Citazione di: Ipazia il 13 Giugno 2024, 09:10:48 AMSorvolando sui furori retorici e il dogma "tessera e distintivo", concordo che la destra italiana fa schifo a 360 gradi, essendo priva anche di quello che potrebbe nobilitarla nell'epoca attuale, ovvero un sovranismo verace, come dimostrano altre destre europee.
(La faccenda è nota fin dal medioevo: "Ahi serva Italia ...")
Però a differenza della sinistra, totalmente prostrata innanzi a Nato, UE, e Davos, stuzzicandola un po' qualcosa di buono contro le guerre militari, economiche e pandemiche, si può ricavare. A sinistra invece omologazione piatta.
Per l'aborto esistono altre soluzioni che renderlo "diritto umano universale"; basta la 194 che nessuno ha osato abrogare e non me la vedo proprio la Francia lepenista imbarcarsi in questa crociata.
Per la guerra invece non c'è altra soluzione che lo smantellamento della Nato.
P.S. concordo con InVerno sull'uso acefalo di "fascismo", ma pure di "comunismo" che i decerebrati "fascisti" arrivano ad attribuire a Davos, lgbt, Schlein e Boldrini. Personalmente mi limito a usare tali definizioni solo per chi storicamente vi si attiene: Azov è nazista, Putin, no.
Non e' un furore retorico, dire che la destra meloniana in italia ha radici neofasciste e minaccia, a medio e lungo termine il diritto di aborto: e' un fatto.
Stupisce solo che a te, e a vari altri personaggi rossobruni di Italia e d'europa, non basti questo (evidente) fatto per tagliare ogni contiguita' ideologica con certa destra.
Per me, semplicemente, mai con gli antiabortisti, per quante bandiere antinato codesti personaggi sventolino dall'opposizione (che poi tanto, quando vanno al governo, si allineano alla nato e alle politiche di Washington in modo pecoresco, e tutta la storia europea recente lo dimostra, quindi, tutta sta differenza in meglio della destra populista e conservatrice con la sinistra "arcobaleno", che i rossobruni vogliono in qualche modo trovare, di fatto poi non c'e').
La 194 e' una legge nazionale, quindi, direi che per definizione, tale legge non abbia proprio il potere e la validita', per tutelare il diritto di aborto anche nel resto del mondo.
Ma qui siamo al nazionalismo acefalo, per cui:
"prima gli italiani: io da fiero e orgoglioso italiano la leggiucola limitata al mio modesto territorio/parrocchia per il diritto di aborto ce l'ho, degli altri, chi se ne frega."
Che dire: declinazioni locali, anzi, localiste, del populismo rossobruno.
Lasciamo pedere poi il bipensiero di Inverno che lui per primo usa continuamente la parola "fascista" a casaccio (obbiettivamente, eeehm... un po' di post fa l'ha usata perfino per la Salis), e adesso ci posta Orwell, che ci ricorda, appunto, di non usare la parola fascista a casaccio.
Che poi Orwell, grande romanziere, ma personaggio umanamente e politicamente odioso, io da quelli come lui non prendo lezioni, per principio, se non, al massimo, di letteratura.
Ma in questo caso, la lezione non e', neanche nel merito, per me.
Quanto a la definizione di fascista, per me fascista e' colui che fa, o inizia, la guerra per conto della borghesia internazionale. Guerra Interna ed esterna, civile o estera.
Il nesso fascismo-guerra e' inscindibile.
Si capisce il fascismo, se si capisce il ruolo storico del fascismo.
Italia, Germania, Spagna
La guerra, interna o esterna, civile o coloniale, e' la soluzione compatibile alla crisi del capitalismo; la rivoluzione sociale, sul modello russo invece, quella incompatibile, che ne implica il tramonto definitivo.
Il fascismo, e' la componente esplicitamente politica che spinge un paese, o in generale una comunita' umana qualsiasi, verso la guerra, cioe' verso la risoluzione compatibile della crisi. Compatibile con l'esistente, con lo sfruttamento, con i rapporti di forza attuali.
Il fascismo, e', e fu, una reazione al comunismo, ma (solo) perche' il comunismo, e', e fu, una reazione alla guerra. Di quelli che la guerra per conto della borghesia, non vogliono fare. E puntano il fucile contro il vero nemico, che e' l'ufficiale che, dalla tua stessa trincea, ti ordina l'assalto. Il vero nemico e' quello dietro, non quello davanti.