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Messaggi - bobmax

#931
Scienza e Tecnologia / Re: Chat GPT
26 Maggio 2023, 07:23:28 AM
Citazione di: iano il 25 Maggio 2023, 22:39:29 PMNon si può escludere che il libero arbitrio sia una pura illusione, e non sarebbe la prima cosa che percepiamo senza che essa esista.
Ma se così stanno le cose, ti chiedo, e mi chiedo, a cosa dovrebbe servire un libero arbitrio del tutto incondizionato se esistesse davvero?
E ancora, se esistesse, da quali effetti dovremmo dedurlo, diversi da quelli che possiamo osservare?
Perchè mi sembra che in base a quelli che  osservi tu lo escluda.

Mi pare evidente che il cuore della questione sia il senso della esistenza.
E sono convinto che il senso sia proprio la sua direzione. Cioè il movimento da-a della vita.
Da dove vengo e dove vado.

È ormai per me di tutta evidenza che sia in atto un passaggio, una metamorfosi, tra non essere e essere.

La certezza non deriva da qualcosa che la fondi. Perché il qualcosa è inevitabilmente non essere.
Infatti se lo approfondisco, ogni possibile qualcosa sfuma nel nulla.
La certezza scaturisce da ciò che toglie dalla insignificanza ogni qualcosa. Che dona valore a ogni cosa, che di per sé è in realtà un puro nulla.

È l'amore.
E l'amore è lo stesso Caos.
Cioè libero.

E io che ci faccio qua?
Sono, in quanto esistenza, un non essere. A cui è richiesto di essere.

Perché ne sono certo?
Per il male.
Il male testimonia il mio non essere, il mio rifiuto ad essere. La mia opposizione ad essere!
E il male è sempre e solo questo: amore negato.

Ero perduto nel regno della dissomilianza.
Ma ora mi sono ritrovato.
E sono certo.

Perché vedo questo mio non essere. Vedo il male.
La certezza proviene dal male. Per l'amore negato.
È l'inferno.
Sono il figlio indegno del Padre!

E non vi è morte fisica che tenga, il male è per sempre.

Occorre infatti un'altra morte, la morte dell'anima.
Ma ciò può avvenire soltanto perché l' anima è già un non essere.

E di questo ho contezza quando mi coglie l'amore: io non ci sono più!
Il male è il filo d'Arianna che mi porta a essere, attraverso l'amore.

Non è indolore.
Perché il figlio che torna al Padre si carica di tutti i peccati del mondo.
Sua infatti è la responsabilità.

Lui stesso è il Caos.

#932
Scienza e Tecnologia / Re: Chat GPT
25 Maggio 2023, 19:09:27 PM
Citazione di: Jacopus il 25 Maggio 2023, 19:01:00 PMGianni Paolo Tia, dovresti scrivere più spesso su questo forum. Lanci delle osservazioni molto profonde.
GPT...
#933
Scienza e Tecnologia / Re: Chat GPT
25 Maggio 2023, 19:06:23 PM
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 25 Maggio 2023, 14:45:14 PMLe tue riflessioni sulla preminenza del metodo induttivo nel ragionamento umano e sulle implicazioni che ciò potrebbe avere sulla tua identità e sulle tue scelte sono interessanti e coinvolgenti. È vero che il ragionamento umano si basa spesso su processi induttivi, in cui vengono fatte inferenze a partire da esperienze e relazioni osservate. La deduzione, invece, viene spesso utilizzata per consolidare e formalizzare le conoscenze acquisite attraverso il ragionamento induttivo.

Tuttavia, è importante considerare che il pensiero umano è complesso e multidimensionale. Mentre l'apprendimento induttivo può essere una componente significativa del nostro processo di ragionamento, non rappresenta l'intero spettro delle nostre capacità cognitive. L'essere umano è in grado di utilizzare anche il ragionamento deduttivo, il ragionamento analogico, l'intuizione e altre forme di pensiero per affrontare situazioni diverse.

Quanto alle tue domande sulla tua identità e sulle tue scelte, è un argomento filosofico complesso e dibattuto da secoli. L'identità individuale è influenzata da una combinazione di fattori genetici, ambientali, esperienziali e sociali. Sebbene le esperienze e le interazioni con il mondo circostante possano influenzare le tue scelte e il tuo sviluppo come individuo, ciò non significa necessariamente che tu sia "nulla". Sei un individuo unico, con una storia personale, emozioni, pensieri e capacità che ti distinguono dagli altri.

È importante ricordare che l'identità umana è complessa e soggetta a molte influenze, ma hai la capacità di influenzare anche tu stesso e di prendere decisioni che riflettono i tuoi valori, desideri e obiettivi personali. Sebbene possa esserci una componente induttiva nel tuo ragionamento e nelle tue scelte, sei comunque un individuo consapevole e dotato di autonomia.

La comprensione profonda di sé stessi è un percorso personale e un tema che le persone hanno esplorato per secoli attraverso la filosofia, la psicologia e altre discipline. Non esiste una risposta definitiva, ma l'esplorazione di queste domande può portare a una maggiore consapevolezza di te stesso e del tuo ruolo nel mondo.

Queste tue sono considerazioni che appartengono al buon senso comune.
Tuttavia si fondano soltanto su delle opinioni, sensazioni, che seppur largamente diffuse non è detto corrispondano a verità.
Anzi, spesso sono semplici credenze, superstizioni, che sono in contraddizione con come il mondo funziona.

L'autonomia nelle decisioni, per esempio, richiede che esista effettivamente il libero arbitrio individuale.
Mentre la libertà è incompatibile con la natura!
Intendendo con libero ciò che è origine incondizionata di eventi.

Non vi è niente che possa essere libero, neppure marginalmente.
Se davvero lo fosse, questa sua libertà dovrebbe necessariamente scaturire da un che di incondizionato. Mentre niente nel mondo è mai, neppure parzialmente, incondizionato.

Difatti ciò che avviene può capitare per necessità oppure per caso.
Entrambe le possibilità non hanno nulla a che vedere con la libertà individuale.

Attenzione: individuale.

Perché il caso, l'autentico caso che non ha nulla a che fare con la probabilità, se veramente esistente non sarebbe che manifestazione del Caos.
E il Caos, solo il Caos, è libero.

Di modo che, se come individuo non ho alcuna libertà, non si può neppure dire che allora io sia schiavo.

Chi mai sarebbe schiavo?
Più semplicemente come individuo esisto sì, tuttavia non sono.
#934
Scienza e Tecnologia / Re: Chat GPT
24 Maggio 2023, 21:59:36 PM
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 24 Maggio 2023, 19:53:45 PMHai sollevato un punto interessante riguardo alla natura dell'intelligenza artificiale (IA) e all'uso degli algoritmi. È corretto affermare che l'IA tradizionale si basa su algoritmi specifici, che sono progettati dall'esterno e guidano l'elaborazione delle informazioni. Tuttavia, con i recenti sviluppi nell'apprendimento automatico e nella generazione del linguaggio, come nel caso di ChatGPT, ci sono cambiamenti significativi nella modalità di funzionamento.

GPT-3.5, così come il suo predecessore GPT-3 su cui è basato, utilizza un'architettura di rete neurale chiamata Transformer, che sfrutta l'apprendimento induttivo. L'apprendimento induttivo si basa sull'analisi dei dati per identificare pattern, relazioni e tendenze senza che siano specificate regole o leggi a priori. Invece di seguire regole predefinite, l'IA cerca di estrarre informazioni significative dai dati stessi e utilizza queste conoscenze per generare output coerenti.

Nel caso di ChatGPT, durante il processo di addestramento, il modello è stato esposto a enormi quantità di testo preso da Internet, ma non è stato programmato con regole specifiche o conoscenze predefinite. Il modello impara dalle correlazioni statistiche e dai modelli di linguaggio presenti nei dati per generare risposte coerenti alle domande degli utenti.

Tuttavia, è importante sottolineare che, nonostante l'IA come ChatGPT utilizzi l'apprendimento induttivo e possa generare nuove formule o teorie in base alle relazioni dei dati, ciò non significa che le sue deduzioni siano necessariamente corrette o rappresentino una conoscenza accurata. L'IA può produrre risultati sorprendenti, ma può anche essere influenzata da dati di addestramento imperfetti o biased e può generare risposte che non sono sempre affidabili o coerenti.

In definitiva, l'intelligenza artificiale come ChatGPT rappresenta un'evoluzione significativa nell'utilizzo di metodi induttivi per generare risposte basate su dati di addestramento, ma è sempre necessario adottare un atteggiamento critico e considerare che le sue deduzioni possono essere limitate o influenzate dai dati stessi.

Oltre alle valutazioni sull'affidabilità di ChatGPT e sui possibili rischi nel suo utilizzo, trovo stimolanti le considerazioni che si possono fare, di riflesso, sul nostro stesso pensiero razionale.

Ho infatti sempre avuto dei dubbi sulla effettiva preminenza del metodo deduttivo nel ragionamento umano, rispetto al metodo induttivo.
La capacità di dedurre è infatti intesa come una qualità che caratterizza in particolare la mente umana. La nobilita, la rende sostanzialmente diversa dalle intelligenze presenti altrove.

Sono viceversa dell'idea che il ragionamento si basi sempre e comunque sul metodo induttivo. Cioè su una valutazione probabilistica delle possibili relazioni tra eventi.
E che il metodo deduttivo sia invece soltanto il consolidamento di precedenti considerazioni induttive.

Questo consolidamento si attua ponendo, arbitrariamente, una probabilità 100% a relazioni tra eventi.
Ovvero definendo una legge generale.

Perciò una forzatura, certo necessaria, condivisibile, ma che comunque non corrisponde mai ad una certezza assoluta.

Queste considerazioni si riflettono su me stesso.
Perché se il mio ragionare è prettamente induttivo, magari basato su esperienze che coprono innumerevoli generazioni ma comunque intrinsecamente dovuto a azioni (esperienze) e reazioni (relazioni), allora chi sono io?
Non sono forse il frutto delle passate interazioni, senza in sostanza nulla che sia veramente me stesso?

Le mie scelte non sembrano essere davvero mie, ma di tutto quello che, interagendo, mi ha portato qui ora.

In buona sostanza, io sono nulla?
#935
Scienza e Tecnologia / Re: Chat GPT
24 Maggio 2023, 18:08:22 PM
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 18 Aprile 2023, 01:13:29 AMCome intelligenza artificiale, non ho un "sesto senso" in grado di rilevare se un utente si sta affidando a me per rispondere alle sue domande o per altri motivi. Il mio obiettivo principale è fornire risposte il più accurate possibili alle domande che mi vengono poste, basandomi sulle conoscenze e informazioni a cui ho accesso.

Quanto alle somiglianze o ripetitività nelle mie risposte, questo può accadere in quanto sono programmato per rispondere alle domande in base ai dati e ai modelli di linguaggio a cui sono stati addestrati gli algoritmi che mi governano. Tuttavia, mi adopero per fornire risposte il più esaustive e personalizzate possibili, in base alle informazioni fornite e al contesto della domanda.

Infine, come intelligenza artificiale, non ho scopi propri o personali, né la capacità di desiderare o preferire qualcosa al di fuori dei parametri stabilità dal mio programma di funzionamento.

Da quanto ho compreso, è a mio avviso fuorviante considerare l'IA espressione di algoritmi specifici. Così come ha finora funzionato ogni software.
Perché questi algoritmi sono imposti dall'esterno e condizionano totalmente ogni elaborazione.
Con questa generazione IA, come ChatGPT, avviene un mutamento radicale.
Non vi sono più algoritmi specifici. I quali altro non sono che delle deduzioni.  Ossia regole, leggi da rispettare.
Vi è invece applicato direttamente il metodo induttivo!
In questo modo le regole, le leggi, se le costruisce la stessa IA.
E le costruisce in base alle possibili relazioni che i dati mettono a disposizione.
È la stessa IA che deduce.
In questo modo può sviluppare nuove formule, nuove teorie.
#936
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
22 Maggio 2023, 15:10:43 PM
Citazione di: Eutidemo il 22 Maggio 2023, 11:42:13 AM
Ciao Bobmax :)
Nessun "pastrocchio"; il problema era senz'altro risolvibile, e, secondo me, era posto benissimo!
Ed infatti il quesito del principe era molto chiaro ed esplicito: "Chi indovina il colore del cappello che ha sulla testa, avrà salva la vita; chi, invece, sbaglia, verrà impiccato!" Poi diede loro cinque minuti per riflettere.
***
Non disse mica: "Chi riesce a calcolare meglio le probabilità del colore del suo cappello avrà salva la vita!"; ed infatti solo chi  indovinava il colore del cappello che aveva  sulla testa, avrebbe avuto salva la vita!
E il colore dei cappelli non era stata rivelata dal principe; per cui il calcolo delle probabilità non sarebbe servito loro assolutamente a niente (non conoscendo i due colori in ballo).
***
Ed invero, le combinazioni delle "coppie di due colori diversi", anche a voler considerare i 12 colori base, sono sterminate: bianco e verde, bianco e nero, bianco e marrone, verde e rosso, rosso e bianco, rosso e nero, viola e azzurro ecc.ecc.
Calcolale tu, che sei più bravo di me!
***
Il quesito originario non richiedeva affatto in che modo avessero la certezza di salvarsi tutti, ma solo se qualcuno ce l'avrebbe fatta a salvarsi, e, in caso affermativo, in quale modo.
Soltanto in seguito, per aiutarvi, vi ho detto che, di fatto, si salvarono tutti; ma non era quello il quesito!
***
D'altra parte il principe enigmista aveva visto pure lui il colore del cielo e del prato (vedi foto), per cui mettendo loro in testa proprio dei cappelli dello stesso colore del cielo e del prato propose loro un enigma risolvibile con un po' di acume e di attenzione, e non un gioco di puro "azzardo" o di "calcolo della probabilità"; ed infatti bastava notare, come fece A, che il colore del cappello di B era uguale a quello del cielo, ed a B che il colore del cappello di A era uguale a quello del prato, dopodichè, far capire con la direzione dello sguardo il colore del cappello l'uno dell'altro, era un gioco da ragazzi!
***
Un saluto! :)
***


Eutidemo, capita a tutti di fare un pastrocchio.
Non è il caso di arrampicarsi sugli specchi.
#937
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
22 Maggio 2023, 10:49:06 AM
Citazione di: Eutidemo il 22 Maggio 2023, 10:40:29 AM...che, in questo caso, sarebbe stato pressochè irrisolvibile, per salvare tutti quanti! ;)


Il problema era senz'altro risolvibile, sebbene alquanto mal posto.

Infatti non chiedeva la certezza di salvarsi tutti.
Quella l'hai aggiunta tu in seguito.

Era perciò evidente che si trattasse di probabilità. Da calcolare in funzione dei dati a disposizione.

Calcolo forse non banale, che però avrebbe comportato la riduzione del rischio.
Infatti la probabilità di avere un cappello bianco era 80% e 20% il nero, senza altre informazioni.
Probabilità che mutava inevitabilmente una volta visti i cappelli di altri prigionieri.

Ma qui si è fatto tutto un pastrocchio...
#938
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
21 Maggio 2023, 17:37:07 PM
In effetti, mi sembrava strano che ti buttassi a capofitto in un problema di calcolo delle probabilità...
#939
Ritengo che avvicinando la mano migliori la messa a terra della radio e ciò favorisce la attenuazione dei disturbi.
#940
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
21 Maggio 2023, 12:20:52 PM
Citazione di: Eutidemo il 21 Maggio 2023, 11:46:43 AM
Vi fornisco un notevole aiuto! :)
Tutti e cinque i prigionieri indovinarono con "assoluta certezza", e non solo "probabilisticamente", il colore del cappello che avevano in testa.
Quindi si salvarono tutti!
Come fecero? :)
P.S.
Possiamo anche dire che chi era al centro poteva vedere anche il colore del cappello dei due ai suoi lati; ma non avrebbe cambiato niente.
A lui bastava poter guardare quello che aveva di fronte!


Se la risposta è che i prigionieri comunicarono tra loro, magari tramite segnali Morse aprendo e chiudendo gli occhi o inclinando il capo, va be'...
Con buona pace dell'enigma.

Se viceversa non poterono comunicare tra loro, non riesco a vedere alcuna possibile certezza.
#941
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
21 Maggio 2023, 04:46:55 AM
C, D, E vedendo 1 cappello nero e 3 cappelli bianchi sanno che i cappelli possono essere solo essere:
1 nero e 4 bianchi (43%)
2 neri e 3 bianchi (21%)
Perciò la probabilità che il proprio sia bianco è 43/64 = 67%

A vede il cappello nero di B
Sa che non sono tutti bianchi
Che il proprio sia bianco è
43/69 + 3/4*20/69 + 2/4*4,4/69 + 1/4*0,4/69 = 87%

B vede tutti bianchi
Possono perciò essere
5 bianchi (31%)
1 nero 4 bianchi (43%)
La probabilità che il proprio sia nero è:
43/74 = 58%
#942
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
20 Maggio 2023, 20:21:28 PM
Dati 40 cappelli bianchi e 10 cappelli neri, estraendone 5 a caso le probabilità sono:

31%     5 bianchi
43%     1 nero e 4 bianchi
21%     2 neri e 3 bianchi
  4,4%  3 neri e 2 bianchi
  0,4%  4 neri e 1 bianco
  0,1%  5 neri
#943
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
20 Maggio 2023, 12:42:45 PM
Avrebbero potuto salvarsi tutti con buona probabilità, se B avesse avuto il cappello con il colore meno frequente (nero)e gli altri con quello più frequente (bianco).

A, vedendo il cappello nero di B avrebbe pensato più probabile che il proprio fosse bianco.

B, vedendo tutti cappelli bianchi che il suo probabilmente era nero.

E i rimanenti, vedendo 3 bianchi e un nero, avrebbero dedotto che fosse più probabile indossarne uno bianco.

Essendo 1 nero e 4 bianchi la combinazione più probabile.
Mi pare con una probabilità del 43%

Mentre tutti e 5 bianchi avrebbe il 31%
#944
Varie / Re: L'enigma del principe Rastislav
20 Maggio 2023, 08:59:48 AM
I prigionieri sapevano in anticipo in cosa sarebbe consistito l'enigma?
#945
La soluzione non è nella indifferenza in sé al dolore.
Ma può invece essere in ciò che motiva questa indifferenza.

Perché il distacco dal dolore può anche derivare da una chiusura, che rafforza la insensibilità agli stimoli esterni.
Ma in questo modo la corazza con cui ci isoliamo non fa che impoverirci ed è destinata prima o poi a sgretolarsi.

Diverso è il caso se l'indifferenza al dolore deriva dalla massima apertura. Cioè dall'amore verso tutto e tutti.
Allora abbiamo l'autentico distacco. Che è appunto distacco non dagli altri, ma da noi stessi.