Citazione di: Visechi il 04 Dicembre 2024, 23:30:04 PMCiò che ci parla dall'internoCiò che ci parla dall'interno potremmo essere noi stessi che ci percepiamo come un esterno da noi, percezione che è il prodotto di una relazione con altro da noi stessi.
Abbiamo cioè la coscienza di non coincidere con ciò in cui ci riconosciamo.
In questo senso possiamo considerare il ''penso quindi sono'' di Cartesio un progresso, rispetto al ''sono perchè posseggo un corpo''.
Così il ''sono perchè posseggo un corpo'' diventa un ''sono perchè penso'' inclusivo del pensare di possedere un corpo.
Cartesio cioè fa ciò che più amano fare i matematici, attuare generalizzazioni a partire dal particolare.
La centralità dell'essere passa quindi dal possedere un corpo, al pensare di possedere un corpo, inaugurando un processo di dematerializzazione dell'essere portato avanti dalla scienza alla quale Cartesio ha dato tanto contributo, e questo processo di decentralizzazione potrebbe non essere giunto ancora alla fine.
Potremmo infatti ancora considerare un ''sono in quanto osservo'', dove il pensiero diventa solo una rotella del meccanismo percettivo.
