dolore e alle difficoltà del prossimo e interessati solo alla loro "santificazione": che si vergognassero! (lo dico da parte tua; non lo penso io).

Mi dispiace dirlo:

Penoso!
#924
Citazione di: 0xdeadbeef il 22 Gennaio 2019, 20:08:04 PM
Citazione di: Ipazia il 22 Gennaio 2019, 16:56:05 PM
Con buona pace di Kant, Paul11 e Sgiombo, il fenomeno è certo, il noumeno e Dio, no

Ciao Ipazia
E come può essere certo il fenomeno ma non il noumeno?
Come può, ovvero, esistere una Ipazia che "mi appare" (mi appare essere una donna; mi appare essere una materialista etc.)
ma non una Ipazia che "non mi appare" (che ne so se è bionda o bruna; se è amante del vino o astemia etc.)?
Se esiste il fenomeno a me pare che esista necessariamente, cioè sia certo, anche il noumeno. E che il problema sia
essenzialmente un problema di conoscenza (il fenomeno è conoscibile il noumeno no).
saluti
CitazioneCiao, Mauro.

Naturalmente non pretendo di correggere quanto pensi di Kant (che "ami" e coltivi più o meno quanto io "amo" e coltivo Hume):

segnalo che per come l' ho sempre inteso (erroneamente?) io il noumeno per Kant non é il fenomeno "potenziale", non ancora apparente , ma che può anche darsi prima o poi si manifesti come tale; ma invece la realtà in sé, mai passibile di manifestarsi alla coscienza come tale, ma sempre e solo tramite la "mediazione" dei fenomeni (da esso diversi).



Ma come puoi sostenere (mi era proprio sfuggito!) che


"valori morali, che non hanno e non possono in alcun modo
avere fondamento fuori dal senso che ad essi hanno dato le religioni (non può esistere alcuna morale "laica")".

Ma ti rendi conto di quanti atei ed agnostici hanno condotto vite moralmente irreprensibili ed encomiabili?

Ricordo un' altra volta che il da me già ripetutamente citato (con grande ammirazione, se non proprio con venerazione) Severino Boezio, pur assolutamente credente senza ombra di dubbio nella religione cristiana, trovò consolazione di fronte al' imminente iniqua esecuzione, non già dalla religione, bensì dalla filosofia (sostanzialmente stoica) che gli suggeriva che se anche per assurdo Dio non esistesse e non vi fossero premi e punizioni post - mortem (corporalem) per il proprio modo di agire, comunque si dovrebbe fare il bene morale (se si é "virtuosi") per il semplice fatto che la virtù é premio a se stessa.
#925
:D

Mannaggia, ho dimenticato il sesto falso: "Ortodossia comunista": imperdonabile da parte mia!

Attenuante: era ora di cena e avevo una gran fame.


altra correzione (scusatemi!)


CitazioneTi ho già risposto (e per la cronaca mi pare, se non ricordo male o la fraintendo, sostanzialmente anche Ipazia) che un conto é il credere "per fede", senza dimostrazioni o prove razionali incontrovertibili al "minimo sindacale", comportandosi di fatto per lo meno come se credessero nel quale (a quanto pare) tutte le persone comunemente ritenute sane di mente, ben altro é credere a "di tutto e di più".




CitazioneDevo inoltre ripetere per l' ennesima volta che non sono monista materialista; anche se mi pare evidente Paul11, nell' intervento che criticavo, si rivolgesse anche (per lo meno, se non soprattutto; sia detto senza presunzione: Ipazia non mi stapazzare!) a me.



Altra errata corrige: quello cui mi riferivo alla fine dell' intervento #21 non può essere Epicuro (anche se continuo a non ricordarmi chi fosse).
#926
Citazione di: paul11 il 22 Gennaio 2019, 18:51:04 PM
Siete talemnte invasati nell'ortodossia materialista e comunista che non ha nulla della comunità e tutto del capitalismo di Stato che rispondete solo quello che vi fa comodo..
Citazione
Ho contato almeno cinque falsità in queste ventotto parole (congiunzioni e pronomi relativi compresi): "
-"invasatura",
- "ortodossia materialista",
- che non ha nulla della comunità.
- e tutto del capitalismo di Stato
-rispondiamo (ma naturalmente parlo solo per me: non faccio di tutte le erbe un fascio; io) solo a quello che ci fa comodo.




E allora
1) Premessa...prima delle religioni
L'umanità fu messa a conoscenza e istruita che se avesse seguito la materialità sarebbe decaduta nell'avidità, invidia, gelosia.
Tutte le spirtualità e religioni crearono criteri di "bene" e "male" proprio per salvaguardare la decadenza umana ,in quanto la materialità fa eemrgee la parte umana da pitecantropo e bipede terrestre.
Citazione
E questi "bene" e "male" religiosamente fondati, oltre ad avere anche affetti positivi per l' umanità in certi casi e in certe fasi storiche, hanno anche partorito le sanguinosissime guerre per l' appunto correttamente dette "di religione".





Mai l'uomo si è evoluto come auto coscienza, ma solo come tecnica
Citazione
Dissento.
Se tu vedi solo evoluzione tecnica e non anche progresso culturale e civile (ovviamente non incontrastato, continuo, ininterrotto: vedi l' '89!) nella storia umana, mi dispiace tanto per la tua grave miopia (o forse é meglio dire: cecità).





2) le religioni sono fondate su una rivelazione, una parusia, una escatologia e insieme alle spirtualità mirano a far crescere l'autocoscienza interiore
dando senso e signifcati esistenziali che tenevano insieme gli individui dentro le comunità.
Citazione
Notoriamente delle migliori intenzioni sono lastricate le vie dell' inferno.





Se nella modernità non vi fossero state religioni e spirtualità, non avrebbero potuto infondere  tutte le ideologia ,i valroi morali di fratellanza,,
solidarietà ,amore per il prossimo che sono criteri valoriali fondativi sui comportamenti di tuttue le spirtualità.
Tutte le ideologie moderne hanno espropriato(o almeo tentato)  i valori antichi per portarli a livello politico.
Citazione
Tipica presunzione fideistica (un po' fondamentalistica): l' ateismo non ha proposto prima valori etici elevati semplicemente per il fatto che anticamente era molto meno presente e soprattutto meno dotato dei mezzi materiali (anche e soprattutto coercitivi) per poter parlare "alla gente" e lasciare traccia per i posteri, delle religioni.
Le quali (come anche l' ateismo, ma di fatto molto di più: non risultano "guerre di ateismo", per esempio fra seguaci di Democrito e di Gorgia, o fra quelli di d' Holbach e di Lamettrie, o di Feuerbach e di Marx ed Engels) spessissimo predicano e hanno predicato bene razzolando malissimo.





3) Nessuno mi ha mai risposto sulla  verità incontrovertibile
Sia le religioni che la filosfia RAZIONALE pongono la verità non nel mondo in divenire e nella natura e tanto meno nella natura umana.I principi universali, anche questi espropriati dall'antichità per usarli come eufemismi retorici nella modernità, poggiano sulla verità incontrovetibile che + sempre un'origine comgonica che nllafisca contemporanea è guarda caso nella teoria del big bang cosmologica.
Citazione
Alla quale personalmente non credo.
 
Di incontrovertibili (anche tenuto conto di Goedel) ci sono (non tutte) le verità analitiche a priori.


Ti ho già risposto (e per la cronaca mi pare, se non ricordo male o la fraintendo, sostanzialmente anche Ipazia) che un conto é il credere "per fede", senza dimostrazioni o prove razionali incontrovertibili al "minimo sindacale", comportandosi per lo meno come se credessero nel quale (a quanto pare) si comportano di fatto  tutte le persone comunemente ritenute sane d mente, ben altro é credere a "di tutto e di più".





Sin dall'antichità si parla di energia spirtuale di energia vitale che ovviamente i ciechi materialisti non vedendoli e non potendoli toccare giudicano "indimostrabili" e per loro "irrazionali".
Citazione
Pregasi dimostrare.





L'illusione della cultura moderna che ha fede nel divenire, che ha fede nella tecnica, che si autocompiace di orpelli tecnologici, fiera della vanità e della vangloria è proprio l'opposto delle conoscenze e istruzioni che furono date agli umani.
Citazione
Da chi?
Questo é un forum di filosofia, non di religione: chi crede a una religione non può pretendere di imporre aprioristicamente agli altri le proprie convinzioni come punto dipartenza su cui discutere.





Per le religioni e spirtualità il divenire è il tempo dell'esitenza in cui una vita esplica i signifcati e il  suo senso ,ma che deve riportare nel tempo eterno, in quanto una verità incontrovertibile può solo essere eterna

Cari materialisti del "vengo dal nulla e finisco nel nulla" che ha senso ha la vostra esistenza? Perchè siete venuti al mondo?
Citazione
Per caso.

E ciononostante per fortuna riesco a dare sensi meravigliosi e incontrovertibili e imprescindibili alla mia vita.

E anche -io, ateo; ma per fortuna non tutti i credenti sono come te- a considerare umano quanto me e non un bruto incapace di seguir virtute e conoscenza (un pitecantropo e bipede terrestre) pure chi la pensa diversamente da e.
#927
Citazione di: Socrate78 il 22 Gennaio 2019, 18:35:58 PM
Sì, ma il fatto che i credenti nel corso della storia si siano comportati malissimo e in modo intollerante non rende necessariamente più vera l'ipotesi dell'ateismo........
Citazione
Vero.

Però il fatto che gli atei generalmente abbiano fatto molti meno danni per le loro convinzioni circa la religione credo che qualcosa voglia dire (dovrebbe comunque per o mneo essere un interessante spunto di riflessione).



Io posso trascorrere la vita dubitando di tutto senza mai raggiungere a nessuna certezza, non solo religiosa ma nemmeno morale, vivere dubitando di ciò che è giusto e di ciò che non lo è, di ogni cosa anche la più ovvia, ma se non giungo a nessuna certezza tutto questo dubitare non contribuisce forse ad inaridire la vita e la mia "anima"?
Citazione
Credo (in generale; per qualsiasi questione o argomento) che il sapere di non sapere, nell' impossibilità di sapere di più, costituisca comunque un progresso della conoscenza rispetto all' illusione di sapere. 
#928
Citazione di: Ipazia il 22 Gennaio 2019, 16:56:05 PMPerchè il sapere umano è unico: quindi nessuna scomunica del razionale che trascende la natura, come la filosofia e il discorso etico. Permanendo comunque la differenza tra discorso razionale e bufala in ogni ambito umano.
Citazione
MI compiaccio (probabilmente per un malinteso di cui non mi sembra utile né interessante interessante indagare il "colpevole" -o magari i "colpevoli", almeno in qualche misura- avevo erroneamente capito che pensassi diversamente).









Con buona pace di Kant, Paul11 e Sgiombo, il fenomeno è certo, il noumeno e Dio, no
CitazioneNon che l' accostamento a Kant non mi lusinghi, ma sono costretto a precisare che per quanto mi riguarda (da "huemiano" e non "kantiano") ho "sempre", ripetutamente affermato a chiarissime lettere che del noumeno, contrariamente ai fenomeni, non c' é certezza razionale (si può credervi solo per un' atto di fede indimostrabile, né men che meno -per definizione!- empiricamente provabile).

Men che meno ho attribuito certezza all' esistenza di Dio, cui non credo nemmeno per fede (come si possa avere erroneamente capito il contrario, direi quasi, con deliberato, provocatorio paradosso -pregasi capire l' ironia e non prendere alla lettera quanto sto scrivendo!- mi sembrerebbe quasi un "mistero della fede").
Questo per quanto riguarda un Dio dei deisti.
Quanto a quello dei teisti credenti alle varie religioni, solo nell' ultimo intervento qui sopra ho ripetuto (per l' ennesima volta da parte mia) un' antichissime argomentazione confutatoria (se ben ricordo risalente a Epicuro; ma non vorrei sbagliarmi). 




#929
Citazione di: paul11 il 22 Gennaio 2019, 10:47:09 AM
Citazione di: Ipazia il 21 Gennaio 2019, 20:58:46 PM
IN REALTA' PAUL11

Per l'appunto, il dogma scientifico, costruisce il nuovo limite in cui i ruoli sociali,lo scienziato stesso deve professare il rito sperimentale metodologico che la scienza impone. I nuovi sacerdoti del sapere dispensano e divulgano i credo della salvezza.

Sul termini RAZIONALE ,spesso abusato nel forum, meriterebbe una discussione a parte.
Ritenere che la scienza sia razionale e dispensare di irrazionale ciò che fuoriesce da una forma di relazione di conoscenza che ha persino mutato i il termine da gnoseologica(proprio della filosofia) a epistemologico, è tutto dire.
Sostenere che la "verità" sia un fatto fenomenico  e non sia ragione logica ,come sostiene la stessa argomentazione di Poppper signifca relativizzare qualunque forma di conoscenza e ricondurla al sensibile e materiale come veritativa e giustificativa . e in quanto tale cadere nella contraddizione di un sapere "dispensatore di salvezza", in quanto sarebbe l'uomo stesso  che fallisce epistemologicamente ,ma nello stesso tempo autodispensatore di salvezza.

Citazione
SEcondo me qui confondi scienza e (filosofia dello) scientismo.

Contrariamente alle religioni e alle filosofie irrazionalistiche, la scienza correttamente intesa (anche e soprattutto grazie a un buona filosofia razionalistica) limita al minimo inevitabile "sindacale" le assunzioni indimostrabili, senza accettarle per autorità (dogmaticamente) ma dietro libero confronto critico.
E una buona filosofia razionalistica ne é ben consapevole.
Che molti scienziati (ma non solo) di fatto siano pessimi filosofi scientisti (ergo: irrazionalistici) é teoreticamente irrilevante in proposito.

La scienza (ma credo di poter dire anche Popper) non limitano affatto "la verità" all' immediata empiria, essendo ben consapevoli del fondamentale ruolo in proposito anche della razionalità umana, della ragione (la tua é una penosa deformazione caricaturale della scienza e di Popper; vorrei non essere costretto a ripetere le stesse precisazioni all' infinito).
E neppure relativizzano la verità (ma casomai l' empiria, che proprio anche per questo necessità di valutazione critica razionale)








Nel momento in cui l'uomo si pone in posizione centrale nell'universo, incapace di una verità incontrovertibile, tutto diventa opinione, per cui moral ied etiche sono individualizzazione ,opportunità sociale, potere con sembianze umane che decide ciò che è giusto  o sbagliato.
Citazione
A questo ho già argomentatamente risposto (ma non solo io!) in altre discussioni a cui rimando.





Il risultato di tutto ciò è stato una progressiva laicizzazione della società capace, in potenza, di salvarci almeno da un tipo di guerra: la guerra di religione. Quando sono nata c'era comunque più ottimismo su questo punto che sembrava, ma era un bias occidentale, in via di totale superamento. Tornando a Mancuso, il dogmatismo non giova a nessuno. La libertà di culto e pensiero è una conquista di civiltà. Anche per l'uomo Einstein in cui lo spirito di Platone non era evidentemente del tutto estinto. Che poi la conoscenza dell'universo, e la soluzione degli enigmi che ci pone, abbia un fascino magico penso non lo possa escludere neppure l'ateo più fanatico. Una che non lo era, Margherita Hack, diceva che anche la scienza (e l'ateismo) è una fede.

La guerra di religione continua e se non si è ancora capito la vera e grande guerra culturale nata almeno cinque secoli fa che ha consegnato un umano occidentale satollo di pancia  e vuoto a perdere di testa, ha creato due guerre mondiali e i lager

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La scienza (e anche la filosofia razionalistica) non é certo esclusivo appannaggio delle classi dominanti e sfruttatrici imperialistiche occidentali-mondiali.
Anzi, per limiti oggettivi intrinseci, in quanto da queste acquisibili e di fatto acquisite sono estremamente (e sempre più) limitate, deformate, negate, tutt' altro che conseguentemente sviluppate "fino i fondo" (infatti spesso sono indigestamente "condite" da pessimi irrazionalismi, come lo scientismo e il soprannaturalismo, religioso o addirittura superstizioso).
#930
Aggiungo che innovazioni tecniche (anche se non paragonabili alla fotografia e alla grafica digitale) sono sempre state utilizzate proficuamente dai grandi artisti, che generalmente si sono ben guardati dal rifiutare i vantaggi che offrivano all' espressione della loro creatività).

Per me non é certamente questo il problema.