Citazione di: bobmax il 09 Gennaio 2024, 08:12:31 AMLa verità ha a che fare con la certezza.Caro Bobmax leggiamo il Critone.
Nel senso, che ciò che è certo non ammette più alcun dubbio!
E non essendoci più alcuna possibilità di dubitare... il certo è la Verità che si fa sostanza, da trascendente si fa immanente.
E cosa c'è di più certo della morte?
La morte è, per antonomasia, la Verità in terra.
Epperò forse non ci accorgiamo che la verità della morte, cioè che la morte ci sia, dipende a sua volta da un' altra verità: la verità della vita, che la vita davvero ci sia.
La certezza della morte è condizionata da un'altra certezza, la certezza della vita.
Ma cos'è la vita, di cui sono così certo?
È pure, questa mia certezza sulla vita, una Verità in terra?
Ma Verità di che?
Vi è davvero qui la vita che, in quanto Verità, è incommensurabile rispetto a tutto il resto di ciò che c'è?
Perché se mi si insinua anche solo un piccolo dubbio, che non vi sia in realtà alcuna sostanziale differenza tra ogni cosa del mondo... allora questo dubbio fa inevitabilmente crollare pure la granitica certezza sulla morte.
All'incontrario di quanto vorrebbe la critica dei "signori so tutto io".
Il discorso finale di Socrate in risposta alla chiamata all'onore di Critone, che cosa è?
Un delirio, che richiama quali fantasmi?
Di cosa ha paura Critone, di cosa ha paura Socrate, di cosa ha paura Omero?
E' ovvio che al suo iterno c'è la minaccia di morte.
Non tanto la morte in sè.
Quella è di poco conto: muori, fine del soggetto, dell'assoggettato.
Onore o Morte?Fra questi due capi del sommo Platone passa l'intero pensiero sapienziale.
La Grecia ci surclassa.
Non è un caso se tu invece scegli senza indugio la morte.
Che la morte sia poi nominalmente il contrario della vita cosa cambia?
E' infatti pur vero che potrebbe essere il contrario ed essere la vita mero nominalismo.
All'interno di questo paradigma assilantemente prodotto e riprodotto dalla industria culturale cosa si cela?
La paura. La paura che veramente la vita sia un niente rispetto alla vastità della morte.
Nel Critone Platone fa dire alla maschera di Socrate: " io non lo so".
E il delirio inizia.
Molto difficile da capire persino per uno come me.
La cosa che più mi impressiona è che se la maschera strilla, Platone non cede di un solo centimetro.
Il più grande dei Greci ci invita a un pensiero che va ben oltre i nostri limitatissimi orizzonti.
Il dubbio corrode ogni cosa caro Bobmax, a noi le palle quadrate e fumanti di saper reagire, per la vita, in nome della vita.
Fin quando si è vivi.
PS
come siamo caduti in basso rispetto alla grandezza del passato...è un incubo, qualcuno mi svegli




