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Messaggi - baylham

#946
Non ho il potere di influire sulle migrazioni o sulla democrazia, come sugli altri processi contemporanei, come non lo hai tu, Salvini o chiunque altro.

Perciò insisto nelle mie convinzioni, ciò che accade le rafforza, non le indebolisce affatto. L'internazionalismo sarà sempre più la premessa alternativa al nazionalismo su cui basarsi o confrontarsi nel formulare progetti politici. Se non erro lo stesso Salvini, leader dei sovranisti italiani, propone una Lega europea dei sovranisti (da prima il Nord a prima l'Italia, da prima l'Italia a prima l'Europa?).
#947
Citazione di: InVerno il 13 Luglio 2018, 22:15:10 PM
l popoli non lo accettano, hanno elaborato il sovranismo seppur nelle ormai maggior parte non si ritengano propriamente "nazionalisti". che senso ha tifare per i migranti se la conseguenza sarà opposta ai propri desiderata, cioè stati altamente illiberali? 

Faccio il tifo per i migranti perché la migrazione è una necessità e proprio per questo è positiva.

Confondi le cause con gli effetti: non sono i migranti a produrre stati illiberali, i migranti portano alla luce il nucleo illiberale dell'uomo e degli stati, mettono alla prova e rivelano la fragilità di valori e ideali di convivenza e solidarietà.
#948
A Donalduck

è evidente che le nostre posizioni sono inconciliabili sull'evoluzionismo darwiniano.

Vorrei farti questa semplice domanda: hai letto "L'orologiaio cieco" di Dawkins?

(Ti chiedo espressamente di questo libro perché lo considero una esposizione divulgativa di buon livello del neodarwinismo)
#949
A bluemax

Ho già espresso la consapevolezza della mia irrilevanza politica.

Continuo a tenere vivo un principio politico, che spero in futuro possa essere ripreso: contro il nazionalismo sostengo esplicitamente l'internazionalismo. E' ovvio quindi che partiamo da premesse opposte.

Ovviamente darò la mia preferenza e sostegno politico, per quel poco che conta, a quei soggetti che sono più vicini ai miei ideali. In questo caso alla stupida ferocia sovranista di Salvini contro gli immigrati preferisco il calcolo demografico di Boeri ed altri: da considerazioni demografiche un governo serio potrebbe trarre qualche utile indirizzo in merito alle tue domande.

#950
I miei concittadini sono gli abitanti del mondo.
Per questo tifo a favore dei migranti.
A Salvini consiglierei di rilassarsi, troppa tensione porta malattie cardiache o psichiatriche. 
Alla magistratura italiana suggerirei di controllare la legalità dell'operato del governo in tema di rifugiati: le illegalità dei potenti sono più gravi e dannose di quelle dei deboli.
#951
Trovo molta vicinanza con le riflessioni filosofiche di Leopardi, a cui non posso che voler bene per avere influenzato la mia concezione della vita da adolescente. Lo stimo particolarmente perché ha posto al centro della sua rigorosa e razionale riflessione filosofica e poetica la felicità.

Dissento dalla sua tesi esposta nel brano iniziale, che la filosofia annichilisca ogni illusione di felicità, per alcune ragioni.
La filosofia come processo di conoscenza della realtà è una ricerca continua, aperta, non ci sono verità definitive, al massimo punti di approdo, più o meno piacevoli, da cui ripartire.

All'illusione della felicità contrappongo l'illusione dell'infelicità. Non riesco ad immaginare uno stato permanente di infelicità come al contrario uno stato permanente di felicità. La vita è un processo in cui la felicità è un attrattore delle scelte, processo di cui non abbiamo il controllo, che da uno stato di base oscilla irregolarmente, casualmente. Per cui la condizione esistenziale individuale non è comparabile.

Immagino la donzelletta e il garzoncello che assaporano la felicita di un abbraccio amoroso e che partecipano dell'amicizia di compagni. L'amore e l'amicizia non durano? Si rinnova la ricerca, fino alla fine. Per me basta a giustificare la mia vita.
#952
Aggiungo che attribuire a Leopardi la concezione della vita come uno stato di dolore non è corretto. Il punto centrale è l'illusione, l'inganno della felicità. In questo senso sono molto significative le poesie Il sabato del villaggio e A Silvia.

Inoltre ammiro Leopardi proprio perché nelle sue opere non si perde dietro l'esistenza o la morte di Dio, in questo senso sono certamente atee.
#953
Al centro della poetica e della riflessione filosofica di Leopardi c'è il tema della felicità dell'uomo, non della morale. Infatti la relazione drammatica, tragica è tra l'uomo e la natura.
#954
Citazione di: anthonyi il 06 Luglio 2018, 15:53:16 PM
Un saluto a tutti, Boeri confonde il concetto di immigrato con quello di immigrato lavoratore regolare e di solito le percentuali di immigrati con lavoro regolare sono molto basse anche quando questi vengono regolarizzati rispetto all'immigrazione.
Quello che poi Boeri non comprende è che il punto nodale sono i posti di lavoro, se ce ne fossero tanti sarebbe facile organizzare selezioni all'estero per venire qui, o magari richiamare quegli Italiani che se ne sono dovuti andare, per cui quando avremo eccesso di domanda di lavoro e tutti i nostri giovani e disoccupati lavoreranno organizzeremo una bella immigrazione programmata per la felicità di Boeri & C..

Boeri non è uno sciocco come Salvini, non fa alcuna confusione. Gli immigrati sono già una parte rilevante, indispensabile, in percentuale degli occupati in Italia e lo saranno sempre di più in futuro.

La demografia a meno di sconvolgimenti imprevedibili, per i prossimi 15, 20 anni è già sostanzialmente data in termini di natalità e mortalità. L'elemento su cui si può agire è la mobilità, in ingresso e in uscita. Per cui intanto l'Italia si tiene gli immigrati che ci sono e poi deve augurarsi di riuscire a programmare una bella immigrazione, altrimenti è spacciata economicamente.

Porre in concorrenza i disoccupati italiani, i giovani in particolare, con gli immigrati significa che si immagina l'economia italiana rivolta a settori con basso capitale materiale ed umano, il contrario di quello che va fatto.
#955
Citazione di: Phil il 05 Luglio 2018, 22:46:25 PM
Citazione di: baylham il 05 Luglio 2018, 19:28:42 PM
se la demografia e l'economia italiana non riescono a conseguire l'equilibrio tra le entrate e le uscite previdenziali, le conseguenze sono abbastanza prevedibili ed economicamente insostenibili.
Per raggiungere quell'equilibrio si devono programmare le misure necessarie. Poiché è ovviamente impossibile modificare nel breve, medio termine la struttura demografica, in particolare dei giovani autoctoni, bisogna ricorrere ai giovani alloctoni.
Eppure, domando, se (timore, ma non certezza) buona parte dei giovani alloctoni va ad ingrossare le già copiose fila dei disoccupati (per incapacità linguistica, per mancanza di competenze o altro) non finiscono invece per aggravare il bilancio complessivo (richiedendo inoltre ulteriori sgravi fiscali e sostegni al reddito)?

Tieni conto delle differenze di tempo tra cambiamenti economici e quelli demografici: mentre le previsioni economiche più attendibili difficilmente vanno oltre i due, tre anni, quelle demografiche arrivano a quindici, venti anni. La difficoltà maggiore delle previsioni demografiche è legata proprio alla mobilità della popolazione.

Concordo che nel breve termine economico la disoccupazione complessiva, autoctoni e alloctoni, prevedibilmente aumenta, ma questa eccedenza può essere riassorbita nel medio termine (la piena occupazione dei lavoratori è comunque difficilmente conciliabile con un sistema capitalista, se non per brevi periodi) . Comunque gli immigrati già ci sono in Italia ed in Europa e la espulsione di massa degli irregolari non è possibile, oltre che controproducente.

Se non si riesce a perseguire l'equilibrio economico e demografico e quindi previdenziale auspicato dall'INPS, significa che la situazione economica sarà insostenibile per l'Italia. Non è difficile prevedere che saranno gli stessi italiani ad emigrare in massa, se trovano degli stati disposti ad accoglierli.

Le difficoltà economiche odierne dell'Italia sono principalmente dovute ai gravi errori e all'imprevidenza delle politiche del passato, anche in materia previdenziale (baby pensioni, pensionamenti anticipati, sistema retributivo). Perciò  i propositi programmatici dell'attuale governo di revisione sostanziale della riforma previdenziale Fornero e le politiche anti immigrazione saranno esiziali per la popolazione italiana nel medio, lungo termine.
#956
Citazione di: Eutidemo il 06 Luglio 2018, 07:40:31 AM
Citazione di: baylham il 05 Luglio 2018, 14:56:13 PM
La facile replica è che la ripartizione tra imprenditore e lavoratore dei contributi è un aspetto formale e non sostanziale.

Tuttavia poiché è difficile che dei costi, i contributi, possano alimentare sé stessi, si può affermare che i contributi sono alimentati dai ricavi delle imprese, che quindi incidono effettivamente coloro che acquistano i beni e servizi prodotti dalle imprese, i consumatori e gli investitori, tra cui rientrano nuovamente gli immigrati.

Non è affato vero: si tratta di un aspetto SOSTANZIALE!
Ed infatti, io, ogni trimestre, pago 716 euro di tasca mia per i contributi alla mia COLF, ma a lei ne trattengo soltanto 150 (circa).
Per cui la differenza di 566 euro, CE LI RIMETTO DI TASCA MIA, mica sua!!! >:(

Aspetto formale: alla collaboratrice domestica aumenti la paga periodica di € 566 ma poni i contributi interamente a suo carico. In questo caso formalmente i contributi sono interamente a carico della collaboratrice ma sostanzialmente, economicamente, non è cambiato nulla.

Aspetto sostanziale: alla collaboratrice domestica non aumenti la paga periodica ma poni i contributi interamente a suo carico. In questo caso la forma e la sostanza economica sono cambiate. Tuttavia credo che la collaboratrice domestica cercherà un altro datore di lavoro.
#957
Non ho la competenza per affrontare la complessità della tematica migratoria, demografica ed economica (non mi consola il fatto che sicuramente l'attuale governo non è in grado di affrontarla) ma alcuni elementi di fondo vanno tenuti presenti:

per uno stato la differenza tra un lavoratore autoctono e uno alloctono è sostanziale, nel senso che ha importanti riflessi sociali ed economici.

L'espulsione degli immigrati irregolari che si trovano in Italia non è realizzabile, né politicamente né economicamente; la regolarizzazione della maggioranza di loro consentirebbe di ridurre il ruolo dell'economia "irregolare".

L'analisi e la previsione demografica ed economica dell'INPS ha un orizzonte temporale di medio e lungo termine: se la demografia e l'economia italiana non riescono a conseguire l'equilibrio tra le entrate e le uscite previdenziali, le conseguenze sono abbastanza prevedibili ed economicamente insostenibili.
Per raggiungere quell'equilibrio si devono programmare le misure necessarie. Poiché è ovviamente impossibile modificare nel breve, medio termine la struttura demografica, in particolare dei giovani autoctoni, bisogna ricorrere ai giovani alloctoni.
#958
La facile replica è che la ripartizione tra imprenditore e lavoratore dei contributi è un aspetto formale e non sostanziale.

Tuttavia poiché è difficile che dei costi, i contributi, possano alimentare sé stessi, si può affermare che i contributi sono alimentati dai ricavi delle imprese, che quindi incidono effettivamente coloro che acquistano i beni e servizi prodotti dalle imprese, i consumatori e gli investitori, tra cui rientrano nuovamente gli immigrati.
#959
Prendendo spunto dall'aforisma hegeliano "il reale è razionale", perché gli istinti, le emozioni, i bisogni sarebbero irrazionali? Perché la fame o la sete o il sesso sarebbero irrazionali?
#960
Citazione di: Socrate78 il 03 Luglio 2018, 21:11:43 PM
Deduco quindi che la parte emotiva vada progressivamente superata per avere come obiettivo l'ideale della pura ragione, in modo da avere pieno controllo del reale per il nostro utile e non soggiacere ai condizionamenti che lavorano sul subconscio. Anche voi condividete il mio ideale della razionalità pura come vera libertà? O ritenete questa una posizione discutibile e pericolosa.

L'obiettivo è irrazionale per molte ragioni.