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Messaggi - bobmax

#946
Il parere degli altri non dovrebbe mai essere vincolante, ne andrebbe di noi stessi, tuttavia non si dovrebbe neppure ignorarlo del tutto.
Perché è comunque un altro punto di vista. Che potrebbe cogliere ciò che a noi ora sfugge.

Secondo me l'importanza da dare, a ciò che altri pensano di noi, dovrebbe essere in funzione delle loro motivazioni.
Se il loro giudizio è animato da sincera preoccupazione per noi, potremmo sempre non accettarlo, ma solo dopo attenta valutazione.
Se viceversa si suppone che altre e meno nobili siano le loro motivazioni, allora forse è meglio non darvi particolare peso.

Chi vive da solo, specie se giovane,  può suscitare preoccupazione in chi lo ama. Perché la solitudine non è di solito fonte di serenità.
Magari uno può ritenerlo di sé, ma ad altri può sembrare il contrario, e spesso non senza ragione...

Inoltre pure il futuro risulta più esposto alle disavventure della vita per chi è solo. E questo i genitori, per esempio, lo sentono fortemente per il figlio che non intende costruire una famiglia, ma preferisce starsene solo.

Essendo poi l'esistenza comunicazione, la coppia dona qualche ulteriore possibilità, rispetto a chi se ne sta invece single. Possibilità piacevoli e pure spiacevoli,  certo, ma la vita non è forse un mettersi in gioco?
#947
L'Etica è la via che porta a Dio.

La via non può che svolgersi in ciò che c'è.
E ciò che c'è, è sempre e solo natura.

La via non si percorre tramite la volontà, bensì attraverso il distacco.
Distacco da se stessi.
Che è riconoscimento del proprio essere un puro nulla.
Distacco = Etica

Ossia rinuncia alla propria volontà, riconoscendola come non propria, una illusione, un non essere.

Rinuncia mai davvero completata, finché c'è l'io.
#948
L'appiattimento materialista, a cui è ridotto pure il sognare, mostra quanto pervasiva sia ormai  la dimenticanza dell'Essere.

Perché il sogno è stato da sempre considerato evento enigmatico per antonomasia.
E invece è ormai finito anch'esso nel tritacarne di un pensiero razionale perso nella dissomiglianza, avendo scordato ogni consapevolezza della profondità del reale.

Infatti, il sogno suggerisce come la nostra stessa vita sia avvolta nel mistero. Che cioè questa realtà, non sia così come solitamente la intendiamo.

Sono "io" a sognare... oppure no?
Sono cioè il creatore del mio sogno, oppure ne sono invece solo spettatore?

Nel primo caso dovrei già sapere come si svolge, o almeno decidere man mano la sua evoluzione.
Ma così non è.
Non so cosa succederà, anzi, spesso sono sorpreso dagli avvenimenti che si susseguono nel sogno!
Non so affatto cosa dirà o farà chi mi sta di fronte.
Come può essere una mia creazione?

E anche ciò che decido, nel sogno, è davvero una "mia" scelta? Scelta di chi, se no...?

Una volta riemerso dal sogno mi ritrovo in questa vita tanto reale. Ma non sarà anch'essa un sogno?
Un sogno di Dio.
#949
La natura non lascia la responsabilità a nessuno.

Perché la responsabilità è tutta sua.

Cioè mia, cioè tua, è l'Uno.
#950
Racconti Inediti / Re: Un problema di tempo!
10 Maggio 2023, 17:23:55 PM
Accendi una miccia a entrambi i capi e un'altra a un capo solo.
Esaurita la prima, accendi pure l'altro capo della seconda miccia.
Quando anche questa avrà finito di sfrigolare saranno passati 45 minuti.
#951
Racconti Inediti / Re: Un problema di tempo!
10 Maggio 2023, 14:01:14 PM
Accendere una miccia ad entrambi i capi.
Lo sfrigolio sarebbe durato 30 minuti. Durante i quali avrebbe dovuto auscultare il proprio cuore, contandone i battiti.
Finito lo sfrigolio, avrebbe dovuto continuare a contare i battiti ripartendo da zero.
Giunto a metà, di quelli registrati nella mezzora precedente, far partire il timer e fuggire.

Essendo un agente, dovrebbe riuscire a mantenere la calma, evitando bruschi cambiamenti del battito del proprio cuore.
#952
Non vi è altro che natura. Tutto è natura.
Natura è infatti la stessa esistenza.
Esistenza = Natura

Perciò tutto quello che c'è, è naturale.

Anche la giustizia.

Ritenere la giustizia una prerogativa umana, ma non naturale, è una arbitraria e fuorviante differenziazione.
Che si fonda su di una illusione.
L'illusione che vi sia la natura e pure altro.

Mentre vi è solo natura!

Tutto è Uno.

Se non si tiene presente questo, ci si perde nel regno della dissomilianza.

#953
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo
09 Maggio 2023, 16:52:35 PM
Citazione di: Alberto Knox il 09 Maggio 2023, 15:05:00 PMCerto , quello che è il tuo percorso personale io lo approvo e incoraggio ma se volgliamo parlare del fenomeno umano allora dobbiamo parlarne nella sua totalità nella storia . L'umanità ha passato tutte queste fasi , da epoche  storiche quali il medioevo, il barocco, il  rinascimento, il romanticismo, l'illuminismo, dopo il 1850 non ha più senso parlare di epoche che abbracciano la poesia, la filosofia e l'arte.

Tuttavia, Alberto, la storia, la totalità della umanità, insomma l'altro, non sono proprio "verità"...
Questo diventa evidente all'inferno.
Perché all'inferno ci sono solo io. Non vi è nessun altro.
L'altro infatti è innocente.
Questa sua innocenza risulta evidente quando sono all'inferno.
E l'innocenza deriva dal suo essere un puro nulla.

Ma anche l'amore, soprattutto per chi non c'è più, mi suggerisce che l'amato in realtà non è mai esistito. È sempre stato nulla. 
Tuttavia certissimamente è! 
Lo afferma il mio amore.

Di modo che esiste solo Dio, che è Nulla. Ed è l'amato.
E vi sono io, all'inferno.
Io, e Dio perduto per sempre.

E anche se può sembrare assurdo e contraddittorio, ma non lo è perché si tratta dell'Uno, la stessa cosa vale per te.
Ci sei solo tu e Dio.
Sei il figlio unigenito.
E sei figlio finché ci sei.
Quando smetterai di esserci tornerai a essere ciò che sei sempre stato: il Padre
#954
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo
09 Maggio 2023, 13:15:07 PM
Citazione di: Alberto Knox il 09 Maggio 2023, 11:56:26 AMforse anche il peccato originale era una tappa necessaria?
Sì, ne sono convinto.
Perché lo sto vivendo.

La vicenda della umanità è la medesima del singolo uomo. Almeno nel mio caso.

È una tappa necessaria.
Senza alcuna assicurazione che non sia l'ultima.
Anzi, l'inferno è per sempre.
Perché il male, qualsiasi male, è per sempre.

L'unica possibilità di superarlo appare assurda.
Cioè che non vi sia nessuno.
Se non... Dio.
#955
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo
09 Maggio 2023, 11:25:25 AM
Citazione di: Alberto Knox il 09 Maggio 2023, 10:16:10 AMPoniti questa domanda; Non c'era un nesso tra lo sviluppo del pensiero e della scienza da un lato , e l'effetto serra e la distruzione delle foreste tropicali dall' altro?
Forse non era così stupido definire "peccato originale" il bisogno umano di conoscere.


Certamente c'è il nesso.
Ma chiamarlo "peccato originale" è stato stupido.

Perché acquisire conoscenza era un passo necessario da compiere.

La vicenda di Adamo e Eva narra un evento meraviglioso!
Il cui effetto si ha con Caino.
Il primo autentico uomo, ormai consapevole del male.

E noi si vorrebbe tornare indietro, al paradiso terrestre, dove si stava così bene, nell'ignoranza...

Invece di andare avanti!
Perché di passi da fare ce ne sono ancora.
#956
Citazione di: Kobayashi il 09 Maggio 2023, 07:14:06 AM@ bobmax
Non credo che la consapevolezza del male (delle conseguenze distruttive di una propria azione) possa essere considerata come un desiderio vero e proprio di bene.

Ritengo che la consapevolezza non influisca sulle nostre scelte.
Non scelgo in funzione di ciò che so, ma di ciò che io sono.
È ciò che sono a determinare le mie scelte, non ciò che conosco.

Perciò la consapevolezza del male non determina direttamente il mio agire attuale. Tuttavia, mi lacera.

In quanto non mi riconosco più in me stesso. Rifiuto me stesso.
Perché sono ciò che non dovrei essere.
Mi riconosco come un non essere.

E qui il sipario potrebbe calare.
Almeno che avvenga l'impossibile: il passare dal non essere all'essere.
#957
Citazione di: Kobayashi il 08 Maggio 2023, 18:37:32 PMDa un punto di vista epistemologico la tesi di Socrate78 è inattaccabile.
Noi non siamo qualificati dal nostro desiderio, non siamo responsabili di esso.
Ma per quanto esso sia potente possiamo sempre decidere se assecondarlo oppure no.
La nostra storia affettiva può in alcuni casi spiegare la natura di questo desiderio. Ma la scelta di passare all'atto rimane libera.
Un'infanzia devastante può spiegare l'odio, non la scelta di liberare questo odio in omicidi seriali.

Ma la decisione di non assecondarlo, non avviene forse perché è predominante un altro desiderio?
#958
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo
08 Maggio 2023, 15:08:36 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Maggio 2023, 14:36:22 PME' esatto, ma va tenuto conto che l'ideologia positivista è un prodotto (non certo la causa) necessario del modo di produzione capitalistico, una ciliegina ideologica per rendere più digeribile la torta di letame sottostante.

Non è un prodotto del capitalismo, ma della evoluzione del pensiero razionale.
Tant'è vero, che è, ed è stato, presente anche in economie non capitalistiche.

L'entusiasmo positivista lo vive chiunque abbia fiducia nelle capacità del pensiero razionale, senza però ancora avvedersi dei suoi limiti intrinseci.
#959
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo
08 Maggio 2023, 14:36:23 PM
Citazione di: Alberto Knox il 08 Maggio 2023, 14:20:01 PMTrovo ingiustificato il tuo tentativo di inserire propio il positivismo come tappa necessaria al raggiungimento di una consapevolezza più alta che sfocia nella spiritualità. Ho lo chiami pensiero positivo e punto senza far riferimento al positivismo oppure saranno solo cose inventate di sana pianta. Ma forse , tutte le tappe ...sono necessarie

Il positivismo è fiducia nella scienza e nel benessere che deriverà dal suo sviluppo.
Cioè è fiducia nelle capacità di comprendere la realtà e utilizzare questa comprensione per il nostro benessere.
Per un continuo miglioramento.

Se non si sperimenta questa stessa fiducia, come sarà possibile giungere a coglierne i limiti?
Se non si diventa un po' scienziati, come si può avvertire la presenza della metafisica in ogni nostra interpretazione del mondo?

Se si snobba a priori l'entusiasmo che deriva dalle scoperte scientifiche, come si può fare filosofia?

Sì, molti cosiddetti filosofi presumono di poterne fare a meno. Ma in questo modo non sono filosofi.
#960
Tematiche Filosofiche / Re: Positivismo
08 Maggio 2023, 14:05:17 PM
Citazione di: Alberto Knox il 08 Maggio 2023, 13:44:14 PMAl capitalismo non gliene frega niente del positivismo , con le sue strategie di mercato è ben autosufficiente. Esattamente come ne fa a meno una persona che si avvicina alla spiritualità , anzi , manco sanno cos'è. Quindi è inutile dire che il positivismo è una fase necessaria per poi sviluppare un pensiero positivo spirituale. C'è la vita, ci sono i valori, le scelte, c'è la salute del corpo e della mente, c'è la morale e l'etica poi se si vuole c'è anche la spiritualità , ma stai tranquillo che chi ci si avvicina non viene dal positivismo , quanto un propio pensiero nei confronti di se stessi e con il prossimo, nei confronti di sè ,la natura e Dio.

Ritengo difficile accedere alla autentica spiritualità senza passare prima per il positivismo.
Cioè attraverso la interpretazione logica della realtà.

Ma forse abbiamo idee diverse sia sul positivismo sia sul pensiero positivo.

Differenze a mio avviso difficili da superare, perché noto delle contraddizioni tra i tuoi interventi sul legame capitalismo <--> positivismo
Sì, poi no...