La tecnologia propone spesso una comodità/facilità nella fruizione inversamente proporzionale alla comodità/facilità della manutenzione (con tutte le conseguenze del caso); basti considerare la differenza fra moka, macchina espresso e macchina espresso domotizzata: il tempo e la manodopera necessarie alla prima per produrre un caffè diventano un'impresa biblica se paragonati all'avere un'app impostata che tutti i giorni, esclusi vestivi, ti fa trovare la tazza piena di caffè fumante con la giusta dose di zucchero alle 7:52, senza dove far nulla (oppure si pensi ad una macchina espresso a controllo vocale; se non c'è già la inventeranno a breve). Il contraltare è che la moka se cade magari scheggia una mattonella, ma funziona ancora, mentre uno sbalzo di corrente (o la sua assenza) possono rendere la "macchina espresso smart" inutilizzabile (e tocca andare al bar in pigiama o chiedere ai vicini se ci prestano... una moka); inoltre in caso di malfunzionamento la "mano" della manutenzione deve avere requisiti sempre più specialistici man mano che ci si allontana dalla semplicità del meccanico per approdare al digitale. Lasciando dunque da parte la sacralità del rituale di prepararsi il proprio caffè, pressandolo in base all'umidità dell'aria, e la soave melodia del gorgogliare che ci ricorda di quando nostra madre ci annunciava che la colazione era pronta (tutti elementi estetici che spesso cozzano con la quotidiana realtà di non dover arrivare tardi al lavoro, che rende talvolta i tre sorsi di caffè uno dei gesti vissuti con meno consapevolezza della giornata), se estendiamo le possibili criticità d'uso ad un'intera casa in versione IoT, "Internet of things", anche senza scomodare HAL9000 è facile immaginare scenari da trama hollywoodiana (con hacker al seguito).
Indubbiamente una casa smart può agevolare persone con difficoltà motorie o sensoriali (per età o per disabilità) quindi ha un valore di facilitazione da non sottovalutare, l'importante è accertarsi che l'assistenza tecnica sia h24 anche nei festivi, altrimenti si rischia di passare un brutto week end, proprio come quando (esacerbando ancora un cliché hollywoodiano) si rompe un tubo dell'acqua, oggetto per niente smart, di domenica e tocca inventarsi una "soluzione intelligente" per non arrivare al lunedì con una piscina indoor al posto del parquet.
Indubbiamente una casa smart può agevolare persone con difficoltà motorie o sensoriali (per età o per disabilità) quindi ha un valore di facilitazione da non sottovalutare, l'importante è accertarsi che l'assistenza tecnica sia h24 anche nei festivi, altrimenti si rischia di passare un brutto week end, proprio come quando (esacerbando ancora un cliché hollywoodiano) si rompe un tubo dell'acqua, oggetto per niente smart, di domenica e tocca inventarsi una "soluzione intelligente" per non arrivare al lunedì con una piscina indoor al posto del parquet.
