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Messaggi - daniele22

#931
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
08 Marzo 2023, 11:23:19 AM
Citazione di: Claudia K il 08 Marzo 2023, 01:45:30 AMStrano ma vero : condivido totalmente la conclusione in neretto, ma  non un passaggio precedente; e sul quale non riuscivo a capirti neanche in passate discussioni, e benchè tu l'abbia qui più difffusamente illustrato (grazie), perdonami ma non riesco a  farmelo quadrare
Fondamentalmente : perchè usi il termine <utilitaristico> ?
Evidente e siamo d'accordo che nel  mondo mentale e speculativo del soggetto X possano "esistere" soltanto gli enti di cui X ha rappresentazione o ritenga di averne.
Da qui in poi mi perdo nella tua teoria, e per ben più di una ragione. Perchè:
1) la rappresentazione che X ha di qualunque ente (animato o inanimato, immanente o trascendente) è la SUA rappresentazione e, condividendo una osservazione che hai svolto sopra, la Psicologia, soprattutto Sociale,...per quanto Scienza non esatta, insieme alle Neuroscienze aggiungo io,...è così tanto "più avanti" rispetto alla Filosofia da poter serenamente scindere e DIMOSTRARE quante "rappresentazioni" della "realtà mentale del soggetto X" possano essere frutto  di rappresentazioni indotte e abilmente insufflate (qui un esempio elementare: l'infanzia della media delle persone è stata segnata da robe tipo la nonna o la tata che quando non ne potevano più hanno lanciato il rimedio - estremanete tossico, sebbene non farmacologico - della frase tipo "adesso basta e bisogna riposare, altrimenti arriva l'uomo nero che punisce i bambini ribelli"  e che poi fa il paio con la mostruosa befana che può portare "il carbone" se sei stato "cattivo". Poi emerge agli onori della cronoca il recente caso "strano" di due genitori particolari che hanno scelto di vivere in una piccola comunità molto particolare (in Toscana mi sembra) e vedi che un bambineto di tre anni, formato all'idea che della Natura si è parte...viene trovato dopo una notte fuori casa da solo, del tutto tranquillo e dopo essersi nutrito di mirtilli o simili che aveva saputo cogliere da solo, e pure senza scarpine...non aveva nessuna paura di nulla!) ;
- in secondo luogo è noto ad Esse (Psicolologia, Pscihiatria e Neuroscienze) come e quanto le medesime rappresentazioni del soggetto X possano essere (e quanto spesso lo sono!) frutto di "soli" scompensi psicoo-fisici (come tutti i deliri allucinatori che derivano da patologie psichiatriche  o da assunzione di sostanze psicoattive); è come dire che la rappesentazione di X...è proprio e solo la rappresentazione di X! E che di agganci con la realtà reale può averne meno di niente, eppure essere propalata come "Verità"...che no  poggia SU NULLA , se non sul delirio soggettivo di X;
- ciò premesso torno allo <utilitaristico> che io non vedo e non so collocare : sempre il soggetto X può vivere come propria realtà mentale una serie infinita di ossessioni e fobie, ritenendole realtà, senza che lo siano affatto e SENZA CHE ABBIANO NULLA DI UTILITARISTICO e magari pur risultando fuorvianti e devastanti per lo stesso X e per la sua vita! Mentre al contempo può non avere la benchè minima rappresentazione di un virus e della sua potenzialità letale  (cambiamo virus  e prendiamo l'HIV o il papilloma virus, per non essere monotoni) e trovarsi la realtà reale totalmente sovvertita da questo ente che X non si era mai rappresentato o di cui aveva elaborato  una rappresentazione propria in largo difetto.
Certamente lo è ne sono consapevole. Mi complimento con te per averla così ben intercettata e definita.
Il "fanciulla" del passaggio precedente lo considero un ENORME complimento, e te ne sono grata, ma in sincerità lo ricambio a te, nella tua dedizione al Riflettere, che si vede benisssimo non essere meno spontanea e sincera della mia.
Per i percorsi scolastici...io sono sempre stata molto quotata e da adulta mi sono chiesta e ancora mi chiedo come possa essere accaduto, dal momento che denotavo ampi margini autistici con introversione totale, sebbene nella mia infanzia il quadro autistico non fosse stato ancora definito. Solo per dire che evidentemente ho avuto la fortuna di incrociare insegnanti che non hanno mai enfatizzato, a partire dalle elementari, quelli e solo quelli che erano i primi ad alzare la mano con "io la so" o a recitare la poesia di Pasqua e Natale senza sentirsi orribilmente ridicoli come pappagallini sul trespolo.  E sentirsi ridicoli in queste perfomances era e resta per me una grande prova di Intelligenza Globale.
Con gli insegnanti sbagliati e limitati si può provare quel che hai provato tu. E' capitato anche ad Einstein...
Non ho mai avuto crisi con la Filosofia, ma fu la Filosfia del Diritto a creami massima passione e altrettanto massima delusione, con rischio Confusione.
E le ragioni sono molto affini a quelle su cui a volte non riesco a condividere alcuni passaggi dei  tuoi Contenuti.
La Filosofia del Diritto è la ricerca del "diritto scientificamente validabile", che per me resta un'Araba Fenice, atteso che il Diritto degli umani è funzione del libero arbitrio (assolutamente NON in senso cattolico) e che se dovessimo attingere alle regole di Natura per bypassare l'impasse...sempre troviamo una Natura in cui (tanto per farla iper-semplice) "il pesce grande mangia il pesce piccolo". Per cui...in Etica (che per me è sacra) purtroppo non esiste un modello in Natura. Crearlo dovrebbe essere quel  salto di qualità che all'Umano potrebbe essere di  dovere, visto il suo surplus di QI.
Ma non ne vedo traccia , e posso solo concludere con proposizione di standig ovation al tuo :
Un sempre più caro saluto a te, Daniele.
Utilitaristico: devi considerare che io contesto la formulazione classica che si da della conoscenza a priori. Parto dunque da una premessa: secondo me una cosa è tutto quello che la tua mente può inquadrare tanto da poterne parlare, anche a vanvera. Aggiungo ora quanto già scritto tempo fa sul termine "significato" che per me deve intendersi più che altro come "senso":
"Per me il significato, o meglio, un significato di qualcosa ... quel che io chiamo un tempo, ma che assomiglia anche ad un'azione o a un verbo, risiede in ciò che quella cosa ti informa in un determinato momento lungo la tua azione di vivere. Tale informazione, un significato appunto, possiede due componenti non separabili, e non una, come siamo soliti trattarlo: una intima che la cosa indirizza all'interiorità, e una razionale, che si costituisce nella fissazione delle sequenze spazio temporali dell'esperienza con la cosa. Se guardiamo alla nostra lingua, nei vocabolari non vi è cenno della parte intima del significato, non c'è un vocabolario che descriva le potenziali affettività per ogni parola. Certo, per esprimere l'intimità usiamo gli aggettivi, o qualche sostantivo, ma sempre in termini razionali. Le nostre modalità linguistiche cioè, a parte qualche gridolino, qualche parola sussurrata o gridata, hanno in parte abdicato da un linguaggio di tipo emozionale, che poteva invece sussistere in tempi pre-umani. Probabilmente ciò sarebbe accaduto anche per il fatto che la lingua, a cagione del nostro atteggiamento marcatamente volto all'artificio, abbia dovuto ricorrere ineluttabilmente, e anche inconsapevolmente dico io, alla componente più razionale dei messaggi provenienti dalle varie parti del mondo che pretendeva rappresentare. Scendendo però nelle piazze del mondo, queste due componenti dell'unità del significato si intrecciano ben evidenti nella realtà dell'adesso, oscillando però in peso tra l'una e l'altra. Ma qualora vi fosse una decisa spinta all'azione determinata dalla cosa, sempre che ve ne sia il tempo, o magari ancora dell'altro tempo, questa azione sarebbe determinata dalla parte specialmente intima del significato, piuttosto che da quella razionale  ... Infatti ... se la cosa in questione fosse "una pietra che rotola", tu non ti sposteresti quando vedi la cosa, ti sposteresti invece se la cosa direziona verso di te, ovviamente ... L'azione che compie la cosa è la stessa, ma il significato per te diverte. Nel primo caso pesa la componente razionale, nel secondo quella intima. Per quel che infine riguarda il segno, la pietra in questo caso, essa rappresenterebbe solo il punto che tiene la mente coi piedi per terra ... cioè attaccata al corpo, che sa cosa può fare o fargli una pietra che rotola.".
Questa dimensione del senso dell'immanenza nel transito dal non manifesto al manifesto per me appartiene nei limiti delle sue possibilità pure al neonato che si imbeve delle istruzioni di varia natura che gli vengono fornite più che altro dai genitori; si consideri poi come zona grigia (per noi che studiamo) una conoscenza già inscritta nel suo codice genetico. Pertanto, a mio vedere, l'individuo fin dalla nascita non farebbe altro che regolare in modi spontanei l'utilitarismo (nel bene e nel male) degli enti e/o entità che in certa misura sarà costretto ad affrontare via via che cresce. In pratica la conoscenza a priori, precategoriale in quanto non logica, si costituirebbe della relazione che l'individuo intrattiene con il suo intendere personale di bene e male riferito alla propria pelle. L'esperienza gli offrirebbe la possibilità di razionalizzare in un edificio conoscitivo tale rapporto col bene ed il male. Siccome non voglio tarpare le ali alla tua perizia, penso che quanto detto possa bastare per darti qualche riflessione in merito. Ti ringrazio per gli apprezzamenti e ti dirò che mi piace molto il tuo atteggiamento. Trovo inoltre di notevole interesse quanto hai esposto in successione nel post e certamente ne riparleremo. Non aggiungo altro se non un augurio che tu possa trascorrere una serena giornata Claudia ... Ciao
#932
Tematiche Filosofiche / Re: Zen
08 Marzo 2023, 09:01:51 AM
Citazione di: Jacopus il 07 Marzo 2023, 18:01:16 PMStato di beatitudine o visioni luminose possono esserci come non esserci nell'esordio della schizofrenia. È una circostanza contingente che è ricompresa in una polisintomaticità ben poco classificabile.
Grazie Jacopus per la precisazione, resta comunque singolare il fatto di questo prima e dopo in relazione a due fenomeni simili, quello di beatitudine appunto. Un saluto
#933
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
08 Marzo 2023, 08:56:45 AM
Citazione di: anthonyi il 08 Marzo 2023, 05:12:58 AMCome vuoi, allora da questo momento ti comunico che qualsiasi riferimento a questa polemica che hai sollevato, da parte di qualsiasi utente, sarà cancellata in quanto OT e in quanto polemica diretta a un moderatore.
Ciao anthonyi, passato il martedì ti dirò che mi fa piacere che tu dialoghi con me.                 
Ieri mi è occorso un incidente strano. Ebbi a che fare casualmente con due giovani ventenni seduti al bar. Io ero un po' di fretta ... insomma erano due russi. Ma come? Russi della Russia chiesi loro un po' stupito, e insomma diedi loro grande apprezzamento per il fatto di essere russi. Loro, sorridenti, si alzarono dal tavolo e mi strinsero calorosamente la mano. Mi accomiatai in fretta da loro e tornando sui miei passi mi chiesi, dato pure il loro aspetto, se non potessero essere stati due pargoli benestanti fuggiti dalla Russia. E subito pensai che avessero fatto la cosa migliore da farsi se così fosse stato. Ma secondo te, perché c'è questa grande attesa della primavera?
#934
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
07 Marzo 2023, 22:57:59 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Marzo 2023, 22:08:32 PMIo come inverno sono un moderatore per necessità, non certo mia. Ma non é che qui arriva un pincopallino e pone condizioni di questo genere. L'ironia fa parte della dialettica, e io non ho capito per quale ragione questa non dovrebbe essere utilizzata da un moderatore.
Io non sono un pincopallino, ma un utente del forum che non pone condizioni, ma esprime opinioni. Fai meglio il tuo mestiere . Un saluto
#935
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
07 Marzo 2023, 21:36:06 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Marzo 2023, 20:56:10 PMMa come siamo Seri, Daniele. Nella mia battuta al post 172, comunque, c'era un sottinteso estremamente serio riguardante quello che é successo in India, dove il pubblico ha riso alle parole di lavrov. Non so se ti rendi conto ma quel pubblico composto di varia intelliggenzhia, soprattutto Indiana, ha riso in faccia ad un ministro di quello che é un governo che é parzialmente sostenuto  dall'India. Io al posto di lavrov rifletterei molto sull'evento, pensavano di far paura al mondo, e invece fanno solo ridere.
Ovvio che ridano alle parole di Lavrov e al suo umorismo involontario, ho riso pure io e ti ricordo che sono sempre filo-russo, ma più che altro filo Daniele22, cioè contro la logica dei popoli o nazioni qual che li si voglia chiamare. Naturalmente non mi ritengo offeso da Eutidemo che mi additerebbe come bastardo ... Infatti l'ha detto prima che intervenissi. Spero solo che si risparmi magari di dirmi che pensava che io fossi guarito, dato che lo sapeva pure lui che ero filo-russo, avendo litigato proprio per questo motivo. Resta comunque quello che ho detto sul tuo intervento, oppure smetti di fare il moderatore. Un saluto
#936
Ultimo libro letto / Re: Mi ha visto, mi ha amato
07 Marzo 2023, 21:19:31 PM
Ciao Doxa, in realtà non è proprio mia, l'ho trovata su un testo di Octavio Paz che si intitola "El laberinto de la soledad", una raccolta di piccoli saggi. Lui riferiva di questa scoperta di mancanza ad un ricordo della gioventù. Pur non ricordando di avere avuto questa esperienza in modo netto, ne colsi subito la potenza e riflettendo poi dentro di me decisi che era vero, che c'è questa mancanza, almeno per me. Io posso sbagliarmi, ma penso si tratti di una cosa naturale deriva della riproduzione sessuata. Personalmente io tendo ad abbandonarmi un po' a tale mancanza, ma c'è pure chi vi si oppone e anch'io in realtà a volte mi oppongo.
Penso che la liberazione sessuale sia in tendenza, la si voglia, ma non si sappia come instaurarla. Molto dipende dal modello socio economico che a mio vedere genera pressione a che si scelga spontaneamente la propria linea di vita verso la costituzione della famiglia classica, dove i figli rappresentano senz'altro un onere per la coppia che li genera. Ed è forse per questo che riterrei più importante questa rivoluzione sessuale, poiché da questa potrebbe generarsi un nuovo modello economico. La via è quella a suo tempo pretesa dagli Hyppies, ma fallita La rivoluzione sessuale auspicata da me nasce innanzitutto da una sensazione di chiusura in corso tra i due sessi. Percepisco nelle donne nettamente una estrema diffidenza nei confronti del maschio. A me i motivi sembrano più che giustificati, però, quello che non so è se siano sufficienti solo quelli per giustificare tale distacco. E francamente ti dirò che mi piacerebbe scoprirlo. Comunque, se fossi giovane e per quel che riguarda la rivoluzione sessuale, la vedrei come possibilità per me che sono uomo di vivere normalmente in una società dove, rispetto ad un uomo che considero solo amico, una donna la considero un'amica e una potenziale amante. Rispetto a quanto detto prima, mi piacerebbe scoprire quanto stia bene alla donna. Un saluto
#937
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
07 Marzo 2023, 20:12:48 PM
Io capisco inVerno, che pur moderatore per mancanza di moderatori è in qualche misura schierato, capisco pure le battute e le vignette adolescenziali di Eutidemo, ma mi pare poco corretto che il moderatore anthonyi intervenga con battute da bar che suonano come pura ridondanza proprio perché si tratta di un moderatore. Un saluto
#938
Citazione di: green demetr il 06 Marzo 2023, 16:30:12 PMPer poter dire che fa acqua lo devi dimostrare, ma non è il tuo caso, nè quello di alcun altro.
Ciao Green, buongiorno, oggi è martedì il giorno della guerra, ma il fatto è che non trovi più i pezzi nuovi da sostituire con quelli deteriorati per far sì che la tua nave di Teseo possa ancora navigare. Non mi ci è voluto tanto tempo per distruggerli e ora ti trovi aggrappato all'asta con la bandiera, e di questo devi ringraziare Hegel stesso e le sue giustissime pretese sul primato della dialettica per la conquista di una qualsiasi verità. Per quel che mi riguarda tu non accetti contro ogni evidenza e con questo ti salvi la vita attaccandoti al salvagente, la bandiera. Stai attento, che dentro alle bandiere vi troverai pure i pescicani che ti mangiano, sempre che non sia tu il pescecane. Vai pure e comunque per la tua via Green, che non è per certo la mia .... e un altro di meno ... naturalmente scherzo, ma su questo Topic sarà molto difficile che intervenga ancora, almeno per quello che dici tu. Un saluto
#939
Ultimo libro letto / Re: Mi ha visto, mi ha amato
07 Marzo 2023, 14:50:21 PM
Ciao Doxa, non so se comprerò il libro, ma la storia è affascinante e mi ricorda un poco un romanzo di Carlos Fuentes che si intitola, tradotto, il Gringo Vecchio. Gringo Vecchio è un testimone, un giornalista che sembra essere realmente vissuto e che decide di andare a morire in Messico. Vi si narra, tra le molte vicende ambientate nei primi anni della rivoluzione messicana, del rapporto tra una educatrice di lingua inglese assunta a suo tempo da un latifondista per i figli e un rivoluzionario villista che aveva confiscato la proprietà e che nel frattempo se la godeva un po' col popolo tripudiante. Una storia insomma che si svolge tra il rifiuto di questa donna e l'attrazione molto sottile che subisce dal rivoluzionario che come detto detesta. Scritto bene. Si tratta quindi di una posizione che si situa in un certo senso mediana tra i due testi che hai citato. Io penso che un individuo viva lungo il corso della sua vita con la costante presenza di una "mancanza" che può rivolgersi non solo alle persone e che trova in una composta unità un rifugio sicuro, ma instabile ugualmente. Penso pur tuttavia che a volte, tale mancanza cessi e questo accada in quei momenti in cui si abbia una netta sensazione di libertà che non ha alcun nesso col legame al partner. A dircela tra noi, nella nostra società, ancor più che l'economia sarebbe assai più importante e determinante una liberazione sessuale. Un saluto
#940
Tematiche Filosofiche / Re: Zen
07 Marzo 2023, 10:13:01 AM
Citazione di: Pensarbene il 06 Marzo 2023, 15:46:48 PMIn realtà è anche un modo per sdrammatizzare l'idea di illuminazione confrontandola con quella prosaica.
Un particolare interessante e significativo dei pericoli dell''esoterismo e delle peack experience  sta nella diagnosi della schizofrenia.
Le persone che si ammalano,prima di ammalarsi,attraversano un periodo di "beatitudine" e di benessere,spesso accompagnato da visioni di luce molto forti.Una cosa molto ma molto strana che deve e può fare riflettere e bene 
Concordo ... interessante comunque la tua annotazione sulla schizofrenia perché a me, nella mia presunta esperienza di follia, diagnosticata in modo informale da una psichiatra come disturbo bipolare, ho vissuto questo stato di beatitudine che io chiamai di grazia dopo che si era manifestato il disturbo. Che particolarità!
#941
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
07 Marzo 2023, 10:01:01 AM
Citazione di: Claudia K il 07 Marzo 2023, 02:22:12 AMSì certo, intendevo esattamente questo.
La frase che ho messo in neretto non l'ho capita. Non la sto contestando, ma chiedo (se ti va) di esporla più diffusamente. Perchè detta così io ti risponderei che il riflessivo...sì...lo fa proprio noon solo gratuitamente, ma anche del tutto spontaneamente per la sola Curiosità di cercare di orientarsi tra quelli che sono i quesiti eterni della filosofia, che si riassumono in quel "perchè?" che li abbraccia tutti.
Accolgo volentieri, in funzione didascalica, il tuo esempio della mia partecipazione al Forum.
Non c'è alcun "bianco o nero" tra sentimento e razionalità .
Il sentimento è quello già detto : la Curiosità del "perchè?" , e si combina senza collisioni o addirittura drammi con la razionalità del "se aspiro a cercare risposte che non siano autoinganni...non posso che attenermi al ragionevole e comprovabile (o almeno non risibile ictu oculi) e quindi sì, vero: attenermi in una parola alla Razionalità, che...guarda caso...è quella che elettivamente si esprime nell'univoco linguaggio della matematica*, e NON in quello della prosa purtroppo suscettibile di infinite interpretazioni soggettive (in qualunque lingua) della metafisica...tali per cui è abbastanza regolare che qualunque ed autoritenuta sublime dissertazione finisca nel vago più assoluto e magari anche con schermaglie tra "tifosi" dei rispettivi idoli...e talvolta persino quando l'idolo sarebbe lo stesso...
* dove il linguaggio della Matematica resta l'UNICO  a poter APPROCCIARE alla decodifica dell'universo (e mai mi sognerei, da persona del Terzo Millennio di pronunciare un assai diverso <SPIEGARE>).
QUI (questo thread) :
- si parte dal parlare di Scienza per tornare alla (solita) pandemia covid;
- in tema di pandemia vengono ripetute anche affermazioni in perfetto stile qanon ...che insomma...più autoridicolizzatosi di così in soli due anni...è proprio difficile anche per chi ci si impegna!
- se ci sono stati errori della politica (e ogni Stato per sè)...questi sono della poltica e non della scienza;
- la scienza ha perseguito il suo fisiologico iter, che non ha nulla di imbarazzante e che è Etico ogni volta che finalizza il proprio profitto alla congruente risposta ad un bisogno reale e massivo;
- la scienza non ha mai spacciato i vaccini come l'elisir di lunga vita; disse solo che se ti vaccinavi potevi stare un po' più rilassato, e che questo fosse vero è stato dimostrato a livello planetario;
- la scienza non ha mai garantito l'assenza d controindicazioni, e anzi ha fatto il contrario, avvertendo che ...come vale pure per l'acqua di fonte...ci può essere il caso su tot milioni in cui dà reazioni avverse;
- se la politica italiana è arrivata a derive che anche personalmente NON condivido, tipo l'imposizione del vaccino anche ai bambini...continuo RAZIONALMENTE a pensare che questo sia il risultato della provocazione novax, continua e costante e che si era illusa di arrivare chissà dove (poi ci ha batttuto di muso alle prime politiche che sono capitate a tiro);
- e poi tu teorizzi che anche la politica sia scienza...........ma certo che la razionalità si impossessa di me e mi totalizza, nel fronteggiare il solito problema della prosa in qualunque lingua, e cioè quello di stabilire un linguaggio (più esatto possibile) senza il quale non sarà mai possibile intendersi tra umani! (se si vuol parlare proprio di Scienza, poi!)
A questo tengo particolarmente : penso di intendere quel che vuoi dire e l'anelito nobile che lo sostiene! Ma la realtà NON è che la politica sia scienza! Non quella praticata almeno (e non parlo solo di Italia).
Un caro saluto a te, Daniele.
Ciao Claudia, alle 2 di notte eri ancora sveglia a scrivere ... complimenti! Quanta energia. Ti faccio pure i complimenti per essere riuscita a rivelarti con un abito diverso da come ti avevo inquadrata nei nostri precedenti incontri ... ti avevo infatti accusata di essere troppo scaltra per i miei gusti e invece ti rivedo ora come una persona curiosa. Tutto nasce in me per il fatto che con l'esperienza della presunta follia di cui parlo nel topic dedicato ho acuito la mia diffidenza, da non confondersi con la supponenza ... la supponenza starebbe infatti nella mia accusa che tu sia scaltra e poco degna. Tale accusa non era arbitraria, ma deriva di cose che solo io forse notavo e che erano plausibili ai miei occhi. Però la mia presunta follia sa che la supponenza è un'arma provocatrice che va usata con cautela, appunto solo a scopo provocatorio.
La frase in neretto ci riporta alla questione sull'oggettività. Hegel è un punto di riferimento importante. Comunque, sono stato rimandato a settembre in filosofia quand'ero a scuola, e in quinta non l'ho proprio studiata; fummo tra l'altro puniti dall'esserci trovati col latino all'orale ... mai successo. Dopo un anno di università capii che non avevo proprio la stoffa dello studente d'accademia e abbandonai. Dopo questo breve inciso, l'oggettività. Qual è la forma autonoma di esistenza dell'oggetto? Non prendo nemmeno in considerazione la deriva da quattro soldi che pretende di correggere "la cosa in sé" di Hegel in "la cosa per noi" introdotta sembra da Wittgenstein. E' in tutto simile all'aggiustamento che fece a suo tempo la chiesa con l'avvento di Copernico. Ah! Perdona se vi ho tacciato di essere tolemaici, ma purtroppo la vedo così e mi sobbarco per ora il peso della detestata superbia, che almeno a me non piace. Ordunque, quando si parla di "oggettivo" c'è un punto critico che io scorgo nel cosa debba intendersi con "forma autonoma" di esistenza. I più, per screditare il mio punto di vista, sostengono che l'albero esiste anche se io non lo guardo. Ora, ti dirò, come si può immaginare che io possa negare tale evidenza? Sarei certamente uno sciocco. Nego invece la "forma autonoma" di esistenza affermando che l'albero esiste solo se nella mia mente esiste la sua idea. Cioè quando l'albero fa parte del mio mondo. Ma questo appartenere alla mia mente sarebbe di natura squisitamente utilitaristico e quindi questo fatto andrebbe a depauperare l'oggetto da una sua forma autonoma di esistenza. In soldoni l'oggetto deriva la sua esistenza da una sua utilità. Naturalmente percorrendo questa via che corrisponde più che altro ad una scelta strategica essa ti costringe ad analizzare quel che esiste nella tua testa ancor prima di quello che c'è là fuori. E quando analizzi cosa sta nella tua testa scopri cose sicuramente interessanti del tipo il legame che c'è tra sensazione e ragione, e molte altre cose ancora.
Continuando la lettura del tuo post e citandoti: "Il sentimento è quello già detto : la Curiosità del perchè?". Saresti dunque rimasta fanciulla Claudia, e per come la penso questo ti rende senz'altro onore. Parli di sentimento, non trovi sia particolare questo sentimento della curiosità? Non trovi che assomigli alla voglia di giocare, che sia cioè un sentimento con tendenza espansiva?
Termino con la politica. La politica dovrebbe attenersi alle regole imposte da questo nuovo sistema copernicano. Nel senso che il dialogo politico è reale quando ci si attenga alle regole che non sono tanto quelle di attenersi ad un linguaggio il più esatto possibile, bensì quelle che pretendono di svelare le motivazioni che tengono in piedi una determinata controversia di cui non sono chiari i motivi. Di questo te ne rendi conto in questo forum quando fai domande per le quali non ricevi risposta. Al giorno d'oggi va di moda macinare tutto, continuare a parlare di sé stessi e fare finta di niente.
Un caro saluto Claudia
#942
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
06 Marzo 2023, 21:58:34 PM
Citazione di: Claudia K il 06 Marzo 2023, 14:48:48 PMOk per il quadro d'insieme, dove il frazionamento burocratico dei ruoli genera il trionfo della deresponsabilizzazione.
Però - sinceramente - nelle linee guida in ambito medico (semprechè non siano manipolate in sede NON scientifica e soprattutto politica) vedo solo una garanzia. E' la garanzia che ci evita di finire come cavia inconsapevole nelle grinfie di chi, per dimostrare il proprio "genio" inesistente, pensasse di sperimente sue teorie sulla nostra pelle.
Dalla Scienza Medica (e sua Tecnologia) abbiamo dei protocolli ipers-studiati, iper-verificati, e che equivalgono ad un autorevolissimo "consulto preventivo che beneficia della Scienza nel mondo, al suo stato odierno.
Come poi venga piegato e/fuorviato da politica e finanza in questo o quello Stato o in questa o quella Regione Italiana...non è responsabilità della Scienza.
Tanto quanto non è responsabilità della Scienza l'errore o svarione del singolo operatore, tanto in fase diagnostica quanto terapeutica.
E senza mai dimenticare che la Medicina non potrà mai essere una "scienza esatta" , perchè opera sempre su quelle incognite che sono gli organismi individuali e e loro complesssità, che sono tanto vari per quanti siamo noi.
Ma tutto questo è ben noto (e ci mancherebbe!) agli Scienziati, i quali - come ben noto per i vaccini come per qualunque farmaco o terapia - hanno il loro focus sul rapporto male-rimedio, trasformando in linea guida il rimedio statisticamente migliore allo stato dell'arte, e senza mai spacciarlo come "Il Rimedio Certo", ovvio essendo che in una minoranza di casi particolari non rimedi nulla o possa aggiungere malanni al malanno originario o anche portare a morte.
Che poi...bah...io sempre più mi convinco che la deresponsabilizzazione che tu (giustamente) riscontri sia proprio la figlia dell'eccesso di responsabilizzazione spalmato urbi et orbi.
E non la vedo neanche come una vera "deresponsabilizzazione" (perchè alla fine il responsabile o i responsabili di qualunque nefandezza si trovano SE li si cerca), ma piuttosto la vedo come una induzione (involontaria quanto prevedibile) a muoversi il meno possibile per il terrore di sbagliare!  Ad anni luce di distanza dalla Scienza e in qualunque declinazione è ciò di cui trovi prova in ogni apparato pubblico e parapubblico diverso dalla Sanità, in cui è molto più facile sentirsi rispondere "questo è competenza del collega che oggi non c'è" , oppure direttamente "quello che lei chiede non si può fare o comunque IO non posso farlo".
Ma a me non sembra che questo riguardi la Scienza.
Bene, se il quadro generale di insieme ti soddisfa è già qualcosa. Poi dici tra parentesi: " (semprechè non siano manipolate in sede NON scientifica e soprattutto politica)"; questo riferendoti alle giuste garanzie pretese. Ecco, il mio modo di intendere la filosofia come scienza di riferimento include la politica come inscritta in qualche misura alla scienza filosofica che per me coincide con uno status di pensiero che è antitetico a Hegel. Come già detto in altri post io promuovo l'autodeterminazione dell'individuo piuttosto che quella dei popoli, o delle nazioni, e porto fino alle estreme conseguenze questo concetto cercando, nei limiti del possibile, di responsabilizzare l'individuo nelle sue necessità e/o divertimenti. Tanto per capirci, a prescindere dalle giuste e adeguate garanzie, sono io che ho bisogno del medico, non lui di me. Visto che Green Demetr mi ha disturbato oggi su Hegel, lo manderò a quel paese, volevo ragguagliarti sulla questione: Green, o Hegel, pensano che l'essere umano indaghi gratuitamente la natura e io invece no. E' molto semplice la differenza, ma tiene in piedi un sacco di cose. Tra le quali il nostro dialogo. La mia posizione di pensiero sostiene che vi sia un sentimento in te che ti fa indagare nel forum ed intervenire di conseguenza assecondando ragionevolmente il tuo sentimento. La posizione di Hegel è che tu esprima delle valutazioni in merito ai temi del forum solo applicando una sterile indagine razionale e che dopo tu faccia una esternazione in merito. Cioè, mancherebbe la motivazione che ti spinge al forum e a pronunciarti. A me la questione sembra addirittura ridicola, però non lo so, penso di essere l'unico, ma un dubbio ce l'ho. Comunque, a questo è ridotta la filosofia, tanto per dire, spero che la psicologia sia un po' più avanti, e infatti la nascita della psicologia mi sembra quasi un'eresia nei confronti dei diktat filosofici. Riprendo la tua parte finale:
"Che poi...bah...io sempre più mi convinco che la deresponsabilizzazione che tu (giustamente) riscontri sia proprio la figlia dell'eccesso di responsabilizzazione spalmato urbi et orbi.
E non la vedo neanche come una vera "deresponsabilizzazione" (perchè alla fine il responsabile o i responsabili di qualunque nefandezza si trovano SE li si cerca), ma piuttosto la vedo come una induzione (involontaria quanto prevedibile) a muoversi il meno possibile per il terrore di sbagliare!".
Beh, se intendi dire che il terrore di sbagliare, dovuto soprattutto a una legislazione poco rispettosa, ha prodotto quello che dico io sono perfettamente d'accordo. 
Un caro saluto Claudia
#943
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
06 Marzo 2023, 15:58:32 PM
Ciao Pensarbene e Claudia, mi spiace per Claudia che mi riserbo per dopo, sono d'accordo con quello che dici e riprendo questa parte:
"La logica crea una schizofrenia culturale funzionale che fa a pezzi l'esperienza, ne studia i frammenti cercando poi di rimetterli insieme." 
Questo che dici mi sembra sia riferibile pure all'esempio che hai fatto nella presentazione del topic che qui riporto:
"Ti faccio un esempio: un paziente va dal terapista relazionale perché soffre di un problema che non riesce a capire e risolvere: deve lavarsi le mani decine di volte al giorno!
È un classico comportamento compulsivo, noto e trattato in modo diverso dalle varie scuole di psicoterapia
Il terapista relazionale, contrariamente ai suoi colleghi di orientamento psicoanalitico e contenutistico, propone al paziente di intensificare il sintomo aumentando la quantità dei gesti patologici.
Il paziente lo fa e si verifica una cosa interessante:
a)perde di interesse nel farlo come prima
b)si rende conto che, in un modo strano e inatteso, lui ha imparato a controllare il sintomo.
Così, la terapia relazionale è bravissima nel risolvere fobie e compulsioni senza toccarne le motivazioni inconsce.
Però, il problema inconscio rimane e cercherà un altro espediente per essere soddisfatto, magari più astuto di quello precedente
Quindi l'ideale sarebbe una combinazione di sistemica e terapia dei contenuti,cosa che alcuni bravi terapeuti fanno.
Ciao e grazie per le domande!!"
E mi spiace che tu non abbia letto quello che è stato l'ultimo post in cui parlavo di entalpia che qui riporto:
"Non mi è del tutto ignoto Hawking anche se non ho mai considerato le sue formulazioni matematiche e mi ricordo che quando parlava di universo in espansione faceva un distinguo sul valore della velocità di espansione in riferimento ad punto critico in cui si possa verificare la sua dissoluzione o la sua contrazione. In ogni caso a mio vedere sarebbe più opportuno riferirsi all'entalpia piuttosto che all'entropia quando ci si riferisca a sottosistemi. Cioè, sarebbe più fruttuoso rivolgersi ai motivi che ne regolano la perdita di energia più che evidenziare la loro ineluttabile tendenza entropica.". Ha ben ragione Green Demetr a dire che il cristianesimo è una religione mortifera. Non Cristo però.
Tutto questo per dire che mi fa piacere che un uomo che si dice competente la pensi più o meno come me. Ma io vado oltre, ritenendo il mio pensiero identico a quello di Copernico rispetto a quello di Tolomeo; cioè dico senza nessuna remora che voi siete tolemaici. Quindi, alla fine dei conti il mio pensare andrebbe ad arricchire quel che è già tra le mani dei competenti, che forse, proprio per essere competenti hanno perso di vista una ricerca come la mia ritenendola in fondo inutile, dicono molti filosofi, e che comunque mi sembra ben salda su di una buona base logico razionale. Certo! Zero tituli diceva Mourinho, ma io sono milanista e la mia ricerca è stata anarchica, rossonera quindi e spontanea, ma con un obiettivo. Concludendo, se parlo di filosofia errata, devo dire dove stia l'errore. Beh, l'errore sta nel perseguire tutti, a parole, la pace e la giustizia ed ottenere invece il contrario ... e proclamando la ragione come metro di giudizio. A casa mia questo basta e avanza per battezzarlo come errore, solo che prima lo consideravo come errore di azione a cagione di qualcosa (un nemico), mentre poi ho scoperto che la cagione stava in un pensiero di cattiva qualità. Un saluto
#944
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
06 Marzo 2023, 10:00:37 AM
Una premessa dovuta a Claudia: io posso pure sbagliarmi, non ho indagato, ma ho preso per buona l'informazione. Il medico che fece il tampone non seguì le linee guida impartite dalla sanità; in particolare a non eseguire il tampone per persone che avessero superato una certa età; e per quello che mi riguarda la questione termina qui, nel senso che la linea guida distrae il medico dalle sue conoscenze di medico giungendo infine a deresponsabilizzarlo. Queste forme di deresponsabilizzazione pregnano il nostro tessuto sociale al punto che un individuo fatica a trovare il responsabile delle sue opposizioni disperdendolo nei labirinti della burocrazia; senza contare le conseguenti difficoltà e imbarazzi in cui la Giustizia possa trovarsi.
Nel link postato da Pensarbene, tramite il "control+F" , non figura il termine "filosofia". La scienza è ovviamente la "Filosofia". E con questo penso di avere già risposto a iano e a Claudia. In particolare riprendo l'incipit del post di iano: "Chi deve stare sotto chi e quali confini  definiscono questi soggetti impersonali?". Rispondo allora che noi stiamo già sotto qualcuno e stiamo sotto l'ombrello di una filosofia sbagliata, la quale ci dona quei soggetti impersonali che regolamentano la nostra vita. Le evidenze di tale direzione le abbiamo sotto gli occhi. Magari a uno può pure andar bene, ma a me no e il mio no ha un fondamento ben saldo a livello razionale. Il ribelle è sempre acconsentito e rispettato, ma gli individui vanno difesi
#945
Tematiche Filosofiche / Re: Zen
06 Marzo 2023, 09:47:03 AM
Citazione di: Pensarbene il 05 Marzo 2023, 15:12:41 PMQualcuno bussa alla porta del monastero. Un monaco l'apre e si trova davanti un giovanotto.
"Buongiorno maestro,sono venuto per l'illuminazione!"
Il monaco lo guarda e poi fa:"Guarda che si tratta di un cammino difficile,lungo e faticoso!"
Il giovane sorride e risponde:"Maestro,sono l'elettricista!"

Anche questo è Zen e di quello buono!
Veramente! Sembra quasi una barzelletta ... si trattava sicuramente di un discepolo molto scherzoso