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Messaggi - viator

#931
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
25 Maggio 2021, 21:29:54 PM
Salve InVerno. Gustosissima vignetta. Ben trovata. Quindi la "equality" sarebbe l'eguaglianza intesa come pari condizioni di partenza (piedi allineati).......la "equity" sarebbe l'equità intesa come egualitarismo delle opportunità successive alla partenza (l'allineamento delle prospettive (oculari), non importa come raggiunto)........la "liberation" sarebbe la condizione naturale, cioè priva di steccati, aiuti od impedimenti socialmente costituiti. Credo mi correggerai perchè tu (e/o chi ha concepito la vignetta) intendevate diversamente.



Manca purtroppo il termine "parity", senza la concettualizzazione del quale ogni discussione ed ogni vignetta saranno secondo me privi di senso. La confusione mortale infatti è quella tra uguaglianza e parità (è lo stesso tipo di confusione - ad esempio - che rende ridicoli i contradditori circa etica e morale).........alla quale io ho già accennato in passato e sulla quale sono stufo di ritornare ribadendolo ad ogni singolo amico-utente cui decido di replicare.

Tanto trovo assurdo il volere imporre l'eguaglianza tra gli individui quanto trovo naturalmente doveroso sottolinearne la naturale parità. Saluti.


#932
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
25 Maggio 2021, 18:46:20 PM
Citazione di: Ipazia il 25 Maggio 2021, 18:16:16 PM
Perchè una società egualitaria non dovrebbe essere meritocratica ? E' proprio un modello sociale inegualitario che castra le possibilità di chi non appartiene alla classe dominante e neppure ai ceti sottodominanti. Se Giotto non incontrava Cimabue sarebbe rimasto a pascolare pecore fino alla morte.

Dimmi Anthonyi: a che categoria di merito appartiene Lapo Elcann? o Henry, duca di Sussex?

Salve Ipazia. Replico alla prima parte del tuo intervento soprastante. Naturalmente tu sottintendi che le società egualitarie debbano e possano innalzare le possibilità dei meno dotati (cioè dei non uguali da rendere PARI agli altri) senza deprimere in alcun modo le possibilità dei più dotati. Eliminati i meriti di nascita (di partenza), occorrererebbe sostituirli con altri generi di merito, ovviamente da acquisire socialmente.

Ma purtroppo all'interno di tale nuova società esisterebbe una sola tipologia di merito egualitaristico : l'egualitaristica capacità (imposta a tutti dalle Leggi e dall'educazione egualitaria obbligatoria in tale società) di risultare egualisticamente OMOLOGATI AL nuovo SISTEMA EGUALITARISTICO. Tutti gli altri generi di merito dovrebbero coerentemente venir depressi poichè contrati all'egualitarismo. Saluti.
#933
Salve daniele22. Non capisco che c'entri l'"essere" (verbo) con il linguaggio.




Tu dirai che il linguaggio deve servire a comunicare, a spiegare, a definire un sacco di cose, tra cui l "essere" ed il senso stesso delle cose. Verissimo e sacrosanto il fatto che esso DOVREBBE SERVIRE A............






Disgraziatamente esso linguaggio non PUO' SERVIRE A.............dal momento che esso non è affatto in grado di chiarire nè il proprio senso (non può risolvere la propria  tautologia) nè il senso di ALCUNA ALTRA COSA, dato che esso risulta autoreferenziale e quindi......................la sua funzione non può che consistere nel CERCARE (vanamente, trovo) di chiarire ciò che è oscuro all'intelletto ma contemporaneamente oscurando ciò che è chiaro ai sensi.

Ovvero......hai voglia di riempire di chiacchiere il mondo...........la filosofia è solo una ginnastica mentale. Saluti.
#934
Salve phil. Sono completamente d'accordo con la chiarezza delle tue argomentazioni. Quando ci vuole, ci vuole. Saluti ed omaggi.
#935
Riflessioni sull'Arte / Re:Velatio Mater Dei
21 Maggio 2021, 22:27:19 PM
Salve doxa. La conseguenza sociale più importante dell'instaurarsi del monoteismo fu che - a tal punto - Dio avrebbe dovuto incarnare una figura maschile oppure femminile. Naturalmente il fatto che a Jahvè, Dio uno e trino, Gesù Cristo ed Allah venisse attribuita personalità maschile...............fu una semplice coincidenza. Dalla quale però discesero conseguenze molto interessanti. Saluti.
#936
Salve iano. Citandoti : "Ora è arrivato il momento di prenderci cura della natura".


Finalmente la natura, la quale sinora se ne stava in apprensiva quanto muta attesa di qualcuno che la salvasse, potrà tirare un sospiro di sollievo.


Battutaccia a parte, hai ovviamente ragione per quanto riguarda la pretesa (e ridicolmente discutibile) supremazia specistica umana. Mi pensare a coloro i quali, incontrando in natura individui di specie diversa dalla propria, si mettono a gambe larghe e con i pugni sui fianchi esclamando : "Lei non sa chi sono io !". Saluti.
#937
Storia / Gerusalemme, la "Città della Pace"!
21 Maggio 2021, 18:59:20 PM
Salve anthonyi. Citandoti : "Quello che invece meraviglia è l'altro aspetto di Gerusalemme, centro mondiale delle tradizioni religiose umane. Come è possibile, infatti, che in un luogo così trafficato da popoli diversi e spesso in combutta tra loro, si sia radicata tanta tradizione religiosa che, avrebbe dovuto avere bisogno di pace e tranquillità"



La risposta al tuo meravigliato candore l'ha già data Eutidemo, ma sarebbe bastato un poco di attenzione nel tuo scrivere che cito qui sopra............per fornirti da te stesso tale risposta.Infatti sarebbe stato sufficiente scrivere "in conflitto" anzichè (come sarà certo successo per via di un lapsus freudiano)......."in combutta". Saluti.
#938
Salve phil. Citando ciò che hai voluto citarci : "Riprendendo la Genesi, osserverei che, se non sbaglio, il primo gesto sia tecnico che etico dell'uomo è vestirsi; la conseguenza dell'aver mangiato il frutto (mela o altro che sia) dell'albero proibito innesca la prima operazione di strumentalizzazione della natura («intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture», cit.) e la prima forma di pudore sociale («sono nudo, e mi sono nascosto», cit.)".


Non so fino a quale punto tu sia convinto della "verità" di questa ed al parti delle Sacra Scritture. Penso, credo, che tu possa convenire sulla remotissima metaforicità di tali narrazioni.



Il problema quindi credo non riguardi noi due, ma la meravigliosità del fatto che certe spiegazioni abbiano serenamente soddisfatto le curiosità di miliardi di persone poco smaliziate......per alcune migliaia di anni.




Ed uguale meravigliosità - secondo me - riguarda il fatto che - secondo tali moltitudini - il far notare che l'introduzione degli indumenti potesse risultare necessaria per proteggersi dall'ambiente esterno - per un uomo ormai quasi privo di pelame naturale....................sarebbe stato considerato una bestemmia !. Saluti.



#939
Tematiche Spirituali / Riflessioni sul suicidio.
21 Maggio 2021, 18:19:54 PM
Salve. Interessantissimi i post qui appena precedenti : cosa non farebbero quasi tutti pur di assecondare le proprie personali ideologie ! Tutto riescono a giustificare in base al cristianesimo piuttosto che al materialismo.





Suicidio e martirio non hanno - di per sè - alcuna intrinseca connotazione egoistica piuttosto che altruistica. E' sempre e solamente questione di scelte legate alle circostanze.Chi venga colpito da gravissime invalidità i cui effetti onerosi, dolorosi, insopportabili, ricadano anche su coloro che li circondano, suicidandosi compie senz'altro atto altruistico.Chi affronti il martirio per non voler rinunciare alla tutela di valori coscenziali personali (esempio : Tizio non vuole abiurare ad una propria convinzione pur avendo a carico una propria famiglia composta da moglie, genitori invalidi e 15 figli).......ecco, costui è solamente uno stolto egoista. Saluti.

#940
Tematiche Filosofiche / Dogma e Doxa
20 Maggio 2021, 18:57:13 PM
Salve alexander. Non essere frettoloso nè nel leggere nè nello scrivere. Altrimenti potresti inciampare.
Citandoti : "cit.Viator:Ecco quindi il perchè quasi nessuno saprebbe dire da qual parte siano nati i dogmi


Come non si sa? Se andiamo su WP troviamo tutte le date in cui sono stati promulgati i vari dogmi di fede. Il dogma  è paragonabile al palo che regge il recinto,  ed ha valore per il credente in quella particolare religione. Viator non è chiamato a credere nei dogmi. Il credente non necessariamente deve accettare supinamente il dogma, infatti esiste la teologia dogmatica che riflette sui dogmi e sul motivo della loro promulgazione. Il dogma spesso mette come motivo di fede una tradizione speculativa o devozionale interna alla religione che è antecedente la promulgazione del dogma stesso".


Io affermo che quasi nessuno (a questo punto.....tu certamente non sai o sino a poco fa non sapevi) conosce QUALI SIANO LE CAUSE originarie che hanno generato gli attuali (o passati) dogmi......................... e tu mi rispondi CITANDOMI LE DATE di "dottrinizzazione" (perdona il termine osceno da me creato per l'occasione) dei dogmi religiosi..........per colmo di ridicolo........citati da WP !!.

Ma.......dimmi un poco.........prima del 1990 (circa)..........in che modo si ragionava di certe cose e si cercavano delle informazioni, dato che non esisteva Wikipedia ?. Saluti.
#941
Tematiche Filosofiche / Re:Dogma e Doxa
20 Maggio 2021, 13:30:59 PM
Salve iano. Citandoti : "Il dogma è ciò che si condivide, ma non si sa' più  perché .
Ciò che è notevole e' che ciò si dimostri esser possibile. Condividere senza un apparente motivo".


Come già ebbi modo di affermare in passato, storia, civiltà e socetà umane risultano costruite sulla stratificazione di alcuni ingredienti e comportamenti, ammonticchiatisi nel tempo e variamente distribuiti nello spazio..

Essi sono : tabù, totem, feticci, riti e miti.

I dogmi altro non sono che l'impronta attuale, il calco, di miti radicati nel lontano passato.
Tali miti sono morti da tempo ma la loro impronta è culturalmente o fideisticamente rimasta, sotto forma di un calco vuoto (dai contenuti quindi solo concettuali).

Ecco quindi il perchè quasi nessuno saprebbe dire da qual parte siano nati i dogmi. Saluti.
#942
Tematiche Filosofiche / Re:Sottosopra.
20 Maggio 2021, 13:07:44 PM
Citazione di: baylham il 20 Maggio 2021, 11:57:57 AM
Non capisco perché gli oggetti non esistano mentre esiste il punto di vista, il quale mi appare a sua volta un oggetto.
Mi ricorda "i fatti non esistono, esistono solo interpretazioni", asserzione che non condivido affatto.
Che il sopra o il sotto siano convenzionali non toglie il fatto che tali concetti siano comprensibili da quasi chiunque, anche da molti animali, che sebbene privi del linguaggio, riescono a fare questa distinzione.

Non sono affatto d'accordo sulla prima parte. Definizione (ovviamente umana e quindi soggettiva) di OGGETTO : "Ciò che concretamente esiste od è esistito, ovvero che produce od ha prodotto inesorabilmente degli effetti indipendentemente dalla nostra capacità di percepire o di avere in passato percepito tali effetti".

I punti di vista non sono oggetti, bensì (insiemi di-) CONCETTI, quindi risultano essere soggettive astrazioni le quali possono avere oppure non avere effetti sul mondo che circonda il concepente.

Circa "i fatti non esistono, esistono solo le interpretazioni" sono invece d'accordissimo nel trovare sbagliatissima tale affermazione. Essa è di significato puramente antropologico-solipsistico, in quanto il suo dettato appropriato avrebbe dovuto essere : "Per l'uomo i fatti esterni alla sua capacità di percezione e concezione non esistono, esiste solo l'interpretazione umana di ciò che è in lui o che comunque "è entrato" in lui.".


Certo, poi hai voglia disquisire se la "realtà" possa stare anche fuori di noi oppure si concretizzi solo una volta che sia entrata in noi. La discussione, appunto, circa il solipsismo. Saluti.
#943
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
19 Maggio 2021, 21:15:15 PM
Salve Ipazia. Citandoti :  "L'istituto della proprietà privata, fattispecie integralmente umana,................".
E lo trovi strano ? oppure, più semplicemente........evitabile ? (a parte la perfetta pertinenza dell'istinto territoriale già di origine animale !).


Vuoi che - dopo essersi accorto che la stanzialità (consentita dal perfezionamento dell'agricoltura) aumentava le possibilità di sopravvivenza rispetto al nomadismo.........quei furbacchioni egoisti che siamo non abbiano pensato a tutelare la "esclusiva" sulla quantita minima (o massima) di terreno........la onerosa dedizione al quale avrebbe appunto assicurato la sopravvivenza..............mentre invece la cui condivisione con cani, porci e propri simili avrebbe solo generato conflitti.......?.

L'errore dei collettivisti è quello di sognare di poter vivere in una società in cui nessuno è costretto all'egoismo.Ma se nessuno è costretto all'egoismo (figuriamoci poi se fosse vietato) significa che esiste una struttura, un potere  del tutto impersonale che fornisce a ciascuno il necessario ma che è costretto ad imporre - ma soprattutto ad anteporre ! - la morale egualitaria all'efficienza.Ma a tal punto, se tutti hanno il necessario (e magari non possono avere di più) non ci sono più egoisti ma neppure è necessario essere altruisti. La conseguenza dell'instaurarsi di una simile condizione moralsociale porterebbe automaticamente - date pur retta a me - a generare la decadenza e la marcescenza di una società anche dal punto di vista tecnoeconomico. Saluti.
#944
Varie / 50 miliardi di uccelli
19 Maggio 2021, 11:57:25 AM
Salve alexander. Non condivido la tua meraviglia per le quantità planetarie di scarti biologici. Dove vadano a finire (in termini di coordinate geografiche) non saprei dirti. Penso comunque che il tutto resti sul nostro pianeta.


Sicuramente una parte importante viene riciclata in petali, stami, pistilli etc. (ricordi : dai diamanti non nasce niente, dalla merda nascono i fior....!), comunque sempre all'interno del primo principio della termodinamica il quale - a questo punto - mi permetto di rinominare "principio scacciamerda". Saluti.


#945
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
18 Maggio 2021, 22:12:20 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Maggio 2021, 21:51:01 PM
Citazione di: viator il 18 Maggio 2021, 21:14:53 PM
Salve Ipazia. Come quasi sempre, hai ragione. Purtroppo sia a livello nazionale che planetario la redistribuzione delle ricchezze - al di là dello shock esistenziale per il quale una minoranza di ex-straricchi si incazzerebbe per l'eternità.........mentre la maggioranza degli ex-poveri gioirebbe solo temporaneamente


Questo in una prospettiva ottimistica, viator, e possibile rilevare situazioni nelle quali lo shock dell'aumentata tassazione produce un danno così grande all'attività produttiva che determina l'impoverimento di tutti, poveri e ricchi. I teorici della redistribuzione del reddito pensano sempre che l'economia sia una torta da tagliare a fette, e non si rendono conto che la torta bisogna farla prima di affettarla.


Oh, bravo, l'osservazione che hai fatto soddisfa pienamente sia il mio concetto di logica che il mio personale buonsenso. Certo, molti vorrebbero che la torta fosse cucinata secondo le proprie personali ricette. Ipazia, ad esempio, gradirebbe avesse pochi ingredienti ed un solo strato (sociale). Saluti.