Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Freedom

#916
Il vero problema, è del tutto evidente, è come custodire la memoria digitale. Appare, in tutta la sua grandezza, il rischio di mistificare il passato. Creando così le condizioni della falsificazione del presente.

Già oggi ne abbiamo un assaggio con l'atomizzazione dell'informazione. Atomizzazione tuttavia attuata solo dal punto di vista del fruitore finale; l'origine, la produzione è, viceversa, una sintesi estrema. Vediamo così che, in definitiva, le persone, almeno dal punto di vista dell'attualità, vengono indirizzate a pensare esclusivamente le informazioni distribuite in un certo lasso di tempo. Giorno dopo giorno si crea un abito mentale passivo e succube. Non a caso qualcuno le chiama armi di distrazione di massa.

Quindi già nella fase attuale, controllare le masse, ad opera di un ristretto gruppo di persone, diventa quanto di più facile si possa immaginare.

Restano tuttavia alcune incognite importanti. Penso, per esempio, come internet, contrariamente ad ogni superficiale previsione, ha rivalutato e rivalorizzato la parola scritta. Con l'avvento della radiotelevisione ed il tramonto della comunicazione a mezzo lettera, la parola scritta era entrata in profonda crisi. In pochi anni gl'italiani (e tutti i popoli del cosiddetto primo mondo) avevano quasi disimparato a scrivere. Con l'avvento del web si pensava che si stesse per assestare il colpo definitivo alla capacità di scrivere delle persone e ottenere, come risultato finale, un alfabetismo di ritorno di massa. Da una parte la previsione si è purtroppo rivelata fondata (si pensi alla diminuzione di vendita dei quotidiani in particolare e dei periodici in generale e dei libri) ma dall'altra parte stiamo assistendo ad un "nuovo rinascimento" della scrittura delle persone.

Vedremo dunque, nell'attesa di legiferare sapientemente (se ci si riuscirà) per evitare possibili e pericolose distorsioni digitali del passato, quali risvolti imprevisti darà luogo l'archivio digitale.
#917
Per me la Divinità è qualcosa, qualcuno che governa l'Universo e che mi vuole bene. Così l'ho intuito fin da bambino. Poi, dopo tanti anni di ricerca spirituale, Gli ho dato le sembianze del Dio cristiano.
#918
Varie / Re:Mind the gap!
20 Aprile 2016, 23:27:03 PM
Azz, grande post.
Se questo è il primo aspetto con trepidazione gli altri!
Bentornato. :D
#919
Ciao a te.

Benvenuto. :)
#920
Citazione di: Jacopus il 19 Aprile 2016, 21:43:35 PM
Buonasera a tutti. Vorrei metariflettere su questa lunga discussione.
Io invece vorrei metariflettere su questo tuo intervento.
Citazione di: Jacopus il 19 Aprile 2016, 21:43:35 PMEbbene ho l'impressione che la stragrande maggioranza degli interventi, per quanto dotti, tranchant, esaltati dalla fede, siano animati dalla stessa violenza che si nasconde fra certe parole della Bibbia..
Potrei contraddirti affermando che trovo il tuo intervento mascherato da distacco e saggezza ma, in verità, altrettanto violento. E, rimanendo sul tuo piano discorsivo penso sarebbe difficile smentirmi.
Ma invece, se ci pensi bene, rileverai che non c'è nessuna traccia di violenza. Né grossolana né sottile.
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. –
1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale o irrazionale, facendo anche ricorso a mezzi di offesa, al fine di imporre la propria volontà e di costringere alla sottomissione, coartando la volontà altrui sia di azione sia di pensiero e di espressione, o anche soltanto come modo incontrollato di sfogare i proprî moti istintivi e passionali: un uomo rozzo e volgare, noto per la sua v., per la v. del suo carattere o temperamento; era incapace di dominare (o controllare, frenare) la v. della sua indole.

Al massimo un po' di vis polemica. E, ce lo riconoscerai, pure educata. Stiamo anche lavorando per arrivare al garbo. 8)
Citazione di: Jacopus il 19 Aprile 2016, 21:43:35 PMfa intendere che l'altro non è al mio livello, almeno finché non avrà accettato le mie idee, o meglio la mia ideologia. Certi interventi sembrano fatti quasi da un palcoscenico, in attesa di un applauso scrosciante.
Le cose che scrivi possono anche essere vere ma, a mio modesto avviso, manchi di comprensione umana. Non fa forse tenerezza (lo dico con dolcezza) chi cerca il palcoscenico? Non dà forse fastidio ma, contestualmente, suscita umana compassione chi si erge a depositario della verità?
A me questi sentimenti mi scaturiscono dal cuore. Forse perché queste debolezze, qualche volta e da qualche parte, sono state e sono ahimè, anche le mie. Le tue no, caro amico Jacopus? Mai?
Citazione di: Jacopus il 19 Aprile 2016, 21:43:35 PMMa in questo modo non si fa davvero conversazione ed ognuno resterà delle proprie idee,
Qui sollevi un problema grande ma tanto grande. Il cambiare idea, posizione, prospettiva, visione, opinione è una delle azioni più difficili da compiere. Per motivi intuibili. Non stiamo qui ad analizzarli ma, secondo me, sono più o meno chiari a tutti.
Questo è uno dei compiti più importanti affidati ad ognuno di noi dalla vita stessa ed il Forum, il nostro Forum, nel suo piccolo cerca di dare una mano.
Citazione di: Jacopus il 19 Aprile 2016, 21:43:35 PM
Sarebbe bellissimo concepire un Dio autoironico che pieno di debolezze ammetta di aver esagerato con certe affermazioni e che dica "cerco anch'io di imparare dai miei sbagli. Aiutatemi a correggermi anche voi, mie piccole creature".
Puoi umanizzare Dio finchè vuoi ma renderlo bisognoso di aiuto da parte nostra mi sembra un pensiero superbo.

P.S.
se ti rimane tempo vieni anche tu a sguazzare nel fango della discussione ed esponiti mettendoci la faccia. Ti prometto che ti divertirai. ;D  8)
#921
Ho l'ardire di tentare una sintesi conclusiva. Anche perché dovrebbe essere il risultato finale di ogni argomento trattato. Almeno per quelli che non rientrano nei massimi sistemi..... :) 

Secondo me il diritto alla vita del nascituro deve prevalere sulle pur comprensibili istanze della madre. Faccio una grande fatica a dirlo perché, lo dico con onestà intellettuale, nel referendum del 1981 votai per la NON abrogazione della legge. Cioè in favore dell'aborto.

Pur tuttavia oggi ritengo che il nascituro abbia l'inviolabile diritto alla vita. Se poi penso al fatto che è totalmente indifeso la mia convinzione si rafforza. Inoltre ritengo che il padre DEBBA ripeto DEBBA avere voce in capitolo. Mi piace immaginare, per esempio, una situazione nella quale la madre, una volta messo alla luce il bambino, lo dà al padre che se occuperà. Mentre lei non lo farà. In generale ritengo corretto riconoscere alla madre il diritto di non occuparsi del nascituro.

Penso anche che una civiltà che non riconosce questa, a mio giudizio incontrovertibile verità cioè la difesa della vita SEMPRE E COMUNQUE, non è una civiltà che avrà una grande prospettiva. Insomma la vita è il valore numero uno. Superiore a qualunque altro.
#922
Citazione di: InVerno il 19 Aprile 2016, 17:47:03 PM
Con questa duttilità interpretativa,tutto significa tutto, ed infatti è esattamente quello che è successo nella infinita storia di strumentalizzazioni dei testi.
Non ho sinceramente capito cosa stai cercando. :) Una interpretazione univoca non c'è. Dio parla ad ognuno di noi e ognuno di noi deve ricercare ciò che Dio ci vuole dire.
Se vuoi qualcosa di "fisso" ad ogni costo allora ti "deve" andar bene l'interpretazione che dà il Magistero della Chiesa. A me, per esempio, non sempre convince al cento per cento. Ed ecco che mi è scattata una ricerca a tutto tondo e non mi faccio problemi a studiare a fondo, per esempio, gli autori ortodossi. Che trovo, fra parentesi, meravigliosi.
Qui c'è tutto inverno:
Citazione di: Freedom il 19 Aprile 2016, 14:16:47 PM
Ci troviamo di fronte alla parola di Dio, di cui s. Paolo dice: "Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere?" (Rm 11,33-34).

dice sant' Agostino:
4. Infatti le parole: La lettera uccide, lo Spirito dà vita 11, non si devono intendere soltanto come ammonizione a non prendere in senso letterale ciò che è stato scritto in senso figurato e di cui sarebbe assurdo il senso letterale; ma, intuendo il loro significato simbolico, cerchiamo di nutrire l'uomo interiore con una interpretazione spirituale, perché la sapienza della carne porta alla morte, mentre la sapienza dello Spirito porta alla vita e alla pace.
#923
Citazione di: InVerno il 19 Aprile 2016, 16:16:25 PM
Andiamo Freedom, posto che la tua analisi potrebbe anche essere realistica ed è un contributo interessante, per ogni esempio che puoi svicolare con tortuosi percorsi cabalistici.
Cabalistici? Lasciamo alla mistica ebraica la Cabala.
Più che contribuire al thread proponendo le interpretazioni bibliche fatte dai massimi esponenti della cristianità, sinceramente, non so fare. Propongo Origene, uno dei padri della Chiesa e non va bene. Anzi, magari fosse discusso, viene del tutto ignorato. Tiro fuori San Massimo Confessore, un interprete straordinario, niente. Allora ci metto il carico da undici: San Paolo e Sant'Agostino e mi rispondi con percorsi cabalistici. Eppure tutti costoro affermano, in buona sostanza, che la lettera uccide e lo spirito vivifica. Cioè l'interpretazione non può essere letterale.

Ma tu, mi sembra di capire, insisti con l'interpretazione letterale.

Cosa posso dirti? Buon viaggio e al prossimo contraddittorio!  :)

Citazione di: InVerno il 19 Aprile 2016, 16:16:25 PMMi scuserete per il sarcasmo.
8)  ;D E poi non dire che non sono sportivo.
#924
Citazione di: maral il 19 Aprile 2016, 14:19:19 PMequivale a considerare la madre un mero contenitore a disposizione di volontà superiori del tutto mondane.
Questa equivalenza la rilevi tu ma non mi sembra oggettiva. La mia posizione, che ti vado sinteticamente ad esporre, è la seguente:
Citazione di: maral il 19 Aprile 2016, 14:19:19 PM
Citazione di: Freedom il 19 Aprile 2016, 10:31:46 AM
Trascuri i diritti del nascituro.
E, a dirla tutta, anche quelli del padre.
I diritti del nascituro, che lo si voglia o meno, sono per natura affidati alla madre che lo reca in grembo. Questo significa che è la madre colei che in ogni caso ha il diritto e la responsabilità della decisione, giusta o sbagliata che sia, tenendo conto o meno dei contesti sociali e del padre, poiché non è né la società né il padre che custodiscono in grembo quella creatura e ogni volontà di gestione dall'esterno di quel grembo la trovo assolutamente indebita, equivale a considerare la madre un mero contenitore a disposizione di volontà superiori del tutto mondane.
Semmai le strutture sociali e il padre possono operare affinché la tutela della madre gravida e le prospettive post parto del nascituro siano ottimali, questo è quanto a loro compete secondo responsabilità.
in primo luogo privare il nascituro della vita stessa mi pare una violenza molto grande. Non si tratta di una parte del corpo della madre ma di una nuova vita. Una vita indifesa. Poi, per carità, è evidente che la responsabilità più grande e più profonda spetta alla madre tuttavia, impedire che altri possa partecipare alla decisione, mi sembra ingiusto. Soprattutto nei riguardi del padre. Possibile che tu trovi giusto che quest'ultimo non abbia voce in capitolo? Immagina, che so, una coppia con due figli e la mamma rimane incinta del terzo. I genitori sono in disaccordo: la mamma vuole abortire e il papà no. Ecco, papà non conta niente. Corretto?
#925
Alcuni spunti di riflessione:

Ci troviamo di fronte alla parola di Dio, di cui s. Paolo dice: "Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere?" (Rm 11,33-34).

dice sant' Agostino:
4. Infatti le parole: La lettera uccide, lo Spirito dà vita 11, non si devono intendere soltanto come ammonizione a non prendere in senso letterale ciò che è stato scritto in senso figurato e di cui sarebbe assurdo il senso letterale; ma, intuendo il loro significato simbolico, cerchiamo di nutrire l'uomo interiore con una interpretazione spirituale, perché la sapienza della carne porta alla morte, mentre la sapienza dello Spirito porta alla vita e alla pace.

Deuteronomio 7,1 "Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te molte nazioni: gli Hittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Perizziti, gli Evei, i Cananei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, 2quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia. 3Non ti imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, 4perché allontanerebbero i tuoi figli dal seguire me, per farli servire a dei stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe. 5Ma voi vi comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco i loro idoli. 6Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra. "

7,16 "Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga; non servire i loro dei, perché ciò è una trappola per te. "

7,25"Darai alle fiamme le sculture dei loro dei; non bramerai e non prenderai per te il loro argento e oro che è su di quelle, altrimenti ne resteresti come preso in trappola, perché sono un abominio per il Signore tuo Dio; 26non introdurrai quest'abominio in casa tua, perché sarai come esso votato allo sterminio; lo detesterai e lo avrai in abominio, perché è votato allo sterminio."

20,16 "Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; 17ma li voterai allo sterminio"

Innanzitutto le sette nazioni straniere da distruggere rappresentano i sette vizi capitali che la Bibbia definisce "piu' grandi e potenti di te."
Difatti dice san Paolo che:

"La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne ma contro i Principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo, contro gli spiriti del male che abitano le regioni celesti" (Ef 6,11-12)

E' ovvio che gli spiriti del male usano i sette vizi capitali per sedurre e distruggere l' uomo.

E' impossibile vincere i sette vizi capitali senza la grazia, infatti e' il Signore che ci dona la forza per vincere e dominare questi vizi.
"quando il Signore tuo Dio le avra' messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte."

Il Signore ordina di non fare nessuna alleanza con questi vizi, non bisogna intenerirsi davanti alle "lusinghe della carne" ma bisogna combattere senza discutere. Inoltre l' alleanza e' vietata perche' allearsi con un vizio comporta la corruzzione personale.Troviamo infatti sottolineato ben due volte: "e' una trappola per te". "ne resteresti come preso in trappola"

Nell' Antico Testamento c'e' anche l' ordine di uccidere i bambini di queste nazioni nemiche, questo perche' il vizio bisogna distruggerlo quando e' piccolo, cioe' quando e' veniale, perche' se non lo distruggi subito cioe' al suo nascere, il vizio-bambino crescera' e ti dominera' .
Questo concetto lo troviamo anche nella moderna terapia cognitiva-comportamentale: "uccidi il mostro quando e' piccolo".
E' molto importante, dal punto di vista psicologico, il confronto tra la seduzione di un "peccato veniale" e un "mostro-bambino". Entrambi sembrano innocenti e "addomesticabili" pur conoscendo la loro natura malvagia.

Allo stesso modo bisognerebbe analizzare i vari "oggetti" di queste nazioni da distruggere. Perche' non utilizzarli?
Perche' tutto cio' che ricorda o conduce ad un vizio , puo' sedurti dunque anche gli oggetti rappresentano un pericolo.

Ci sono tanti altri elementi da analizzare pero' vorrei soffermarmi sul numero "sette".

Il numero sette delle nazioni straniere non rappresenta soltano il numero dei vizi capitali ma possiede un significato biblico molto profondo e importante.

Tutta la Bibbia e' stupendamente ricolma di numeri e simboli e il numero "sette" , che troviamo innumerevoli volte e' biblicamente parlando il simbolo della "pienezza".

Ad esempio:

Ap 1,11 Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese.

Il numero sette anche in questo caso rappresenta la pienezza cioe' le sette Chiese incarnano il popolo di Dio

Il libro dell' Apocalisse e' ricolmo del numero sette.

Ap 12,3 Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi

Le sette teste del male sono simbolo di un potere immenso, le sue dieci corna segno di una forza invincibile (apparente),
le sette corone regali incarnano la brutalita' prevaricatrice del male.

Gli spiriti del male sono raffigurati come dei "re nemici" anche nei Salmi:

Sal 68,12 Il Signore annunzia una notizia, le messaggere di vittoria sono grande schiera: "Fuggono i re, fuggono gli eserciti,
anche le donne si dividono il bottino."

Questi re nemici, nonostante la loro apparente forza fuggono davanti al vangelo e la Chiesa spartisce il bottino.
E infatti il "bottino" lo ritroviamo nel passo del Deutenonomio che abbiamo letto:

Dt 20,14 "mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il Signore tuo Dio ti avrà dato."

Il bottino rappresenta la pace e la serenita' spirituale che deriva dalla vittoria sui sette vizi capitali.
Ritorniamo al numero sette nell' Apocalisse:
Ap 5,6 "Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra."

L' Agnello e' dotato di sette corna, segno nel mondo biblico di onnipotenza, di sette occhi, simbolo dell' onniscenza provvidente, i sette spiriti sono la pienezza dei dono dello Spirito di divino.

Tante altre volte il numero sette si ripresenta nella Bibbia. Nel caso delle sette nazioni cananee, il numero sette rappresenta la seduzione del male nella sua totalita'. L' Antico Testamento chiede il dominio totale attraverso l' aiuto e la grazia del Signore.

In poche parole il "dominio di se'" deve essere totale, pieno. Non deve sussistere una via di mezzo perche' come dice il vangelo:

(Lc. 16,13) "Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro"

Fate attenzione perche' il Signore chiede proprio di "affrontare" e vincere queste nazioni nemiche, non dice di scappare e andare da qualche altra parte.
Infatti i padri del deserto commettevano l' errore di andare nel deserto con la convinzione di trovare finalmente la pace, invece questi si ritrovavano in una condizione peggiore perche' il male e' radicato dentro l' uomo, i sette vizi capitali, le sette nazioni si trovano dentro di noi.
E' per questo motivo che il Signore ordina di affrontare e vincere questi nemici perche' non possiamo scappare dalla concupiscenza che e' dentro di noi. Per quanto riguarda la vita eremitica, questa deve essere una vocazione e non uno scappare dal mondo, perche' ovunque andiamo ritroveremo le sette nazioni straniere che ci seducono in modo subdolo dentro di noi.
#926
Citazione di: maral il 18 Aprile 2016, 22:50:42 PM
E chi dovrebbe cristianamente decidere in merito se non la madre, colei che porta nel suo grembo quella vita a lei affidata?
Trascuri i diritti del nascituro.
E, a dirla tutta, anche quelli del padre.
#927
Citazione di: Sariputra il 16 Aprile 2016, 16:21:07 PM
Abbiamo così incesti, uccisioni, stragi per preservare questa linea di Purezza. E sono così convinti, gli autori sacerdotali di questi libri, che questo sia il Volere di JHWH che inseriscono, senza nessun scrupolo di tipo morale, questi passi, proprio perchè...morale è preservare la Purezza del sangue, non certo evitare di far del male ( ma comprendiamo bene questo punto, per loro non era male) a bimbi indifesi . Infatti lo sfregio al nemico sta proprio nel privarlo di che cosa ? Ma della discendenza ( le donne incinte, i bimbi), la cosa più importante per l'ebreo
la tua è una tesi che indubbiamente merita attenzione e ne avevo già sentito parlare. Anche perché ha il suo fondamento, storicamente parlando. Tuttavia ti domando: come può coesistere insieme al comandamento "Non uccidere?". La contraddizione è profonda. E, a mio avviso, insanabile.
#928
Francamente, e non lo dico con intenti pacificatori, sono in accordo con tutto quanto ho letto.

Forse una sintesi conclusiva che mi soddisfa a tutto tondo può essere quella di paul11.

Se posso permettermi di aggiungere qualcosina io avverto che i tempi sono maturi per un impegno personale in prima linea. Non so cosa mi è scattato dentro ma ho veramente voglia di tornare ad impegnarmi in prima persona come facevo da ragazzo. Non possiamo più illuderci che altri faccia il lavoro per noi. E se aspettiamo ancora un po' andrà a finire che non ci saranno più spazi per davvero.

E quindi un bel calcio alla rassegnazione, alla demotivazione e via, AL LAVORO!

Come? Bè la battaglia vera, come noto e come giustamente osservato dai partecipanti al thread, si combatte sul terreno dell'informazione.

Ancora mi domandate come? 8)

Bè, non riesco ad immaginare qualcosa di più libero e fecondo di una radio. Almeno non di quelle completamente genuflesse al mercato. ;)
#929
Citazione di: acquario69 il 16 Aprile 2016, 14:42:22 PM
dal mio punto di vista voler insistere su una diatriba, e' ammettere implicitamente la violenza (qualunque sia la causa)
un "fedele" non sente il bisogno di contrapporsi a chicchessia,non ne ha più bisogno...e a parlare in questo caso e' sempre l'io (l'umano)..ma la dottrina non e' umana.

in fondo non sarebbe proprio questo il messaggio evangelico?
Non avevi letto il mio post, giusto?  ;)
#930
Ok, ognuno ha detto la sua, la moderazione è intervenuta ma adesso andiamo avanti perché stiamo andando Off Topic.
Mi permetto di ricondurre, con umiltà ma anche fermezza, il thread nell'alveo di quanto proposto da:
Citazione di: Jacopus il 10 Aprile 2016, 19:08:12 PM
La domanda che voglio proporre è: come è possibile che Dio, onnipotente, saggio, buono e desideroso di fare del bene al suo gregge, abbia permesso di inserire nel suo libro dei precetti così evidententemente  contrari ad ogni comune sentimento morale?
La domanda posta da Jacopus è realmente e profondamente interessante e molto diffusa tra i ricercatori. Penso alla mia esperienza e ricordo che sono stato mesi, anni, ad arrovellarmi sulla faccenda che il Signore chiede o forse ordina (non ricordo con esattezza) di sfracellare i neonati sulla nuda roccia.

Voi comprendete che non è facile immaginare qualcosa di peggiore.

Quando venne in mio soccorso San Massimo Confessore realizzai all'istante (naturalmente l'esperienza è circoscritta al mio sentire, non so altri cosa possa provare e credere) che era una grande verità quella da lui suggerita: i neonati sono i nostri pensieri malvagi. Semplice e chiarissima.